Cresce l’allarme ambientale a Portoscuso, dopo la distruzione del latte alla diossina, il sindaco Giorgio Alimonda ha imposto il divieto di movimentazione e macellazione delle carni.
Cresce l’allarme ambientale a Portoscuso. Dopo aver ricevuto la nota del Dipartimento di prevenzione della Asl 7, sulla base delle risultanze preliminari delle indagini in corso comprendenti il rilievo di superamenti dei limiti di contaminazione per metalli pesanti nel latte ovicaprino e di superamenti dei valori di attenzione e/o dei valori limite per diossine e PCB diossinosimili nel latte ovicaprino, il sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda, ha firmato stamane un’ordinanza contingibile ed urgente in materia sanitaria, con la quale, a titolo precauzionale, «vieta, sino al completamento delle indagini in corso per ricerca di diossine e PCB diossinosimili, la movimentazione per vita, commercializzazione, macellazione o distribuzione a qualunque titolo dei capi ovinocaprini e bovini e dei relativi prodotti zootecnici» di 12 allevamenti operanti nel territorio del comune di Portoscuso.
L’ordinanza del sindaco impone ai rappresentanti legali delle 12 aziende, fino al completamento delle indagini in corso o diverso provvedimento assunto dalla Asl 7 di Carbonia, anche la distruzione e lo smaltimento del latte prodotto dalle stesse aziende nel rispetto delle norme vigenti; l’Ufficio tecnico comunale procederà, in via d’urgenza e per assicurare il mantenimento delle condizioni igienico sanitarie nel territorio comunale, alla raccolta e smaltimento del latte prodotto nei suddetti allevamenti presenti nel territorio comunale.
L’ordinanza raccomanda inoltre ai 12 allevatori interessati, di segnalare ai servizi veterinari della Asl di Carbonia ogni sintomo, fenomeno morboso o decesso osservato nella conduzione dell’attività.
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