25 November, 2024
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Piazza Roma Carbonia 2

Venerdì 6 giugno 2014, alle ore 10.00, presso i locali del palazzo comunale di Carbonia, in Piazza Roma, si procederà in seduta pubblica all’apertura della “Busta C – Offerta economica”, relativa al bando di gara con procedura aperta per la concessione della gestione di impianti sportivi comunali senza rilevanza economica.

Ulteriori informazioni possono essere richieste presso l’Ufficio Sport in Via Mazzini 68, Tel. 0781 663858.

Francesco Agus

Proseguono in Consiglio regionale le audizioni della #Commissione “Autonomia” sulle riforme istituzionali. L’organismo consiliare, presieduto da Francesco Agus, ha sentito in mattinata le associazioni degli ex consiglieri regionali ed ex parlamentari.

In apertura di seduta, il presidente Agus ha consegnato ai partecipanti la bozza della risoluzione predisposta dalla Commissione, ribadendo la necessità di coinvolgere nel dibattito tutti i settori della società sarda. «Mai come adesso c’è l’esigenza di procedere alle riforme istituzionali – ha detto Agus – altrimenti cresce il rischio che le storture e le inefficienze del sistema vengano utilizzate come alibi per affossare la nostra specialità».

La presidente dell’Associazione degli ex consiglieri regionali, Maria Rosa Cardia, dopo aver ricordato l’attività svolta in questi anni nelle scuole per rafforzare la coscienza autonomistica delle giovani generazioni, ha concordato con la Commissione sull’urgenza di avviare la stagione delle riforme. «Lo Statuto, nato con limiti evidenti, è adesso uno strumento obsoleto – ha detto Cardia – per difendere il principio di autonomia e ricontrattare con lo Stato la nostra specialità occorre puntare sull’identità culturale del popolo sardo». Per l’Associazione degli ex consiglieri è urgente pensare ad una “nuova autonomia”, collaborativa e partecipativa. «Solo così – ha aggiunto Cardia – si potrà definire il ruolo della Sardegna nel cambiamento e nella modernizzazione del Paese. Serve però un’idea di futuro condivisa, una nuova unità autonomistica che disegni un orizzonte ideale e politico». Per gli ex consiglieri regionali, la nuova fase costituente esige non solo idee e valori forti, ma anche una pratica unitaria nella ricerca di soluzioni. «Il confronto deve essere focalizzato sui contenuti e non sulle procedure. Visto l’ampio ventaglio delle riforme da fare – ha concluso Cardia – è indispensabile che il Consiglio metta in campo un disegno organico che porti a una rivisitazione complessiva delle leggi fondamentali della Regione».  

Paolo Fois (vicepresidente dell’Associazione degli ex consiglieri) ha segnalato l’urgenza di spiegare le ragioni della nostra specialità, vista da molti come un privilegio da rimuovere. «Nel nostro ordinamento non ci sono riferimenti precisi – ha detto Fois – occorre ricercarli nel diritto internazionale». Uno di questi è il principio di insularità che però ripete la filosofia dello Statuto prevedendo interventi risarcitori per la condizione di svantaggio della Sardegna rispetto ad altre regioni d’Italia e d’Europa. «Questo – secondo Fois – però non basta. Bisogna invece affermare la nostra identità culturale e linguistica riconosciuta dagli organismi internazionali come strumento per resistere ai processi omologanti della globalizzazione». Per il vicepresidente dell’Associazione ex consiglieri regionali, è necessario, dunque, intervenire con una norma di principio da inserire nello Statuto che riaffermi una differenziazione basata sulla nostra identità. «Solo così – ha concluso Fois – potrà essere arginato il tentativo di cancellare la nostra autonomia».

Raffaele Manca (ex consigliere regionale del PCI nella X legislatura) è invece intervenuto sulla bozza delle riforme predisposta dalla Commissione chiedendo di superare la distinzione “zone costiere – aree montane” nel progetto di riassetto delle funzioni delle province e organizzazione dell’area vasta e città metropolitane. «Meglio parlare di  zone costiere e zone interne – ha detto Manca – per evitare, come in passato, che qualche comune cerchi di accaparrarsi il titolo di zona montana senza averne i requisiti». Manca ha poi suggerito di pensare a un nuovo sistema di controllo sugli atti degli enti locali che protegga amministratori e cittadini. «Per chi governa i comuni – ha sottolineato l’ex consigliere del Pci – è alto il rischio di cadere in irregolarità, mentre per i cittadini l’unico modo di contrastare un atto illegittimo è il ricorso giudiziario».

Roberto Deriu (PD) ha espresso forti perplessità sulla revisione dello Statuto. «Questo è il momento peggiore per pensare alle riforme – ha detto Deriu – lo Statuto è protetto dalla Costituzione. Più che a una revisione, dal punto di vista tattico, sarebbe meglio pensare a dargli piena attuazione».

Michele Cossa (Riformatori) ha invece espresso dubbi su un’autonomia fondata sul concetto di identità. «Tutti rivendicano maggiori spazi in nome della loro specialità culturale – ha detto Cossa – il rischio è che alla fine l’identità diventi un argomento debole per difendere le nostre ragioni».

Chiusa l’audizione degli ex consiglieri regionali, la Commissione ha sentito l’Associazione degli ex parlamentari, rappresentata dal presidente, Giorgio Carta, e dal vice Emidio Casula.

Carta, dopo aver illustrato le numerose iniziative nelle scuole promosse dall’Associazione per avvicinare le istituzioni ai cittadini, ha dato ampia disponibilità ad offrire un contributo concreto al processo riformatore. «Siamo pronti ad affrontare questioni politiche e non di parte – ha detto Carta – partendo da un punto condiviso: la necessità di rafforzare l’autonomia». «Il patto con lo Stato deve essere aggiornato – ha aggiunto il presidente dell’Associazione ex parlamentari – sarà compito del Consiglio procedere ad una revisione dello Statuto». Nelle prossime settimane sarà convocata un’assemblea di tutti gli ex parlamentari sardi per mettere a confronto proposte e suggerimenti.

I lavori della Commissione proseguono nel pomeriggio con l’audizione degli ex presidenti della Regione e del Consiglio regionale.

 Franco Sabatini 2 copia

Con l’audizione della dottoressa Anna Maria Catte, responsabile dell’autorità di gestione del programma Enpi-Cbc, si è concluso, nella Terza commissione consiliare, il ciclo di incontri sui fondi comunitari. Il presidente della commissione, Franco Sabatini (Pd), ha sottolineato come, il poter vantare l’autorità di gestione del programma per «la politica europea di vicinato» e per la «cooperazione transfrontaliera del Mediterraneo», rappresenti per la Regione sarda un motivo di orgoglio e insieme una grande opportunità per l’intera Isola. Il presidente Franco Sabatini ha, dunque, assicurato le opportune iniziative politiche per sensibilizzare i tre eurodeputati eletti in Sardegna, perché in sede comunitaria siano garantite risorse e attenzioni all’area del Mediterraneo, evitando che si continui, nell’ambito dei programmi di bacino, a privilegiare l’area Est (programma Mar Nero) e il programma rivolto ai Paesi del Baltico.

La dottoressa Anna Maria Catte, in apertura del suo intervento, ha ribadito che la Regione sarda è stata riconfermata autorità di gestione del programma Eni per il settennio di programmazione 2014-2020. Dunque, cambia la sigla (da Enpi a Eni) rispetto al periodo 2007-2013, ma resta la delega della commissione europea alla Regione sarda, per gestire il programma che rappresenta lo strumento finanziario della “politica europea di vicinato” e che ha come obiettivo quello di evitare l’emergere di nuove linee di divisione tra l’Ue e i Paesi vicini, insieme con il rafforzamento della stabilità, della sicurezza e del benessere sui confini europei.

Il budget totale Enpi per il settennio 2007-2013 è stato di 11 miliardi di euro e il 5% delle risorse è stato destinato ai programmi di cooperazione transfrontaliera. Il programma del bacino del Mediterraneo (la cui area di cooperazione comprende 76 Regioni di 14 Paesi per un totale di 110 milioni di abitanti, ci partecipano: Cipro, Egitto, Francia, Grecia, Giordania, Israele, Italia, Libano, Malta, Palestina, Portogallo, Spagna, Tunisia,  mentre è sospesa la partecipazione della Siria) ha avuto un budget (2007-2013)  di 200 milioni di euro (183 milioni per finanziare i progetti) ed ha registrato nei tre bandi lanciati, un totale di 1.994 proposte progettuali, con una richiesta di risorse 18 volte superiore rispetto a quelle disponibili.

«La Sardegna – ha spiegato la dottoressa Catte – è la seconda Regione italiana (dopo il Lazio) per numero di progetti finanziati e il numero di attori coinvolti nelle richieste di finanziamento. Sul totale dei 95 progetti approvati e finanziati, 20 progetti coinvolgono 35 attori sardi, tra i quali 8 in qualità di capofila. Il totale delle risorse Enpi destinate ad attori sardi è pari a 8,6 milioni di euro. Cifre che fanno della Sardegna una delle Regioni più attive e di successo in termini di progetti finanziati dopo la Catalogna, la Provence-Alpes-Cote d’Azur e il Lazio.»

Il programma per il bacino del Mediterraneo con il nuovo strumento “Eni” 2014-2020 è in via di ultimazione: il regolamento è stato adottato nel marzo 2014 e la dotazione finanziaria è di 15.4 miliardi di euro (nel periodo 2007-2013 era di 11 miliardi di euro) mentre resta invariata la percentuale di risorse destinate alle cooperazione internazionale: 5%. La presentazione alla Commissione europea del programma operativo è prevista per l’inizio del 2015 mentre l’adozione è stimata entro la metà del 2015.

Mario Medas

È previsto per giovedì 5 giugno, al teatro fratelli Medas di Guasila, il secondo appuntamento con #Teatro Popolare 2014, la rassegna di teatro in lingua sarda organizzata dai Figli d’Arte Medas e dedicata quest’anno alla Lingua Madre. Al centro dell’incontro la figura dell’attore Mario Medas e il suo libro Medas Istorias – Tra Vita e Teatro. Due gli eventi in programma: alle ore 19.00 la presentazione del libro con gli interventi di Giulio Angioni, scrittore e antropologo che ha curato la prefazione del volume, e Salvatore Tola, scrittore ed esperto di poesia che ha collaborato alla stesura del testo; alle ore 21.00 l’attore Gianluca Medas leggerà alcuni passi significativi del libro con l’accompagnamento musicale del chitarrista Andrea Congia.

Mario Medas ha voluto rivelare la Storia della sua famiglia: la famiglia d’Arte Medas. Il racconto ha inizio con il matrimonio dei suoi genitori e soprattutto con il debutto teatrale della madre, Rachele Piras. Continua poi con le attività svolte insieme ai numerosi fratelli, a partire dal secondo dopoguerra, sino ad arrivare ai giorni nostri, quando la Tradizione artistica di famiglia si allarga a figli e nipoti. Il racconto è accompagnato dai testi degli articoli usciti sui giornali e si conclude con le testimonianze di alcuni membri della famiglia, di collaboratori ed estimatori.

Nato a Guasila, Mario Medas ha vissuto però tutta la sua vita a Cagliari, dove ha alternato il lavoro e la cura della crescita dei figli all’attività teatrale: il teatro è, infatti, il nucleo fondante del suo DNA. Uno dei fratelli Medas, appartiene alla centenaria famiglia d’Arte Medas che tanto ha dato al teatro in lingua sarda. Legato in modo particolare al personaggio di tziu Bachis in “Cinixu” e al protagonista della commedia “Tziu Paddori”. L’ultima sua interpretazione è stata in “Sa Badd’e su Silenziu”, di cui ha scritto anche il testo.

Nata nel 1990 per iniziativa di Gianluca Medas, l’Associazione Figli d’Arte Medas porta avanti un percorso poliedrico nel quale cultura popolare, teatro di narrazione e musica costituiscono le cifre estetiche più importanti. Diversi progetti hanno preso forma, nel corso del tempo, e hanno portato la compagnia ad essere riconosciuta dal Ministero della Cultura della Repubblica Italiana. Tra le attività più recenti tre rassegne di rilevante importanza culturale: il Festival della storia, la Rassegna famiglie d’arte e significante – Rassegna di spettacolo tra parola e musica.

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E’ scomparso la scorsa notte Antonello Corda, esponente di spicco del  mondo sindacale isolano. 66 anni compiuti il 1 maggio, Antonello Corda era stato segretario provinciale dei metalmeccanici, prima di essere eletto segretario generale confederale della CISL del Sulcis Iglesiente, incarico ricoperto sino al 2010. Un vero protagonista delle lotte sindacali degli ultimi 40 anni, dotato di determinazione e carisma, è stato sempre in prima linea, sin dai primi anni ’70, con la nascita del polo industriale di Portovesme, fondatore dopo la scissione della Flm ( Federazione lavoratori metalmeccanici), della Fsm Cisl (Federazione sarda metalmeccanici) federata alla FIM nazionale, ed occupandosi successivamente, da segretario generale, di tutti gli altri settori socio-economici del territorio.

Ritiratosi dall’attività sindacale, aveva condotto la sua più difficile battaglia, con forza e dignità, sino all’ultimo giorno, contro un male incurabile che ancora troppo giovane lo ha strappato ai suoi affetti.

Antonello Corda lascia la moglie Bice, i figli Aldo e Nicola, Benedetta e la amatissima nipotina Sara. Il funerale verrà celebrato venerdì 6 giugno, alle ore 10,30, presso la Parrocchia Cristo Re, in piazza Iglesias, a Carbonia. Su sua espressa volontà, i familiari dispensano dall’omaggio di fiori.

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Durissima critica del consigliere regionale Mario Floris, ex presidente del Consiglio e della #Giunta regionale, alla Giunta regionale sulla programmazione dei fondi europei.

«E’ una vera e propria ammucchiata l’incontro promosso dalla Giunta regionale per venerdì prossimo sulla programmazione dei fondi europei 2014-2020 ì, se non una beffa, per i rappresentanti delle parti istituzionali, economiche e sociali – attacca Mario Floris -. In appena tre ore è prevista la consultazione di ben ottanta rappresentanze. Tanti sono, infatti, gli indirizzi dei convocati da parte dell’assessorato della Programmazione all’incontro del 6 giugno, dalle 10.00 alle 13.30, a Cagliari, nella sala dell’Anfiteatro della Regione, per discutere e condividere il percorso delineato dalla Giunta regionale.»

«L’Atto di indirizzo strategico per la programmazione unitaria 2014-2020 che la Giunta Pigliaru ha riapprovato il 27 maggio scorso, peraltro – aggiunge Mario Floris – era stato già approvato dalla precedente #Giunta di centrodestra con deliberazione n. 37/5 del 12 settembre 2013 ed aggiornato sulle priorità con successiva deliberazione di appena due mesi fa, esattamente il 14 febbraio 2014.»

«La consultazione che la Giunta farà venerdì prossimo – conclude Mario Floris – è una vera e propria formalità di facciata, una inutile passerella, posto che tutti gli ottanta organismi convocati avranno solo il tempo di declinare il proprio nome e porgere il proprio saluto ma non quello di affrontare in maniera seria e compiuta gli argomenti in campo.»

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L’associazione “Amici della Vita” e l’Amministrazione comunale di Iglesias hanno organizzato un convegno sulla fetopatia alcolica per sabato 7 giugno, alle 10.00, presso la Sala Remo Branca di  Iglesias. Sono stati invitati i consiglieri regionali del Sulcis (Luca Pizzuto, Pietro Cocco, Ignazio Locci e Gigi Rubiu ) e la Commissione Sanità (interverranno il presidente Raimondo Perra e il consigliere-pediatra Lorenzo Cozzolino) che recentemente ha approvato la proposta di legge sulla prevenzione della fetopatia Alcolicae  nelle prossime settimane andrà alla valutazione dell’intero Consiglio regionale per la definitiva approvazione. Si tratta della prima legge al mondo che tutela la Vita Debolissima (il bambino dell’alcolista) e la Vita debole della madre alcolista, per la prima volta considerata malata da accogliere, sostenere e affiancare verso  una nuova esistenza. Interverranno, inoltre, il vescovo di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda; CGIL-CISL-UIL del Sulcis Iglesiente; le ACLI; Tore Cherchi, Giorgio Locci, Elvira Usai, Mario Crò, Fabio Enne, Roberto Puddu, Giuseppe Madeddu, i sindaci Emilio Gariazzo (Iglesias), Paolo Dessì (Sant’Anna Arresi), Learco Fois (Giba), Antonello Pirosu (Villaperuccio), Marco Antonio Piras (Tratalias), Ivo Melis (Masainas), numerose associazioni e parrocchie che sostengono la proposta di legge sulla fetopatia alcolica, nella speranza che in tempi stretti diventi realtà.

L’assessorato regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale ha autorizzato il pagamento di 2.138.608 euro a titolo di saldo per l’anno 2012 e di 3.978.245,20 euro a titolo di saldo dell’anticipazione per l’anno 2013, da erogare in favore degli enti gestori degli ambiti Plus per la gestione associata dei servizi integrati alla persona.

Ricordiamo che il Plus è lo strumento utilizzato per la programmazione sociale e sociosanitaria dell’ambito distrettuale. Gli interventi per cui il piano prevede la realizzazione in forma associata da parte dei comuni dell’ambito sono programmati, gestiti, monitorati e valutati dagli uffici di piano. 

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La #Giunta regionale ha approvato la delibera, presentata dall’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, che stanzia 350mila euro per la bonifica del rio San Giovanni, in provincia di Olbia Tempio. Le acque erano state inquinate in seguito all’esondazione del rio che aveva coinvolto due cisterne contenenti liquidi combustibili. La situazione, soprattutto in vista dell’estate, ha imposto una accelerazione dei tempi, senza attendere l’intervento imposto dalla Provincia alla società responsabile dell’inquinamento.L’assessore Spano ha portato all’approvazione anche due delibere relative ad autorizzazioni per la cava per estrazioni di inerti di Petru Puciu, comune di Telti, e per la discarica per rifiuti non pericolosi di Monte Coldiaru, Ozieri.L’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha portato all’approvazione della Giunta due delibere di variazione di bilancio per Argea e Laore e il bilancio di previsione 2014 e 2014-2016 di Agris, la società regionale di ricerca scientifica nel campo dell’agricoltura.

Anche le delibere proposte dall’assessore del Turismo, Francesco Morandi, e approvate dalla Giunta riguardano spostamenti di bilancio che hanno l’obiettivo di rafforzare la capacità di promozione di settori di turismo interessanti. Una delibera punta a recuperare piccoli finanziamenti sparsi e inutilizzati per concentrarli sulla promozione della Sardegna sui mercati internazionali con particolare riferimento al turismo congressuale e ai viaggi d’affari. Con l’altra delibera, rinunciando a settori meno interessanti, si finanzia lo sviluppo del cicloturismo e del turismo nautico.

L’assessore all’Industria, Maria Grazia Piras, ha portato al voto per l’approvazione definitiva una delibera che modifica le direttive per i contributi alle imprese della Sardegna centrale.

Approvazione definitiva anche per la delibera, presentata dall’assessore Raffaele Paci, sul patto di stabilità interno, quella con cui si sono definiti i plafond di spesa euro compatibile.

 

Paci-Pigliaru

L’assessore Raffaele Paci e il presidente Francesco Pigliaru.

«Così il bilancio della Regione diventa il piano finanziario del programma di governo della giunta. E tutto diventa più trasparente». Con queste parole il presidente Francesco PIgliaru ha commentato l’approvazione da parte della Giunta della delibera da lui stesso presentata e illustrata dall’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci, che introduce l’armonizzazione di bilancio, prima tra le Regioni a statuto speciale. Si cambia cioè la gestione del bilancio di previsione, che passa da una visione per strategie a una visione per missioni. Questo permetterà una maggior trasparenza: le voci del bilancio infatti corrisponderanno agli obiettivi che la Giunta si dà e sarà quindi possibile verificare l’andamento effettivo della spesa rispetto a ogni obiettivo, a ogni missione.