23 December, 2024
HomeCulturaA scuola di fotogiornalismo, a Carbonia, con Francesco Zizola.

A scuola di fotogiornalismo, a Carbonia, con Francesco Zizola.

10339659_10203060139698404_62837156266917074_n 10251903_10203060138938385_54772168233297662_n10308089_10203060136138315_1725556771047281707_n 10325208_10203060135458298_5726336417428652423_n  10406924_10203060137018337_2258277004713256596_n

La Fabbrica Artigiana di Fotografia, in collaborazione con il comune di Carbonia e il Centro Italiano della Cultura del Carbone, ha inaugurato giovedì 22 aprile 2014 il secondo appuntamento del ciclo di incontri “A scuola di fotogiornalismo”. Alle 16.00, presso la sala convegni del Museo del Carbone Grande Miniera di Serbariu, #Francesco Zizola ha presentato il suo lavoro di fotografo giornalista. Laureato in antropologia, tra i più interessanti fotografi italiani, Zizola ha vinto nove World Press Photo e numerosi premi internazionali con i suoi reportage che documentano un mondo segnato da guerre, malattie, violenza e inquinamento. A seguire ha guidato i partecipanti lungo il percorso della mostra fotografica “Born Somewhere” allestita presso la sala docce del Museo del Carbone, 25 scatti in bianco e nero, tratti dal volume #Born Somewhere (pubblicato in Francia dall’editore Delpire e in Italia da Fusi Orari).

Francesco Zizola ha trascorso gli ultimi anni della sua attività documentando le condizioni dell’infanzia nel mondo, dalla precarietà dei teatri di guerra e di crisi del pianeta alle condizioni di alienante benessere dei paesi ricchi. “Born somewhere”, “nato da qualche parte”, racconta le vite dei bambini di 27 paesi.

Dice Zizola: «La fotografia per me è stata sempre una passione e anche una necessità; fin dall’adolescenza sono rimasto attratto dalla possibilità di esprimermi attraverso la luce catturata dalla macchina fotografica e dalla camera oscura, questa alchimia capace di tradurre la realtà in visione ha segnato la mia vita come anche il bisogno di dare senso a questo linguaggio utilizzandolo in una prospettiva storica. Mi spinge a fotografare non solo la necessità sempre più urgente in questi giorni di tenere una traccia del vissuto e del reale nella memoria storica, ma anche lo sconforto per il fallimento di uno degli scopi precipui del giornalismo (e quindi anche del fotogiornalismo); quello della testimonianza trasformatrice, capace attraverso le verità scoperte e disvelate, di condizionare il corso degli eventi agendo sulle menti e sulle coscienze dei lettori. Ecco, il fotogiornalismo, a mio parere, potrebbe anelare a questo piccolo ma importante ruolo nelle complesse società contemporanee. La mia ostinazione quindi a “coprire” eventi spesso oscurati dal mercato dei media, trova la maggiore spinta in questa convinzione della necessità della testimonianza che il fotogiornalismo contemporaneo è chiamato ad espletare».

Francesco Zizola ha proseguito la sua attività a Carbonia nei tre giorni successivi con un laboratorio fotografico dal tema etica e fotogiornalismo.Il progetto sulla condizione dell’infanzia nel mondo ha visto la luce proprio per rispondere a questa necessità di racconto, di testimonianza, nella speranza che qualche coscienza possa prendere atto dell’urgenza di una visione diversa, diciamo pure critica, della nostra società e del nostro prossimo futuro. D’altronde i bambini e gli adolescenti protagonisti dei reportage che ho effettuato, ci raccontano non solo delle loro specifiche esistenze, ma ci pongono anche una domanda, una domanda che rimane senza risposta nel libro e nella realtà di tutti i giorni, ma che pesa forse più delle loro singole esistenze, una domanda che urla il bisogno di un presente diverso dall’orrore di cui non si sentono responsabili, ma soprattutto la domanda rivolta agli adulti per un futuro migliore.

Il progetto “A scuola di fotogiornalismo” curato dalla Fabbrica Artigiana di Fotografia proseguirà nei giorni dal 4 al 7 luglio con il fotografo Giovanni Marrozzini che presenterà i suo lavoro, allestirà una mostra fotografica sulla Palestina e terrà un laboratorio fotografico dedicato a raccontare l’Ardia, la corsa in onore di San Costantino che si svolge a Sedilo ogni anno il 6 e 7 luglio.

Raffaele Paci: «Ci
Si è concluso al "B

giampaolo.cirronis@gmail.com

Rate This Article:
NO COMMENTS

LEAVE A COMMENT