Il presidente della Giunta regionale ha replicato con un’apertura alla minoranza di centrodestra.
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Dobbiamo dare risposte ai cittadini sulla povertà, sulla disuguaglianza, sull’ambiente, sul lavoro e sull’istruzione. Il suo programma è il nostro programma.»
Lo ha affermato Emilio Usula, capogruppo di Soberania e Indipendentzia, in riferimento alle dichiarazioni programmatiche del Presidente Pigliaru. Bisogna rilanciare con forza il confronto con lo Stato sulla Vertenza entrate e sul Patto di stabilità, ha affermato, e intervenire sulle emergenze sociali.
«Povertàe mancanza di lavoro sono la negazione del diritto di cittadinanza e dello stesso diritto di esistere», ha affermato Usula. Il capogruppo di Soberania e Indipendentzia ha chiesto alla Giunta di mettere fine alle emergenze sanitarie animale come lingua blu e peste suina e di cambiare gestione della Sanità: «Basta con il super potere dei Direttori generali delle Asl».
Apertura alla collaborazione è stata espressa dal leader dell’Udc, Giorgio Oppi, ricordando al presidente Pigliaru che la coalizione di centrodestra ha preso più voti di quella del centrosinistra e che il presidente Pigliaru rappresenta appena il 23 per cento degli elettori. Per questo Oppi ha esortato il presidente ad approntare ogni riforma in Consiglio, concordando le azioni con il Consiglio regionale. Poi l’attacco sulla Giunta composta da tecnici: non è stato tutelato il volere degli elettori sardi ed è stato aggiunto un costo per la Regione con i 12 stipendi degli assessori definiti “senza esperienza”. E, citando Massimo D’Alema,ha affermato “la politica è la più raffinata delle professioni intellettuali”. Oppi ha poi enunciato i alcuni dati della Sanità: «Per quanto riguarda la spesa farmaceutica: nel 2013 la spesa è diminuita di 28 milioni, e l’acquisto di farmaci ha registrato risparmio di 12 milioni. Il Sole 24 Ore ha annoverato la Sardegna tra le Regioni virtuose».
Il capogruppo di Sardegna Vera, Efisio Arbau, è intervenuto in sardo «per segnalare che parlare nella lingua della nazione sarda non è una nota di colore ma uno dei capisaldi del patto costituzionale tra la nostra comunità nazionale e lo Stato italiano». Arbau ha affermato come sia necessario combattere la crisi anche aprendo a una rinegoziazione dei debiti con Equitalia, ma bisogna puntare anche sull’istruzione, sul sostegno all’economia isolana, in particolare all’agricoltura.
Per il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, è fondamentale che il potere tecnico della Giunta e quello politico del Consiglio lavorino in sinergia. Per l’esponente della maggioranza i punti su cui bisogna intervenire con decisione, e dando risposte concrete, sono l’industria, le bonifiche e l’agricoltura. Sul piano energetico, Cocco ha definito quello varato dalla Giunta Cappellacci condivisibile in quasi ogni suo punto. Per questo ha esortato il presidente, con alcune modifiche, a proseguire sulla strada tracciata.
Il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha affermato che il suo partito sosterrà il Referendum sardista e ha ricordato che la coalizione di centrodestra ha ottenuto più consenso di quella di centrosinistra. Pittalis ha affermato, comunque, la volontà di dare un contributo positivo nell’interesse dei sardi, vista la gravissima crisi che attraversa la Sardegna. Poi la difesa del lavoro fatto dalla precedente Giunta: «Nessuno – ha affermato Pittalis – avrebbe potuto fare di più e meglio della Giunta Cappellacci che ha tutelato la specialità e i diritti della Sardegna senza paure». Pittalis ha esortato il presidente Pigliaru a stare attento al Premier Renzi e a spiegargli di che pasta sono fatti i sardi.
Replica di apertura alla minoranza quella del presidente della Giunta, Francesco Pigliaru. Un intervento in cui il capo dell’Esecutivo ha riconosciuto che la Giunta Cappellacci ha portato avanti «molte azioni positive nel rapporto con lo Stato e nel tentativo di ridurre l’Irap». Il presidente ha rassicurato l’Aula che la Giunta non ha intenzione di introdurre altre tasse, anzi vuole dare ossigeno a una terra in grave difficoltà. Tra i punti fondamentali la ridiscussione del Patto di Stabilità, una rapida revisione della spesa con la riorganizzazione degli assessorati. Nessuna sottovalutazione dei settori dell’agricoltura e pastorizia, ha affermato, con un maggiore intervento nel settore dell’innovazione, ma anche con un’attenzione importante verso la tutela del diritto allo studio e al lavoro. Pigliaru ha difeso le sue scelte nella composizione della Giunta, perché è composta da tecnici, ma si tratta di persone che, a vario titolo, sono sempre state vicino alla politica. Il presidente Pigliaru ha poi evidenziato l’importanza delle infrastrutture e dell’energia, perché «la mancanza del metano è un pesantissimo costo che paga la Sardegna a causa dell’insularità». «Avvieremo subito tutti i cantieri», ma gli interventi legati all’assetto idrogeologico, all’alluvione e all’edilizia scolastica dovranno stare al di fuori dal Patto di Stabilità e sarà questa una delle nostre primissime richieste.