Il PSd’Az ha presentato un’interpellanza al presidente Pigliaru per chiedere cosa intenda fare “per tutelare il diritto dei sardi ad eleggere propri rappresentanti a Bruxelles”.
Il Partito Sardo d’Azione ha presentato questa mattina un’interpellanza al #presidente della Regione per chiedere quali azioni intenda mettere in campo “per tutelare il diritto dei sardi ad eleggere propri rappresentanti a Bruxelles”.
«Un diritto – ha sottolineato il capogruppo sardista Christian Solinas – riconosciuto recentemente anche dal Tribunale di Cagliari che ha sollevato la questione di legittimità presso la Corte Costituzionale dopo il ricorso presentato dall’Associazione per la tutela dei diritti dei sardi (e firmato da tutte le forze politiche identitarie) contro l’attuale legge elettorale che non consente alla nostra minoranza linguistica di essere rappresentata nel Parlamento Europeo.»
Il presidente dell’associazione Flavio Cabitza ha annunciato la presentazione di un altro ricorso al Tar del Lazio per impugnare le elezioni europee in programma il prossimo 25 aprile.
«Questa che stiamo portando avanti in Sardegna è una battaglia di civiltà – ha detto Cabitza – altri cinque ricorsi per la tutela delle minoranze linguistiche sono stati presentati ai tribunali di Venezia, Roma, Milano, Bologna e Napoli. Siamo sicuri che i nostri diritti saranno finalmente riconosciuti.»
«L’eventuale pronunciamento favorevole della Corte costituzionale aprirebbe le porte a un rappresentante dell’Isola – ha aggiunto Christian Solinas – rimediando così alla bocciatura del collegio unico per la Sardegna da parte del parlamento italiano.»
Il ricorso dell’associazione, preparato da un pool di legali, sarà discusso nei prossimi mesi dalla Corte Costituzionale
«Sulla questione arriverà finalmente un giudizio autorevole – ha aggiunto il consigliere regionale dei #Rossomori Paolo Zedda – servirà anche per affermare il diritto dei sardi alla propria lingua. Una società moderna non può fondarsi sul monolinguismo.»
Per questo l’associazione chiede alla Giunta regionale di costituirsi in giudizio e di sostenere l’iniziativa contro l’attuale legge elettorale europea ed eventualmente di chiedere l’annullamento del voto del 25 aprile.
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