I lavoratori #Alcoa tornano a casa ed ora inizia l’attesa per il nuovo vertice in programma il 24 giugno.
Ieri l’incontro con il vice ministro dello Sviluppo economico, oggi una serie di incontri con i parlamentari sardi: la “missione” di 52 lavoratori #Alcoa nella Capitale si è conclusa così con la proroga dell’attività di manutenzione dello stabilimento di Portovesme che avrebbe dovuto concludersi il 30 giugno, e l’impegno del ministero del Lavoro ad erogare alle Regioni i fondi per il pagamento degli arretrati della cassa integrazione in deroga. I lavoratori rientreranno a casa con la speranza che il prossimo incontro in programma il 24 giugno possa realmente portare delle novità nella lunga e difficile trattativa per la cessione dello stabilimento di #Portovesme sono ancora in alto mare. Ieri il viceministro Claudio De Vincenti aveva confermato anche che sono all’esame gli interventi necessari per una soluzione strutturale dell’approvvigionamento energetico a condizioni concorrenziali – condizione necessaria e indispensabile per l’avvio di qualsiasi trattativa di cessione dello stabilimento.
«Alcuni importanti risultati sono stati ottenuti, ma non ci possiamo accontentare – ha dichiarato oggi Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia e presidente del Consiglio delle Autonomie locali -. Il nostro sostegno ai lavoratori dell’Alcoa proseguirà sino a quando non si avranno certezze sulla riapertura dello stabilimento e sulla garanzia della salvaguardia di ogni singolo posto di lavoro. Chiediamo al Governo, di cui comunque apprezziamo la disponibilità, e a tutti gli altri soggetti coinvolti, di porre fine all’interminabile vertenza sul futuro dello stabilimento industriale di Portovesme. Il nostro territorio non può più andare avanti convivendo quotidianamente con l’incertezza, con il dubbio e con la disperazione. È finito il tempo dei forse e dei però. La popolazione e noi con tutti i cittadini – ha concluso Giuseppe Casti – chiediamo certezze e stabilità e la possibilità di riacquistare la giusta e dovuta dignità che, negli ultimi anni, troppe volte è stata ingiustamente calpestata.»
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