23 November, 2024
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«L’accordo che la Sardegna ha raggiunto con il governo per il patto di stabilità è un accordo che ha un cuore e dei dettagli. La nostra è la prima regione cui sarà consentito di spendere sino al pareggio di bilancio. È un quadro di buon senso e significa una grande responsabilità, siamo obbligati a ragionare su ogni euro, a trasformarlo in opportunità”.»
Così il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha cominciato, questa mattina in Consiglio regionale, l’esposizione all’Aula dell’accordo sulle nuove regole del patto di stabilità per la Sardegna, sottoscritto lunedì a Roma, formalizzando l’intesa politica raggiunta il 29 maggio a Palazzo Chigi.
Nel suo intervento il presidente della Regione ha spiegato che il cuore dell’accordo è racchiuso in tre punti principali, il primo dei quali è che a partire dal primo gennaio 2015 la Sardegna ha ottenuto la risoluzione strutturale dell’attuale assurdo vincolo del patto di stabilità che prevede un tetto monetario prefissato.
«La Sardegna è la prima regione alla quale sarà consentito spendere tutte le proprie entrate impegnandosi a garantire il pareggio di bilancio peraltro già previsto dalla nostra legge di contabilità», ha ribadito il presidente Pigliaru.
«La Sardegna contribuirà, come tutte le altre regioni e comuni italiani, al risanamento finanziario ed alla riduzione del debito pubblico dell’Italia, che anche noi abbiamo contribuito a generare, attraverso gli accantonamenti previsti dalle manovre finanziarie vigenti, ma non subiamo ulteriori vincoli.»
Un pareggio che la Sardegna punta ora ad ottenere non più su un calcolo annuale ma pluriennale, perché «una buona famiglia si indebita nel momento in cui ne ha bisogno, e recupera, arrivando al pareggio di bilancio, quando ha maggiori possibilità».
Francesco Pigliaru ha toccato il secondo punto, sottolineando che si tratta di “un’ulteriore buona notizia”. È la chiusura del contenzioso relativo al 2013 con la rinuncia da parte dello Stato delle sanzioni previste per lo sforamento del patto da parte della Regione, che nella finanziaria 2013 aveva unilateralmente deciso di ortare fuori patto i 500 milioni del fondo unico per gli Enti locali.
Il presidente della Regione ha illustrato poi la parte finale dell’accordo, che prevede il riconoscimento alla Sardegna di spazi finanziari aggiuntivi per il 2014 pari a 364 milioni, 44 dei quali destinati al contratto di servizio con le Ferrovie dello Stato passato sotto la responsabilità regionale. Secondo l’intesa, inoltre, la Regione si impegna a chiudere il contenzioso aperto con lo Stato in riferimento agli spazi finanziari e agli accantonamenti, oltre che a rinunciare in modo formale alla possibilità di nettizzare il fondo unico per gli enti locali, «possibilità ritenuta illegittima da numerose sentenze della Corte Costituzionale – ha spiegato il presidente – e perseverare in questa scelta ci avrebbe portato con certezza a perdere il giudizio».
«Altre cose rimangono da fare per ottenere una piena attuazione dell’art. 8 dello Statuto sulle entrate: ad esempio, il pieno riconoscimento dell’IRES maturata sul territorio regionale e alcune componenti dei giochi – ha concluso il presidente Pigliaru -, riprenderemo immediatamente il confronto con la Ragioneria dello Stato, porteremo analisi precise, evidenze statistiche, confronti con altre regioni. Lo abbiamo già fatto in passato con la vertenza entrate, quando attraverso alcuni calcoli, neppure troppo difficili, abbiamo ottenuto in due anni il riconoscimento delle nostre posizioni. Ci attrezzeremo ancora, e meglio di allora, ricordando sempre che quando si raggiungono risultati così importanti, la cosa fondamentale, poi, diventa saperli gestire.»

L’assessorato regionale della Sanità ha pubblicato l’elenco degli incarichi vacanti di emergenza sanitaria territoriale 118. 
I posti disponibili sono 9: 
– Asl n. 2 Olbia, postazione Tempio Pausania (anno 2014) 
– Asl n. 2 Olbia, postazione Olbia (anno 2014) 
– Asl n. 3 Sorgono, postazione di Sorgono (anno 2014) 
– Asl n. 5 Oristano, postazione di Ales (anno 2014) 
– Asl n. 5 Oristano, postazione di Bosa (annualità 2013-2014) 
– Asl n. 8 Cagliari, postazione P.O. Marino (anno 2014). 
I medici interessati devono presentare la domanda di trasferimento o nuova assegnazione, tramite posta raccomandata A/R, entro il prossimo 8 agosto al seguente indirizzo: 
Assessorato regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale 
via Roma n. 223 
09123 Cagliari 

L’assessorato regionale del Lavoro ha apportato alcune modifiche al comunicato per le agenzie formative relativo alla semplificazione nelle procedure per l’approvazione dei progetti formativi. 
Le modifiche riguardano: 
– la presentazione della domanda e del progetto formativo almeno 60 giorni prima della data di inizio del corso ovvero entro il 1 giugno di ciascun anno per i corsi con inizio nel mese di agosto ed entro il 15 giugno di ciascun anno per i corsi con inizio nei mesi di settembre e ottobre. Per le domande pervenute in date diverse da quelle indicata, il termine per la conclusione della procedura di approvazione è aumentato di ulteriori 30 giorni rispetto a quelli normalmente previsti. 
Le agenzie dovranno presentare la seguente documentazione: 
– domanda di approvazione del progetto completa di marca da bollo; 
– progetto formativo da presentare in un’unica copia cartacea scansionata in pdf e inviata via e-mail. 
Nel caso in cui l’agenzia formativa voglia riproporre progetti in essere o conclusi, da realizzare nella stessa sede già accreditata e con lo stesso personale, può presentare la sola domanda di approvazione del progetto. Questa possibilità vale solo per i progetti autorizzati a partire dal 1 gennaio 2014 e a condizione che rispettino le prescrizioni regolamentari e normative vigenti al momento della richiesta di reiterazione del progetto. 

L’assessorato dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale ha pubblicato la graduatoria delle richieste ammesse dell’avviso relativo ai finanziamenti destinati ai nidi e micronidi privati per la realizzazione di progetti altamente innovativi in ambito educativo e per l’incremento dei posti disponibili. 
L’assessorato, inoltre, ha reso disponibile l’elenco delle richieste non ammesse. 
L’intervento si inserisce nel piano straordinario per lo sviluppo dei servizi socio-educativi per la prima infanzia ed è rivolto, in particolare, alle strutture già esistenti e operanti in collaborazione con i comuni. 

Narcao balla con i “lupi”. I #Los Lobos, la leggendaria band ispano americana, incantano nella prima serata della XXIV edizione del #Narcao Blues Festival, la rassegna internazionale con la musica afroamericana ed i suoi migliori interpreti che, dal 23 al 26 luglio, si svolge a Narcao, sul palco allestito in Piazza Europa.

Prima della magistrale esibizione dei #Los Lobos a scaldare l’arena di Piazza Europa ci hanno pensato Joe Driscoll e Sekou Kouyate. I due musicisti, americano il primo, della Guinea il secondo, sono riusciti ad attirare l’attenzione e coinvolgere il folto pubblico presente grazie alla loro performance in cui si fondono hip hop, funk e soul, rock con afrobeat, reggae e splendidi groove africani dove la “kore”, l’arpa dell’Africa occidentale, qui in versione elettrificata, magnificamente suonata da Kouyate, ha regalato ipertrofici riff.

Ma le attese erano tutte per loro, i Los Lobos, i leggendari “lupi” del #Barrio Est di Los Angeles. E Louie Perez, chitarrista e voce di una band sulle scene da oltre quarant’anni, Steve Berlin (sax e tastiere), Conrad Lozano (basso), David Hidalgo (voce e chitarra) e Enrique “Bugs” Gonzalez (batteria) non hanno certo tradito le aspettative dei tanti fan giunti nel piccolo centro del Sulcis. E che, dopo aver assistito ad oltre un ora di rock latino, sono esplosi in un urlo di gioia sulle note di “La Bamba”, la colonna sonora dell’omonimo film che, narrando la breve vita di #Ricardo Valenzuela, alias Richie Valens, prima star del rock’n’roll latino e prematuramente scomparso in un incidente aereo, ha consacrato la carriera musicale dei “lupi”, tutt’ora in ascesa.

Questa sera (giovedì 24 luglio) il festival prosegue con il country blues di Mauro Ferrarese e Alessandra Cecala dei “Reverend and the Lady” e il supergruppo musicale dei “Playing for Change”, artisti di strada di varie etnie uniti dalla musica e da un progetto di pace e solidarietà verso i paesi del Terzo Mondo.

Domani (venerdì 25 luglio), invece, sarà la volta del “Mike Seeber Trio”, freschi vincitori del prestigioso “German Blues Challenge” e la “The Steepwater band” che, oltre al blues del Delta, ha assorbito qualsiasi genere musicale dalla psichedelia al Jazz al Rock’n’Roll degli anni ‘50.

Il festival, che si avvale della direzione artistica di Gianni Melis, è organizzato dall’#Associazione Culturale Progetto Evoluzione, con il contributo della #Regione Autonoma della Sardegna assessorato alla Pubblica istruzione sport e Spettacoli ed assessorato al Turismo, della #Provincia di Carbonia Iglesias, della Fondazione Banco di Sardegna e il patrocinio del #Comune di Narcao. E che, in quattro giorni di concerti, condurrà gli appassionati in un’emozionante “viaggio musicale” nel cuore del Sulcis, terra affascinante e ricca di suggestivi scorci naturalistici e di tesori di archeologia industriale.

Teatro della rassegna musicale è Piazza Europa, al centro del paese, ideale scenario per quattro intense serate, a partire dalle 21.30, di 8 concerti con la consueta e collaudata formula dei due gruppi per serata.

Da non perdere l’appuntamento con il “DopoFestival” in località Santa Croce dove si potrà ascoltare blues di alta qualità con i “The Blues Queen” (il 23 e il 25 luglio) e i “Milestones” (24 e 26 luglio) con un omaggio ai “Rolling Stones” per i loro 40 anni di attività.

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Svolta negativa nella lunga vertenza nazionale della #Keller, la società che ha uno stabilimento anche in Sardegna, a Villacidro.

«Non è stato possibile convincere il liquidatore guidiziario a prorogare per altri due mesi la cassa integrazione in deroga che scade il 5 agosto prossimo», ha annunciato ieri Virginia Mura, assessore regionale del Lavoro, presente all’incontro a Roma insieme all’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras.

Dal 6 agosto, dunque, i lavoratori della Keller potrebbero essere licenziati e messi in mobilità.

«Ma ci sono manifestazioni di interesse di imprenditori seri e noi le valuteremo per fare in modo che la ripresa dell’attività produttiva diventi una realtà», ha aggiunto Maria Grazia Piras.

«Puntiamo sul rilancio della produzione che impieghi tutti i dipendenti – ha concluso Virginia Mura – e non sugli ammortizzatori sociali, che pure sono importanti. Confidiamo che venga autorizzata dalla magistratura l’amministrazione straordinaria richiesta dai sindacati.»

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Il Consiglio regionale ha approvato la risoluzione n. 2 della 2ª commissione sulla situazione dei lavoratori delle biblioteche. 

La risoluzione impegna il presidente della Regione e la Giunta:

– a subordinare il trasferimento delle risorse ordinarie agli enti locali per la costituzione, il funzionamento, l’incremento e la gestione delle biblioteche di enti locali oltre che al possesso dei requisiti biblioteconomici, anche a quello dei requisiti amministrativi tra i quali devono essere ricompresi:

a) l’applicazione e il rispetto del contratto CCNL per i dipendenti delle imprese dei servizi pubblici per la cultura, il turismo, lo sport e il tempo libero che tenga conto del livello di professionalità posseduto e dell’inquadramento giuridico del personale addetto alle biblioteche;

b) il rispetto, in sede di aggiudicazione dell’appalto del servizio, dell’articolo 82, comma 3 bis, del decreto legislativo n. 163 del 2006;
– a incrementare i finanziamenti a favore delle biblioteche e dei sistemi bibliotecari della Sardegna anche al fine di adeguare i trasferimenti relativi al personale al contratto di categoria;


– a emanare direttive rivolte agli enti locali al fine di uniformare l’applicazione dei modelli di contrattazione per il personale delle biblioteche e dei sistemi bibliotecari da parte delle imprese operanti nel settore;

– ad assicurare una verifica e un adeguamento continuo degli standard relativi al personale, alle strutture e ai servizi offerti al pubblico nell’ottica di un miglioramento progressivo e coordinato;

– a garantire la vigilanza sul rispetto della normativa sugli appalti nell’intero comparto;

– a procedere in tempi brevi a una riorganizzazione complessiva e organica del sistema dei beni culturali in una prospettiva dinamica volta a puntare sulle strategie innovative nel settore della comunicazione e dell’informazione e con una rinnovata attenzione alla domanda culturale;

– a procedere a un monitoraggio dell’intero sistema bibliotecario della Sardegna volto in particolare ad accertare: l’entità del personale attualmente impiegato nei progetti finanziati ai sensi della legge regionale n. 14 del 2006, i relativi livelli di inquadramento, la quantità delle ore effettivamente lavorate, il costo reale annuale di ciascun lavoratore e il livello di servizi offerto.

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«In seguito alla richiesta di semenze sarde da parte della multinazionale olandese #Rijk Zwaan, i consiglieri regionali di Sinistra Ecologia Libertà e Irs hanno presentato un ordine del giorno, che è stato approvato ieri, per la difesa della biodiversità sarda.» Lo ha detto stamane Luca Pizzuto, consigliere regionale e coordinatore regionale di #Sinistra Ecologia Libertà.

Con quest’ordine del giorno la regione si impegna a mettere in atto tutti gli strumenti e le azioni possibili e necessarie a non fornire in futuro le semenze sarde a delle multinazionali, il cui obiettivo è brevettare il diritto intellettuale sui semi per mero scopo di lucro.

La regione si impegna, inoltre, ad attivare percorsi di tutela legale delle semenze e a costruire condizioni per la diffusione delle suddette anche attraverso l’agevolazione di attività sementiere e vivaistiche locali.

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Christian Solinas, capogruppo del Psd’Az in Consiglio regionale, è intervenuto ieri sera sull’approvazione a maggioranza della risoluzione sulle riforme.

«Il percorso delle riforme parte col piede sbagliato – ha dichiarato Solinas –. La maggioranza si è arroccata nel chiuso del palazzo, pensando di poter affrontare in solitudine un percorso che i sardisti ritengono debba, invece, coinvolgere tutto il popolo sardo. Da tempo, infatti, abbiamo indicato nell’assemblea costituente lo strumento di partecipazione democratica di tutte le forze politiche, sociali e culturali dell’Isola.»

«Il centrosinistra, nominalmente sovranista e indipendentista, non vuole riconoscere il risultato delle ultime elezioni regionali: rappresenta, infatti, poco meno di 300mila sardi e solo grazie ai tecnicismi di una legge elettorale sbagliata, governa la maggioranza dei seggi dell’Aula, mentre altre forze con percentuali importanti sono escluse dal gioco democratico e dal confronto sulle riforme costituzionali. Vorremmo capire, inoltre, – ha concluso Solinas – se questa maggioranza ritiene di poter scegliere quali referendum attuare e quali disattendere: la volontà dei sardi, per noi sardisti, deve essere, infatti, rispettata tanto per gli enti inutili, quanto per l’assemblea costituente.»