«Se l’inchiesta sull’acquisto e la somministrazione dei vaccini contro la Lingua blu, aperta dalla Procura di Roma, sarà suffragata da riscontri che porteranno a un rinvio a giudizio, la Regione starà con più forza di prima dalla parte dei pastori, della parte offesa, di chi in questi anni ha visto decimate o sterminate le proprie greggi. Per questo proporrò alla Giunta di costituirci parte civile.»
Lo ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, commentando la notizia rilanciata dai quotidiani.
«In passato, contro l’epidemia, si è sempre agito in maniera estemporanea, comprando medicinali spesso con procedure d’urgenza e senza avere il tempo di testarli in loco.»
L’esponente della Giunta Pigliaru propone un cambio di rotta radicale che parta dal mettere a sistema le Agenzie agricole, il settore sanitario e veterinario per un monitoraggio costante sui territori.
«Un lavoro che, se attivato per tempo, può permettere di riconoscere i sierotipi del virus e far testare in greggi campione i vaccini – ha spiegato l’assessore Falchi -.
Asl, Ara (Associazione regionale allevatori), Agris, Istituto zooprofilattico e gli altri attori del settore devono comunicare bene tra loro per mettere in moto azioni di coordinamento e governance, che in passato sono spesso state assenti.» Per valorizzare le tante eccellenze presenti in Sardegna, l’assessore ha proposto di coinvolgere nella ricerca e nella produzione di questi vaccini le università regionali:
«Spendiamo tanti soldi e dobbiamo impedire che accadano queste cose portando la nostra isola all’avanguardia nella ricerca e nella cura. Siamo fra i primi che vengono colpiti dai virus che arrivano dall’Africa e perché non dobbiamo essere i primi a studiarli e a proporre al resto dell’Europa gli antidoti?»
I vaccini in arrivo in questi mesi sono figli di un iter d’acquisto partito a fine 2013. Si tratta di immunizzanti spenti che, in teoria, non dovrebbero creare alcun problema di rilievo.
A colpire le greggi non c’è solo la lingua blu. «In quest’ultimo periodo – ha aggiunto l’assessore – si sta diffondendo in maniera pericolosa il virus Visna Maedi, che va monitorato con estrema attenzione.»
Sul versante dello stanziamento di 28milioni, da destinare alle aziende agricole colpite dall’epidemia, sono state presentate oggi le controdeduzioni richieste dalla Ragioneria dello Stato alla Regione la scorsa settimana. «Riteniamo – ha concluso Falchi – che le nostre tesi siano fondate e siano più che sufficienti per evitare l’impugnativa.»
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