19 November, 2024
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Verrà inaugurata sabato a Tratalias la Lorenzo Motorbike Racing School Sardegna di minimoto.

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Verrà inaugurata sabato a Tratalias la Lorenzo Motorbike Racing School Sardegna, alla presenza di Chicho Lorenzo e di diversi esponenti del motociclismo nazionale ed internazionale. Tra i più noti, Pedro, Nuria (sono fratelli Pedro ha 6 anni, Nuria la sorella ha 12 anni) e sono piloti della scuola LORENZO COMPETICION PALMA DI MALLORCA), Bruno Ieraci (13 anni), pilota della scuola LORENZO MOTORBIKE RACING SCHOOL SARDEGNA che corre nelle redbull roockies cup e nel campionato italiano velocità; Miky (8 anni); Gioele (4 anni); Ivan (3 anni); Matteo (5 anni); Luca (12 anni), tutti piloti della scuola LORENZO MOTORBIKE RACING SCHOOL SARDEGNA.

La Lorenzo Motorbike Racing School Sardegna è la prima scuola di minimoto in Italia del circuito di scuole spagnole fondate da Chicho Lorenzo, padre del pluricampione mondiale di Moto GP Jorge Lorenzo.

Chicho Lorenzo ha ideato un metodo di insegnamento innovativo per l’apprendimento della guida delle minimoto, sperimentandolo in prima persona col figlio Jorge, per la sua formazione di pilota, con i risultati che tutti noi conosciamo, e da quest’anno riconosciuto ufficialmente dalla Dorna.

La Lorenzo Motorbike Racing School vanta la creazione di 17 scuole in Spagna, Messico, Argentina e USA, tutte partecipanti alle Liga Interscuela spagnola. L’idea dell’apertura della prima scuola in Italia nasce dall’incontro, avvenuto nel giugno 2012, tra Mario Cuccu e Chicho Lorenzo.

L’intento è quello di creare anche in Italia una rete di scuole di minimoto Lorenzo Motorbike Racing School, che, inizialmente, parteciperebbero alla Liga Interscuela spagnola, per dare vita, una volta consolidato il sistema, ad una Lega Italiana indipendente, con l’obbiettivo finale di giungere ad un campionato europeo e mondiale di minimoto.

La filosofia della Lorenzo Motorbike Racing School si basa sui seguenti punti:

• formazione del pilota già in tenerissima età (a partire dai 2-3 anni);

• educazione al rispetto dell’avversario e del lavoro altrui;

• educazione al rispetto delle regole e disciplina;

• formazione specifica dei genitori per seguire i figli durante ogni allenamento;

• formazione prioritaria al concetto di guida in totale sicurezza (non si guida una moto se sprovvisti dell’attrezzatura necessaria quale casco, tuta, paraschiena, guanti, stivali);

• educazione al lavoro costante, orientato al miglioramento continuo (attraverso la registrazione dei risultati conseguiti in base agli obiettivi prefissati);

• utilizzo di moto di serie ed identiche per ogni pilota (non sono ammesse modifiche o preparazioni meccaniche che possano avvantaggiare un pilota nella guida, in modo che vengano premiati il vero talento e la costanza nell’allenamento e non chi investe di più sul mezzo meccanico).

• formazione specifica dei genitori per seguire i figli durante ogni allenamento.

Questi ultimi 2 punti consentono un notevole abbattimento dei costi per la pratica di questo sport, dato che i costi di acquisto e gestione di una moto di serie (polini 4.2 e 6.2) sono molto bassi e l’affiancamento del genitore al pilota durante l’allenamento riduce la necessità di personale aggiuntivo.

La formazione dei piccoli piloti non è orientata solo alla competizione, ma soprattutto alla creazione di una cultura del corretto utilizzo di un mezzo a motore, cosa fondamentale per prevenire atteggiamenti rischiosi in strada da adulti.

Inoltre la scuola si prefigge l’obiettivo di portare avanti dei progetti di integrazione di ragazzi con diagnosi di autismo, col supporto di due psicologhe specializzate.

In ultimo si prefigge l’obiettivo di diventare il centro di addestramento dei responsabili di tutte le scuole italiane che nasceranno a breve.

 

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Da oggi a sabato il
Alle ore 13.00 del 1

giampaolo.cirronis@gmail.com

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