Antonio Solinas (PD): «Cappellacci e Pittalis difendono l’indifendibile PPR elettorale. Presto un nuovo Piano che detterà regole chiare e condivise».
«Pensavamo che la solenne bocciatura degli elettori avesse fatto capire a Ugo Cappellacci e Pietro Pittalis che i sardi non si fanno prendere in giro da provvedimenti elettorali e palesemente illegittimi. Dobbiamo ricrederci, il loro perseverare non conosce limiti.»
Lo ha detto Antonio Solinas, presidente della #Commissione Urbanistica del Consiglio regionale, esponente del PD, in risposta alle dichiarazioni rese dai due esponenti di Forza Italia in merito al #PPR.
«Un Piano che battuto tutti i record di ricorsi, che ha aperto un inutile fronte con il governo nazionale e con il Ministero. In una parola sola un pasticcio, fatto con il solo scopo di cercare un colpo di coda elettorale dopo cinque anni di governo del nulla. Cappellacci e Pittalis lo sapevano e lo sanno bene: quel PPR si poteva concludere solo con la cancellazione, salvando il salvabile e ripartendo quasi da zero. Non ci saranno tentennamenti ma soprattutto si lavora già ad uno sviluppo delle Sardegna che tenga conto degli interessi generali ma anche della tutela dell’ambiente e del territorio. Ci saranno regole certe e condivise, rispettando il ruolo degli enti locali ma anche le procedure e le norme vigenti. Siamo convinti – prosegue Solinas – che entro l’anno potrà arrivare in aula una proposta in grado di rispondere con efficacia e con coerenza alle esigenze della nostra isola. Il resto sono solo chiacchiere da parte di chi per quattro anni non è stato in grado di fare qualcosa di buono per la Sardegna e che nell’ultimo anno ha confusamente cercato di mischiare le carte. Per fortuna i sardi lo hanno capito ed hanno deciso di affidarsi alla serietà dell’attuale maggioranza che in questi pochi mesi ha saputo già ricambiare la fiducia, lavorando anche per correggere gli errori e bloccare i ritardi causati dalla #Giunta Cappellacci. Lo dimostrano, giusto per fare un esempio proprio in campo urbanistico, i dieci PUC adeguati in soli 4 mesi dalla giunta Pigliaru contro gli otto in cinque anni adeguati dall’esecutivo di centro destra.»
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