E’ stata presentata alla stampa, ieri a Cagliari, nella sede della Biblioteca regionale, l’edizione 2014 di “Monumenti Aperti”.
E’ stata presentata alla stampa, ieri a Cagliari, nella sede della Biblioteca regionale, l’edizione 2014 di “Monumenti Aperti”. La manifestazione, nata nel 1997 per volontà della associazione Imago Mundi, coinvolgerà per cinque fine settimana, dal 3 maggio al primo di giugno, quarantasei comuni (quindici in più rispetto alla precedente edizione) sette dei quali (Codrongianos, Santo Stefano Belbo, San Teodoro, Tortolì/Arbatax, Ozieri, Padria e Gonnosfanadiga) parteciperanno per la prima volta; mentre per Sardara, Assemini, Sinnai, Elmas, Teulada, Quartu Sant’Elena, Selargius, Soleminis e Villasor si tratta di un ritorno dopo qualche periodo di assenza. Per la prima volta la manifestazione, divenuta “maggiorenne”, varcherà i confini della Sardegna per approdare a Santo Stefano Belbo in Piemonte, piccola località delle Langhe, paese natale del poeta e scrittore Cesare Pavese. Il comune del cuneese ha infatti “adottato” la manifestazione con un programma di visite guidate e iniziative collaterali dedicate sia all’autore piemontese, sia all’alluvione che si abbatté sul territorio nel 1994.
A testimonianza della valenza culturale e turistica che “Monumenti Aperti” riveste per la Regione (sostenuta senza interruzione dal 2005), questa era presente alla conferenza stampa con gli assessori della Cultura e del Turismo, Claudia Firino e Francesco Morandi. Sono previste – hanno spiegato gli organizzatori dell’edizione 2014, la diciottesima – almeno 300mila visite negli oltre 600 monumenti aperti, tutti visitabili gratuitamente. Faranno da guide più di diecimila volontari, oltre il 60% dei quali studenti di ogni ordine e grado. Sono stati confermati anche per questa edizione, il Premio di rappresentanza messo a disposizione dal Quirinale, i patrocini della Presidenza della Camera e del Senato e del ministero dei Beni culturali.
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