E’ iniziato in Consiglio regionale l’esame della proposta di legge che stanzia 33 milioni di euro per ristorare gli allevatori dai danni causati dalla lingua blu.
Con la relazione del primo firmatario Efisio Arbau (La Base), è iniziato in Consiglio regionale, l’esame della proposta di legge che stanzia 33 milioni di euro per ristorare gli allevatori dai danni causati dalla lingua blu.
Il relatore ha illustrato all’Aula la drammatica situazione in cui si trova oggi il settore agropastorale. «La diffusione della febbre catarrale ovina – ha detto Arbau – ha prodotto effetti devastanti. E’ necessario intervenire immediatamente per risarcire gli allevatori dai danni subiti ed evitare il tracollo della pastorizia sarda.»
Sono 103.265 gli animali morti a causa della blue tongue alla data del 17 dicembre 2013. Cifra destinata ad aumentare, secondo Arbau, «considerati i 5593 focolai ancora attivi e i 286.828 capi già colpiti dalla malattia». Per questo si è deciso di incrementare il fondo originario di 10 milioni di euro a 28 milioni (23 reperiti attraverso una riduzione dello stanziamento FNOL e 5 dalle risorse non spese per gli interventi sanitari previsti dalla legge 35 del 2013).
Dalla Commissione Agricoltura, ha annunciato il relatore della proposta di legge, è arrivato inoltre il via libera allo stanziamento di altri 5 milioni di euro a favore dei Consorzi di difesa, reperiti anche questi attraverso una riduzione dello stanziamento del “Fondo nuovi oneri legislativi”. Le risorse serviranno a far fronte ai premi di assicurazione contro i danni da calamità naturali, avversità atmosferiche, epizoozie e fitopatie. Si tratta di una importante risposta, anche se non risolutiva, alle richieste provenienti dal mondo delle campagne- ha concluso Arbau – ma servirà poi un programma complessivo di interventi.
NO COMMENTS