Il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha scritto stamane una lettera aperta a tutti i cittadini.
Il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha scritto stamane una lettera aperta a tutti i cittadini.
«In un momento in cui il populismo sembra dominare lo scenario politico, a qualsiasi livello, ci sembra doveroso riaffermare le motivazioni che stanno alla base dell’operato dell’Amministrazione del Comune di Carbonia; lo facciamo per non sfuggire al confronto con tutti coloro che, in un modo o in un altro, fanno osservazioni sull’azione del Sindaco, della Giunta e della maggioranza politica che guida l’Amministrazione comunale.
Ci preme iniziare ricordando che il Bilancio Comunale è, non soltanto il principale documento politico e di programmazione di cui dispone un’Amministrazione, ma è anche il più importante parametro per valutare l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa. In un momento storico, come quello attuale, in cui una parte considerevole degli effetti della crisi economica ricadono sugli Enti Locali e ancor di più sui Comuni, il far quadrare i conti non è un mero atto ragionieristico, ma è semplicemente l’unico modo per permettere all’Amministrazione comunale di lavorare per il bene dei cittadini e sostenere coloro che vivono in situazioni di difficoltà.
Le oltre 400 opportunità occupazionali offerte, i tanti alloggi messi a disposizione dei cittadini e quelli in fase di completamento e/o progettazione, i diversi milioni di euro utilizzati per far fronte alle problematiche vissute dalle persone in difficoltà economica, gli interventi nelle scuole e in molteplici altri settori, non ci sembrano meritare la definizione di atti ragionieristici.
Così come è fondamentale il lavoro continuo di contatto e di relazione con gli organi istituzionali, di ogni ordine e grado, per provare a risolvere le catastrofi create dalla crisi e per reperire i fondi necessari per gli interventi.
In questi tre anni sono stati numerosissime le richieste che l’Amministrazione comunale ha rivolto, con forza e determinazione, a Governo e Regione per sbloccare la situazione del Polo industriale di Portovesme; molteplici sono state le richieste di intervento per far fronte alle varie difficoltà che, di volta in volta, si sono manifestate; permanente è il dialogo con le diverse istituzioni per cercare di dare risposte che, il più delle volte, non sono di diretta competenza del Comune.»