Michele Cossa, coordinatore regionale dei Riformatori sardi, ha presentato un’interrogazione sulla vicenda della scuola di polizia penitenziaria di Monastir.
L’on. Michele Cossa, consigliere regionale e coordinatore regionale dei Riformatori sardi, ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, sulla vicenda della scuola di polizia penitenziaria di Monastir.
«La Regione deve fare tutto quanto è in suo potere per evitare la chiusura della scuola di polizia penitenziaria di Monastir che lo Stato vorrebbe trasformare in un centro di accoglienza per emigrati e richiedenti asilo – spiega Michele Cossa -. Il progetto di chiusura desta molta preoccupazione negli amministratori locali per le ripercussioni sull’ordine e la sicurezza che una tale decisione potrebbe creare nel comune ospitante e dintorni, anche in considerazione del fatto che nella zona sono presenti numerose aziende industriali, commerciali e agricole, oltre il complesso di San Gemiliano a Sestu che si trova ad appena due chilometri dalla struttura in questione.»
«L’Istituto ha svolto, per decenni – spiega ancora Cossa – un eccellente lavoro nella formazione di migliaia di agenti penitenziari, le organizzazioni di categoria regionali del Comparto Sicurezza e Ministeri si dicono fortemente contrariate per la soppressione della Scuola per agenti di Polizia penitenziaria. Ecco perché – conclude il coordinatore regionale dei Riformatori sardi – chiediamo alla Giunta di agire sul governo affinché venga tutelata la Scuola di formazione degli agenti di polizia penitenziaria.»
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