I Riformatori sardi rilanciano i temi della vertenza della Regione con il Governo sui #beni demaniali.
I Riformatori sardi rilanciano i temi della vertenza della Regione con il Governo sui #beni demaniali. «Dopo la vertenza sulle servitù militari – dice il coordinatore regionale Michele Cossa – ci aspettiamo che il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, apra con il governo la battaglia per ottenere dal governo i beni demaniali che ci spettano a iniziare da Buoncammino che chiuderà a settembre i battenti».
«Lo #Statuto sardo – aggiunge Cossa – non ammette deroghe: l’articolo 14 impone che la Regione, nell’ambito del suo territorio, succede nei beni e nei diritti patrimoniali dello Stato di natura immobiliare e in quelli demaniali. Pigliaru si deve attivare immediatamente per evitare che lo Stato continui a occupare una struttura che, come prevede lo Statuto sardo, deve essere consegnata alla Sardegna. L’articolo 14 stabilisce espressamente che i beni restino di competenza statale fino a che vengano utilizzati per le finalità che è stata loro attribuita. Questo vale per tantissimi altri beni su cui la Regione deve rivendicare la proprietà. Non è accettabile – conclude il coordinatore regionale dei Riformatori sardi – che lo Stato continui a occupare terre ed edifici che sono dei sardi e della Sardegna.»
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