La Sesta Commissione chiede i conti delle Asl e della Sanità all’assessore Luigi Arru.
La Sesta Commissione consiliare permanente stamane ha sentito in audizione l’assessore della Sanità, Luigi Arru.
Al termine, il presidente, il socialista Raimondo Perra (Sardegna Vera), ha affermato che che le priorità sono «la continuità assistenziale tra ospedale e territorio con il rafforzamento delle strutture locali, eradicazione della peste suina e rilancio del settore economico, richiesta di tutti i dati in possesso dell’assessorato e dei conti delle Asl per una programmazione mirata».
L’assessore Arru ha evidenziato che la peste suina e l’assistenza sociale sono state le emergenze che l’assessorato ha dovuto affrontare dal momento dell’insediamento del nuovo governo regionale. In particolare, Arru ha evidenziato le criticità legate alla legge 162 per le disabilità gravi, e poi per analizzare la recrudescenza della peste suina e predisporre la bozza del piano triennale per l’eradicazione della malattia da sottoporre all’Ue. Secondo l’assessore è necessario un coordinamento tra tutti i servizi veterinari, rafforzando la struttura, e l’insediamento del tavolo interassessoriale tra Sanità e Agricoltura.
Arru ha poi spiegato ai commissari quale sia la sua idea di Sanità: garantire il diritto alla salute di tutti, soprattutto in questo momento di crisi, attraverso reti integrate e creando una cooperazione tra Asl e tutti i professionisti presenti nei territori. «Le sfide della Sanità di oggi sono la popolazione che invecchia e la cronicizzazione delle malattie». Per questo motivo, ha spiegato Arru d’accordo con la linea del presidente Perra, bisogna lavorare sulla continuità assistenziale tra ospedale e territorio e viceversa, stimolando il dialogo tra tutti gli operatori.
Per quanto riguarda la spesa farmaceutica, l’assessore ha rilevato che negli ultimi anni è migliorata, ma la Sardegna è ancora in cima alla classifica delle regioni che spendono di più.
Arru ha poi chiarito alla Commissione Sanità che, d’ora in poi la Regione sarà molto più presente nella Conferenza Stato-Regione e ha auspicato una fattiva collaborazione tra la Giunta e il Consiglio, in particolare la Commissione, garantendo che avrebbe fornito al più presto i dati chiesti.
Anche i commissari, infatti, hanno evidenziato la necessità di avere un filo diretto con l’assessorato, avere i conti delle Asl, il bilancio dell’assessorato stesso e la fotografia dei diversi settori e situazioni delle Aziende ospedaliere per poter analizzare in concreto la situazione (Augusto Cherchi, Soberania e Indipendentzia, Rossella Pinna, Pd, Alberto Randazzo, FI, Daniela Forma, Pd, Gigi Ruggeri, Pd, Ignazio Locci, FI).
Il Consigliere Edoardo Tocco ha sollecitato l’assessore affinché rivedesse gli atti aziendali delle Asl, delle aziende Miste e del Brotzu e che sentisse i medici e i responsabili ospedalieri «poiché sono coloro che conoscono meglio le problematiche». Richiesta confermata anche da Gigi Ruggeri (Pd), il quale ha anche proposto, per ridurre il deficit della Sanità, di modificare la tipologia di spesa, abbassando quella ospedaliera e aumentando quella della prevenzione sui territori.
Il consigliere Fabrizio Anedda, Rifondazione-Comunisti italiani-Sinistra sarda, ha esortato l’assessore a investire di più sul sociale, aiutando le famiglie che hanno tra i loro cari malati cronici, e a sostituire i vertici delle Asl. Dello stesso avviso anche la collega di maggioranza Daniela Forma (Pd), mentre Rossella Pinna (Pd) ha chiesto di conoscere a che punto sono le leggi di settore, come quella per i talassemici e i nefropatici. Lorenzo Cozzolino (Pd) ha evidenziato che il deficit della Sanità sarda ammonta a 379 milioni di euro e che il Sisar «fa acqua da tutte le parti, a fronte di un costo di circa 44 milioni». Particolare attenzione agli ospedali pscichiatrici giudiziari è stata chiesta, invece, da Anna Maria Busia (Cd), la quale ha proposto all’assessore l’esame dell’ingente stanziamento destinato al San Giovanni Battista di Ploaghe, circa 29 milioni, «una struttura fatiscente e con carenze strutturali». Per Alberto Randazzo (FI) è inutile parlare dei problemi che tutti conoscono se non si hanno i dati in mano, perché soltanto così si potrà fare una programmazione mirata ed efficace. Luca Pizzuto (Sel) ha chiesto all’assessore, in particolare, di riattivare gli Osservatori epidemiologici, mentre Emilio Usula ha affermato la necessità di un Piano sanitario omogeneo, che dia risposte adeguate a tutti gli abitanti della Sardegna, in maniera uguale sia che abitino a Cagliari sia che abitino in un piccolo centro del nuorese.
Al termine dell’audizione l’assessore si è impegnato a fornire al più presto i dati chiesti.
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