23 November, 2024
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Sala consiliare San Giovanni Suergiu 1

Il direttivo della sezione “Sandro Pertini” del Partito Socialista Italiano di San Giovanni Suergiu, convocato dalla segretaria Romina Amasio, ha deliberato, vista la grave crisi in cui versano i cittadini, aberrati da mille problemi e da una povertà crescente, di proporre all’Amministrazione comunale, con una petizione popolare, la non applicazione della #Tasi, facendo ricorso a quanto previsto dall’art. 676 della legge 147/2013 che recita “Il comune con deliberazione del Consiglio Comunale,  ai sensi dell’art. 52 del Decreto legislativo n. 446 del 1997, può ridurre l’aliquota fino all’azzeramento”.

Il gazebo del partito, per la raccolta delle firme, sarà a disposizione della comunità secondo il seguente calendario:

il 23.07.2014, dalle ore 17,00 alle ore 19,00, in piazza IV Novembre a San Giovanni Suergiu;

il 24.07.2014, dalle ore 17,00 alle ore 19,00, nella piazzetta di Palmas;

il 28.07.2014, dalle ore 17,00 alle ore 19,00, nella piazzetta di Matzaccara;

il 29.07.2014, dalle ore 17,00 alle ore 19,00, nella piazzetta di Is Urigus;

Per la firma della petizione i cittadini devono presentare un documento di identità.

I lavoratori della Proservice di Cagliari, società in house della Provincia impegnata in diverse attività fra cui la disinfestazione antinsetti interamente finanziata dalla Regione sono in stato di agitazione a causa di una manovra di riduzione dei costi che, oltre al ridimensionamento del servizio, apre scenari di incertezza per le prospettive future della società.

Sulla situazione complessiva della Proservice, l’on. Eugenio Lai, consigliere regionale di Sel e vice presidente del Consiglio regionale, ha sollecitato l’intervento degli assessori dell’Ambiente e del Lavoro con una interrogazione in cui, in primo luogo, chiede chiarezza sui rapporti fra Regione e Provincia di Cagliari.

«Occorre sapere intanto se la Regione ha ridotto i finanziamenti erogati alla Provincia per lo svolgimento del servizio di disinfestazione e poi se tali finanziamenti hanno, come sarebbe logico, una destinazione vincolata.»

«Senza la necessaria chiarezza su questi due punti – osserva l’on. Lai – non si capisce perché l’Amministrazione provinciale di Cagliari abbia disposto la riduzione di orario dei lavoratori Proservice impegnati nella disinfestazione motivandola con la necessità di ridurre i costi di gestione».

«La vicenda della Proservice – ha concluso Lai – non può e non deve essere affrontata solo dal punto di vista contabile. Anche perché, nel delicato momento di transizione legato al riordino degli Enti intermedi sul territorio che vede la Regione impegnata nell’esame di una nuova legge, è necessario in primis dare certezze ai lavoratori che svolgono servizi essenziali per la comunità.»

Francesco Pigliaru 1 copia

E’ iniziata alcuni minuti fa la seduta del Consiglio regionale. Al primo punto all’ordine del giorno le comunicazioni del Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, sull’accordo tra Governo e Regione in materia di #patto di stabilità, sul quale ieri i gruppi di opposizione avevano tenuto una conferenza stampa molto critica, nella quale hanno chiesto espressamente al presidente Pigliaru di riferire in Aula.

Attendati Alcoa 3 copia

L’esito dell’incontro svoltosi ieri al ministero dello Sviluppo economico che sembra aver aperto una prospettiva per la cessione dello stabilimento #Alcoa, alla multinazionale svizzera #Glencore, è giudicato positivamente dal deputato del Partito Democratico Emanuele Cani.

«Esprimo un giudizio positivo sull’incontro di oggi, cui ho partecipato assieme ai sindaci e ai rappresentanti sindacali e ai lavoratori alla presenza della Regione Sardegna e del Governo – ha commentato il deputato di Carbonia -. A mio parere si è trattato di una riunione importante perché, come riferito dal viceministro De Vincenti, “il Governo e la Regione hanno confermato di aver preso contatto e avviato un confronto con un nuovo importante operatore internazionale interessato all’acquisizione dello smelter di Portovesme”. Non solo il ministro ha aggiunto che “Al riguardo è in corso un’approfondita istruttoria preliminare della disponibilità nel lungo termine di condizioni di approvvigionamento dell’energia elettrica in linea con lo specifico mercato nei principali paesi europei”. Non meno importante il punto in cui si spiega che “Governo e Regione hanno comunicato al gruppo industriale interessato che intendono sostenere la ripresa della produzione e dell’occupazione mettendo a disposizione anche lo strumento del Contratto di Sviluppo completando le infrastrutture in tempi certi”. Appare, invece, un po’ deludente la posizione di Alcoa che si è limitata a confermare di “restare disponibile a considerare una seria espressione di interesse all’acquisto dell’impianto di Portovesme da parte di un acquirente che offra ragionevoli garanzie di assicurarne la continuità operativa”. E che ha comunque dichiarato di interrompere al al 31 luglio 2014 i lavori di manutenzione dello stabilimento in quanto tutti i lavori previsti sarebbero stati eseguiti.»

«Ocorre vigilare costantemente sullo stato della vertenza – conclude Emanuele Cani – con l’unico obiettivo di riaprire lo stabilimento consentendo ai lavoratori di riprendere il loro impiego.»

«No ai facili entusiasmi e alle iniezioni di fiducia di cui gli operai della ex Alcoa non hanno il minimo bisogno – sottolinea da parte sua Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia –. I toni trionfalistici con cui il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru ha commentato l’incontro che si è tenuto ieri mattina al Mise per discutere della vertenza Alcoa, appaiono incauti e prematuri. C’è ben poco da festeggiare, insomma, di fronte al grave problema dell’approvvigionamento energetico e agli ammortizzatori sociali che non arrivano. Le tute blu sulcitane non hanno certo bisogno delle vacue parole con cui Pigliaru pretenderebbe di creare quello che definisce un “clima di fiducia”.»

«Prima di assegnarsi, da solo, il trenta e lode per avere instaurato una nuova trattativa con un operatore interessato all’acquisizione dell’impianto, la Glencore – aggiunge Ignazio Locci –, il presidente farebbe bene a creare le condizioni affinché lo stabilimento diventi nuovamente appetibile. E senza energia a prezzi vantaggiosi e infrastrutture adeguate non si va da nessuna parte. Del resto, di presunte trattative se ne sono viste svariate, ma di garanzie sull’energia nemmeno l’ombra. Inoltre, la Glencore vede all’orizzonte la scadenza della super interrompibilità che fino a oggi gli ha garantito costi energetici a prezzi accettabili. Forse gli operai dovrebbero farsi impressionare dal “Memorandum of Understanding” tra investitore e istituzioni necessario per passare alla manifestazione di interesse di cui parla Pigliaru, ma anche se l’altisonanza dell’inglese che si fonde con i latinismi può apparire affascinante, di fatto non si traduce in niente di concreto. Nulla, in sostanza, si può toccare con mano.»

«Il Governatore – conclude il consigliere regionale di Sant’Antioco – si metta al lavoro e si presenti al prossimo appello. Ma stavolta lo faccia con qualcosa in mano.»

Attendati Alcoa 4 copia

La multinazionale #Glencore, già presente nel Sulcis con la #Portovesme srl, è interessata all’acquisizione dello stabilimento #Alcoa. E’ questo l’elemento più importante emerso oggi nel nuovo vertice svoltosi al ministero dello Sviluppo economico, per l’esame della vertenza, tra il Governo, rappresentato dal viceministro Claudio De Vincenti, la Giunta regionale guidata dal governatore Francesco Pigliaru, e le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali. A questo punto, anche se non c’è niente di ufficiale, la trattativa con l’altra multinazionale, la Klesch, sembra perdere quota.

La trattativa per la cessione dello stabilimento, come auspicano la Giunta regionale, i sindaci (alcuni anche oggi erano presenti a Roma), e soprattutto, i lavoratori, potrebbe andare incontro ad un’accelerazione ma resta ancora irrisolto il problema principale, quello relativo alle tariffe energetiche. Per arrivare ad una conclusione positiva, è necessario ed indispensabile arrivare ad un prezzo dell’energia intorno ai 30 euro a MWh. Alcoa, inoltre, ha ribadito di non aver ancora ricevuto alcuna offerta né tantomeno un piano industriale.

I tempi sono sempre più stretti, perché il 31 luglio terminerà il periodo di manutenzione.

Durante lo svolgimento dell’incontro, i 150 lavoratori arrivati ieri dalla Sardegna hanno manifestato rumorosamente ed uno di loro è stato colto da malore e soccorso da un’ambulanza.

«Questa vertenza va affrontata con totale senso di responsabilità da parte di tutti, costruendo un clima di fiducia – ha detto il Governatore Pigliaru -. È chiaro che si tratta di una trattativa difficile, ma è importante ricordare che, fino a poco tempo fa, trattativa non ce n’era alcuna. Noi ci siamo impegnati, sin dalla prima ora, nel creare condizioni stabili perché un nuovo potenziale investitore, tra quelli che abbiamo chiamato in campo, riavvii lo stabilimento.»

Il verbale d’incontro redatto dal Mise spiega che «Governo e Regione agiscono perché si possa pervenire, in accordo con primario operatore nazionale, ad una positiva condivisione nei tempi più rapidi dell’istruttoria sulla questione energia con l’obiettivo di individuare condizioni di mercato che possano favorire la economica gestione nel lungo periodo dell’impianto di Portovesme. Il confronto in corso ha l’obiettivo da parte di Governo e Regione di arrivare alla sottoscrizione di un Memorandum of Understanding (MOU) tra investitore e istituzioni al quale potrà immediatamente seguire la manifestazione di interesse ad Alcoa ed il conseguente avvio del confronto diretto tra i soggetti imprenditoriali. Infine, Governo e Regione hanno comunicato al gruppo industriale interessato che intendono sostenere la ripresa della produzione e dell’occupazione mettendo a disposizione anche lo strumento del Contratto di Sviluppo e completando le infrastrutture in tempi certi». 

«La nostra richiesta, che è anche il nostro impegno – ha concluso il presidente Pigliaru – è quello di chiudere il Memorandum of Understanding entro il mese di agosto. Il tavolo è aperto e continueremo a lavorare.»

Grande successo ieri sera, sul lungomare Cristoforo Colombo di Portoscuso, per la serata conclusiva del progetto “#Cucinando sul mare – La cucina portoscusese incontra il mondo”, organizzato per la promozione della formazione professionale e la valorizzazione della tradizione e della cucina locale, che si è avvalso della presenza dello chef di fama internazionale #Antonino Cannavacciuolo, in arrivo direttamente da “#Cucine da incubo” e, nella giuria di qualità, di quattro dei più affermati chef sardi: Achille Pinna, Luigi Pomata, Roberto Petza e Stefano Deidda.

Il progetto è stato realizzato dalla società cooperativa sociale “Stella dei Mari” con la collaborazione del comune di Portoscuso, guidato dal sindaco Giorgio Alimonda, ed il sostegno finanziario di Alcoa Foundation, rappresentata dal dottor Fabio Carboni.

Il #1° Meeting Gastronomico ha visto protagonisti 10 ristoranti locali ed è stato trasmesso in diretta streaming su www.comune.portoscuso.ci.it , grazie al qualificato supporto tecnico della società Medianet.

La serata conclusiva ha proposto le antiche tradizioni locali legate alla pesca del tonno ed alla sua cucina; l’esibizione dei bambini della scuola media che hanno cantato l’Inno di Portoscuso composto dal maestro Renzo Sanna; la proiezione del video del progetto “Cucinando sul mare”, realizzato da Ignazio Vacca; l’esibizione della scuola studio danze sportive di Omar & Sonia; l’esibizione di tre allieve di canto moderno, vocal coach Nadia Fois; e, alla fine, uno spettacolo musicale della band “Non Soul Funky”. Rinviato, a causa delle non buone condizioni meteorologiche, con la presenza di un forte vento, lo spettacolo pirotecnico.

Grandissima la partecipazione popolare, probabilmente superiore alle più rosee previsioni, con oltre un migliaio di persone che hanno affollato fino a tarda sera anche gli stand espositivi artigianali ed i locali del lungomare Cristoforo Colombo.

Nel corso della serata è stato presentato il libro “Cucinando sul mare – Assaggi di Portoscuso”, nel quale sono riportate le schede dei dieci ristoranti partecipanti al progetto, con una preziosa documentazione fotografica di Ignazio Vacca, sulle specialità culinarie e su Portoscuso.

Il fulcro di tutto il progetto è stata la formazione professionale. Il percorso si è sviluppato attraverso dei corsi, passando dalla creazione del libro di cucina della città di Portoscuso, sino alla realizzazione di una ricetta condivisa dai vari ristoratori locali per arrivare a depositare un marchio (brand) che identifichi Portoscuso per i suoi prodotti culinari. I corsi sono stati seguiti da insegnanti del settore turistico alberghiero e da chef regionali e nazionali.

Nella serata conclusiva, come già sottolineato, i ristoranti locali si sono cimentati nel 1° Meeting Gastronomico, con la preparazione di un piatto tipico, sottoposto prima al giudizio della giuria di qualità, guidata da Antonino Cannavacciuolo, poi a quello della giuria popolare. I piatti sono stati distribuiti ai giurati dai volontari della Pro Loco che ha collaborato con grande impegno alla miglior riuscita dell’evento.

Al termine della serata, è stato decretato anche un vincitore, lo chef Andreino Fois del Ristorantino. Il premio, per un accordo preventivo raggiunto da tutti i ristoranti, verrà devoluto in beneficenza.

Per tutta la serata c’è stato un grande entusiasmo per la presenza di Antonino Cannavacciuolo, che ha raccontato le tappe della sua formazione ed ha sottolineato la bellezza del territorio del Sulcis, sul quale ha invitato tutti ad investire per il futuro.

La serata ed il progetto si sono conclusi con un arrivederci al 2015, quando, con ogni probabilità, verrà organizzata la seconda edizione. Il responsabile di Alcoa Foundation, il dottor Fabio Carboni, ha assicurato l’attenzione verso l’iniziativa e verso altri progetti di qualità.

Il presidente della Cooperativa Sociale Stella dei Mari, Christian Masia, ha ringraziato tutti per il sostegno dato all’iniziativa che, pur con qualche piccolo problema, si è chiusa con un bilancio ampiamente positivo.

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Cocco Cozzolino

Il consigliere regionale Lorenzo Cozzolino (PD) ha presentato un’interrogazione sul mancato adeguamento del tariffario costi per protesi, ortesi ed ausili.

Lorenzo Cozzolino sottolinea che «il mancato aggiornamento del nomenclatore tariffario, per affermazione dello stesso presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani del Senato, costituisce un fatto di estrema gravità in quanto tocca la sfera di autonomia dell’individuo all’interno di un sistema di relazioni, rapporti sociali e di vita di comunità che garantiscono all’individuo di potersi affermare e sviluppare».

«Non è più procrastinabile una riorganizzazione del sistema – aggiunge Cozzolino – con la suddivisione in nomenclatori distinti in relazione: all’omogeneità delle tipologie incluse, ai bisogni dei destinatari e alle peculiarità dei percorsi erogativi con la puntuale individuazione delle figure professionali deputate alla fornitura; la revisione della lista delle tipologie di ausili erogabili  – previa eliminazione di quelli obsoleti  a fronte dell’inclusione delle nuove tecnologie – e un più efficace sistema di identificazione dei dispositivi “finiti erogabili” (marca e modello) per ciascuna tipologia inclusa attraverso la registrazione approvata da una apposita Commissione, come quella per il farmaco, dei modelli fornibili.»

Il consigliere regionale del PD interroga il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e l’assessore competente della Sanità. Luigi Arru, per sapere «se la Giunta Regionale intenda promuovere nel breve ogni fattiva iniziativa volta a sensibilizzare il ministero della Salute affinché provveda, in tempi celeri, all’adeguamento del tariffario costi del Regolamento, ex D.M. 332/99, e al suo adeguamento; e se, nelle more la Giunta regionale intenda o meno adottare un provvedimento di aggiornamento  pari al 9 % dei costi, fermo al biennio 2006-2008,  comparabile a  quelle che sono le esigenze attuali».

Paolo Truzzu 2

«La recente stabilizzazione di 51 precari della Regione è avvenuta con regole contraddittorie e senza una visione complessiva dei problemi del precariato all’interno dell’amministrazione regionale.»

Lo ha detto in una conferenza stampa il consigliere regionale di Fdi-An Paolo Truzzu, che sull’argomento ha presentato da tempo un’interpellanza rimasta senza risposta, aggiungendo che «pur attribuendo un grandissimo valore ad ogni posto di lavoro, l’incertezza delle procedure, l’eccesso di discrezionalità, gli interventi parziali e la poca chiarezza sui requisiti richiesti non sono certo la strada giusta per risolvere l’annosa questione del precariato né rappresentano la prospettiva corretta per i concorsi che dovranno essere banditi dalla Regione in futuro».

Quella del concorso, secondo Truzzu, «è l’unica strada percorribile: garantirebbe i precari, che potrebbero essere ammessi direttamente alle prove scritte ed orali saltando la fase della pre-selezione, aprirebbe la strada alle progressioni interne del personale che vuole crescere dal punto di vista professionale e faciliterebbe l’accesso nella pubblica amministrazione delle giovani generazioni (in Italia, solo il 9% dei dipendenti pubblici ha meno di 40 anni)».

«Manca un quadro complessivo del precariato all’interno della Regione – ha concluso Paolo truzzu – e non si sa quanti e quali posti potranno essere messi a concorso nel futuro. Ma soprattutto, a causa del comportamento della Giunta e dell’Assessore, si è messo in moto attraverso la recente stabilizzazione di 51 unità un meccanismo perverso che potrebbe portare da un lato a nuove assunzioni prive dei requisiti minimi di legittimità ed equità e dall’altro ad un contenzioso giudiziario che finirebbe per bloccare tutto.»

Carbonia dall'alto 18 copia

Scadranno il 20 settembre 2014, alle ore 13.00, i termini per partecipare al bando per l’assegnazione di 3 terreni edificabili nel Piano di Zona (PdZ) di Santa Caterina.

I 3 terreni, che consentono la realizzazione di alloggi a schiera, hanno un costo molto interessante: 18.112,28 euro, comprese le urbanizzazioni primarie. Ciascun terreno è grande 156 metri quadri e può essere acquistato dai singoli cittadini.

La domanda dovrà essere indirizzata a: Comune di Carbonia – Ufficio Patrimonio, Piazza Roma n. 1 – 09013 Carbonia e consegnata, all’Ufficio Protocollo Generale del Comune di Carbonia (palazzo Comunale, Front Office) o inviata tramite raccomandata A/R. In caso di spedizione tramite raccomandata A/R farà fede il timbro postale.

I bandi e i moduli di domanda potranno essere ritirati presso la portineria del Comune (Uscieri, palazzo comunale, piano terra), o scaricati dal sito web del Comune di Carbonia (www.comune.carbonia.ci.it) nella sezione Bandi e Concorsi – Altri Bandi.

Per informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Patrimonio negli orari di ricevimento al pubblico (dal lunedì al venerdì: 10,00-12,00; martedì pomeriggio: 16,00-17,00) oppure telefonare ai numeri 0781/694.232-281.

Nave Tirrenia Janas

Trasferimento della sede legale della #Cin-Tirrenia in Sardegna; condizioni agevolate per le merci, tariffe agevolate per i residenti ed i “nativi” (cioè sardi di nascita ma residenti altrove) nell’intero anno solare; tariffe promozionali per i non residenti finalizzate ad incentivare i flussi turistici verso l’Isola.

Sono i punti qualificanti di una risoluzione approvata dalla 4ª Commissione (Governo del territorio, mobilità) del Consiglio regionale, presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd), nella quale, in premessa, è stato ribadito che la Regione non ritiene “adeguato” il servizio di collegamento svolto da Cin-Tirrenia Spa da e per la Sardegna e che si condivide l’azione fin qui svolta dalla Giunta regionale nel settore del trasporto marittimo.

La risoluzione non è solo un atto di natura politica o parlamentare ma impegna la Giunta regionale ad avviare con Cin-Tirrenia Spa un vero e proprio negoziato all’interno del quale la Sardegna punta ad ottenere alcuni risultati concreti di particolare significato.

Attraverso l’azione della Giunta, infatti, sarà possibile modificare la convenzione che regola i rapporti fra lo Stato e Cin-Tirrenia Spa sottoscritta nel marzo del 2010, con la Regione inserita a pieno titolo nel rapporto bilaterale fra i due contraenti per effetto di una sentenza della Corte Costituzionale in cui si è stabilito che qualsiasi modifica della stessa convenzione potrà essere introdotta solo con il parere favorevole della #Regione Sarda.

Il contesto in cui sono maturate le condizioni per cambiare la convenzione è strettamente legato all’andamento del mercato del trasporto marittimo. L’art. 9, infatti, prevede che in presenza di scostamenti strutturali dei ricavi superiori al 3% ciascuna delle parti possa chiedere interventi in grado di ristabilire il miglior equilibrio possibile dal punto di vista economico-finanziario. Cin-Tirrenia Spa ha sottoposto recentemente alla Regione una serie di dati di mercato che richiedono interventi correttivi su «tipologie e frequenze delle tratte da e per la Sardegna» e la Regione, con la risoluzione della 4ª Commissione e con la conseguente azione della Giunta regionale, ha indicato qual è, a suo avviso, il quadro in cui dovranno essere inseriti gli interventi finalizzati al raggiungimento del nuovo equilibrio economico-finanziario. Ora la parola passa al confronto fra le parti.