5 December, 2024
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Piazza Roma Carbonia 4 copia

Scadono il 19 giugno, alle ore 12.00, i termini per partecipare al bando di gara per la vendita all’asta di 4 immobili di proprietà del comune di Carbonia.

Rispetto al primo bando il prezzo a base d’asta è stato ridotto del 20%. Tale riduzione è il massimo previsto dalla normativa vigente.

I 4 importanti edifici cittadini in vendita sono: l’ex Scuola Materna di vico Filzi a Serbariu (prezzo a base d’asta 411.200 euro), l’ex Scuola Materna di Barbusi (prezzo a base d’asta 168.000 euro), un locale commerciale in Piazza Venezia a Cortoghiana (prezzo a base d’asta 35.280 euro) e l’ex sede circoscrizionale, che ha ospitato recentemente anche l’Ufficio Economato, situato in via Ogliastra, dietro il Pallone di via Roma (prezzo a base d’asta 280.800 euro).

Gli interessati dovranno inviare la loro offerta al seguente indirizzo: Comune di Carbonia, Piazza Roma 1 – 09013 Carbonia, entro e non oltre le ore 12.00 del 19 giugno 2014.

Il bando di gara, l’elenco degli immobili, le condizioni di partecipazione e la modulistica sono disponibili sul sito internet www.comune.carbonia.ci.it, nella sezione bandi di gara – Concessione di Beni e presso l’Ufficio Patrimonio Piazza Roma, Carbonia. Telefono 0781.694281, 0781.694216. Fax 0781.64039.

Piazza Roma Carbonia 2

Il comune di Carbonia ha pubblicato il nuovo bando per la vendita dei lotti edificabili compresi nel piano di lottizzazione di iniziativa pubblica denominato “via Brigata Sassari, via Balilla e via Sguotti”.

Il bando è rivolto alle tipologie di operatori: persone fisiche residenti e non, imprese di costruzione, cooperative e loro consorzi.

I lotti hanno una superficie di 440 e 320 mq  e un costo di 121 euro a mq (più 33,07 euro a metro cubo per le opere di urbanizzazione primaria).

Le domande devono essere redatte su l’apposito modulo predisposto dall’Ufficio Patrimonio del Comune, che può essere ritirato presso gli uscieri del Palazzo comunale o scaricato dal sito internet comunale, nella sezione Bandi e concorsi – Altri bandi. La domanda deve essere indirizzata a: Comune di Carbonia, Ufficio Patrimonio/Espropri, Piazza Roma 1, 09013 Carbonia e consegnata all’Ufficio Protocollo Generale del Comune di Carbonia o inviata tramite raccomandata A/R, entro le ore 12 del giorno 26 giugno 2014. In caso di spedizione tramite raccomandata A/R farà fede il timbro postale.

Relativamente alla scelta dei lotti da assegnare, sarà data priorità ai partecipanti al precedente bando.

Consiglio regionale 1 copia

Undici consiglieri regionali del centrosinistra, primo firmatario Eugenio Lai (Sel), questa mattina hanno presentato una proposta di legge in materia di energie rinnovabili. Sospendere tutte le procedure di autorizzazione per gli impianti solari termodinamici in zona agricola (ad eccezione di quelli con potenza inferiore ai 15 kw) e per gli impianti eolici (esclusi gli impianti ad uso industriale e artigianale) fino a quando non sarà varato il nuovo piano energetico regionale.

«Serve mettere un freno alle speculazioni in atto – ha dichiarato il vice presidente del Consiglio, Eugenio Lai – e proponiamo una vera e propria moratoria in attesa del varo del nuovo piano energetico regionale». Il capogruppo di Sardegna Vera, Efisio Arbau (cofirmatario della proposta di legge) nel ribadire la necessità di uno stop alle autorizzazioni ha auspicato «un confronto aperto a tutti i cittadini negli otto territori provinciali, per scrivere insieme il nuovo piano energetico della Sardegna».

Mario Floris 1 copia

Il leader dell’UDS Mario Floris, dopo l’assemblea dei sindaci della Sardegna in Consiglio regionale, ha diffuso una nota nella quale sottolinea che «i sindaci non concordano con la Giunta regionale. Non è bastato che il presidente della Regione e il presidente del Consiglio abbiano voluto ascoltare le rivendicazioni dei comuni sardi. Le ragioni della protesta dei primi cittadini ci sono tutte».

«Le risposte date dalla maggioranza e dalla Giunta sono state del tutto insoddisfacenti. Lo confermano gli stessi sindaci e le loro rappresentanze istituzionali – prosegue Floris – Consiglio delle Autonomie Locali  e coordinamento delle associazioni autonomiste ( Anci, Asel, Aiccre e Lega), in un documento conclusivo dell’assemblea, denunciano come insoddisfacente la risposta data dal presidente della Regione sulle drammatiche problematiche dei comuni ed esprimono forte preoccupazione per l’assenza di risposte certe e per gli effetti derivanti dalla posizione assunta dalla Giunta regionale rispetto al Fondo Unico, al Patto di stabilità e al mancato trasferimento, da parte della Regione, dei finanziamenti per le opere pubbliche realizzate per delega regionale che stanno creando notevoli e dannose conseguenze al sistema delle imprese e all’occupazione.»

«La denuncia degli enti locali, che già oggi hanno deciso di non partecipare agli incontri istituzionali con la Prima Commissione – conclude Floris – è  la prova che la Giunta regionale e la maggioranza hanno imboccato una strada sbagliata.»

Claudia Firino 5 copia

La Seconda commissione, presieduta da Gavino Manca (Pd), presenterà una risoluzione sull’applicazione del contratto nazionale di Federcultura nel sistema bibliotecario della Sardegna. Lo ha annunciato il presidente Manca durante l’audizione dell’assessore regionale della Cultura, Claudia Firino, sentita sull’interpellanza, primo firmatario Piero Comandini (Pd), «sull’applicazione del CCNL Federcultura nelle gare d’appalto per l’affidamento della gestione dei Servizi Archivio Storico e Sistema Bibliotecario del Comune di Cagliari e dei Comuni del Sarcidano – Barbagia di Seulo finanziati ai sensi della legge regionale n.14 del 2006».

Una decisione condivisa dal proponente dell’interpellanza e dal vice presidente del Consiglio regionale, Eugenio Lai, il quale ha presentato una mozione sullo stesso argomento. La risoluzione sarà portata in aula per aprire una discussione costruttiva su questa problematica e rafforzare le iniziative dell’assessore Firino.

Piero Comandini, intervenuto per illustrare l’interpellanza, ha spiegato che molte cooperative, vincitrici di appalto bandito dai Comuni, non applicano al personale bibliotecario il contratto Federcultura, ma quello Multiservizi. «Questa situazione – ha spiegato – è penalizzante per i lavoratori, sia dal punto di vista del riconoscimento professionale, sia dal punto di vista retributivo perché in alcuni casi guadagnano anche 300 euro in meno al mese».

Secondo Comandini la Regione deve dare linee di indirizzo chiare che tutelino i lavoratori, visto che i finanziamenti per la gestione sono quasi al  cento per cento regionali. Anche il firmatario della mozione, Eugenio Lai, si è detto favorevole a discutere una risoluzione unitaria in aula, e ha chiesto all’assessore di definire anche come debbano essere redatti i bandi, perché in base al servizio richiesto deve essere applicato uno o l’altro contratto. Lai ha anche sottolineato che il costo del sistema bibliotecario e museale non può essere tutto a carico della Regione e ha proposto l’inserimento del biglietto unico museale. E’ necessario, ha detto, creare una sinergia tra tutti i musei e le biblioteche sarde.

L’assessore Firino ha accolto le proposte dei consiglieri e ha sottolineato che il problema contrattuale potrebbe avere un effetto domino se non venisse risolto, «con una corsa al ribasso che prevederà un trattamento sempre meno favorevole per i lavoratori». L’esponente della Giunta ha tracciato la strada: prima la ricognizione delle situazione e successivamente una delibera che «dia indirizzi chiari per la formulazione delle gare d’appalto e blocchi la deriva» e poi una nuova legge che ridisegni l’organizzazione di tutto il patrimonio culturale regionale sotto la responsabilità dei Comuni.

Serve, ha concluso l’assessore, una gestione più omogenea che dia più garanzia ai lavoratori e non crei disparità tra i servizi offerti dai diversi comuni.

Consiglio regionale 2 copia

«La legge per gli indennizzi alle aziende i cui capi sono stati colpiti dall’epidemia di Blue tongue deve ritornare al più presto in Aula: abbiamo individuato nel fondo della Sanità la nuova copertura finanziaria, per rendere immediatamente spendibili le somme stanziate con le norme approvate martedì scorso in Consiglio». E’ la posizione dei gruppi consiliari della minoranza che in una conferenza stampa congiunta sono ritornati sul tema della Blue tongue, dopo l’unanime via libera alla legge che stanzia 23 milioni di euro, a titolo di ristoro dei danni subiti per il manifestarsi della malattia, ma la cui erogazione è subordinata all’incremento degli spazi finanziari euro compatibili rispetto al patto di stabilità attualmente in vigore.

Pietro Pittalis (Forza Italia), Gianluigi Rubiu (Udc), Christian Solinas (Psd’Az), Modesto Fenu e Paolo Truzzu (Sardegna) ribadiscono il favore per il provvedimento varato con il voto anche dei consiglieri dell’opposizione ma definiscono «una copertura finanziaria virtuale» quella individuata dalla maggioranza, perché condizionata all’allargamento dei tetti di spesa del patto di stabilità. Per il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, «la legge crea solo nuove aspettative nel mondo agropastorale sardo» mentre per Modesto Fenu (capogruppo Sardegna) si tratta di una vera e propria «illusione perché le risorse non sono disponibili”».

Il capogruppo del Psd’Az, Christian Solinas, ha definito l’approvazione del comma 2 dell’emendamento n. 4 (quello che subordina gli interventi all’incremento degli spazi finanziari) una “clausola sospensiva” introdotta per la prima volta in un provvedimento legislativo del Consiglio ed ha denunciato una evidente mancanza di coordinamento, tra la maggioranza e la Giunta, in ordine alle priorità di spesa. Il capogruppo dell’Udc, Gianluigi Rubiu, ha rimarcato l’assenza di stanziamenti per le azioni di prevenzione e informazione sulla Blue tongue e avanzato l’ipotesi che in futuro possano essere introdotti nuovi sistemi di incentivo per premiare le aziende che restano immuni dalla malattia. L’ex assessore dell’Agricoltura nella Giunta Cappellacci, Oscar Cherchi (Fi), ha invece ricordato come i 18 milioni di euro stanziati nella scorsa legislatura fossero “immediatamente spendibili” e ha invitato l’attuale responsabile dell’Agricoltura ad inserire nei plafond di spesa di competenza le risorse stanziate dalla legge per gli indennizzi. Per il consigliere Paolo Truzzu (Sardegna) si è in presenza di un vero paradosso «i fondi stanziati nella legge approvata martedì scorso non posso essere utilizzati ma nel contempo non possono essere spesi e il tutto sembra una grande illusione in danno degli allevatori sardi».

Per la minoranza consiliare le coperture finanziarie al provvedimento sugli indennizzi Blue tongue devono essere imputate al fondo della Sanità (è escluso dai vincoli del patto di stabilità) che successivamente, in sede di assestamento di bilancio, potrà essere ricostituito.

L’assessorato regionale del Lavoro ha approvato il sedicesimo elenco di domande ammesse ad accedere al #Fondo Microcredito Fse
La #Sifrs S.p.A., soggetto gestore dell’intervento, notificherà agli 80 nuovi beneficiari l’ammissione all’agevolazione, l’importo concesso (in ogni caso non superiore ai 25 mila euro) e le relative condizioni contrattuali. 
Il mutuo è rimborsabile a tasso zero in massimo 60 rate mensili ed è riservato a persone con difficoltà di accesso ai canali tradizionali del credito che intendano avviare una nuova iniziativa imprenditoriale in Sardegna o realizzare un nuovo investimento nell’ambito di iniziative esistenti. 

Sabato 31 maggio, alle ore 16,30, presso la sezione di San Giovanni Suergiu del #Partito Socialista Italiano, ubicata in via Mazzini, si svolgerà un incontro con Gianfranco Lecca, segretario regionale del partito, e Simone Atzeni, segretario particolare dell’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras.

All’ordine del giorno, i problemi legati alla riorganizzazione del partito e quelli riguardanti la gestione dell’assessorato dell’Industria.

L’assessorato regionale del Lavoro ha pubblicato l’avviso per la presentazione di progetti per la valutazione dei contenuti tecnici delle proposte di modifica/integrazione del repertorio regionale delle figure professionali. 
Possono partecipare esclusivamente raggruppamenti temporanei (RT) composti da organizzazioni sindacali dei lavoratori e da organizzazioni dei datori di lavoro più rappresentative a livello regionale, al fine di assicurare idonea copertura a tutte le tipologie di imprese (imprese individuali, micro e piccole, medie e grandi) e a tutti i settori economici del repertorio regionale delle figure professionali. 
Per essere ammissibile ciascuna proposta progettuale dovrà riguardare tutti i settori economici del Repertorio e in particolare: 
agricoltura zootecnia silvicoltura maricoltura,ambiente ecologia e sicurezza, artigianato artistico, beni culturali, cartotecnica stampa editoria, chimica e petrolchimica, credito, finanza, assicurazioni, distribuzione commerciale, edilizia ed impiantistica, fabbricazione di prodotti in materiali non metalliferi, estrazione e lavorazione pietre, informatica, legno, sughero, produzione mobili, logistica e trasporti, produzioni alimentari, produzioni metalmeccaniche e cantieristica pubblicità comunicazione pubbliche relazioni, servizi di istruzione e formazione, servizi socio sanitari, spettacolo, sport benessere e cura della persona, tessile abbigliamento, servizi turistici, ricettivi e ristorazione, vendita e riparazione di auto e moto veicoli, trasversale (risorse umane, amministrazione, qualità, marketing, comunicazione…). 
Le risorse disponibili ammontano a 50mila euro . 
Le proposte dovranno pervenire, entro le ore 13.00 del 30 giugno al seguente indirizzo: 
Assessorato regionale del Lavoro, formazione professionale, 
cooperazione e sicurezza sociale 
Servizio della governance della formazione professionale 
Settore programmazione 
via XXVIII Febbraio, 1 – 09131 Cagliari 
Quesiti di carattere generale attinenti alle disposizioni dell’avviso dovranno essere inviati tramite e-mail all’indirizzo: lav.programmazione@regione.sardegna.it

Cantina Santadi 80 copia
I produttori e le organizzazioni operanti nel settore potranno presentare progetti aventi un costo complessivo minimo per Paese Terzo di euro e per anno di 100mila euro. 
L’intensità dell’aiuto potrà arrivare a coprire fino al 50% delle spese sostenute. Il restante 50% è a carico del beneficiario. 
La promozione riguarda tutte le categorie di vini a denominazione di origine protetta, i vini ad indicazione geografica nonché i vini con indicazione della varietà di uva da vino. 
Le azioni ammissibili da svolgere esclusivamente nei Paesi terzi riguardano: 
– promozione e pubblicità, che mettano in rilievo i vantaggi dei prodotti di qualità, la sicurezza alimentare ed il rispetto dell’ambiente e delle disposizioni attuative del Regolamento, da attuare a mezzo dei canali di informazione quali stampa e televisione; 
– partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale; 
– campagne di informazione e promozione, in particolare, sulle denominazioni d’origine e sulle indicazioni geografiche, da attuarsi presso i punti vendita (grande distribuzione, ristorazione dei paesi terzi, Horeca, ecc); 
– altri strumenti di comunicazione tra cui creazione siti internet, nella lingua ufficiale del Paese destinatario delle azioni, o in lingua inglese, in cui vengono descritte le qualità del prodotto e la zona di provenienza dello stesso, realizzazione di opuscoli, pieghevoli o altro materiale informativo e incontri sul territorio nazionale con operatori e/o giornalisti dei Paesi terzi da svolgersi anche presso le aziende partecipanti ai progetti (incoming). 
La domanda di richiesta dell’aiuto dovrà pervenire in originale e su supporto ottico (CD/DVD), a mano, tramite corriere espresso o raccomandata entro le ore 13.00 del 30 giugno 2014 all’Agenzia Argea Area Coordinamento Attività Ispettive in Viale Adua, 1 – 07100 Sassari. 
Copia della documentazione dovrà essere inviata entro le ore 13.00 del 30 giugno esclusivamente ai seguenti indirizzi di posta elettronica certificata: 
dpm@certificata.agea.gov.it (Agea Organismo pagatore) 
saq11@pec.politicheagricole.gov.it (ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali)