19 July, 2024
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Nuovo duro attacco del deputato del Partito Democratico Emanuele Cani alla direzione della Asl 7 di Carbonia.

«Ciò che sta accadendo da tempo nella sanità del Sulcis non può essere più tollerato – scrive Emanuele Cani in una nota -. Le prese di posizione di associazioni, pazienti e organizzazioni sindacali oltre che dai sindaci del territorio che denunciano processi malfunzionamento e di pseudo razionalizzazione dei servizi a discapito dei cittadini non possono in alcun modo continuare. E’ da tempo che si registrano le proteste per il trasferimento di servizi da una struttura all’altra. Gli ospedali di Iglesias e Carbonia, e di conseguenza  i pazienti che quotidianamente si rivolgono a questi presidi sanitari, non possono essere ancora una volta al centro di politiche di caotiche razionalizzazioni che penalizzano solo i cittadini. Per questo motivo – aggiunge il deputato del Partito Democratico – ritengo sia doveroso un intervento della Regione sull’amministrazione della Asl 7 affinché si proceda con l’avvio di una serie di interventi finalizzati a ripristinare i servizi che sino a qualche tempo fa hanno funzionato nel nostro territorio. Perché non è accettabile che, come si sta denunciando da tempo ed evidenziando in queste ore, si debbano fare i conti addirittura con la mancanza di anestesisti, figure fondamentali nell’attività operatoria. A questo punto ritengo che solo con un commissariamento dell’azienda si possa avviare quel processo di salvaguardia dei servizi nel territorio. Valuti con attenzione il presidente della Regione – conclude Emanuele Cani – quale scelta migliore per i cittadini.»

Sono state pubblicate le manifestazioni di interesse per l’incarico di Direttore generale delle Asl della Sardegna.

Queste le direzioni interessate:
Presidenza, Area legale, Ragioneria, Distretto idrografico, Protezione civile, Agricoltura e riforma agro-pastorale, Lavoro, Enti locali e finanze, Pianificazione urbanistica territoriale e della vigilanza edilizia, Difesa ambiente, Trasporti, Turismo, Programmazione e Centro regionale di programmazione.

Possono presentare domanda i dirigenti dell’Amministrazione, degli enti e delle agenzie nonché coloro che siano in possesso dei seguenti requisiti:
– diploma di laurea (DL – lauree vecchio ordinamento) o diploma appartenente alle classi di lauree specialistiche (LS – lauree specialistiche nuovo ordinamento);
– cittadinanza italiana;
– godimento dei diritti civili e politici nello Stato di appartenenza;
– avere ricoperto per almeno cinque anni incarichi dirigenziali conferiti secondo le norme vigenti.

Le domande, redatte in carta semplice, potranno essere consegnate a mano, entro le ore 13.00 del 24 aprile presso gli Uffici di gabinetto degli Assessorati regionali interessati oppure inoltrate tramite posta elettronica certificata (PEC) ai seguenti indirizzi:

– Assessorato del lavoro: lav.assessore@pec.regione.sardegna.it;
– Assessorato dell’agricoltura: agr.assessore @pec.regione.sardegna.it;
– Assessorato degli enti locali e finanze e pianificazione urbanistica: eell.assessore@pec.regione.sardegna.it;
– Assessorato della difesa ambiente: amb.assessore@pec.regione.sardegna.it;
– Presidenza, area legale, ragioneria, distretto idrografico e protezione civile: presidenza@pec.regione.sardegna.it;
– Assessorato dei trasporti: tras.assessore@pec.regione.sardegna.it;
– Assessorato del turismo: tur.assessore@pec.regione.sardegna.it;
– Assessorato della programmazione e Centro regionale di programmazione: prog.assessore@pec.regione.sardegna.it .

L’assessorato regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale ha pubblicato gli incarichi vacanti di continuità assistenziale relativi al 1° e 2° semestre 2011, quelli non assegnati ed inoltre quelli che si sono resi liberi a seguito dei trasferimenti per il 2010.

Possono concorrere al conferimento degli incarichi:

– i medici titolari di incarico a tempo indeterminato di continuità assistenziale
in possesso dei requisiti alla data del 31 ottobre 2011 e i medici titolari di incarico a tempo indeterminato di continuità assistenziale che hanno usufruito dell’assegnazione delle sedi carenti del 2008;
– i medici inclusi nella graduatoria unica regionale definitiva di medicina
generale valida per l’anno 2011, i quali non risultino titolari di incarico a tempo indeterminato di continuità assistenziale.

Le domande per trasferimento e per il conferimento degli incarichi a tempo indeterminato dovranno essere inviate tramite raccomandata con ricevuta di ritorno entro il 2 maggio 2014 alla A.S.L. 8 Cagliari in Via Pier della Francesca, 1 09047 Selargius (CA).

L’assessorato regionale degli Enti locali, finanze e urbanistica ha pubblicato l’elenco dei comuni, o loro forme associative, che possiedono i requisiti di competenza e di organizzazione previsti per il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche.

Gli enti inseriti nell’elenco dispongono di strutture in grado di assicurare un adeguato livello di competenze tecnico-scientifiche e di garantire la differenziazione tra attività di tutela paesaggistica ed esercizio di funzioni amministrative in materia urbanistico – edilizia.

Cagliari dall'alto e Carcere Buoncammino 2

«Si susseguono le dichiarazioni e le inchieste giornalistiche ma i Parlamentari sardi nei due rami del Parlamento devono attivarsi affinché venga promossa un’indagine a tutto campo. Quanto rivelato di recente anche da Report sulla mancata impermeabilizzazione dei nuovi Istituti Penitenziari nell’isola, la quantità di milioni di euro spesi e l’assenza di una programmazione razionale richiedono un’attenzione finora assente. Il caso Cagliari-Uta è emblematico per ritardi e inadempienze di Opere Pubbliche.»

Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, sottolineando che «la questione della presenza nell’isola dei detenuti in regime di 41 bis rischia di essere uno specchietto per allodole. Le maggiori criticità emergono nella progettazione di edifici che sembrano essere stati pensati da chi non conosce la realtà del carcere».

«Nel Villaggio Penitenziario di Cagliari-Uta, per la cui realizzazione sono stati spesi 98 milioni di euro, dentro ciascuna cella continueranno ad essere utilizzati per cuocere e scaldare i cibi – ricorda Caligaris – i fornellini a gas, quanto di più pericoloso per l’incolumità dei detenuti. Sono state invece realizzate due mega cucine da Masterchef, un teatro da 500 posti e una bellissima Cappella. Nessuna cella singola, nonostante la presenza di ergastolani e benché il bagno sia separato dall’angolo cucina, la privacy non è garantita perché la parete divisoria è di vetro.»

«Difficile inoltre raggiungere la prima porta senza prendersi un malanno d’inverno e un’insolazione d’estate. La notevole distanza tra l’accesso e l’ingresso non ha infatti – evidenzia la presidente di SDR – alcuna copertura e vedrà esposti gli operatori penitenziari alla clemenza del tempo. Nel Centro Clinico, ancora in alto mare, è stato necessario rivedere gli impianti di supporto per adattarli ai sussidi medicali e diagnostici con uno spreco di tempo e di lavoro. Nonostante la disponibilità di spazi il numero per i degenti è minore di quello attuale di Buoncammino cioé solo 20 posti contro i 30 dello storico istituto cagliaritano.»

«Un’ultima esemplificazione riguarda la gestione di una struttura che, articolata su più Padiglioni a più piani rialzati e con sistemi tecnologici all’avanguardia, è particolarmente delicata. Il minimo problema farà saltare l’intero circuito imponendo nell’immediato lunghi momenti di attesa all’apertura delle porte che separano le sezioni e le celle nonché – conclude Caligaris – una manutenzione costante e dispendiosa. Ecco perché riteniamo improcrastinabile una Commissione Parlamentare d’Inchiesta proprio per le approfondire le conoscenze sulle quattro mega strutture sorte nell’isola che ha complessivamente 1.300 cittadini privati della libertà ma dovrà ospitarne a breve più del doppio senza contare i circa 200 sottoposti al 41bis. E’ poi forse da prendere in considerazione il mancato rispetto da parte di Opere Pubbliche degli impegni contrattuali e delle spettanze ai lavoratori dal momento che gli operai sono costretti allo sciopero ormai quasi ogni mese.»

 

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Questa mattina la Seconda commissione, presieduta dall’on. Gavino Manca, ha espresso all’unanimità il parere favorevole alla delibera della giunta regionale n. 12/5 del 04.04.2014 “Istituzione della giornata del popolo sardo. Programmazione attività Sa Die de sa Sardinia 2014” con la modifica del punto b) del dispositivo che è stato interamente sostituito dalla seguente dicitura: “28 aprile – Cerimonia celebrativa in Consiglio regionale”.

La decisione della commissione è stata preceduta dall’audizione dell’assessore regionale alla Cultura, dottoressa Claudia Firino, che nel suo intervento ha ribadito massimo rispetto per le prerogative del Consiglio regionale e definito un “errore non voluto” quella parte della delibera che riguardava il programma di massima della seduta celebrativa in Consiglio.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente della commissione Cultura, Gavino Manca, che ha dichiarato il “caso” chiuso con l’approvazione del parere unanime della commissione e con le scuse formulate in Aula dall’assessore alla Programmazione e dal presidente della Giunta, Francesco Pigliaru.

«Ringrazio l’assessore Firino e la Giunta – ha dichiarato Gavino Manca – per la disponibilità mostrata e ringrazio l’intero Consiglio e in particolare i gruppi della minoranza, per aver consentito la convocazione straordinaria della commissione».

 

Sono intervenuti nella discussione in commissione i consiglieri, Stefano Tunis (Fi), Paolo Zedda (Soberania e Indipendentzia), Piero Comandini (Pd), Lorenzo Cozzolino, Efisio Arbau (Sardegna Vera), Rossella Pinna (Pd) e Paolo Truzzu (Sardegna).

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Il ministero della Difesa pagherà integralmente gli indennizzi per l’annualità 2012 agli operatori della piccola pesca danneggiati dallo sgombero di specchi d’acqua per esercitazioni militari, come richiesto dal Presidente della Regione Francesco Pigliaru.

«Il ministro della Difesa Roberta Pinotti, che ho incontrato oggi a Roma per una prima discussione sul tema delle servitù militari e cui già nei giorni scorsi avevo esposto per lettera le richieste della Sardegna, si è immediata attivata, pur nelle difficoltà del bilancio, per trovare una soluzione insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze – ha spiegato il Presidente Pigliaru, che ha partecipato all’incontro con i colleghi del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, e della Puglia, Nichi Vendola -. Nel giro di poche ore il Ministro ha trovato la immediata copertura che garantisce da subito il pagamento integrale e non solo del 52% come era finora previsto. Abbiamo inoltre ricevuto assicurazione dal Ministro che, dati i tempi tecnici, il pagamento integrale potrà avvenire entro 20 giorni. In più è stato definito il tavolo per la discussione delle servitù militari tra Regione e Ministero – ha concluso Francesco Pigliaru. Si riunirà subito dopo Pasqua, in vista di una conferenza a breve sul tema delle servitù.«

In quelle sedi la Regione Sardegna porterà avanti le istanze sulla riconduzione e riconversione dei poligoni, le emergenze ambientali e di tutela della salute, l’impatto sulle attività economiche, il riavvio dei processi di dismissione dei beni militari.

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E’ stata presentata alla stampa, ieri a Cagliari, nella sede della Biblioteca regionale, l’edizione 2014 di “Monumenti Aperti”. La manifestazione, nata nel 1997 per volontà della associazione Imago Mundi, coinvolgerà per cinque fine settimana, dal 3 maggio al primo di giugno, quarantasei comuni (quindici in più rispetto alla precedente edizione) sette dei quali (Codrongianos, Santo Stefano Belbo, San Teodoro, Tortolì/Arbatax, Ozieri, Padria e Gonnosfanadiga) parteciperanno per la prima volta; mentre per Sardara, Assemini, Sinnai, Elmas, Teulada, Quartu Sant’Elena, Selargius, Soleminis e Villasor si tratta di un ritorno dopo qualche periodo di assenza. Per la prima volta la manifestazione, divenuta “maggiorenne”, varcherà i confini della Sardegna per approdare a Santo Stefano Belbo in Piemonte, piccola località delle Langhe, paese natale del poeta e scrittore Cesare Pavese. Il comune del cuneese ha infatti “adottato” la manifestazione con un programma di visite guidate e iniziative collaterali dedicate sia all’autore piemontese, sia all’alluvione che si abbatté sul territorio nel 1994.

A testimonianza della valenza culturale e turistica che “Monumenti Aperti” riveste per la Regione (sostenuta senza interruzione dal 2005), questa era presente alla conferenza stampa con gli assessori della Cultura e del Turismo, Claudia Firino e Francesco Morandi. Sono previste – hanno spiegato gli organizzatori dell’edizione 2014, la diciottesima – almeno 300mila visite negli oltre 600 monumenti aperti, tutti visitabili gratuitamente. Faranno da guide più di diecimila volontari, oltre il 60% dei quali studenti di ogni ordine e grado. Sono stati confermati anche per questa edizione, il Premio di rappresentanza messo a disposizione dal Quirinale, i patrocini della Presidenza della Camera e del Senato e del ministero dei Beni culturali.

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Sono iniziati, a Sant’Antioco, i riti della Settimana Santa, organizzati dai sacerdoti delle quattro parrocchie cittadine. Oggi in ogni parrocchia si terrà in “Coena dominis”, in ricordo dell’istituzione del sacerdozio. Venerdì, alle 18.00, in tutte le chiese si svolgerà la celebrazione della passione. Seguirà, alle 20.00, partendo dalla Basilica di Sant’Antioco Martire, la solenne processione del venerdì Santo. La Madonna che accompagna il Cristo Crocefisso sfilerà, tra due ali di folla silenziosa, per le vie principali della città illuminate dalle “lampare” dei pescatori e accompagnata dal suono triste e cupo della banda musicale. Sabato veglia a Gesù morto in ogni parrocchia.

La mattina di Pasqua, alle 10,45, infine, si svolgerà la tradizionale processione di “S’incontru” che quest’anno avrà un nuovo itinerario. La statua di Gesù risorto partirà come tradizione dalla Basilica. La statua della Madonna, invece, partirà dalla chiesa di San Pietro, per incontrarsi col figlio risorto in piazza Umberto, tra gli spari dei fucili e mortaretti per poi proseguire insieme in processione verso la basilica.

Tito Siddi