23 November, 2024
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 Opposizione 2 23 07 2014Opposizione_2307 2014

I capigruppo dell’opposizione in Consiglio regionale hanno tenuto una conferenza stampa congiunta, questa mattina, nel corso della quale hanno chiesto che il presidente della Giunta, Francesco Pigliaru, e l’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, riferiscano, questo pomeriggio in Aula, sui contenuti dell’intesa sottoscritta a Roma con il Governo nazionale in ordine alla cancellazione dei tetti di spesa del #Patto di stabilità e sull’introduzione del pareggio di bilancio. «Senza un chiarimento da parte della Giunta – ha dichiarato Pietro Pittalis (Fi) – si pregiudicano i lavori dell’Aula ed è inaccettabile che il Consiglio regionale sia esautorato su un tema di fondamentale importanza come è quello che riguarda le entrate e il bilancio della Regione». Le forze dell’opposizione auspicano, a questo proposito, un intervento del presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, per richiamare la Giunta «alla correttezza e al rispetto del ruolo, delle funzioni e delle prerogative della massima assemblea sarda».

Pietro Pittalis (Fi), Gianluigi Rubiu (Udc), Attilio Dedoni (Riformatori), Christian Solinas (Psd’Az) e Modesto Fenu (Sardegna) lamentano di non conoscere il testo dell’accordo siglato dalla giunta e dal governo nazionale («abbiamo appreso i contenuti dagli organi di informazione») ma non risparmiano critiche su ciò che è emerso in questi ultimi due giorni: «Le parole che utilizziamo per definire l’accordo sul pareggio di bilancio, sono quelle a cui ha fatto ricorso un autorevole esponente della maggioranza e assessore della giunta Pigliaru, quell’accordo è una truffa contabile». Il capogruppo di Forza Italia ha proseguito denunciando «una profonda debolezza dimostrata dalla Giunta nel dare seguito ad un’intesa che fa retrocedere la Sardegna e che mortifica l’Autonomia, lasciando allo Stato la determinazione del flusso delle entrate della Regione sarda».

Il capogruppo dell’Udc, Gianluigi Rubiu, ha ricordato le recenti dichiarazioni del presidente della Giunta («saremo la prima Regione ad ottenere il pareggio di bilancio») per affermare che, con il nuovo accordo, «per la Sardegna non ci sarà alcun pareggio ma solo una pesante sconfitta». Rubiu ha sottolineato le conseguenze negative per le risorse a disposizione degli Enti Locali («dovranno chiedere ulteriori soldi ai cittadini per far fronte alle spese») e paventato il rischio che «si ripropongano i danni causati nel 2006 con l’intesa istituzionale sulle entrate».

Il capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni, ha insistito sulla mancata informazione resa al Consiglio da parte del presidente della Giunta e dell’assessore alla Programmazione e ha evidenziato che «nessuno, fino a questo momento, ha avuto modo di conoscere il documento sottoscritto a Roma dalla Regione con il governo di Renzi». Dedoni ha denunciato un atteggiamento definito “arrendevole” da parte del presidente della Giunta dinanzi alle diverse vertenze aperte con lo Stato e ha preannunciato “battaglia” anche per le accise.

Il capogruppo del Psd’Az, Christian Solinas, ha definito “poco serio e poco responsabile” il comportamento dell’Esecutivo regionale in riferimento al fatto che «il Consiglio apprende della conclusione di importanti accordi senza che si possano conoscere i relativi atti». Solinas ha sottolineato che non c’è alcunché di storico «nella sbandierata conquista del pareggio di bilancio, perché già dal febbraio 2013, in un documento di facile consultazione anche sul web, il ministero dell’Economia ne aveva preannunciato l’applicazione per tutte le Regioni». L’esponente sardista ha inoltre rimarcato l’esiguità degli spazi finanziari per l’anno in corso ed ha concluso esprimendo preoccupazione per il metodo utilizzato dalla Giunta («quello della trattativa riservata con lo Stato al limite della segretezza»).

Il capogruppo di “Sardegna”. Modesto Fenu, ha definito un «sopruso della Giunta dei nominati nei confronti dei rappresentanti eletti dal popolo sardo» il comportamento dell’esecutivo regionale nei confronti del Consiglio. Per il consigliere eletto nella lista “Zona Franca per Randaccio” l’accordo sul patto di stabilità «è un accordo al ribasso che si cerca di far passare come un grande risultato politico». «La Sardegna – ha concluso Fenu – ha bisogno di una Giunta che difenda gli interessi dei sardi e che non si appiattisca davanti ai voleri del governo italiano».

Il consigliere, Paolo Truzzu (gruppo Sardegna, eletto nelle liste di Fratelli d’Italia) ha sottolineato l’insufficienza del plafond di spesa disponibile per fare fronte alle spese della Regione e denunciato «le incognite del pareggio di bilancio». «Non si conoscono le regole – ha concluso Truzzu – a cui la Regione dovrà attenersi già dal 2015».

L’ex presidente della Regione, Ugo Cappellacci (Fi), ha definito l’accordo siglato a Roma «una solenne fregatura: una vera patacca». «E’ un risultato storico – ha aggiunto Cappellacci – ma solo per il Governo che con questo “accordo trucco” ottiene l’esclusivo accertamento delle entrate della Regione sarda». L’ex governatore del centrodestra ha dichiarato che per l’Isola è assai difficile potersi fidare dello Stato nell’accertamento delle proprie entrate. «Nel corso degli ultimi anni – ha affermato l’esponente dell’opposizione – i diversi governi italiani che si sono succeduti hanno dimostrato assai scarsa affidabilità sulla materia». Cappellacci ha ricordato i circa tre miliardi di euro di spazi finanziari a disposizione nel bilancio 2013 per domandare che cosa ci sia di storico nella conquista di 364 milioni di euro di spese euro compatibili per il 2014. «La verità è che a Roma brindano – ha concluso l’ex presidente della Giunta – perché è tornato Pigliaru, l’assessore che nel 2006 ha siglato la vertenza delle entrate».

Il consigliere Oscar Cherchi (Fi), nel dichiarare piena condivisione per l’iniziativa dei gruppi dell’opposizione ha affermato che le definizioni più appropriate per definire l’accordo tra Regione e Governo, restano quelle utilizzate dall’attuale assessore dei Lavori pubblici. «L’intesa che ci viene sbandierata come un risultato storico – ha affermato Cherchi – è una vera e propria truffa contabile in danno della nostra Autonomia».

Il consigliere Giorgio Oppi (Udc) ha ribadito la richiesta alla giunta perché riferisca in Aula sui contenuti dell’accordo e rimarcato “l’assenza di trasparenza” su temi altrettanto importanti. «Sembra che siano ritornati i tempi – ha dichiarato il leader Udc – di Soru e Dirindin che prima decidevano e poi in Consiglio incontravano solo gli esponenti della maggioranza».

L’ex assessore della Programmazione della passata Legislatura, Alessandra Zedda (Fi), ha rimarcato l’incertezza delle risorse del bilancio regionale e ribadito perplessità e critiche sul fatto che le entrate della Regione siano accertate solo dalla ragioneria dello Stato. «La Regione – ha spiegato Zedda – sta rinunciando all’adeguamento della spesa, dal 2010 in poi, e le risorse spendibili sono meno del miliardo e duecento milioni di euro dichiarate». L’esponente dell’opposizione ha ricordato come nel 2013 siamo rimasti fuori dai vincoli di spesa del patto di stabilità i 480 milioni di euro del fondo unico per gli Enti locali (560 milioni complessivi), 330 milioni di debiti commerciali e 100 milioni di euro per la nettizzazione del patto incentivato agli Enti locali. «Il patto di stabilità – ha proseguito Alesssandra Zedda – nel 2013 valeva dunque 2, 513 miliardi di euro mentre nel 2014 il tetto di spesa è fissato a 2,406 miliardi, a cui vanno sottratti 100 milioni detratti dallo Stato e 34 milioni per il bonus degli 80 euro». «Auspichiamo – ha concluso Zedda – che con l’accordo, del quale non conosciamo i contenuti, non venga meno il proseguo dei ricorsi avanzati contro lo Stato nella passata Legislatura in materia di entrate».

Il consigliere Antonello Peru (Fi), ha affermato che l’accordo sul patto di stabilità conferma che «la specialità sarda non solo è a rischio ma di fatto non esiste più». Peru ha poi citato il caso della protesta degli operai della Multiss sui tetti del palazzo dell’#Amministrazione provinciale di Sassari per denunciare i rischi delle minori entrate che derivano alla Regione per effetto della crisi. «La Sardegna ha introitato 600 milioni di euro in meno di quota delle accise che si è tradotta in 4 milioni in meno per la Provincia di Sassari che così non può più garantire i servizi della Multiss».

I capigruppo hanno concluso preannunciando azioni e comportamenti consiliari conseguenti se non ci saranno le risposte della Giunta in Aula, già nella riunione del Consiglio in programma questo pomeriggio.

Teulada

Teulada ospiterà sabato 26 luglio la 1ª edizione della “Teulada Corre“, manifestazione regionale di atletica leggera di corsa su strada organizzata dal comune di Teulada, con l’approvazione del comitato regionale della Fidal, la collaborazione della Pro Loco di Teulada e la collaborazione tecnica dell’associazione sportiva dilettantistica “Atletica Santadi” .

Alla manifestazione sono ammessi a partecipare tutti gli atleti regolarmente tesserati per l’anno 2014 alle  società affiliate Fidal. Possono inoltre partecipare atleti regolarmente tesserati a società affiliate per un ente di promozione sportiva nel rispetto delle convenzioni con la F.I.D.A.L, previa presentazione della tessera valida per la stagione 2014 e del certificato di idoneità all’attività sportiva agonistica.

Il ritrovo delle giurie e dei concorrenti è fissato alle 18.00 presso la Piazza Martiri, l’inizio delle gare alle 19.00.

Saranno in gara atleti delle categorie esordienti B e C maschile e femminile (entrambi sulla distanza di 300 metri), esordienti A maschili e femminile (600 metri), ragazze e ragazzi (1.000 metri), cadetti e allievi maschili e femminili (2.000 metri), junior – promesse senior (sulla distanza di 4.000 metri le donne e di 6.000 metri gli uomini).

Edoardo Tocco copia

«La proposta di legge 71 non presenta una visione di insieme della Sanità sarda, soprattutto non tiene conto delle diverse esigenze territoriali.»

Lo ha affermato Edoardo Tocco, consigliere regionale di Forza Italia, al termine della seduta della commissione Sanità.

«Il testo non mette la persona e le sue prerogative di salute primaria in primo piano – ha affermato Tocco – e non rispetta l’obiettivo dichiarato nella premessa della legge di voler ridurre le spese della Sanità.  Con le nuove strutture, previste nella legge, potrebbero invece  aumentare i costi nel medio e lungo periodo.»

Francesco Sanna copia

Il deputato del Partito Democratico Francesco Sanna è stato chiamato a far parte della commissione parlamentare per le questioni regionali in sostituzione del sottosegretario, alle Infrastrutture, Umberto Del Basso De Caro.

La commissione parlamentare bicamerale per le questioni regionali, presieduta da Renato Balduzzi (SCpI), è una commissione parlamentare direttamente prevista dalla legge costituzionale italiana.

Francesco Sanna è anche componente della commissione Affari costituzionali della Camera.

«Il Centro di documentazione e studi delle donne, diretto con passione da Annalisa Diaz, ha prodotto in 35 anni un consistente patrimonio di conoscenze e ha mantenuto alto il tema della differenza di genere creando un ponte tra culture, identità femminili, problematiche del presente attraverso iniziative che hanno fatto crescere le coscienze. Rinunciarvi significa tradire la memoria collettiva e negare la storia delle donne a Cagliari, in Sardegna, in Italia.» Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, che sostiene l’appello alle Istituzioni regionali e comunali contro la sua chiusura.

«E’ impensabile – sottolinea esprimendo sconcerto per la condizione di difficoltà – rinunciare ai contributi che l’attività della cooperativa “La Tarantola” è riuscita sempre ad offrire coinvolgendo generazioni di donne con proposte di livello universitario. Si è trattato di opportunità di incontri, di riflessioni, di confronti che hanno affrontato problematiche relative all’evoluzione della società, alla filosofia, alla politica, al ruolo ed al linguaggio nonché alla salute.»

«Non è la prima volta che il Centro incontra difficoltà a mantenere la sua fisionomia. La situazione odierna però appare davvero difficile. Le Istituzioni non possono restare indifferenti. Occorre quindi trovare al più presto una soluzione affinché venga scongiurata la sua cancellazione che sarebbe una perdita – conclude la presidente di SDR – per l’intero mondo culturale non solo per le donne”.

Arena Mirastelle copia

Giovedì 24 luglio, alle ore 21.30, presso l’Arena Mirastelle (Piazza Roma a Carbonia) è in programma il quarto appuntamento della rassegna #Cinema sotto le stelle 2014. Il film proposto è SONG’E NAPULE” di Manetti Brothers.

#Cinema sotto le Stelle 2014 prevede sei serate, per altrettanti titoli che accompagneranno gli appassionati di cinema del territorio in un affascinante percorso fatto di storie, immagini e suoni che si ripeterà tutti i giovedì, fino al 7 agosto, nel suggestivo spazio all’aperto dell’Arena Mirastelle.

La rassegna “Cinema sotto le Stelle 2014” è organizzata dal Centro Servizi Culturali di Carbonia Iglesias della Società Umanitaria, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Carbonia, in collaborazione con le associazioni Sonebentu, Luis Bunuel (Arci/Ucca) e La Miniera (FICC).

Prossimi appuntamenti della rassegna “Cinema sotto le Stelle 2014”:

• 31/07/2014 ore 21.30 – Dallas Buyers Club
• 07/08/2014 ore 21.30 – Venere in pelliccia

Il costo dei biglietti è di 4 euro (posto unico non numerato), 3 euro per i giovani fino ai 21 anni e per gli associati ai circoli del cinema FICC e ARCI/UCCA.Il botteghino aprirà un’ora prima dell’inizio di ciascuno spettacolo presso la biglietteria del Cine-Teatro Centrale.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

I medici sardi giudicano “interessante” l’impianto della proposta di legge n° 71 per quanto riguarda l’obiettivo generale di riqualificare la spesa del settore e spostare l’assistenza dagli ospedali al territorio ma esprimono perplessità sulla collocazione della centrale unica di committenza all’interno dell’#Agenzia regionale della sanità, cui la legge attribuisce altri compiti.

E’ quanto emerso al termine dell’audizione dei rappresentanti della Froms davanti alla commissione Sanità del Consiglio regionale, presieduta dall’on. Raimondo Perra (Sardegna vera-Psi).

A nome della federazione, il presidente Agostino Sussarellu (che è anche presidente dell’Ordine dei medici di Sassari) ha espresso apprezzamento per i contenuti della proposta che «in un quadro di risorse limitato configura una sanità sostenibile che da un lato si propone di ridurre il disavanzo e riqualificare la spesa e, dall’altro, di spostare l’assistenza dalla rete ospedaliera ai servizi territoriali».

Sull’art. 2 della proposta, che istituisce la centrale unica di committenza per gli acquisti di beni e servizi collocandola all’interno dell’Agenzia regionale della Sanità, Sussarellu ha osservato che «come la stessa legge istitutiva prevede, l’Agenzia ha compiti di indirizzo e di supporto nella definizione della politica sanitaria regionale, oltre che una competenza importante nella verifica della congruità delle prestazioni; se svolgesse un ruolo nella committenza risulterebbe indebolita l’efficacia della sua azione di controllo».

A giudizio del presidente della Froms è poi positiva l’istituzione della cosiddetta Areu (il nuovo organismo cui dovrebbero far capo tutte le attività di emergenza e urgenza) «purché – ha precisato Sussarellu – non sia una sovrastruttura. Un centro di controllo unico, in una Regione come la Sardegna, sarebbe certamente utile per rendere più efficiente la rete di assistenza e migliorare la qualità del servizio per gli utenti». Infine, altro punto qualificante della proposta di legge, l’istituzione delle #Case della salute e degli ospedali di comunità. Per Sussarellu si va nella direzione giusta perché «nella distinzione delle funzioni fra assistenza ospedaliera e territoriale sta la chiave per abbattere la spesa sanitaria impropria senza ridurre il livello delle prestazioni».

Per il vice #presidente dell’Ordine dei medici di Cagliari, Giuseppe Chessa, «va sottolineata la “buona impostazione” con cui la legge affronta in modo nuovo il problema della riorganizzazione dei servizi di emergenza ed urgenza, così come va apprezzato lo sforzo di qualificare l’assistenza sui territori, affrontando situazioni che gli ospedali non riescono più a sostenere».

Sul nuovo ruolo dell’Agenzia regionale della Sanità ha messo l’accento anche il presidente dell’Ordine dei medici di Oristano Antonio Sulis. «In Sardegna – ha affermato – abbiamo certamente l’esigenza di rilanciare la committenza ma l’Agenzia, nella realtà, svolge una attività di supporto alle scelte strategiche della Regione e le due cose non appaiono sovrapponibili.”

Ancora da Oristano, il vice Presidente dell’Ordine Gianfranco Delogu ha auspicato «una grande oculatezza nella definizione dei compiti della nuova centrale unica di committenza, che ha un ruolo centrale nei processi di razionalizzazione della spesa sanitaria, processi nei quali anche noi operatori della sanità possiamo dare un apporto significativo».

Al termine delle audizioni, il presidente Perra ha ringraziato i medici della Froms per il loro contributo.

Il consigliere dei Riformatori sardi Michele Cossa ha annunciato la presentazione, da parte del suo gruppo, di una proposta di legge sulla riorganizzazione del sistema sanitario regionale, sollecitandone la discussione eventualmente congiunta con la Pl n° 71. Il presidente Perra ha assicurato che la proposta sarà inserita quanto prima all’ordine del giorno e, a richiesta del presidente della Froms Sussarellu, ha comunicato che il testo è già consultabile sul sito istituzionale del Consiglio.

Non si ferma nel Sulcis la mano dgeli incendiari. Ieri è stato nuovamente minacciato lo stabilimento #Eurallumina di Portovesme.

Tre attacchi negli ultimi tre giorni. Gli incendiari avevano attaccato la vegetazione prospiciente la recinzione dello stabilimento #Eurallumina domenica 20 luglio, quando l’impianto era sguarnito per l’assenza dei lavoratori che si alternano nelle manutenzioni in  turni giornalieri.

Martedì 22 luglio, ancora più spregiudicata l’azione dei piromani, favoriti dal forte vento, hanno innescato le fiamme in due punti poco distanti nella parte dove confinano gli stabilimenti #Eurallumina e #Portovesme SRL, poco prima delle 13.00 il fuoco ha scavalcato la recinzione in cemento dello stabilimento #Eurallumina, a cui hanno provato a porre argine i lavoratori impiegati per le manutenzioni ed altri operai accorsi da casa volontariamente per dare man forte ai colleghi. Una lotta impari condotta a colpi di idrante, a cui si sono aggiunti gli uomini ed i mezzi della protezione civile, dei vigili del fuoco e della forestale e, per domare definitivamente il rogo, è stato richiesto l’intervento di un elicottero decollato dalla base di #Marganai. Una battaglia durata circa 4 ore, al termine il conto dei danni, rivelatisi ingenti, distrutte le imponenti tubazioni in polietilene che portano l’acqua al bacino interno dell’acqua potabile. Quando tutto sembrava concluso, intorno alle 17,30, e gli operai ci accingevano a rientrare alle loro abitazioni, un imprenditore degli appalti ha notato il fuoco appena appiccato da qualcuno che non ha avuto nessun problema a rischiare di essere visto in una zona di transito, proprio davanti all’ingresso dell’area dell’Eurallumina, lo stesso imprenditore e gli operai che stavano apprestandosi al rientro a casa, hanno cercato di spegnerlo ma il vento in pochi secondi ha scatenato nuovamente un vero incendio. Fortunatamente i mezzi degli uomini preposti al contrasto degli incendi erano ancora in zona per effettuare le bonifiche ed hanno avuto ragione in poco più di un’ora dell’ennesimo attentato incendiario.

Nessun dubbio sulla natura dolosa e le registrazioni di una vicina telecamera, potrebbero consentire di risalire ai responsabile. Grande preoccupazione e sconcerto tra i lavoratori che hanno anche proposto di effettuare ronde notturne, almeno per quanto il vento possa essere alleato di questi incendiari. L’azienda ha rafforzato il servizio di vigilanza privato, con una pattuglia che si occuperà esclusivamente del controllo del perimetro occupato da zona verde e che può essere ancora oggetto degli attacchi. Le forze dell’ordine che hanno seguito l’evolversi della situazione, hanno garantito il massimo controllo e le indagine per risalire ad uno o più responsabili degli attentati. In molti tra i lavoratori e tra coloro che si sono avvicinati per vedere di persona cosa stava accadendo, hanno associato le notizie positive divulgate dai media sul corso della vertenza #Eurallumina, a questi attentati, «come se qualcuno volesse uccidere con il fuoco, anche la lotta e la speranza di chi vuole difendere e consolidare il lavoro, a #Portoscuso e nel territorio». 

Dura la condanna da parte della #RSU Eurallumina e dei lavoratori .

Emanuele Cani 79 copia

«Un passo avanti molto importante». Il deputato Emanuele Cani (PD) commenta così il risultato ottenuto con la firma dell’accordo che prevede l’investimento di 100 milioni di euro per la realizzazione della centrale per la produzione di energia elettrica e vapore capace di alimentare lo stabilimento #Eurallumina di Portovesme.

«La firma su quell’accordo, che ha visto l’amministratore delegato dell’Euralenergy e il presidente del Consiglio – sottolinea Emanuele Cani – è un fatto significativo e importante per il nostro territorio. Dimostra quanto sia alto il grado di attenzione verso una zona dell’Italia che deve fare i conti quotidianamente con la crisi e con ciò che consegue. La politica portata avanti dal centrosinistra, d’altronde, vuole valorizzare le produzioni industriali che sono considerate le eccellenze.»

«Lo dimostra la firma sui 24 accordi a #Palazzo Chigi – aggiunge Emanuele Cani – ma lo dimostra anche l’azione che in Europa portano i rappresentanti del Governo che cerca di valorizzare e rilanciare proprio la produzione industriale cercando di ottenere misure per le produzioni industriali energivore. Sia chiaro la firma di ieri non risolve completamente la vertenza ma possiamo considerarla un tassello importante per la vertenza che riguarda oltre trecento lavoratori. L’impegno del Pd continuerà anche in futuro proprio per trovare strumenti e soluzioni che possano portare a una valorizzazione delle produzioni e far riprendere la cosiddetta filiera dell’alluminio – conclude il deputato PD – considerata una delle eccellenze industriali d’Italia.»

La grande diffusione degli impianti di condizionamento negli ambienti di vita e di lavoro riguarda una altissima percentuale di cittadini che possono subire conseguenza negative per la salute a causa del loro cattivo funzionamento.

La necessità di creare una normativa che, sulla base degli indirizzi normativi più evoluti sia europei che nazionali, doti la Regione di una legge che si prefigga di tutelare la salute pubblica da questi possibili rischi, ha indotto 8 consiglieri regionali, primo firmatario l’onorevole Cesare Moriconi (PD), a redigere la proposta di legge che reca il titolo“Disposizioni in materia di tutela della salute per impianti aeraulici”.

La necessità di intervenire con un progetto di legge e le conseguenze legate al perdurare di una assenza di normativa sono esplicitate nella relazione allegata che fa il punto della situazione nell’Isola, indicando il bacino di cittadini interessato e le possibili evoluzioni delle patologie da cattivo funzionamento degli impianti di condizionamento dell’aria.

Come esempio, i recenti fatti di cronaca che parlano della diffusione di malattie infettive anche in ambienti tutelati come gli ospedali. Seppure non ne sia la causa, un impianto aeraulico non sanificato e con una manutenzione insufficiente può essere comunque veicolo di queste trasmissioni.

Lo stesso vale negli ambienti confinati di lavoro, dove si registrano patologie legate al cattivo funzionamento degli impianti, con conseguente esborso di risorse finanziare che richiedono il periodo di malattie e le cure del lavoratore per il datore di lavoro e per la sanità pubblica.

Al fine di evitare queste possibili conseguenze, la proposta di legge si prefigge il compito di regolare l’attività di manutenzione secondo rigidi requisiti igienico-sanitari fissati dalla Regione, e con la formazione del personale che deve operare in questo delicato settore sotto la vigilanza delle autorità sanitarie competenti per territorio.