23 November, 2024
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Francesco Pigliaru 1 copia

La Giunta regionale ha approvato ieri la suddivisione di 55,7 milioni di euro destinati al “#Progetto strategico Sulcis”. La delibera, proposta dal presidente Francesco Pigliaru, prevede la ripartizione delle risorse attraverso procedure di evidenza pubblica tenendo conto anche delle strategie individuate dalle idee vincitrici del bando internazionale #Call for Proposal. La selezione gestita nel 2013 da #Invitalia – agenzia governativa per l’attrazione degli investimenti – ha raccolto 158 idee orientate alla valorizzazione turistica del territorio, al rilancio del comparto industriale e alla riconversione energetica sostenibile, a ricerca e alta formazione a produzioni locali, agroalimentare e servizi di pubblica utilità. 

«Il contesto di crisi del Sulcis – ha sottolineato il presidente – richiede una forte azione di accompagnamento sia per individuare e far maturare nuove idee imprenditoriali, sia per far crescere e sviluppare il fragile tessuto delle piccole e medie imprese esistenti.» Per questo il provvedimento varato ieri dall’esecutivo regionale prevede anche l’attivazione di una task force di assistenza con sede, presumibilmente, nel #consorzio Ausi di Monteponi, come annunciato ieri dal coordinatore dell’attuazione del #Piano Sulcis, Salvatore Cherchi. 

Inizialmente la struttura offrirà assistenza ai sei vincitori del bando #Call for Proposal e a quelli menzionati. Successivamente saranno invitati singolarmente tutti i 158 partecipanti alla selezione per verificare la fattibilità di altre idee. «Fondamentale per la buona riuscita del Progetto strategico Sulcis – ha concluso il presidente – sarà l’attivazione del sistema della ricerca nel risanamento ambientale, nelle bonifiche, nell’agroalimentare e nell’agroindustria, sia per la realizzazione dei centri di competenza, sia per l’attrazione dei migliori esperti in queste discipline presenti sullo scenario regionale, nazionale e internazionale.»

Scade il 30 settembre 2014 il termine per la presentazione della domanda di accesso agli interventi per restauro e conservazione di beni librari, documentari e archivistici. Ne dà comunicazione l’assessorato regionale della Pubblica istruzione
Possono beneficiare degli interventi le biblioteche, gli archivi di enti pubblici, privati ed ecclesiastici della Sardegna e i privati cittadini che conservano materiale librario e documentario antico, raro, di pregio e/o di notevole interesse storico e che ne garantiscano la pubblica fruibilità.
Qualora si intenda richiedere un intervento sia per il restauro di beni librari che per il restauro di beni archivistici, è necessario inviare una domanda separata per ogni tipologia di materiale.
La domanda, redatta utilizzando la modulistica appositamente predisposta e corredata dalla documentazione richiesta dovrà essere inoltrata a:
Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, informazione, Spettacolo e Sport – Servizio beni librari, biblioteca e archivio storico regionali – Viale Trieste, 137 – 09123 Cagliari.
Le richieste per i beni archivistici dovranno essere trasmesse, corredate di tutti gli allegati, anche alla Soprintendenza Archivistica per la Sardegna – Via Marche, 15/17, 09127 Cagliari.
Eventuali ulteriori richieste di informazioni potranno essere inoltrate all’indirizzo di posta elettronica certificata pi.dgbeniculturali@pec.regione.sardegna.it , all’indirizzo di posta elettronica del Servizio beni librari, biblioteca e archivio storico regionali, – pi.biblioteca.regionale@regione.sardegna.it , o alla dott.ssa Margherita Usai (tel. 070 606 6836).

Ignazio Locci 7 copia

I diversi progetti di riforma del sistema sanitario sardo portati sul tavolo della discussione hanno l’unico obiettivo di tagliare i servizi al cittadino, mascherando l’operazione con un termine forse più dolce ma che di fatto significa tagli decisi e indiscriminati: razionalizzazione. E a farne le spese saranno quei territori che già soffrono, come il Sulcis Iglesiente, la cui sanità locale potrebbe essere privata di autonomia gestionale e politica con un colpo di penna.
Il giudizio critico viene espresso da Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo di Forza Italia.

Una politica di tagli guidata essenzialmente dal peso politico dei territori o, ancora peggio, di certi politici o primari ospedalieri, a discapito di quelle zone dell’isola evidentemente mal rappresentate nello scenario politico di maggioranza che amministra la Regione Sardegna, come la ex provincia di Carbonia Iglesias.

Il disegno di riforma sanitario targato centrosinistra e in particolare Partito democratico, inoltre, – aggiunge Ignazio Locci – si scontra con l’atteggiamento che questa amministrazione regionale assume, talvolta, nei confronti del Governo centrale: se da una parte protesta contro lo Stato per l’arretramento e la smobilitazione di vari servizi (Inps, Inail, Motorizzazioni civili), dall’altra cerca di smobilitare la sanità dalle periferie.

E, infatti, in ogni proposta di riforma e revisione della sanità del Sulcis spicca la volontà di tagliare la ASL 7. Un progetto insano che respingo con decisione – sottolinea ancora Ignazio Locci – certo che l’unica strada da seguire sia quella che conduce al soddisfacimento degli interessi del cittadino e del paziente, certamente non privandoli dei servizi su cui fino a oggi, pur con svariate difficoltà, hanno fatto affidamento. L’unica operazione che si può accettare è la trasformazione dell’azienda territoriale in azienda ospedaliera policentrica, passando attraverso l’accorpando dell’ospedale di Carbonia con quello di Iglesias.

Più in generale, occorre richiamare il tema della sanità dentro un più ampio confronto sulle riforme ed è il caso di uscire dal falso moralismo che, guardando alle riforme con presunto interesse, punta in realtà a occupare posti di potere.

Sulla scorta del “modello comunitario” si può prevedere la scrittura di un vero e proprio “Libro bianco”: un punto di partenza e di confronto tra società e sanità vera, composta sia dai medici che dai lavoratori del settore. E occorre farlo partendo dal basso, con lo scopo di partorire una riforma che sia di tutti. Un modello buono che appartenga a tutta la politica – conclude Ignazio Locci – e non a una parte soltanto.

Carbonia 855 copia

L’Amministrazione comunale di Carbonia ha riaperto i termini per l’alienazione dei lotti edificabili situati nell’area “Sa Perda Bianca – Carbonia 2”. La priorità sarà data alla categoria dei singoli cittadini, seguirà la categoria delle “Imprese di costruzione e loro consorzi”.

I lotti hanno una superficie che va da un minimo di 237 sino ad un massimo di 421,52 mq e un costo di 61,08 euro a mq (più 20,21 euro a metro cubo per le opere di urbanizzazione primaria). La tipologia delle costruzioni prevista è quella bifamiliare.

Le domande dovranno essere indirizzate al Comune di Carbonia – Ufficio patrimonio, Piazza Roma n. 1 – 09013  Carbonia e consegnate, entro le ore 12.00 del giorno 19 settembre 2014, all’Ufficio protocollo generale del comune di Carbonia (palazzo comunale, Front office) o inviate tramite raccomandata A/R.

In caso di spedizione tramite raccomandata A/R farà fede il timbro postale.

I bandi e i moduli di domanda potranno essere ritirati presso la portineria del Comune o scaricati dal sito internet del comune di Carbonia, all’indirizzo www.comune.carbonia.ci.it, nella sezione Bandi e Concorsi – Altri bandi.

Per informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio patrimonio negli orari di ricevimento al pubblico (dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00; il martedì pomeriggio dalle ore 16.00 alle ore 17.00), oppure telefonare ai  numeri 0781/694281-232.

Raimondo Perra

«Bisogna agire in tempi brevi perché la spesa sanitaria ha ormai raggiunto livelli inaccettabili». Lo ha affermato Raimondo Perra (Sv), presidente della Sesta commissione, durante l’audizione dell’assessore della Sanità per la proposta di legge 71 (Norme urgenti per la riforma del sistema sanitario regionale), primo firmatario Pietro Cocco, capogruppo del Pd.

Raimondo Perra ha spiegato ai colleghi che la proposta è aperta ai contributi dell’opposizione e delle parti sociali e che ha l’obiettivo di ridurre la spesa e non certo di aumentarla. Con questa legge, sottoscritta dallo stesso presidente Perra, la maggioranza sta cercando di intervenire in uno dei settori più difficili a livello nazionale. Per Raimondo Perra, infatti, non bisogna soltanto puntare a ridurre la spesa, ma anche a garantire i livelli assistenziali sul territorio e migliorare l’offerta dei servizi al cittadino. Con questa proposta di legge, infatti, si vogliono individuare alcuni punti fondamentali per arrivare al contenimento dei costi e alla riorganizzazione territoriale dei servizi. «E’ un progetto di legge che, con la collaborazione dell’opposizione e delle parti sociali, potrebbe portare importanti risultati per la Sanità sarda». I lavori della commissione proseguiranno nel pomeriggio, alle 17, con l’audizione della Federazione degli ordini dei medici della Sardegna.

Il presidente dell’associazione Caccia – Pesca – Ambiente, Marco Pisanu, ha diffuso una nota con la quale fa una precisazione in merito al comunicato diffuso dall’ufficio stampa del Consiglio regionale lo scorso 16 luglio, sui lavori della V commissione consiliare.

«In un periodo di grandi tensioni per tutto ciò che ruota attorno all’attività venatoria, dove anche le Associazioni presenti nell’Isola hanno deciso di unire le forze per rivendicare ciò che ci spetta di diritto – scrive Marco Pisanu – pubblicare notizie inesatte come quella erroneamente riportata nella Vostra nota, rischia di creare ulteriori tensioni e malumori, con possibili reazioni inconsulte. Le dichiarazioni riportate a mio nome non corrispondono al vero, ad eccezione della frase in cui affermo che, parlando degli ATC, occorre tenere conto delle esperienze di altre realtà, degli errori e delle cose che non hanno funzionato. Ho infatti affermato che gli ATC si sono rivelati un fallimento in tutta Italia, e di questo non si può non tener conto. Pertanto ribadiamo che siamo contrari agli ATC.»

La frase «… siamo convinti che la caccia non sia un problema ma una risorsa della Sardegna, che fra l’altro può fare da traino ad un settore strategico per lo sviluppo dell’Isola come il turismo» – aggiunge Marco Pisanu – è stata pronunciata dal presidente dell’Arcicaccia Columbano. Spero che ci siano le registrazioni dell’incontro, altrimenti mi auguro che vi ricordiate che il mio intervento è succeduto al discorso fatto dal presidente di Arcicaccia. Tant’è vero che in replica alla sua dichiarazione (riconducibile agli ATC) ho risposto dicendo che i “turisti” possono servirsi delle oltre 90 Aziende Agri Turistico Venatorie presenti in Sardegna. Pensiero condiviso anche da FIDC, LASC e UCS.»

«Per una maggiore chiarezza e informazione, voglio precisare che nel mio intervento ho parlato dell’emergenza cinghiali, affermando che se siamo arrivati a questa situazione la responsabilità è di chi ha voluto creare Parchi e Oasi in maniera indiscriminata, senza mai coinvolgere i cacciatori. Ho anche detto che noi non siamo disposti ad arginare questa emergenza senza una adeguata contropartita e che siamo disposti anche a sospendere la caccia al cinghiale. Colgo l’occasione per aggiungere che se non si prendono provvedimenti, a breve avremo anche l’emergenza per cervi, daini e mufloni. In conclusione del mio medesimo intervento all’interno del medesimo incontro – conclude Marco Pisanu – ho poi affermato che una giornata di caccia in Sardegna muove denaro per circa 1.000.000 di euro, pertanto non si può trascurare un settore così importante.»

Pietro Cocco 1 copia

«Il risultato ottenuto dal presidente Pigliaru e dalla sua Giunta, grazie all’accordo firmato a Roma in base al quale la Sardegna potrà spendere 1,4 miliardi in più nel suo bilancio, è fuori dalla portata di qualsivoglia polemica.»

Lo dice Pietro Cocco, capogruppo del PD in Consiglio regionale.

«Il tentativo del centro destra di intorbidire le acque politiche con polemiche strumentali e fine a se stesse, lascia il tempo che trova – aggiunge Cocco -. A parlare sono i fatti e di fronte alla concretezza dei risultati ottenuti dalla giunta Pigliaru, il centro destra può solo contrapporre una lunga serie di fallimenti che hanno registrato la sua gestione del governo della Regione. Gestione per la quale paghiamo oggi le conseguenze negative.»

«Il superamento del patto di stabilità – conclude Pietro Cocco – consentirà di poter spendere al meglio le proprie risorse, evitando gli sprechi del passato e  permetterà di rimettere in campo politiche di rilancio e di sostegno alle attività produttive per creare le migliori condizioni per una ripresa economica stabile e duratura e nuove opportunità occupazionali. Questo modo di governare, segna con tutta evidenza un cambiamento rispetto al metodo impostato dal centro destra intriso di slogan e promesse vane.»

L’Amministrazione comunale di Carbonia ha convocato un incontro con la popolazione dedicato al “sistema di raccolta e riciclo dei rifiuti a Carbonia – problematiche TARI”, per andare incontro alle numerose richieste formulate dai cittadini, anche in occasione della manifestazione del 17 luglio.

 L’assemblea si terrà lunedì 28 luglio 2014, alle ore 17.30, presso il Salone Velio Spano, in via della Vittoria.

Ospedale Civile di Cagliari

L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, sentito oggi in audizione dalla Sesta commissione, presieduta da Raimondo Perra (Sv), ha espresso  parere favorevole sulla proposta di legge 71 “Norme urgenti per la riforma del sistema sanitario regionale”.

Qualche perplessità è stata, invece, espressa dai rappresentanti sindacali della funzione pubblica e dei medici. L’assessore ha rilevato, in particolare, l’importanza della proposta vista la necessità di ridisegnare la Sanità in Sardegna, riducendo le spese, ma anche offrendo ai cittadini direttamente sul territorio risposte che oggi vengono date soltanto in ospedale, attraverso l’aggregazione di medici di base e di medici di comunità, con le Case della salute e gli ospedali di comunità.

 La proposta di legge, primo firmatario Pietro Cocco, capogruppo del Pd, infatti, parte dalla necessità di razionalizzare la spesa riservando una particolare attenzione ai servizi sanitari nei territori e ai livelli assistenziali. Il testo, composto da sette articoli, prevede l’istituzione della centrale regionale di committenza, l’istituzione dell’Azienda sanitaria di emergenza e urgenza (Areu), il funzionamento dei distretti socio-sanitari, della conferenza territoriale socio sanitaria, consulte generali e locali di cittadinanza, le case della salute e gli ospedali di comunità.

Le maggiori perplessità da parte dei sindacati sono state espresse sul fatto che le misure comprese nel testo, tutte condivisibili in linea di principio, non vengano inserite in un piano complessivo di riorganizzazione del Sistema sanitario regionale e della riforma degli enti locali. In questo modo, secondo i sindacati e l’opposizione, rischia di essere un intervento slegato da un’ottica complessiva, con un aggravio per le casse della Regione e con la possibilità di creare strutture “doppione”. Le parti sociali hanno puntato, in particolare, sulla Centrale regionale di committenza perché non venga inserita all’interno dell’Agenzia regionale della Sanità, in quanto quest’ultima dovrebbe avere invece il ruolo di controllore, e sul fatto che per l’emergenza e urgenza non è necessario creare un’altra Azienda sanitaria, ma basterebbe istituire un dipartimento che coordini le due centrali del 118.

L’opposizione, in particolare il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, e il consigliere dell’Udc, Giorgio Oppi, ha rilevato che è importante fare una riforma complessiva perché, portando avanti soltanto questa legge, si creerebbe un costo per la Regione di circa 90 milioni di euro. Il proponente della legge, Pietro Cocco, capogruppo del Pd, ha spiegato ai colleghi che la proposta è aperta e che ha l’obiettivo di ridurre la spesa e non di aumentarla. Massima disponibilità ad accogliere i suggerimenti dell’opposizione e delle parti sociali, ma, ha ribadito, che è necessario agire in tempi brevi. D’accordo anche il presidente della commissione, Raimondo Perra, il quale ha sottolineato la necessità di intervenire con urgenza «perché non c’è più tempo da perdere», evidenziando che questo è soltanto il primo punto da cui partire per  riorganizzare la sanità sarda: «La spesa ha ormai raggiunto livelli  inaccettabili – ha affermato – bisogna agire sugli acquisti e sulla razionalizzazione dei servizi».

Locandina

Si svolgerà nelle giornate del 26 e 27 luglio, a Sant’Antioco, l’evento “Al di qua del ponte” organizzato dalle associazioni Il Calderone e Agorà.

Giunto alla sua seconda edizione,dopo l’ottimo riscontro di critica e pubblico ricevuto l’anno precedente, “Al di qua del ponte” mira a diventare una ricorrenza fissa nell’estate antiochense! Lo scopo dell’evento è quello di favorire l’integrazione e la fratellanza tra le minoranze etniche presenti sul territorio del Sulcis attraverso la condivisione di musica, buon cibo e attività ludiche per i più piccoli.

Il 26 luglio sarà dedicato al dibattito-conferenza “Sardi, meticci e migranti”, a seguire la premiazione del concorso fotografico indetto per avvicinare il pubblico ai temi della multietnicità e dell’Intercultura dal titolo “Al di qua dell’obiettivo”. Quindi, proiezione del documentario “L’Orchestra di via Padova” a cura del Centro Servizi Culturali Carbonia Iglesias della Società Umanitaria e degustazione enogastronomica a cura di “Epulae”.

Il 27 luglio divertimento per i più piccoli con “Di tutti i colori!”, percorso ludico con giochi tradizionali da tutto il mondo a cura dell’associazione “La Salvia animazioni”, quindi apertura stand espositivi di prodotti e manufatti enogastronomici locali. La serata prosegue con la degustazione dei piatti tipici, sapientemente preparati dalle comunità ospiti che saranno presenti con i propri stand per offrire a tutti un assaggio di terre lontane, grazie anche alle esibizioni di canti e balli tipici che verranno curate sempre dai rappresentanti delle comunità.

Conclude la serata “Stanotte!”, concerto spettacolo de “L’ Orchestra di Via Padova” che, con le sue suggestive contaminazioni musicali dallo spiccato valore multietnico, suggella una serata ricca d’eventi.