Francesco Sanna, deputato del Partito Democratico.
«Sarà molto utile conoscere i dati e le valutazioni che abbiamo richiesto ai ministro delle Infrastrutture e Trasporti e al ministro dell’Economia circa le modifiche profonde della convenzione di servizio pubblico che #Tirrenia ha chiesto al Governo. Quello che appare certo è che se ad appena due anni dalla privatizzazione della società i volumi di traffico marittimo e i costi di esercizio previsti dal bando su cui si è basata la gara risultano irreali, e questo giustificasse le richieste della società, certamente c’è qualcosa che non quadra.»
Il deputato del PD Francesco Sanna, primo firmatario, con tutti i deputati democratici sardi, dell’interrogazione che riapre in Parlamento il caso #Tirrenia, insiste nella sua posizione critica sull’accordo siglato tra Regione e #Cin-Tirrenia.
L’interrogazione chiede risposte esaurienti circa «i costi analitici, rotta per rotta, delle percorrenze sovvenzionate, al fine di valutare e indirizzare l’attività del Governo in materia di revisione della convenzione di servizio» e di conoscere i costi generali di esercizio della società così come i costi del funzionamento del cda e del collegio sindacale, i bilanci societari e la remunerazione dei dirigenti.
In vista della diminuzione delle rotte si chiede poi di conoscere, tra l’altro «la previsione degli effetti prodotti dal prospettato ridimensionamento dei servizi sui flussi commerciali, assetti portuali, circolazione di persone e merci sulle infrastrutture di trasporto delle regioni interessate».
«Solo alla luce di quanto il Governo ci verrà a dire – conclude Sanna – potremo farci una ragione di un ridimensionamento del servizio che colpisce tutto il sistema della mobilità di persone e cose di mezza Sardegna, influenzando e stressando anche il sistema di trasporto viario e mettendo nel dimenticatoio ogni prospettiva di sviluppo di un modello mediterraneo di autostrade del mare che coinvolga l’Isola.»