Cala il sipario domani, domenica 27 luglio, a Portoscuso, sull’ottava edizione di “Parole sotto la torre”.
Cala il sipario domani, domenica 27 luglio, sull’ottava edizione di “Parole sotto la torre”, il festival letterario organizzato dall’associazione “Noteapiedipagina”, con la direzione artistica di Gianni Biondillo ed il coordinamento di Saverio Gaeta. Marcos Giralt Torrente, scrittore e critico letterario spagnolo, parlerà de Il tempo della vita, che è anche il titolo dell’opera con cui ha vinto il #Premio Strega Europeo 2014 (alle 22.00, alla Tonnara Su Pranu di Portoscuso).
Torrente, già vincitore con lo stesso libro del #Premio Nacional de Literatura per la narrativa, collabora da anni con El País, nel 2001 ha pubblicato il romanzo Parigi (Fazi), che gli è valso il premio Herralde, tradotto in molti paesi e molto apprezzato dalla critica internazionale.
A dialogare con lui la giornalista culturale e scrittrice Anna Rita Briganti, che scrive di libri sul cartaceo e sul digitale di Repubblica e che ha appena pubblicato il suo primo romanzo Non chiedermi come sei nata (Cairo Editore).
Prima dell’incontro con lo scrittore madrileno, alle 21, verrà proiettato “Il Tempo della Vita”, cortometraggio diretto da Ignazio Vacca su sceneggiatura di Omar Formentin. Il lavoro nasce da un’idea degli autori «sulla comunicazione e i sentimenti di una società italiana, dove l’umanità va via via scomparendo in un mondo tecnologico, che ruba e mangia il nostro tempo più prezioso, in una corsa sfrenata a discapito della nostra stessa esistenza». A cura dell’associazione culturale Bentu ‘e Beranu, la proiezione sarà presentata da Saverio Gaeta.
Il tempo della vita. Nel suo libro Marcos Giralt Torrente racconta il difficile rapporto con il padre in quel tempo, “il tempo della vita” appunto, trascorso insieme a lui tra incomprensioni e odio-amore, fino alla morte dell’uomo. Tra autobiografia e romanzo, tra narrazione e confessione, l’autore indaga il senso profondo della relazione tra un figlio e un genitore.
“Il tempo della vita” è la storia di una riconciliazione tra un padre e un figlio che, nonostante le reciproche chiusure, i silenzi, i lunghi periodi di separazione, non hanno mai davvero smesso di amarsi.
NO COMMENTS