17 August, 2024
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E’ stata inaugurata ieri pomeriggio, presso il #Museo Peleoambienti Sulcitani della Grande Miniera di Serbariu, l’opera “Tempo in processo-Opera.intervento.ambiente”, di #Giovanni Campus.

La mostra, durata dal comune di Carbonia, dal #Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, dal Centro Italiano della Cultura del Carbone (CICC), dal PAS Museo Paleoambienti Sulcitani, daella Cooperativa Mediterranea e dalla Cooperativa Sistema Museo, sarà visitabile gratuitamente fino al 22 giugno, dalle ore 10.00 alle 14.00 e dalle 15.00 alle 19.00.

L’artista ha scelto le «opere e le assi in legno», che compongono la mostra, in modo che «concorrano in simbiosi al coinvolgimento dello spazio, e quindi delle persone»  Giovanni Campus ha coinvolto gli studenti del Liceo Classico A. Gramsci di Carbonia e del Liceo Artistico F. Fois di Iglesias nelle diverse fasi della creazione delle installazioni, in un percorso iniziato nel mese di febbraio 2014, culminato nel complesso allestimento della mostra.

Per l’occasione è stata realizzata la pubblicazione ragionata “Tempo in processo 2014. Note di lettura 1967-2013”, edita da Belforte Cultura Editore, che illustra il processo della ricerca che ha caratterizzato nel tempo il lavoro dell’artista.

All’inaugurazione, con l’artista, hanno partecipato, tra gki altri, Tore Cherchi, presidente del #CICC; Gianluigi Pillola e Francesco Usalla, rispettivamente presidente e direttore del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna; Loriana Pitzalis, assessore della Cultura del comune di Carbonia; il professor Gianni Murtas che ha collaborato con Giovanni Campus nell’allestimento della mostra.

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Si è svolto ieri sera, a Carbonia, il 3° incontro-confronto a #Punta Torretta, sul tema“Ripensare le politiche sociali nella crisi economico-sociale”.

Le relazioni saranno affidate a Remo Siza, sociologo docente a contratto all’Università di Bologna ed ex direttore generale delle Politiche Sociali dell’assessorato regionale della Sanità della Giunta di Renato Soru guidato dalla dottoressa Nerina Dirindin, ed Alessandra Zurru, assistente sociale del comune di San Giovanni Suergiu, su temi rivolti alla non autosufficienza, positività e criticità.

Sono intervenuti, tra gli altri, Maria Marongiu, vicesindaco ed assessore alle Politiche sociali del comune di Carbonia, e Luca Pizzuto, consigliere regionale di Sinistra Ecologia Libertà ed ex assessore delle Politiche sociali della provincia di Carbonia Iglesias.

I lavori sono stati coordinati dal giornalista Giovanni Di Pasquale.

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Nuova presa di posizione del deputato #Emanuele Cani (Partito Democratico) contro la ventilata chiusura del carcere di Iglesias.

«A seguito dell’impegno assunto durante la recente visita al #carcere di Iglesias, nella quale ho avuto modo di verificare lo stato della struttura che ho trovato in buone condizioni – scrive Emanuele Cani in una nota –, mi sono preoccupato di interrogare tempestivamente il Governo sulle ricorrenti voci di chiusura, allo scopo di avere una risposta ufficiale e non ufficiosa. Tale risposta è, come noto, facilmente reperibile nel sito della Camera dei deputati, quindi lungi da me ogni tentativo di non rendere pubblica una decisione del Governo che già pubblicamente ho contestato e contrastato. Cosa che continuerò a fare convintamente nei prossimi giorni e nelle prossime settimane assieme ai colleghi del Partito Democratico.»

«Appare chiaro che il Governo, per motivi da me non condivisibili – aggiunge il deputato di Carbonia -, abbia intenzione di procedere con la chiusura. Ciò che sto chiedendo e ho chiesto durante la mia replica in Commissione Giustizia alla Camera è un invito ufficiale al Governo a rivedere tale decisione e, nello stesso tempo, a rivalutare più complessivamente il sistema penitenziario in Sardegna, al fine di programmare un intervento generale di organizzazione del sistema delle carceri, evitando provvedimenti isolati e inopportuni. Il carcere di Iglesias non deve chiudere per molte ragioni. Come per esempio l’attività di recupero dei detenuti (alcuni studiano con profitto all’università), famiglie, lavoratori. Insomma – conclude Emanuele Cani – un ulteriore presidio dello stato che non può abbandonare il territorio.»

E’ in corso, al Palazzetto dello Sport di Via delle Cernitrici, a Carbonia, la fase finale del #campionato italiano di calcio a cinque della Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale (@Fisdir). La manifestazione è organizzata dalla Polisportiva dilettantistica Girasole di Carbonia, in collaborazione con la #Fisdir regionale e il patrocinio del comune di Carbonia. Partecipano 12 squadre provenienti da 7 regioni italiane. Le categorie coinvolte sono tre: promozionale, agonistico ed élite.

Domani mattina, a partire dalle ore 10.00, saranno disputate le finali, al termine le premiazioni.

Come evento collaterale alla manifestazione sportiva, questa sera, dalle ore 21.00, presso l’anfiteatro di Piazza Marmilla, è previsto uno spettacolo condotto dal presentatore di Videolina Ottavio Nieddu, con importanti artisti della Sardegna quali: I Tenorenis, la cantante Ambra Pintore, il suonatore di launeddas Luigi Lai ed il gruppo folk Sant’Agata di Santadi.

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Si sono ritrovati intorno ai tavoli di un ristorante, questa mattina, al centro di Carbonia, 53 anni dopo. Sono gli studenti della 1ª A che nell’anno scolastico 1961/62 inaugurarono il #Liceo Scientifico di Carbonia. La classe era formata da 19 allievi, tre dei quali, purtroppo, non ci sono più: Gianni Capiali, Angelo Ceccherini e Giancarlo Murtas. Questi gli altri 16 componenti di quella classe: Rita Obino, Franca Marcus, Anna Bazzoni, Giacomo Guadagnini, Rudy Sostera, Gigi Masala, Davide Usai, Giorgio Pani, Oriano PIli, Mario Frau, Marisa Corona, Ines Pinna, Luciana Cossu, Mario Coccu, Bruno Vandelli e Carlo Mammarella. Stamane si sono ritrovati in 11.

Le registe Carla e Sebastiana Etzo con alcuni dei protagonisti del Documentario LOST CITIZENS

Una sala del #Cine Teatro di Carbonia gremita in ogni ordine di posti, ha assistito venerdì 23 maggio alla prima visione assoluta del documentario #Lost Citizens.

Un vero successo, confermato dagli applausi, durati alcuni minuti, scattati spontanei al termine della proiezione e ripetuti all’indirizzo delle registe Sebastiana e Carla Etzo (presente in sala), e dell’autore della fotografia Vincenzo Rodi, chiamati insieme ad alcuni dei protagonisti del documentario ad intervenire e a rispondere alle domande di un pubblico attento e coinvolto emotivamente, prima della conclusione dell’evento.

Ottima l’organizzazione da parte della società Umanitaria di Carbonia e del comune di Carbonia. L’iniziativa era patrocinata dalle categorie dei chimici di Cgil e Cisl.

Al centro del film la crisi del lavoro nel Sulcis Iglesiente raccontata da padri e figli impegnati ogni giorno nella faticosa tutela dell’occupazione o nella ricerca di un posto che permetta loro un’esistenza dignitosa e “normale”. Ma il patto generazionale sembra lacerarsi, mentre una politica industriale miope fatica a trovare soluzioni a breve termine. In questo contesto, le lotte operaie e le proteste dei lavoratori, seppur sempre più frammentarie, sono percepite dai protagonisti come fondamentali per la difesa del diritto al lavoro.

Lost Citizens nasce da un’idea di Sebastiana Etzo, sarda trapiantata a Londra, animata dalla volontà di capire e raccontare quello che accade nel Sulcis Iglesiente: con il suo passato minerario questo territorio rappresenta la culla della più antica working class isolana, oggi considerato una delle province più povere d’Italia ma anche emblema dei cambiamenti del mercato del lavoro, della precarizzazione, delle conseguenze della delocalizzazione che generano un’incertezza lavorativa e il progressivo indebolimento dello stato sociale.

Del progetto fanno parte anche la giornalista Carla Etzo, co-regista, e il cineoperatore Vincenzo Rodi che si è occupato delle riprese e del montaggio. I lavori e le riprese del film sono iniziati nella seconda metà del 2012 con interviste a coppie di genitori e figli (operai, cassaintegrati, pensionati, giovani alla ricerca di occupazione). I principali protagonisti sono Antonello e Alessandro Pirotto; Silvestro e Gian Marco Mocci; Carlo e Michela Martinelli con Enea Concu; Enzo e Tiziana Pisu; Lilli Pruna.

Nella fotografia, le registe Carla e Sebastiana Etzo con due dei protagonisti del documentario.

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Spenti i riflettori della campagna elettorale, oggi a #Calasetta si vive la cosiddetta giornata di riflessione, prima dell’apertura dei seggi per l’elezione del nuovo sindaco e del #Consiglio comunale. I seggi saranno aperti dalle 7.00 alle 23.00. Per scegliere il candidato alla carica di sindaco, è sufficiente tracciare un segno sul simbolo della lista che lo sostiene. L’elettore può inoltre esprimere una preferenza, scrivendo nell’apposito spazio il cognome del candidato alla carica di consigliere, appartenente alla lista collegata al Sindaco votato.

A Calasetta, comune con popolazione sotto i 15.000 abitanti, non si può esprimere un “voto disgiunto”, cioè votare un sindaco ed esprimere la preferenza per un candidato consigliere di una lista diversa da quella cui appartiene il sindaco.

Tra il sindaco uscente, Antonio Vigo, e lo sfidante, Gianluca Boy, verrà eletto sindaco il candidato che avrà ottenuto  il maggior numero di voti. Alla lista che appoggia il sindaco eletto, andranno i 2/3 dei seggi disponibili, 8. I restanti 4 seggi verranno assegnati alla lista perdente.

Questi i candidati alla carica di consigliere comunale della lista “Calasetta domani” che sostiene la candidatura a sindaco di Antonio Vigo: Salvatore Altadonna, Gianni Barabino, Denis Bedinelli, Martina Cancedda, Antonello Casula, Cristina Fadda, Marilisa Granara, Roberto Lusci, Cristiano Mercenaro, Alessandro Murru, Sergio Porseo e Remigio Scopelliti.

Questi i candidati alla carica di consigliere comunale della lista “Calasetta cambia” che sostiene la candidatura a sindaco di Gianluca Boy: Maria Immacolata Argiolu, Cesare Biggio, Simone Carboni, Giovanni Battista Cipollina, Maurizio D’Antonio, Sandro Dessì, Vincenzo Frenda, Toni Porseo e Roberto Sinzu.

Fac Simile Scheda Europee V Circ_Pagina_2

Chiusa alla mezzanotte la campagna elettorale, è ormai quasi tutto pronto per le #elezioni Europee in programma domani. I seggi saranno aperti dalle 7.00 alle 23.00. L’elettore dovrà scegliere una delle liste candidate semplicemente facendo un segno sul simbolo relativo. Inoltre potrà esprimere fino a tre preferenze, scrivendo il nome dei candidati negli spazi accanto al simbolo (almeno una dovrà essere espressa per un candidato di sesso diverso dagli altri due).

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Il Banco di Sardegna ha espugnato il PalaPentassuglia di Brindisi 82 a 75 (primo tempo 39 a 32) ed ha chiuso la serie dei quarti di finale dei play off scudetto sul 3 a 0, volando in semifinale, dove incontrerà la vincente del quarto di finale tra Milano e Pistoia, ora sul 2 a 1, dopo l’odierno successo dei toscani.
Quella maturata a Brindisi è un’impresa straordinaria, giunta al termine di una sfida dalle mille emozioni. Il Banco l’ha iniziata bene, chiudendo in vantaggio sia il primo quarto, 22 a 19, sia il secondo, 39 a 32. Dopo il riposo, Brindisi ha tirato fuori l’orgoglio e prima di arrendersi ha dato fondo a tutte le residue energie, dominando il terzo quarto, chiuso avanti di 10 punti, con un parziale “choccante”: 28 a 11!
Quando tutto lasciava pensare ad un successo pugliese ed al rinvio della sfida alla quarta partita, il Banco ha rovesciato la partita con un quarto quarto fantastico, da ricordare a lungo. Dopo tre minuti sul filo dell’equilibrio con Brindisi ancora avanti di 10 punti, 67 a 57, e’ iniziato lo show del Banco che non ha lasciato scampo alla squadra di casa: 25 a 8 in poco più di 7 minuti, 32 a 15 in 10 minuti e con l’82 a 75 finale Sassari vola in semifinale ed ora, dopo la Coppa Italia, sogna anche lo scudetto!