I Riformatori presenteranno alla Corte Costituzionale l’opposizione al ricorso del Governo contro la Finanziaria regionale in materia di accise.
I Riformatori sardi presenteranno alla Corte Costituzionale l’opposizione al ricorso del Governo contro la Finanziaria regionale in materia di accise e taglio del costo della benzina. Il termine per presentare opposizione scade martedì 3 giugno. Venerdì 30 maggio alle 10.00, nella sala delle conferenza stampa di Montecitorio, a Roma, si terrà la conferenza stampa durante la quale i Riformatori illustreranno l’atto di opposizione. Parteciperanno diversi costituzionalisti, il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, il deputato dei Riformatori sardi e presidente della commissione Affari sociali della Camera, Pierpaolo Vargiu, il presidente dei consiglieri regionali dei Riformatori, Attilio Dedoni, il consigliere regionale Luigi Crisponi, il presidente del Centro Studi dei Riformatori sardi, Franco Meloni, e numerosi dirigenti del partito.
«Il Governo – spiegano i Riformatori sardi – ha deciso di ricorrere contro una legge che venne approvata all’unanimità dal Consiglio, che non risarcisce certo i sardi dei danni ambientali e alla salute umana derivanti dall’inquinamento della lavorazione dei prodotti del petrolio, ma almeno ribadisce il sacrosanto principio che chiunque inquina la Sardegna, quanto meno debba pagare le tasse in Sardegna.»
Dal 14 maggio, dicono ancora i Riformatori, «la Giunta Regionale sarda aveva venti giorni di tempo per costituirsi davanti alla Corte Costituzionale, per combattere e vincere la battaglia giuridica in difesa dei diritti dei sardi. L’accordo Prodi-Soru del 2007 ha caricato sul bilancio della Sardegna il costo della sanità e della continuità territoriale: non è tollerabile la beffa che ci vengano negate le risorse. Sui soldi che ci spettano si vada alla guerra sino in fondo: non ci sono “governi amici”, la Giunta deve essere “amica” soltanto dei sardi e dei loro legittimi interessi».
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