24 November, 2024
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Palazzo Regio Cagliari 1

Nuovo duro attacco dei Riformatori sardi al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru e dell’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, sulle #Province.

«La Giunta forse non sa che oltre ai quattro referendum abrogativi c’era pure quello che chiedeva ai sardi se volessero cancellare anche le Province storiche – denuncia il coordinamento regionale dei Riformatori sardi -. E forse non sa che il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge costituzionale che elimina dal nostro Statuto la parola “Provincia”. Un testo che ancora è fermo al Senato. Ci sembra che la Giunta non sappia troppe cose o facciano finta di non saperle. Ci auguriamo che non facciano come per le accise e alzino bandiera bianca di fronte ai loro capi sardi e romani

«Le finte riforme della Giunta Pigliaru – dicono ancora i Riformatori sardi – iniziano a svelare tutto il loro bluff. Le Province devono essere cancellate, e basta. Non possono tornare sotto nuove forme: questo hanno detto i sardi con i referendum di due anni fa. La Giunta, dunque, non prenda in giro i sardi: si muova. Vada a Roma e pretenda che la proposta di legge costituzionale sia approvata subito dalle Camere. Invece Pigliaru ed Erriu si limitano a lasciare alle Province i loro poteri e pensano di imbrogliarci con questa storia degli enti di secondo livello. I sardi non si faranno prendere in giro.»

«Non sono immaginabili – concludono i Riformatori sardi – fasi transitorie (quanto durerebbero?) che si tradurrebbero in una reviviscenza delle Province e in inutili complicazioni tra fase uno e fase due: si deve fare una riforma che vada direttamente all’obiettivo e che disegni un sistema armonico e funzionale, cioè il contrario di quello attuale. In attesa del nuovo articolo 43 le province devono essere svuotate di competenze. E non sono una soluzione le Unioni dei comuni, che in Sardegna sono state ovunque un fallimento.»

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

La Quarta Commissione (Governo del territorio), presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) ha sentito in audizione il Comitato dei sindaci, con capofila il comune di Sardara, costituitosi a sostegno della proposta di moratoria per gli impianti alimentati da energie rinnovabili (eolico, solare, fotovoltaico, termo dinamico).

Nel primo intervento, il sindaco di Sardara, Beppe Garau, ha affermato che la proposta sostenuta dagli amministratori locali è articolata in due punti. «Nel breve termine – ha spiegato Garau  – è necessaria a nostro giudizio una moratoria relativa ai grandi impianti, per sottrarre i Comuni al vero e proprio assedio cui sono sottoposti da parte di numerose società private. Nel medio periodo, inoltre, occorre che la Regione approvi il suo Piano energetico in modo da definire anche giuridicamente un preciso indirizzo sulla materia».

Soffermandosi sullo scenario di fondo, Garau ha sottolineato che, sulla base dei contenuti della bozza di Piano energetico regionale del febbraio scorso, «la Sardegna ha una produzione di energia superiore del 30% al suo fabbisogno che peraltro appare destinato a calare, di qui al 2020, di almeno il 20%. Da una parte, quindi, la nostra Regione è ampiamente autosufficiente e rispetta tutti i parametri fissati dal protocollo di Kyoto. Dall’altra, famiglie ed imprese sarde hanno una bolletta energetica mediamente più cara del 30% rispetto alle altre Regioni. E’ una situazione di grave squilibrio che va corretta al più presto così come va disciplinata una materia molto complessa, caratterizzata spesso da un groviglio di competenze e procedure, che non può essere ulteriormente lasciata solo sulle spalle dei Comuni».

Successivamente hanno preso la parola i sindaci di Gonnosfanadiga (Sisinnio Zanda), Bonorva (Gian Mario Senes), Giave (Giuseppe Deiana), Villaverde (Roberto Scema), Cossoine (Alfredo Unali), e Villacidro (Federico Solè). Tutti hanno manifestato un forte disagio per essere costretti ad operare in una situazione di incertezza, sottoposti spesso alla pressione di società multinazionali senza concreti strumenti di intervento, condizione che finisce per metterli addirittura in contrasto con le rispettive comunità. Altri elementi sui quali tutti gli amministratori hanno messo l’accento, lo stravolgimento della pianificazione territoriale, il consumo indiscriminato del territorio, gli interrogativi sui soggetti cui spetterebbero la bonifica ed il ripristino dei terreni una volta arrivati al termine dell’esercizio degli impianti. Il pericolo, in definitiva, è di sottoporre il territorio a trasformazioni tanto profonde quanto irreversibili.

Agli argomenti sottoposti all’attenzione della Commissione dagli amministratori locali si sono dimostrati particolarmente sensibili i componenti della stessa Commissione, intervenuti successivamente: Salvatore Demontis e Giuseppe Meloni del Pd, Pietro Pittalis di Forza Italia, Eugenio Lai di Sel e Gavino Sale dell’Irs.

Il presidente della Commissione Antonio Solinas, in sede di conclusioni, ha espresso una certa cautela sulla proposta di moratoria. «Con tutta probabilità – ha chiarito – sarebbe impugnata dal governo nazionale provocando un problema peggiore di quello che si intendeva risolvere. Tuttavia – ha aggiunto – il Consiglio regionale può fare molto, in attesa del nuovo Piano energetico e della legge urbanistica. Si può intervenire per individuare una serie di siti idonei ad ospitare gli impianti (aree industriali non utilizzate, discariche bonificate, cave dismesse); non si bloccherebbe del tutto il proliferare dei progetti ma questi paletti costituirebbero un deterrente». «Su questo provvedimento – ha concluso il presidente Solinas – c’è un significativo consenso anche da parte della minoranza e ritengo possa essere varato dal Consiglio regionale prima dell’estate. Mi impegno anzi a sottoporlo alla vostra valutazione – ha detto infine rivolto ai Sindaci, «prima del passaggio in Aula».

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Con l’audizione dei rappresentanti del mondo delle imprese e della cooperazione si sono concluse in serata le audizioni sulle riforme programmate per questa settimana dalla #Prima commissione permanente del Consiglio regionale, presieduta da Francesco Agus.

In apertura del suo intervento, il presidente di Confindustria Sardegna, Alberto Scanu, ha espresso un giudizio positivo sulla direzione presa dalla riforma nazionale orientata verso l’abolizione del bicameralismo perfetto. Fondamentale per Scanu anche il progetto di revisione del Titolo V della Costituzione. «Nel 2001 – ha detto il rappresentante degli industriali – abbiamo assistito alla riforma federalista che non ha portato benefici alle imprese». Durissimo il giudizio sull’utilizzo della specialità in Sardegna: «Per oltre 60 anni l’autonomia è stata utilizzata in modo distorto – ha affermato Scanu – anziché favorire lo sviluppo ha garantito il sottosviluppo». Secondo il presidente di Confindustria, sarebbe un bene sopprimere la potestà legislativa concorrente su alcune materie come la sanità, l’energia e i lavori pubblici e riportare la competenza esclusiva allo Stato».

Altra riforma urgente, per Scanu, è quella della macchina amministrativa regionale. «Confindustria – ha detto il presidente – è da sempre contraria ad una proliferazione di enti. Serve una ricognizione sulle società in house e sugli enti strumentali della Regione, spesso inutili e dannosi per il sistema delle imprese». Scanu ha poi auspicato un riordino degli enti locali. «In Sardegna – ha detto – il 65% dei comuni sono sotto i cinquemila abitanti. Impensabile andare avanti senza un’aggregazione dei servizi». Ultimo cenno, infine, al metodo con cui avviare la stagione delle riforme: «Bene l’Assemblea Costituente se non si trasforma nell’ennesimo carrozzone. Pensiamo ad un organo formato dalle migliori e qualificate competenze della società civile. In ogni caso – ha concluso Scanu – i tempi per procedere alle riforme non devono superare i sei mesi».

Maurizio De Pascale, presidente di Confindustria Cagliari, ha focalizzato la sua attenzione sul tema della razionalizzazione del sistema pubblico. «Spesso – ha detto – assistiamo ad una duplicazione di competenze e funzioni. Tutto questo va a danno delle imprese e di chi produce. Nel settore dell’edilizia, per esempio, sarebbe utile l’istituzione di una centrale unica per gli appalti». Secondo De Pascale, è necessaria in Sardegna «una svolta culturale che consenta all’apparato produttivo isolano di poter contare su regole e tempi certi». Il rappresentante di #Confindustria, infine, ha parlato di riordino degli Enti Locali: «Siamo favorevoli all’abrogazione delle provincie, prima però occorre capire a chi andranno le funzioni».

Il presidente di Confindustria Nuoro e Ogliastra Roberto Bornioli, pur ritenendo ineludibile il processo riformatore, ha evidenziato il rischio che le spinte accentratrici possano ulteriormente penalizzare le zone interne della Sardegna. «Il territorio del nuorese è stato smembrato con la nascita delle nuove province, adesso si pensa a una razionalizzazione che potrebbe accentrare competenze e funzioni alla Regione. Noi crediamo invece utile un decentramento amministrativo. Da tempo – ha concluso Bornioli – chiediamo di portare alcuni assessorati, come quello dell’Ambiente, a Nuoro».

Enrico Gaia, responsabile dei rapporti istituzionali di Confapi, si è detto favorevole al superamento della potestà concorrente su alcune materie riportandole nella sfera legislativa statale. Per Gaia, l’imperativo categorico è rappresentato dall’urgenza di procedere ad una semplificazione della macchina amministrativa e ad una drastica riduzione del peso della burocrazia. «La duplicazione delle competenze è deleteria per lo sviluppo – ha detto il rappresentante di Confapi – molte società in house della regione hanno prodotto molte perdite e nessun vantaggio per le imprese».

Claudio Atzori, presidente regionale di #Legacoop, ha presentato alla Commissione una richiesta formale perché nella revisione del nuovo Statuto sia riconosciuta la funzione sociale delle cooperazione così come stabilito dall’art. 45 della Costituzione. «Altre regioni lo hanno previsto nei loro Statuti – ha detto Atzori – è giusto che lo faccia anche la Sardegna». Tra le richieste, anche l’introduzione di una norma che assegni alla Regione la competenza sul procedimento di revisione per le cooperative, oggi riservato allo Stato: «Garantirebbe risorse aggiuntive al bilancio regionale e procedimenti più snelli per le imprese». Dal rappresentante di Legacoop, infine, la sollecitazione per uno snellimento della macchina amministrativa «commisurata alla popolazione a al sistema economico regionale» e la creazione di una «stazione unica per gli appalti» che assicurerebbe gare certe, regolari, trasparenti e controllate.

Sergio Cardia, presidente di #Agci Sardegna, ha sottolineato la necessità di una riforma complessiva della Regione. Non solo Statuto ma anche Legge statutaria, riorganizzazione della macchina amministrativa e riordino degli Enti lLocali. «La sovrapposizione di competenze frena lo sviluppo – ha detto Cardia – per far ripartire le imprese serve oggi una semplificazione legislativa e un alleggerimento della burocrazia». Da Cardia è poi arrivata una sollecitazione per l’istituzione dell’#Agenzia regionale delle entrate, «uno strumento che ribalterebbe il rapporto finanziario con lo Stato». Giudizio positivo, infine, sull’ipotesi di istituire la #Città Metropolitana di Cagliari.

Per Carlo Tedde, presidente di #Confcooperative, occorre fare un riflessione profonda sul nuovo modello di sviluppo da proporre per la Sardegna. «In questo contesto il ruolo delle cooperative sarà sempre più importante, il mondo va verso un concetto di profitto funzionale al benessere dei territori e dei cittadini». «E’ necessario dare più valore alle imprese – ha concluso Tedde – l’azione della Regione e dello Stato deve essere di supporto e non di mero controllo. «Se non ci sarà un cambio di rotta il sistema produttivo isolano è destinato al collasso».

I lavori della Prima commissione riprenderanno martedì prossimo.

Il professor Antonio Golini, presidente dell’ISTAT, sarà a Cagliari domani, 11 giugno, alle 9.45, per inaugurare la 47ª #Riunione Scientifica della Società Italiana di Statistica. La conferenza – che si svolgerà nell’Aula A del Polo Economico Giuridico (in viale Sant’Ignazio 76) – avrà per tema “Crisi demografica e crisi economica nel Mezzogiorno d’Italia: un iceberg dal continente alla deriva?”. Introdurrà Nicola Torelli (docente Università di Trieste e Presidente della Società Italiana di Statistica).

L’importante evento – che vedrà impegnati nel capoluogo sardo circa 400 studiosi, coordinato da un comitato scientifico locale presieduto da Walter Racugno, ordinario di Statistica – si svolgerà a Cagliari dall’11 al 13 giugno. Il programma scientifico completo è consultabile nel sito www.sis2014.it

Nel programma della Riunione scientifica, domani mattina, dalle 11.30, nell’Aula Magna “Maria Lai” di via Nicolodi (parte alta di viale Sant’Ignazio) si terrà una tavola rotonda sulla didattica della statistica (nei vari ordini di scuole).

Piazza Roma Carbonia 4 copia

E’ attiva la procedura per la formazione dell’#Albo telematico dei fornitori e professionisti del comune di Carbonia, finalizzato all’individuazione di operatori economici cui affidare lavori, servizi e forniture in economia, nel rispetto della normativa in materia di appalti pubblici, del vigente Regolamento comunale per gli acquisti di beni e servizi in economia e del Disciplinare di istituzione e gestione degli albi di fornitori e professionisti.

Per iscriversi, le ditte e i professionisti interessati possono accedere direttamente al portale http://carbonia.albofornitori.net/ oppure alla Sezione “Albo Fornitori” presente sulla homepage del sito internet del Comune (www.comune.carbonia.ci.it) e seguire tutte le indicazioni riportate. Le domande di iscrizione presentate in maniera difforme da quelle indicate non saranno prese in considerazione.

L’Albo telematico fornitori e professionisti è un elenco aperto. Gli interessati potranno inoltrare domanda di iscrizione in qualunque momento. La validazione dell’iscrizione, previa verifica del personale incaricato, avverrà entro 30 giorni dall’inoltro della stessa.

Per quanto attiene alle categorie merceologiche della sottosezione “Fornitori di beni e servizi” si ricorda che l’elenco riportato contiene tutti i Codici ATECO di classificazione delle attività economiche, ma le procedure di affidamento in economia potranno essere attivate soltanto per le categorie individuate nel Regolamento comunale per le acquisizioni di beni e servizi in economia.

Sono aperte le iscrizioni per il servizio di #Colonia Marina diurna del comune di Carbonia per l’estate 2014, rivolta a bambini e bambine di età compresa tra i 6 e i 12 anni.

La colonia marina diurna sarà articolata in due turni, di due settimane ciascuno:

– 1° turno dal 23 luglio 2014 al 5 agosto 2014;

– 2° turno dal 6 agosto 2014 al 20 agosto 2014.

Per le iscrizioni è necessario presentare le domande presso gli Uffici amministrativi dei Servizi Sociali – in via XVIII Dicembre ex sede del Tribunale di Carbonia, entro il 15 luglio 2014, compilando i moduli appositamente predisposti, che possono essere scaricati dal sito internet del Comune www.comune.carbonia.ci.it, nella sezione Servizi comunali – Servizi sociali e Politiche giovanili, o ritirati, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.00, presso gli Uffici amministrativi dei Servizi Sociali, oppure presso il Servizio portineria del Palazzo comunale – Piazza Roma n°1 e presso le sedi delle ex circoscrizioni di Cortoghiana e Bacu Abis.

Giovedì 12 giugno si terrà a Cagliari, presso l’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria, il seminario “How to find the right information in EPO databases“.

Il seminario sarà tenuto, in lingua inglese, da Nigel Clarke, uno dei massimi esperti dei sistemi progettati e sviluppati dallo #European Patent Office (EPO) per garantire l’accesso all’informazione brevettuale. L’incontro sarà strutturato in due sessioni dedicate, rispettivamente, a una panoramica delle funzioni avanzate che l’EPO rende disponibili per chiunque utilizzi la letteratura brevettuale per attività di ricerca, e procedure di analisi ed estrazione delle informazioni brevettuali per attività di “intelligenza competitiva”.

L’evento è il secondo del ciclo di seminari “Strumenti per conoscere la letteratura brevettuale“, organizzato da Sardegna Ricerche e dall’Università di Cagliari, in collaborazione con l’AIDB – Associazione italiana documentalisti brevettuali, nell’ambito del progetto “IPS – Intellectual Property center Sardegna”. Il ciclo si concluderà venerdì 4 luglio con il seminario “Brevetto o pubblicazione scientifica? Strategie per risolvere il dilemma”, relatore: Cino Matacotta, INFN CNR.

L’iniziativa, ad accesso libero e gratuito per i residenti in Sardegna e per i soci AIDB, è organizzata grazie ai fondi regionali del progetto #Innova.Re – POR FESR 2007-2013. È richiesta la registrazione online su “Punto Cartesiano”, il portale della proprietà intellettuale, all’indirizzo www.puntocartesiano.it, dove anche sono disponibili il programma completo ed il profilo del relatore.

Per maggiori informazioni ci si può rivolgere allo Sportello Proprietà intellettuale di Sardegna Ricerche, referente: Silvia Marcis (tel. 070.92431).

Il 16 giugno entrerà in vigore l’orario estivo di biblioteche, mediateca e sezione di storia locale del comune di Carbonia.

La biblioteca Comunale di viale Arsia offre una importante dotazione di materiale librario e non librario, documentazione sulla storia locale, postazioni informatiche e multimediali, ausili indispensabili per la ricerca, lo studio e la produzione di elaborati. Dispone di un collegamento satellitare, un centro @ll – in  (accesso ai servizi digitali avanzati delle pubbliche amministrazioni) e una postazione per ipo e non vedenti.

 Tutti i servizi della biblioteca e della mediateca, ad esclusione delle stampe dei materiali, sono gratuiti. Per iscriversi è sufficiente compilare l’apposito modulo ed esibire un documento di identità in corso di validità. Possono essere iscritti anche i minori, con il consenso scritto dei genitori. I locali sono climatizzati e confortevoli.

Articolazione degli orari Estivi:

BIBLIOTECA DI CARBONIA 

Giorno

Mattino

Pomeriggio

Lunedì

8.00 – 13. 00

Martedì

8.00 – 13. 00

17.00 – 20.00

Mercoledì

8.00 – 13. 00

Giovedì

8.00 – 13. 00

17.00 – 20.00

Venerdì

8.00 – 13. 00

Sabato

8.00 – 12. 00

MEDIATECA  DI CARBONIA 

Giorno

Mattino

Pomeriggio

Lunedì

8.00 – 13. 00

Martedì

8.00 – 13. 00

17.00 – 20.00

Mercoledì

8.00 – 13. 00

Giovedì

8.00 – 13. 00

17.00 – 20.00

Venerdì

8.00 – 13. 00

8.00 – 12. 00

BIBLIOTECA DI CORTOGHIANA

Giorno

Mattino

Pomeriggio

Lunedì

8.30 – 12.30

Martedì

8.30 – 12.30

Mercoledì

8.30 – 12.30

Giovedì

8.30 – 12.30

Venerdì

8.30 – 12.30

Sabato

BIBLIOTECA DI BARBUSI

Giorno

Mattino

Pomeriggio

Lunedì

8.30 – 12.30

Mercoledì

8.30 – 12.30

BIBLIOTECA DI IS GANNAUS

Giorno

Mattino

Pomeriggio

Martedì

8.30 – 12.30

Giovedì

8.30 – 12.30

SEZIONE STORIA LOCALE (presso GRANDE MINIERA SERBARIU)

Giorno

Mattino

Pomeriggio

Lunedì

CHIUSO

Martedì

8.30 – 12.30

17.00 – 19.30

Mercoledì

8.30 – 12.30

Giovedì

8.30 – 12.30

17.00 – 19.30

Venerdì

8.30 – 12.30

Sabato

8.30 – 12.30

I terreni e gli immobili dell’ex #Genio militare di Siliqua, che l’amministrazione della Difesa non utilizza ormai da anni, possono essere dismessi ed assegnati alla Regione in modo da consentire al comune di Siliqua, di riutilizzarli per scopi di pubblica utilità.

E’quanto chiedono in un’interrogazione rivolta al presidente della Regione ed all’assessore competente i consiglieri regionali di Sel Eugenio Lai e Daniele Cocco, sottolineando fra l’altro che l’area dell’ex genio, comprendente un terreno di 16.500 metri quadrati ed un immobile di 300, si trova all’interno di un contesto densamente urbanizzato a poca distanza da abitazioni civili che, formalmente, sono obbligate a mantenere una “zona di rispetto” dall’ex installazione militare.

«Si tratta di un vincolo irragionevole e superato – sostengono Lai e Cocco – che potrebbe cessare attraverso l’acquisizione del bene da parte della Regione in base all’art. 14 dello Statuto ed il successivo trasferimento al Comune di Siliqua, in modo da poter programmare una nuova destinazione del sito per attività pubbliche sociali, culturali, ambientali e di volontariato. Si tratta di un’esigenza particolarmente sentita dalla comunità locale – concludono i consiglieri regionali di Sel – tanto è vero che recentemente si è costituito un comitato spontaneo di cittadini denominato “Liberiamo il Genio”, con l’obiettivo di sottrarre all’abbandono ed al degrado una porzione importante del territorio comunale e restituirlo all’uso pubblico, sollecitando a questo fine l’impegno attivo delle Istituzioni.»

Fabio Murru rally 1 Fabio Murru rally 2
«La Sardegna si è dimostrata ancora una volta palcoscenico ideale per ospitare e organizzare, in contesti ambientali e naturalistici unici, eventi sportivi di portata internazionale, in grado di promuovere i suoi territori e le sue eccellenze in tutto il mondo». L’assessore regionale del Turismo, artigianato e commercio Francesco Morandi ha commentato a freddo i risultati dell’undicesima edizione del #Rally d’Italia Sardegna, quattro intense giornate di gare per i campionati Wrc e Wrc2: 365 chilometri totali di percorso, con 17 prove speciali, tutte su fondo sterrato (a parte lo special stage di Cagliari che ha trasformato radicalmente per un giorno il water front della città), nel Monte Acuto, nel Sassarese, in Anglona e nella Nurra.

«Il Rally 2014 è stato l’edizione più regionale di tutte quelle realizzate – ha aggiunto Morandi – come testimoniato dalla spettacolare tappa speciale che si è svolta per la prima volta al porto di Cagliari, dal fortissimo e diretto coinvolgimento dei territori, veri protagonisti dell’evento, e della capacità di fare sistema dimostrata da Regione ed enti locali. Per l’edizione 2015 – ha concluso – valuteremo scientificamente l’impatto dell’evento nell’ottica di una programmazione almeno triennale. Puntiamo con decisione sull’organizzazione di grandi eventi sportivi».