“Socialismo Diritti Riforme”: «Bimba di cinque mesi a Buoncammino con la madre detenuta».
«La storia si ripete, nonostante i buoni propositi. Ancora una volta una neonata si trova rinchiusa nella Casa Circondariale di viale Buoncammino a Cagliari. La piccola, di appena 4 mesi, condivide la cella con la giovane mamma D.P., 28 anni, di Carbonia,finita dietro le sbarre con l’accusa di truffa.»
Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, sottolineando che «si tratta di una circostanza inaccettabile specialmente dopo che la legge ha imposto a partire dall’1 gennaio 2014 gli Istituti a Custodia Attenuata per madri detenute e le case protette».
«La piccola, accudita dai Medici e dalle Agenti di Polizia Penitenziaria, sta bene ma le condizioni igienico-sanitarie dell’Istituto – ricorda Caligaris – sono inconciliabili con la presenza di una creatura e confermano che lo Stato non rispetta neppure le norme che si è dato. L’esperienza detentiva è un trauma per la piccola oltre che per la madre. La neonata viene privata delle condizioni indispensabili per la crescita che non sono solo la presenza della mamma.»
«L’auspicio è che il Magistrato possa disporre da subito gli arresti domiciliari, utilizzando il braccialetto elettronico già impiegato positivamente all’inizio dell’anno con altre due donne arrestate con prole di pochi giorni di vita. La detenuta peraltro è madre di altri tre figli, il maggiore dei quali ha appena 12 anni. E’ tuttavia assurdo – conclude la presidente di SDR – che i bambini debbano subire le colpe di altri e in questo caso proprio del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.»
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