22 November, 2024
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Al via a Guasila la rassegna Teatro Popolare 2014.

Gianluca Medas - Andrea Congia - Orizzontale (foto Sara Deidda)

Un mese di spettacoli e convegni dedicato a Sa Lìngua de Bratzolu, la #Lingua Madre, il carattere essenziale che permea ogni comunità. È questa la fotografia di Teatro Popolare 2014, la rassegna organizzata dall’Associazione Figli d’Arte Medas dedicata al teatro in lingua sarda. La manifestazione, giunta alla quinta edizione, si svolgerà dall’1 al 29 giugno al Teatro Fratelli Medas di Guasila, che diventerà per un mese il centro del teatro in limba.

Si parte il primo giugno con lo spettacolo Pinter non l’avrebbe mai scritto di Nino Nonnis, prodotto dalla compagnia La Maschera. Giovedì 5 giugno spazio alla storia del teatro isolano: alle ore 19 la presentazione del libro Medas Istorias – Tra Vita e Teatro di Mario Medas; a seguire alle 21 l’attore Gianluca Medas leggerà alcuni passi del volume con l’accompagnamento musicale della chitarra di Andrea Congia. Si prosegue domenica 8 giugno con la rappresentazione Sa Bonànima de Babbai di Ottavio Altea, portata in scena dalla Filodrammatica Guspinese. Quarto evento in cartellone la giornata intitolata Rachele Piras – Le Origini di una Famiglia d’Arte, omaggio alla guasilese capostipite dei Medas previsto per giovedì 12 giugno. Due gli appuntamenti: alle ore 19 la tavola rotonda Rachele Piras – Una Donna e una Madre d’Arte; alle 21 apertura del sipario per lo spettacolo Tzia Arrachella di Gianluca Medas, una narrazione con musiche e canti della tradizione popolare sarda. La quinta giornata di rassegna sarà domenica 15 giugno con la compagnia Teatro Tragodia e la commedia dialettale Sou’ Sous. Deu Tui e…Mama Tua!!! di Virginia Garau, mentre giovedì 19 giugno sarà la volta della compagnia Il Crogiuolo con il reading Totu sa Vida di Paola Alcioni. Giovedì 26 giugno la giornata intitolata Guasila ricorda Raimondo Scintu, eroe della Prima guerra mondiale. Le celebrazioni prevedono la tavola rotonda Raimondo Scintu – L’Eroe in Bicicletta (ore 19), e lo spettacolo Storie di Storia – Raimondo Scintu di Gianluca Medas (ore 21). Ultimo spettacolo domenica 29 giugno 2014 con la commedia Is Prendas de sa Parrokia di Salvatore Vargiu della compagnia Teatro Olata.

Il cast della rassegna si avvale del contributo di importanti compagnie teatrali e musicisti isolani. Infatti, oltre a Gianluca Medas, attore e direttore artistico della compagnia Figli d’Arte Medas, Noemi Medas, attrice e figlia d’arte, e Andrea Congia, chitarrista e compositore, saranno presenti la compagnia teatrale La Maschera con gli artisti Nino Landis, Massimo Muscas, Fulvia Ibba, Anna Pia e Enzo Parodo; la Filodrammatica Guspinese con gli attori Sergio Floris, Maria Lucia Serpi, Davide Pusceddu, Simona Liscia e Mario Serpi; la compagnia Teatro Tragodia, con la partecipazione di Carmen Porcu, Caterina Peddis, Virginia Garau, Ulisse Sebis e Paolo Garau; Il Crogiuolo con Rita Atzeri, Angelina Figus e Marina Figus; la compagnia Teatro Olata e gli attori Rosalba Arriu, Flavio Contini, Sergio Massenti, Dino Pinna, Giorgio Pinna, Rita Pau, Selene Manca, Franco Siddi, Daniela Musiu e il regista Tore Cubeddu. Previsti anche i contributi musicali di Mauro Spiga, suonatore di strumenti tradizionali sardi, e Riccardo Pittau, trombettista guasilese di fama internazionale. Nel programma sono inoltre inseriti gli interventi di importanti figure della scena culturale sarda: gli scrittori Giulio Angioni e Salvatore Tola, l’esperto di lingua sarda Guido Cadoni, il giornalista Vito Biolchini, Antonio Pinna, presidente regionale dell’Associazione Combattenti e Reduci Sardi, e Antonio Quartu, coordinatore dei Comuni sardi nell’ambito dei progetti interregionali sui caduti della Brigata Sassari nella Prima guerra mondiale.

Ideata e diretta da Gianluca Medas, prodotta e organizzata dall’Associazione Figli d’Arte Medas, in sinergia con altre compagnie teatrali e soggetti che operano in ambito culturale nel territorio, Teatro Popolare è una rassegna di spettacolo in lingua sarda che si pone l’obiettivo di esplorare il patrimonio culturale comune per restituirlo all’uditorio in forma teatrale. Riducendo le distanze tra palco e pubblico, la manifestazione presenta storie e personaggi che hanno formato culturalmente il nostro essere e il senso di appartenenza alla comunità.

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