Il nuovo #allarme ambientale determinatosi a Portoscuso negli ultimi mesi per il superamento dei limiti di contaminazione per metalli pesanti nel latte ovicaprino e dei valori di attenzione e/o dei valori limite per #diossine e PCB diossinosimili nel latte ovicaprino, sarà affrontato domani mattina al ministero dell’Ambiente, nel corso di un vertice al quale parteciperà una delegazione del comune di Portoscuso guidata dal sindaco Giorgio Alimonda. La situazione venutasi a determinare, oltre ai problemi ambientali, ha creato enormi difficoltà alle aziende interessate che rivendicano giustamente attenzione, interventi immediati per compensare il danno subito e interventi strutturali per quello che continueranno a subire fino a quando non sarà stata superata l’emergenza e potranno riprendere serenamente la loro attività.
I controlli vanno avanti senza interruzione ed al fine di «assicurare una più puntuale e continua verifica dello stato dei luoghi e dell’impatto sulla catena alimentare, anche il relazione a possibili variazioni del quadro correlate a interventi puntuali di bonifica, a revisioni nelle modalità di conduzione delle tecniche agricole e di allevamento ovvero ai cicli stagionali e/o fisiologici nelle produzioni agroalimentari, il #Dipartimento di prevenzione, di concerto con il comune di Portoscuso e con #ARPAS – come scrivono il direttore del Dipartimento di prevenzione, Antonio Onnis, e il direttore generale della #Asl 7 di Carbonia, Maurizio Calamida, al presidente dell’associazione ecologista Gruppo di intervento giuridico, Stefano Deliperi, in risposta alla richiesta di informazioni ambientali e all’adozione di provvedimenti riguardo il monitoraggio prodotto a uso alimentare nel comune di Portoscuso (nota trasmessa per conoscenza al ministro per la Salute; al presidente della regione Sardegna; all’assessore regionale della Sanità; al direttore del Dipartimento del Sulcis dell’ARPAS; al sindaco di Portoscuso; al procuratore della Repubblica presso il tribunale di Cagliari; e, infine, alla Commissione europea) – stanno procedendo all’analisi delle migliori ipotesi per la creazione di un sistema di monitoraggio permanente che consenta i più solleciti interventi a tutela della salute. Ciò nelle more di una più definitiva assunzione di decisioni rispetto alle scelte sull’uso del territorio, sulle quali i competenti organismi del governo regionale hanno assicurato il rispettivo interessamento».
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