18 July, 2024
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Verrà inaugurata sabato a Tratalias la Lorenzo Motorbike Racing School Sardegna, alla presenza di Chicho Lorenzo e di diversi esponenti del motociclismo nazionale ed internazionale. Tra i più noti, Pedro, Nuria (sono fratelli Pedro ha 6 anni, Nuria la sorella ha 12 anni) e sono piloti della scuola LORENZO COMPETICION PALMA DI MALLORCA), Bruno Ieraci (13 anni), pilota della scuola LORENZO MOTORBIKE RACING SCHOOL SARDEGNA che corre nelle redbull roockies cup e nel campionato italiano velocità; Miky (8 anni); Gioele (4 anni); Ivan (3 anni); Matteo (5 anni); Luca (12 anni), tutti piloti della scuola LORENZO MOTORBIKE RACING SCHOOL SARDEGNA.

La Lorenzo Motorbike Racing School Sardegna è la prima scuola di minimoto in Italia del circuito di scuole spagnole fondate da Chicho Lorenzo, padre del pluricampione mondiale di Moto GP Jorge Lorenzo.

Chicho Lorenzo ha ideato un metodo di insegnamento innovativo per l’apprendimento della guida delle minimoto, sperimentandolo in prima persona col figlio Jorge, per la sua formazione di pilota, con i risultati che tutti noi conosciamo, e da quest’anno riconosciuto ufficialmente dalla Dorna.

La Lorenzo Motorbike Racing School vanta la creazione di 17 scuole in Spagna, Messico, Argentina e USA, tutte partecipanti alle Liga Interscuela spagnola. L’idea dell’apertura della prima scuola in Italia nasce dall’incontro, avvenuto nel giugno 2012, tra Mario Cuccu e Chicho Lorenzo.

L’intento è quello di creare anche in Italia una rete di scuole di minimoto Lorenzo Motorbike Racing School, che, inizialmente, parteciperebbero alla Liga Interscuela spagnola, per dare vita, una volta consolidato il sistema, ad una Lega Italiana indipendente, con l’obbiettivo finale di giungere ad un campionato europeo e mondiale di minimoto.

La filosofia della Lorenzo Motorbike Racing School si basa sui seguenti punti:

• formazione del pilota già in tenerissima età (a partire dai 2-3 anni);

• educazione al rispetto dell’avversario e del lavoro altrui;

• educazione al rispetto delle regole e disciplina;

• formazione specifica dei genitori per seguire i figli durante ogni allenamento;

• formazione prioritaria al concetto di guida in totale sicurezza (non si guida una moto se sprovvisti dell’attrezzatura necessaria quale casco, tuta, paraschiena, guanti, stivali);

• educazione al lavoro costante, orientato al miglioramento continuo (attraverso la registrazione dei risultati conseguiti in base agli obiettivi prefissati);

• utilizzo di moto di serie ed identiche per ogni pilota (non sono ammesse modifiche o preparazioni meccaniche che possano avvantaggiare un pilota nella guida, in modo che vengano premiati il vero talento e la costanza nell’allenamento e non chi investe di più sul mezzo meccanico).

• formazione specifica dei genitori per seguire i figli durante ogni allenamento.

Questi ultimi 2 punti consentono un notevole abbattimento dei costi per la pratica di questo sport, dato che i costi di acquisto e gestione di una moto di serie (polini 4.2 e 6.2) sono molto bassi e l’affiancamento del genitore al pilota durante l’allenamento riduce la necessità di personale aggiuntivo.

La formazione dei piccoli piloti non è orientata solo alla competizione, ma soprattutto alla creazione di una cultura del corretto utilizzo di un mezzo a motore, cosa fondamentale per prevenire atteggiamenti rischiosi in strada da adulti.

Inoltre la scuola si prefigge l’obiettivo di portare avanti dei progetti di integrazione di ragazzi con diagnosi di autismo, col supporto di due psicologhe specializzate.

In ultimo si prefigge l’obiettivo di diventare il centro di addestramento dei responsabili di tutte le scuole italiane che nasceranno a breve.

 

Programma Simposio Identità Rurali Europee

Il Gal Sulcis Iglesiente, Capoterra e Campidano di Cagliari, in collaborazione con il GAL Linas Campidano, il GAL Marmilla e il GAL Sarcidano Barbagia di Seulo, nonché il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, organizza, dall’8 al 10 maggio, il “Simposio delle identità rurali europee”, evento realizzato nell’ambito dei progetti di cooperazione transnazionale “meDIETerranea”“Giovani e Sviluppo Rurale” e “Agrisociale: coltiviamo cittadinanza”, finanziati a valere sulla Misura 421 del PSR 2007/2013 della Regione Autonoma della Sardegna. L’evento si svolgerà presso quattro Comuni del Sulcis: Masainas, Sant’Anna Arresi, Teulada e Santadi.

Filo conduttore della manifestazione è la cooperazione transnazionale. L’evento, infatti, ha come scopo quello di promuovere e valorizzare le azioni previste all’interno di dei progetti di cooperazione transnazionale che vedono il GAL Sulcis Iglesiente Capoterra Campidano di Cagliari capofila.

– Progetto “Giovani e sviluppo rurale” ha lo scopo di favorire un approccio positivo al territorio di appartenenza, rafforzando così il legame fra i giovani e il loro territorio al fine anche, del superamento del luogo comune secondo il quale vivere in aree rurali rappresenti una complicazione piuttosto che un valore aggiunto. Coinvolge quattro GAL della Sardegna, un GAL Finlandese e un GAL Francese. Obiettivo del Progetto è quello di presentare ai giovani il mondo rurale e le sue tradizioni attraverso un approccio innovativo ovvero, con l’utilizzo dei più coinvolgenti mezzi di comunicazione: il cinema e internet;

– Progetto “MeDIETerranea” ha per obiettivo la valorizzazione e la promozione delle abitudini alimentari dei popoli del Mediterraneo quali stile di vita e di alimentazione sano ed equilibrato. Coinvolge Partner di tre regioni italiane (Sardegna, Basilicata e Veneto) e dell’Isola di Malta.

– Progetto “AgriSociale – coltiviamo cittadinanza” ha come tema centrale l’agricoltura sociale: una nuova pratica che incoraggia il reinserimento terapeutico, sociale e lavorativo di soggetti svantaggiati grazie alla produzione di beni agricoli.

L’agricoltura sociale è uno degli strumenti operativi con cui gli enti locali e regionali applicano le politiche di welfare in ambito territoriale coinvolgendo gli enti pubblici stessi, le aziende agricole, le società cooperative e la cittadinanza.

Durante il Simposio delle identità rurali europee si terrà il III Evento Internazionale del progetto “Giovani e sviluppo rurale” durante il quale verranno presentati presso il Cinema di Sant’Anna Arresi i cortometraggi realizzati a seguito del concorso di idee: “La terra: cultura ed identità rurali – Donatori di storie a km 0” a cui hanno preso parte ragazzi sardi, francesi e finlandesi. Momenti fondamentali per la scoperta del territorio alle delegazioni ospitanti saranno le attività ludico creative: l’orienteering e la visita al Museo del carbone e al museo paleontologico di Carbonia.

L’evento ospiterà oltremodo l’Evento inaugurale del progetto “meDIETerranea” volto a promuovere gli aspetti legati all’alimentazione ed ai benefici rappresentati della sua dieta che, attraverso il coinvolgimento attivo di chefs, operatori locali, artigiani, esperti del gusto, verrà rappresentata in una nuova chiave di lettura inedita e moderna. Presso la Casa Baronale di Teulada, verranno realizzati per l’occasione due convegni di carattere divulgativo-scientifico. I partecipanti ai Convegni avranno la possibilità di degustare il menù Euro-Mediterraneo ed un menù di specialità della Sardegna, interpretate dallo Chef Achille Pinna.

Sarà dedicato un incontro specifico anche alle scuole, durante il quale verranno presentati i principali risultati ottenuti attraverso l’azione 3 del progetto di cooperazione meDIETerranea: un cartone animato, un libro cartaceo ed ebook realizzati grazie ai racconti delle scuole elementari dei territori ricadenti all’interno delle aree GAL partner del progetto. Nell’ambito dell’incontro didattico-divulgativo verrà anche proposto un momento ricreativo durante il quale verrà offerta ai bambini una colazione a km 0.

Nella piazza principale del comune di Santadi verrà poi allestito, il 9 e 10 maggio, il villaggio delle identità rurali europee, una vera e propria vetrina espositivo-informativa che ospiterà gli stand dei produttori locali, delle imprese del settore agricolo ed enogastronomico, delle istituzioni, delle scuole ed in generale dei soggetti che a vario titolo intervengono nella promozione dello sviluppo rurale.

A Santadi presso il Museo del vino e presso Sa Domu Antiga, si alterneranno in una serie di show cooking i più noti chef dell’isola (Achille Pinna, Roberto Petza, Luigi Pomata e Stefano Deidda) ed i loro colleghi chefs rappresentanti delle regioni partners del progetto MeDIETerranea: rispettivamente lo chef Federico Valicenti per la Basilicata; lo chef Andrea Focarini per il Veneto e gli chef Adrian Buttigieg e Emie Briffa per Malta.

I Laboratori del gusto, tenuti da esperti del settore agricolo ed enogastronomico saranno invece dedicati rispettivamente all’olio, al vino, al pane ed al formaggio. Gli esperti condurranno il pubblico in un percorso finalizzato alla condivisione della passione e del piacere per il cibo, presenteranno le fasi di produzione, contestualizzandola nel sistema territoriale sardo, evidenziando la vocazione dei territori, la storia e la cultura delle tradizioni enogastronomiche.

In occasione del Simposio delle identità rurali europee verrà inoltre presentato il progetto Pilota relativo all’Agrinido all’interno del progetto di cooperazione transnazionale “Agrisociale, coltiviamo cittadinanza”.

Per tre giornate saranno presenti le delegazioni di tutti i partners di cooperazione transnazionale del GAL Sulcis Igleiente, Capoterra e Campidano di Cagliari, provenienti dalla Sardegna (GAL Linas Campidano, GAL Marmilla e GAL Sarcidano Barbagia di Seulo), dalla Basilicata (GAL CSR Marmo Melandro e GAL la cittadella del sapere), dal Veneto (GAL Polesine Adige) da Malta (GAL Majjistral e GAL Xlokk).

Consiglio regionale 1 copia

L’assessore regionale dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, ha illustrato, nel corso di una audizione davanti alla Quarta Commissione, presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) i contenuti del Disegno di Legge n° 11, che prevede una serie di interventi in materia di opere pubbliche.

«Si tratta principalmente di una azione di manutenzione legislativa – ha spiegato l’assessore – che si sono resi necessari per semplificare e migliorare l’efficacia di alcune norme regionali». Gli interventi riguardano il rischio idrogeologico, riservando più risorse al potenziamento dei canali e degli argini, l’ampliamento dei cimiteri con l’introduzione di una “riserva” a favore dei piccoli comuni con “posti salma zero”, l’adeguamento della normativa regionale ai regolamenti Ue per la messa in sicurezza dei laghetti montani (circa 500 in Sardegna), l’ampliamento delle deroghe alla legge che vieta gli interventi per il risanamento delle società in perdita, per favorire la ricapitalizzazione di Abbanoa e, infine, l’introduzione di un termine per i pareri della Commissione sulle pratiche di edilizia residenziale pubblica, per assicurare la piena applicazione della legge regionale 13/89. Su tutte queste misure la Commissione ha espresso, all’unanimità, parere positivo, riservando all’Aula la facoltà di definire nel dettaglio la norma riguardante i cimiteri.

Proseguendo la sua relazione, l’assessore Maninchedda ha affrontato il problema di Abbanoa, precisando in apertura che «è errato parlare di 800 milioni di debiti perché in questa cifra sono compresi anche 253 milioni di investimenti. La condizione complessiva della società, inoltre, è migliorata in modo significativo. Dal 2009 al 2013 l’indebitamento con le banche è passato da 144 milioni a 92 milioni ed entro il mese di giugno contiamo di portare a termine una complessa operazione di consolidamento del debito che porterà ad una nuova linea di credito per 60 milioni e ad una ulteriore iniezione di liquità, attraverso la ricapitalizzazione, di altri 100 milioni oltre i 42 già versati».

«Il nostro obiettivo – ha proseguito l’assessore – è quello di tutelare al meglio l’interesse pubblico. Abbiamo sempre sostenuto che Abbanoa non può fallire e dimostreremo che si può fare lavorando da un lato per ottenere la bancabilità della società e dall’altro per attuare un più articolato piano di ristrutturazione che riprende integralmente i contenuti della relazione dell’advisor Deloitte. Dico di più. Il nuovo amministratore, che sarà selezionato entro questo mese da una società specializzata, avrà come mandato proprio la realizzazione del piano tracciato da Deloitte.»

Tutto questo però, ha avvertito l’Assessore dei Lavori Pubblici, «non basterà per rimettere in equilibrio il sistema idrico regionale, che comunque dovrà basarsi sulla tariffa e non sulle iniezioni di danaro pubblico per ripianare le perdite. Dovremo affrontare un periodo di transizione non breve, forse di cinque anni, che servirà per rimettere definitivamente in carreggiata la società».

I lavori della Commissione proseguiranno domattina alle 11.00 con la prosecuzione dell’audizione dell’Assessore Maninchedda, che riferirà in particolare sui problemi di Anas, Area e del settore idroelettrico regionale.

Consiglio regionale 42

«Porre fine alla precarietà nei centri servizi per l’impiego dando attuazione alle norme approvate in conclusione della scorsa Legislatura dal Consiglio regionale», è l’invito che il presidente della Seconda commissione, Gavino Manca (Pd), ha rivolto all’assessore al Lavoro, Virginia Mura nel corso dell’audizione in Consiglio. L’ipotesi è procedere con i concorsi banditi dall’agenzia del lavoro prima della scadenza dei contratti a tempo, prevista per la fine del prossimo settembre. Nell’immediato, l’assessore Mura, ha ribadito la volontà di procedere nel rilancio delle attività dei Csl e confermato che proprio in questi giorni hanno preso il via le azioni per la formazione professionale rivolte agli operatori dei centri servizi per l’impiego di tutta l’Isola assicurando la partecipazione sia del personale ex ministeriale sia di quello con contratto a tempo determinato.

La strategicità del ruolo dei Csl è stata rimarcata anche in riferimento al progetto “garanzia giovani” le cui misure godono di uno stanziamento di 54.181.253 euro, così ripartito: accoglienza, presa in carico e orientamento “6.627.188; “formazione” 10.381.564; “accompagnamento al lavoro” 8.501.750; “tirocinio extra culturale anche in mobilità geografica” 8.127.188; “servizio civile” 1.625.438; “sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità” 5.083.625; “mobilità professionale transazionale e territoriale” 1.625.437; “bonus occupazionale” 12.209.063. Nessuno stanziamento è previsto nella misura “apprendistato” ma soltanto perché (ha precisato l’assessore Mura) sono disponibili forme di finanziamento diverse da quelle indicate nella deliberazione n.13 dello scorso 8 aprile.

L’assessore al Lavoro si è soffermata inoltre sugli stanziamenti e l’erogazione degli ammortizzatori sociali e confermato che “tutta la mobilità in deroga” riferita al 2013 è stata pagata mentre per la mobilità in deroga, entro i prossimi giorni, saranno erogate parte delle competenze 2013 con l’utilizzo dei 52 milioni di euro di risorse regionali in anticipazione sugli stanziamenti nazionali. L’assessore ha inoltre confermato la necessità di procedere per una rivisitazione degli ammortizzatori sociali in deroga alla luce anche dell’annunciata disponibilità del ministro del Lavoro circa lo stanziamento di un miliardo di euro da ripartire tra tutte le regioni italiane.

L’audizione è proseguita con l’illustrazione da parte dell’assessore Mura del documento sullo stato di attuazione del programma operativo “Fondo sociale europeo 2007-2013” e nell’occasione sono stati evidenziati i positivi dati (illustrati nel dettaglio nell’audizione in commissione Bilancio dello scorso 6 maggio) riferiti alla capacità di spesa delle risorse del Fse che collocano la Regione sarda ben al di sopra della media nazionale. L’assessore ha confermato la volontà di procedere con il rafforzamento del “microcredito” e rilanciato l’idea di  trasformare il fondo per il “Master and back” con il prestito d’onore e con l’inserimento di alcuni correttivi che tengano conto dei livelli di reddito del beneficiario e il “rientro” nell’Isola, dopo il periodo di formazione finanziato fuori dalla Sardegna.

Virginia Mura ha illustrato ai commissari la situazione del bilancio (definita “grave”) e dichiarato che la delibera sul patto di stabilità (n.15 del 29 aprile scorso) non indica però «le spese da tagliare ma quelle che possono essere rinviate», e ha auspicato che in sede di assestamento di bilancio possano essere recuperate le necessarie risorse.

Sono intervenuti nel dibattito i consiglieri Ignazio Locci (Fi), Stefano Tunis (Fi), Fabrizio Anedda (R.C.-C.I), Rossella Pinna (Pd)  e in fase di replica l’assessore Mura ha raccolto l’invito del presidente Gavino Manca per una nuova audizione incentrata sulle problematiche dei Csl e di Cesil.

La seduta è proseguita con l’audizione dell’assessore alla Cultura, Claudia Firino che ha illustrato alla commissione i documenti relativi alle attività di sintesi delle direzioni generali della pubblica istruzione e dei Beni culturali, informazione, spettacolo e sport. L’assessore ha compiuto una ricognizione generale sugli stanziamenti, i progetti, le azioni e il bilancio, auspicando una conclusione positiva del confronto in corso con lo Stato per la modifica dei tetti di spesa del patto di stabilità.

La delegata all’Istruzione non ha nascosto alcune criticità di carattere finanziario in ordine a particolari capitoli di bilancio di competenza, ad incominciare dalla scarsità di risorse disponibili in quello inerente il diritto allo studio. Per quanto riguarda le borse di studio – ha dichiarato l’assessore – a fronte di uno stanziamento per il 2014 di sette milioni di euro sono necessari ulteriori dieci milioni per coprire il totale degli idonei al sostegno. A questo proposito (così ha assicurato Claudia Firino) sono in corso interlocuzioni con l’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci e con il presidente della Giunta, Francesco Pigliaru, per recuperare i fondi necessari ad assicurare ai beneficiari la borsa di studio sia per le scuole che per le università.

La nota positiva si registra, invece, nei fondi per l’edilizia scolastica dove si sono registrati ingenti investimenti a valere sui fondi Por e dove sono stati impegnati 35 milioni di euro a valere sul “Fondo coesione sociale” e 30 milioni con il piano straordinario per l’edilizia scolastica. L’assessore ha assicurato tempi rapidi per redigere l’elenco degli interventi prioritari e annunciato che è stata inoltrata agli Enti locali un’ulteriore richiesta perché siano indicati i progetti finanziati e le nuove richieste di intervento. La cifra disponibile per le opere immediatamente cantierabili è pari a 35 milioni di euro e la Firino ha auspicato l’avvio degli appalti entro l’estate.

L’assessore si è quindi soffermata sul progetto del mueso giudicale che interessa i Comuni di Oristano e Sanluri, sottolineando gli aspetti legati al modello gestionale che – a giudizio della Firino – deve consentire, senza mortificare il ruolo degli Enti Llocali, un controllo della Regione che ha in carico il finanziamento dell’iniziativa. L’assessore ha inoltre dichiarato conclusa la prima fase (restauro e musealizzazione) del progetto per i giganti di Monte Prama e che una nuova fase incomincia con la stipula dell’accordo di programma quadro con il Mibac e le soprintendenze per il potenziamento della musealizzazione e  della promozione dell’intero complesso anche all’Expo’ 2015.

Non sono mancati i riferimenti alla polemica dei giorni scorsi che ha visto gli operatori dello spettacolo protestare per la mancata erogazione del saldo dovuto dalla Regione per le manifestazioni ammesse al contributo. L’assessore ha dichiarato che entro le prossime settimane il problema sarà risolto e che sono stati reperiti i fondi per far fronte agli impegni contratti con gli operatori dello spettacolo.

Il presidente della commissione Gavino Manca in apertura del dibattito ha invitato l’assessore Firino a prestare particolare attenzione al settore della informazione in Sardegna e annunciato la volontà di voler procedere perché possa essere varata una legge organica del settore che – ha sottolineato Manca – è attesa dagli operatori, dai lavoratori e da tempo viene sollecitata dal sindacato di categoria e dall’ordine dei giornalisti.

Il conclusione della seduta l’assessore, Claudia Firino, ha informato i commissari sulla situazione che riguarda il servizio “lingua sarda”: il dirigente attualmente in servizio è infatti a “comando” ed è in scadenza a partire dal prossimo 16 maggio. Per la conferma è necessaria una norma, da approvare in tempi rapidi in Consiglio regionale.

Il consigliere, Paolo Zedda (Soberania e Indipendentzia) si è espresso contro una soluzione in tempi rapidi («serve una valutazione dei risultati della politica linguistica della Regione») e denunciato che «senza l’ingresso della lingua nelle scuole, la lingua sarda non ha un futuro».

Claudia Lombardo 1 copia

Come sempre ho fatto nel corso del mio impegno politico, non intendo sottrarmi alle critiche ed anzi affermo, fin da subito, che comprendo l’indignazione dei cittadini verso quelli che sono considerati “privilegi” o anche autentici regali alla famigerata “casta”.

L’assegno vitalizio, cioè la pensione riservata ai consiglieri regionali quando cessano il mandato, è ritenuto uno di questi ed io, dallo scorso marzo, sono nell’elenco degli oltre trecento beneficiari del trattamento erogato dal Consiglio regionale. Tengo a fare alcune doverose precisazioni, non per trovare giustificazioni, ma per fugare i dubbi strumentali e gratuiti che in questi giorni si sono alimentati circa la possibilità che durante la mia presidenza siano stati adottati codicilli, aggiustamenti od interpretazioni autentiche a me favorevoli. E’ stato scritto che il decreto Monti ha stabilito il requisito di 66 anni per poter percepire il vitalizio ma che la Regione Sardegna ha scelto di fare delle deroghe a 60, 55 e 50. Non è vero.

Il Consiglio regionale sardo ha abolito i vitalizi il 17 novembre 2011 con la deliberazione dell’ufficio di Presidenza n. 147, oltre un anno prima della legge n. 213 del 7 dicembre 2012 di conversione del DL 174 del 10 ottobre 2012 (Decreto Monti), che ha stabilito che le disposizioni previste dall’ art. 2 comma 1 lettera m) in materia di erogazione di vitalizi (compreso il requisito del 66° anno di età) “non si applicano alle Regioni che abbiano abolito i vitalizi”. Pertanto, il Consiglio regionale sardo non ha scelto di derogare la disciplina del decreto Monti, ma ha dato applicazione a quanto stabilito dalla stessa.

Corre l’obbligo altresì di precisare, data la confusione emersa sulla disciplina regionale relativa all’erogazione dei vitalizi, che: primo in Italia, il Consiglio regionale della Sardegna ha adottato una disciplina restrittiva rispetto al requisito dell’età (anche rispetto alla Camera dei Deputati). Infatti, con la deliberazione del 21 marzo 2000 si è stabilito che il consigliere regionale riceve il vitalizio a partire dal 65° anno di età. Oltre il quinto anno di mandato, l’età richiesta viene diminuita di un anno in ragione del numero degli anni del mandato, con il limite di 60 anni. Tali norme sono entrate in vigore a partire dalla XIII legislatura (dal 2004), applicabili a coloro i quali sono stati eletti a partire dal luglio 2004 fino al febbraio 2014. Per coloro che sono stati eletti nelle legislature precedenti, valgono le norme previgenti del regolamento per gli assegni vitalizi (come da apposita norma del regolamento di cui alla deliberazione del 2000).

Tra le altre cose ci sono due precedenti. Due consiglieri che, sulla base di apposita norma transitoria, non avendo alle spalle venti anni di contribuzione o quattro legislature, ma solo tre legislature, hanno avuto il decreto di riconoscimento del diritto all’assegno vitalizio a 43 e 49 anni, con erogazione poi sospesa per due anni per effetto della nomina ad assessore.

Ma questo è solo un dettaglio rispetto all’ulteriore chiarimento necessario anche rispetto a quanti hanno sempre avuto fiducia in me e che continuano a mostrarmi stima e affetto personale. Anzitutto preciso che non ho mai fatto domanda di pensione al Consiglio regionale. Lo scorso 20 febbraio ho  solo risposto positivamente al quesito formulato dall’amministrazione a tutti i consiglieri cessati dal mandato nella XIII legislatura (2004-2009), circa la volontà di procedere al “riscatto” dei contributi non versati, relativi ai tre mesi e venticinque giorni di scioglimento anticipato della legislatura 2004-2009. Dichiaro subito che sono disponibile a fornire copia delle relative lettere.

Corre anche l’obbligo di precisare che ho sempre avuto la convinzione di percepire l’assegno vitalizio solo al compimento del cinquantesimo anno di età, perché così ho sempre saputo dai colleghi più anziani. Soltanto quando nei giorni precedenti l’insediamento  dei nuovi eletti in Consiglio regionale (20 marzo 2014), si è provveduto, come da regolamento, alla predisposizione dei decreti di riconoscimento del diritto al vitalizio  per i consiglieri regionali in carica nella scorsa legislatura ed in quelle precedenti, sono venuta a conoscenza del fatto che, sulla base delle norme vigenti all’atto della mia prima elezione (1994), avrei percepito l’assegno vitalizio fin da subito.

Con tutta evidenza il mio ingresso in Consiglio a soli 21 anni di età (sono la più giovane consigliere regionale eletta in Sardegna) e le quattro legislature di mandato consecutive, hanno prodotto una situazione per così dire non usuale, con riferimento all’età, si intende, e non già all’assegno vitalizio. Istituto valido fin dal 1949 ed il cui diritto è riconosciuto a tutti coloro che sono stati eletti nella XIV legislatura del Consiglio regionale e in tutte quelle precedenti. Vitalizio che insieme ai colleghi della passata legislatura abbiamo abrogato prima ancora che lo chiedesse il decreto Monti, inserendolo tra le misure contenute nel piano di riduzione dei costi della politica che ha comportato, caso più unico che raro, ad una diminuzione della spesa annua del Consiglio regionale di oltre 26 milioni di euro ed alla riduzione del numero dei consiglieri regionali da 80 a 60.

Questi e non altri sono, dunque, i fatti e questo dovevo per amore della verità.

Cagliari lì, 7 maggio 2014

#Claudia Lombardo

Conferenza stampa Gianfranco Ganau 1

Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, ha tenuto una conferenza stampa, questo pomeriggio, per affrontare i problemi emersi nelle ultime ore con la pubblicazione sugli organi di stampa degli assegni vitalizi, ovvero le pensioni spettanti ai consiglieri regionali a fine mandato. Gli assegni vitalizi sono stati cancellati a partire dalla legislatura appena iniziata ma ovviamente non possono essere cancellati i diritti acquisiti. Ciò che ha fatto più notizia sono i vitalizi riconosciuti per legge a consiglieri o ex consiglieri ancora giovani. Il caso più clamoroso è quello dell’ex presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, 41 anni, 4 legislature e 20 anni di Consiglio regionale alle spalle (alle ultime elezioni non si è candidata), che in base ad una norma di legge danno il diritto alla pensione indipendentemente dall’età.

Il presidente del Consiglio regionale ha annunciato che tutti i nominativi di coloro che percepiscono i vitalizi, con i relativi importi, verranno pubblicati on line a partire da domani.

Piazza Roma Carbonia 2

Il comune di Carbonia ha pubblicato il bando di gara per la concessione della gestione degli impianti sportivi comunali senza rilevanza economica di Is Gannaus e Bacu Abis, presso l’Albo pretorio del comune di Carbonia, l’Ufficio Pubblica Istruzione, in via Mazzini 68, le sedi delle ex circoscrizioni di Bacu Abis e Cortoghiana, sul sito istituzionale della Regione Autonoma della Sardegna e sul sito Internet: www.comune.carbonia.ci.it, nella sezione Bandi di gara – concessione di beni.

Il termine per la presentazione delle domande di partecipazione alla procedura scadono alle ore 12.00 del 26 maggio 2014.

Ulteriori informazioni possono essere richieste presso l’Ufficio Pubblica Istruzione, in via Mazzini 68 (tel. 0781-663858).

I Consultori familiari del Distretto Socio-Sanitario di Carbonia operano da anni a sostegno delle famiglie con una pluralità di interventi, tra cui il “Percorso Nascita”, progetto rivolto alle coppie in attesa di un bambino.

Le coppie partecipano ad incontri programmati che vanno dalla gravidanza sino al primo anno di vita del nascituro, perseguendo obiettivi sanitari e psico-sociali.
Accogliendo la richiesta di un gruppo di utenti-genitori e dopo aver condiviso gli obbiettivi con il comune di Carbonia, è nata nel 2013 l’idea di proseguire questo percorso oltre il primo anno, programmando ulteriori momenti di incontro fuori dalle mura del Consultorio; per rafforzare i rapporti con le famiglie e tra le famiglie, soprattutto per le giovani coppie.

Anche il secondo di questi appuntamenti è organizzato con la collaborazione e il sostegno dell’Amministrazione comunale di Carbonia e vede la partecipazione della Società Cooperativa Mediterranea gestore dei Musei di Villa Sulcis, del Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis SBIS, del Centro Affidi di Carbonia, di Slow Food di Cagliari ed è condiviso con i soggetti del PLUS distrettuale.

L’incontro è previsto sabato 10 maggio 2014, alle ore 10.00, nel giardino di “Villa Sulcis”; mamme, papà, bambini e bambine, insieme agli operatori e ai partner, daranno vita ad un momento di aggregazione all’aperto.

Con questa iniziativa gli organizzatori intendono promuovere sia un messaggio positivo di valorizzazione della famiglia che una testimonianza della presenza dei Servizi al suo fianco.

La scelta della data vuole rappresentare un omaggio a tutte le mamme, alla vigilia della festa a loro dedicata.

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Nuovo importante riconoscimento per un’opera visitabile a Carbonia. Il ministero per i Beni e le attività culturali (Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Sardegna), ha dichiarato bene di interesse culturale, storico e artistico la “Chiesa campestre di Santa Maria di Flumentepido”. Attraverso questo provvedimento l’opera sarà sottoposta alle dovute azioni di tutela previste dal decreto legislativo 42 del 22 gennaio 2004.

La chiesetta di Santa Maria di Flumentepido, edificata nell’XI secolo e proprietà dei monaci di Montecassino dal 1066, sorge su una piccola altura in prossimità dell’attuale strada che da Carbonia conduce a Portoscuso. Interessante esempio di edificio religioso, mostra un impianto molto semplice, a navata unica senza abside, copertura lignea a capriate e con una facciata con campanile a vela.

Nel XVII secolo la piccola chiesa fu arricchita con un portico che ha conservato, fra le sue colonne, ben quattro miliari romani relativi all’antica Via Sulcitana, ossia l’asse viario che collegava in età romana le due città di Karales (Cagliari) e Sulci (Sant’Antioco). Del complesso faceva parte anche un monastero di cui si conservano soltanto alcune piccole tracce ad est dell’edificio.

«Il riconoscimento ottenuto dall’opera – ha commentato Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia – è motivo d’orgoglio per tutta la città e contribuisce a far crescere Carbonia come luogo d’arte e di cultura.»

Luigi Manca

Sabato 10 maggio, alle 16.30, al campo Santa Barbara di Carbonia, si svolgerà il 1° Memorial di calcio “Luigi Manca”, iniziativa organizzata dall’ASD Don Bosco per ricordare un appassionato di calcio e sostenitore della società di Carbonia, recentemente scomparso, con il patrocinio del comune di Carbonia e della provincia di Carbonia Iglesias.

Protagoniste del Memorial saranno la squadra allievi della Don Bosco e quella del Cagliari che partecipa al campionato della stessa categoria a livello nazionale.

L’ASD Don Bosco opera a Carbonia e nel Sulcis Iglesiente dal 1986. Attualmente conta 80 iscritti, impegnati nei campionati delle categorie allievi, giovanissimi, esordienti e nella scuola calcio.

Il presidente è Sergio Lai, il suo vice Bruno Manca, il tesoriere Claudio Peis. Il consiglio direttivo comprende inoltre Enzo Anile, Renzo Concu e Palmiro Sessini.

Il settore tecnico comprende i tecnici degli allievi Massimo Medda, il responsabile dei giovanissimi Fabrizio Casazza, quello degli esordienti Tano Piroddi. La scuola calcio è curata dai tecnici Massimo Sodi e Mauro Rossi.

Negli anni scorsi, dal settore giovanile della Don Bosco sono emersi alcuni elementi interessanti, tra i quali spiccano Daniele Caschili, arrivato fino alla prima squadra del Carbonia, e i più giovani Mattia Marongiu ed Andrea Mastinu.