Quello che si insedierà questa mattina è un Consiglio regionale più “giovane” rispetto ai precedenti. L’età media è di circa 50 anni. Il 56,66% dei consiglieri ha una laurea.
Si insedia alle 10 e 30 il nuovo Consiglio regionale. All’ordine del giorno della prima seduta della XV legislatura la costituzione dell’Ufficio di presidenza provvisorio, il giuramento dei consiglieri regionali e degli assessori e l’elezione del presidente del Consiglio.
Quello che si insedierà questa mattina è un Consiglio regionale più “giovane” rispetto ai precedenti. L’età media è di circa 50 anni.
Eugenio Lai, eletto nelle liste di Sel, con i suoi 28 anni di età (ne compirà 29 il prossimo 19 maggio) è il consigliere più giovane della XV legislatura.
Mario Floris (UDS), classe 1937, è invece il decano dell’Assemblea Sarda. Sarà lui a presiedere questa mattina la prima seduta del nuovo Consiglio regionale.
I quattro consiglieri più giovani saranno invece chiamati a svolgere le funzioni di segretario. Insieme a Eugenio Lai ci saranno i colleghi di SEL Luca Pizzuto (30) e Francesco Agus (31), e l’esponente del PD Giuseppe Meloni (34).
Costituito l’Ufficio di Presidenza provvisorio, il Consiglio procederà immediatamente e senza discussione all’elezione del Presidente.
Nella prima votazione, a scrutinio segreto, è necessaria la maggioranza dei due terzi dei componenti l’Assemblea. Se nessuno dei consiglieri otterrà i voti necessari, si procederà, entro tre giorni, a una nuova votazione nella quale è richiesta la maggioranza dei due terzi dei votanti computando tra i voti anche le schede bianche. Dal terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta dei componenti.
Il presidente eletto durerà in carica per l’intera legislatura.
Medici, avvocati, ingegneri, dirigenti della pubblica amministrazione, manager, imprenditori, insegnanti, commercialisti. Nel nuovo Consiglio Regionale sono rappresentate quasi tutte le categorie professionali.
La percentuale dei laureati è del 56,66%, 34 consiglieri su 60. I diplomati sono invece 26 (36,33%).
Tra i banchi dell’Assemblea Sarda siedono 6 medici: Augusto Cherchi (Partito dei Sardi), Roberto Cozzolino (Pd), Gianfranco Ganau (PD), Gigi Ruggeri (PD), Emilio Usula (Rossomori), Paolo Zedda (Rossomori).
Corposa anche la rappresentanza degli avvocati: Efisio Arbau (La Base), Annamaria Busia (Centro Democratico), Ignazio Locci (Forza Italia), Giuseppe Meloni (Pd), Pietro Pittalis (Forza Italia) e Marco Tedde (Forza Italia).
Tre gli insegnanti: Eugenio Lai (SEL), Luigi Lotto(PD) e Rossella Pinna(PD). In Consiglio non mancano i commercialisti (il presidente della Regione uscente Ugo Cappellacci) e i dirigenti d’azienda( Stefano Tunis-Forza Italia e Michele Azara-IDV).
Tra le professioni più gettonate anche quella degli impiegati. Ben 19 i consiglieri che lavorano alle dipendenze di aziende pubbliche e private. Nove, invece, gli imprenditori eletti.
Non mancano i giornalisti (Roberto Deriu e Mario Tendas, entrambi del PD, sono iscritti all’albo dei pubblicisti), gli ingegneri (Salvatore Demontis del PD) gli odontotecnici (Fabrizio Anedda – Sinistra Sarda), gli educatori (Luca Pizzuto di Sel) e i poliziotti(Alessandro Unali – Sinistra Sarda).
Due, infine, i pensionati: Mario Floris (recordman delle legislature in Consiglio con otto mandati al suo attivo) e Giorgio Oppi leader dell’UDC in Sardegna, eletto per la prima volta nell’Assemblea sarda nel 1979.
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