23 November, 2024
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Il Canadair in azione a Carbonia

«Assistiamo quasi impotenti alla devastazione della nostra Isola, con gli incendi che puntualmente mettono in ginocchio le aziende agricole e mandano in rovina un patrimonio naturalistico inestimabile.»

E’ il prologo dell’interrogazione presentata dal capogruppo dell’Udc in consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, che avanza l’ipotesi della richiesta dello stato di calamità naturale.

«Solo nel corso degli ultimi giorni – aggiunge l’esponente del partito centrista – numerosi roghi hanno mandato in fumo numerosi ettari di vegetazione, provocando danni ingenti alle aziende rurali. Si pensi, ad esempio, alle lingue di fuoco che si sono spinte tra Cortoghiana, alle porte di Carbonia, Teulada e Santadi con centinaia di ettari bosco in cenere, con la chiusura del traffico nella bretella per Perdaxius. Un dramma sociale unico nel suo genere, che ha provocato alla distruzione di un patrimonio agricolo di grande rilevanza per il Sulcis. Altri gravi danni si sono registrati tra Guspini e Pabillonis, con le fiamme che hanno aggredito persino delle case rurali creando momenti di tensione tra i residenti. Senza dimenticare gli incendi a Capoterra, sul viale Marconi a due passi dal Poetto, nei territori di Mandas e Marrubiu.»

Da qui l’appello di Gianluigi Rubiu: «La piaga degli incendi ha assunto negli ultimi anni delle proporzioni tali da mettere a serio rischio l’immagine della Sardegna, come l’Isola delle vacanze, un approdo turistico dallo scenario mozzafiato incontaminato, visto che i turisti (che più volte fanno da comparse a questo “spettacolo” spettrale) vanno in fuga da altre parti per non incorrere in pericoli più grossi. A pagare il conto più salato di questo fenomeno sono, dunque, gli albergatori sparsi in tutti gli angoli della Sardegna – si legge nel documento – Sono altresì inammissibili i ritardi registrati, in alcuni di questi casi, nelle operazioni di intervento per lo spegnimento delle fiamme da parte del sistema regionale. Per questo diventa necessario sollecitare il Governo per un potenziamento dei mezzi per fronteggiare l’emergenza dei roghi estivi e restituire ai Comuni un ruolo di primo piano per la prevenzione degli incendi».

blocco q

La Neurologia del #Policlinico cambia casa e si trasferisce nel modernissimo Blocco Q.

«Con il trasferimento presso il nuovissimo #Blocco Q – spiega Francesco Marrosu, direttore della #Clinica Neurologica dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari – chiudiamo un periodo storico che è cominciato oltre 90 anni fa, e ne apriamo uno tutto nuovo, importantissimo per la cura e la ricerca.»

Francesco Marrosu ricorda i tempi duri della #Neurologia al San Giovanni «con strutture fatiscenti, sbarre alle finestre, muffa sui muri, ampio bestiario di blatte e roditori. Col successivo trasferimento al Policlinico la dimensione nosocomiale ha assunto un aspetto migliore ma il salto di qualità vero lo facciamo ora con un reparto moderno e accreditato a livello europee e internazionale».

«,Più che un punto d’arrivo – prosegue Marrosu – rappresenta «una svolta storica e un debito pagato alla collettività. Con il trasferimento anche degli ambulatori e la possibilità di ammodernare apparecchiature decisamente vecchie con nuove tecnologie digitali (EEG, polisonnografia ecc) dobbiamo dare atto all’amministrazione Universitaria e Ospedaliera dell’Azienda di aver contribuito a un evento epocale nella medicina accademica cagliaritana».

Scuola di via Mazzini copia

«Le modalità con cui il governo nazionale ha ripartito i contributi per l’edilizia scolastica sono poco chiare e non tengono conto delle effettive esigenze dei comuni della Sardegna».

Lo sostengono otto consiglieri regionali del Partito Democratico che questa mattina hanno presentato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore della Pubblica Istruzione Claudia Firino.

Il documento, firmato da Mario Tendas, Alessandro Collu, Lorenzo Cozzolino, Roberto Deriu, Gavino Manca, Cesare Moriconi, Rossella Pinna e Antonio Solinas, contesta le procedure adottate dall’esecutivo Renzi nella ripartizione dei fondi. “Il piano del Governo, pubblicato il 5 luglio scorso, prevede la realizzazione di nuovi edifici scolastici in realtà dove ci sono pochissimi studenti – afferma il primo firmatario dell’interrogazione Mario Tendas – in altre casi, invece, non si è tenuto conto delle richieste presentate dalle amministrazioni comunali e dalle stesse istituzioni scolastiche”. Per il Pd si rende dunque urgente avviare un’immediata interlocuzione con il Governo nazionale per capire quali criteri abbiano determinato queste scelte.

«Il piano del Consiglio dei ministri ha creato malumori e confusioni – prosegue Tendas – per questo occorre adesso stabilire criteri oggettivi, chiari e precisi, per una ripartizione equilibrata delle risorse recentemente stanziate dalla Giunta regionale per l’edilizia scolastica. Con questa interrogazione chiediamo che vengano evitate sovrapposizioni e che gli interventi vengano pianificati attraverso un bando pubblico, previa concertazione con le amministrazioni comunali e con il mondo della scuola.»

Nell’interrogazione, infine, i consiglieri del Pd, chiedono alla Giunta di stabilire un canale preferenziale per i comuni colpiti dall’alluvione del 18 novembre scorso. «I danni causati dagli eventi calamitosi in questi centri sono ingenti – conclude Tendas – è giusto che la Regione risolva prima di tutto queste emergenze.»

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

I consiglieri dei gruppi di opposizione hanno abbandonato i lavori della commissione consiliare Sanità, questa mattina, in aperta polemica con il presidente Raimondo Perra, durante le audizioni per il progetto di legge 71 (Norme urgenti per la riforma del sistema sanitario regionale).
I consiglieri di opposizione hanno abbandonato l’aula, dopo che il presidente della commissione non ha consentito al capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, di rivolgere alcune domande ai rappresentanti sindacali, sentiti in audizione sul testo di legge. I lavori, a quel punto, sono stati sospesi.

Tore Cherchi 34 copia
Si è tenuto ieri mattina nella sede della Regione, un incontro tra Regione, Invitalia Spa ed il gruppo di 16 proponenti ed imprenditori selezionato dal bando internazionale di idee Call for Proposal per lo sviluppo del Sulcis, per avviare la fase di realizzazione del progetto. La Giunta regionale esaminerà oggi la proposta di delibera contenente gli atti di indirizzo per l’attuazione degli esiti del bando. La delibera ripartisce complessivi 55,7 milioni di euro sui singoli settori di intervento individuati dalle idee ed offrirà l’opportunità di realizzare i progetti attraverso procedure di evidenza pubblica. Per gli investimenti sopra i venti milioni di euro è già disponibile lo strumento del Contratto di sviluppo gestito da Invitalia, per le iniziative di media e piccola dimensione si procederà con i bandi.
La Regione ed Invitalia, l’agenzia nazionale governativa per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, attiveranno inoltre una unità di assistenza tecnica per il decollo delle idee nel Sulcis Iglesiente che avrà sede verosimilmente al Consorzio Ausi di Monteponi. Inizialmente la struttura offrirà assistenza ai proponenti vincitori del bando e a quelli menzionati. Successivamente saranno invitati singolarmente tutti i 158 partecipanti alla selezione per verificare la fattibilità di altre idee.
Il coordinatore dell’attuazione del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi, ha illustrato un’agenda di lavoro che ha l’obiettivo di imprimere un’accelerazione al processo iniziato con la raccolta di idee individuando risultati concreti da raggiungere in breve tempo e superando almeno in parte i ritardi accumulati. Nella discussione che ne è scaturita, sono intervenuti diversi proponenti e si è aperto un confronto sulla fase di accompagnamento alla progettazione che, come già successo per il bando internazionale, sarà un percorso gestito in collaborazione con Invitalia. Call for Proposal aveva portato alla raccolta delle 158 idee orientate, per esempio, alla valorizzazione turistica del territorio del Sulcis, alla riconversione energetica sostenibile ma pure alla ricerca e alta formazione o ai servizi culturali e sociali. Tra questi proponenti l’agenzia Invitalia aveva selezionato i 6 vincitori e i 10 meritevoli di menzione presenti stamattina alla riunione.

Morandi - Maninchedda 1 copia

L’assessore regionale dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda, ha accolto con soddisfazione la decisione della Procura della Repubblica del tribunale di Cagliari di rinunciare al ricorso per il fallimento di Abbanoa. 
«E’ un risultato importante – ha commentato Paolo Maninchedda – frutto soprattutto del lavoro svolto dalla Regione in questi quattro mesi.»
«L’obiettivo – ha aggiunto l’assessore dei Lavori pubblici – è stato raggiunto grazie alla capitalizzazione della società portato a termine dalla Regione, al miglioramento della gestione, a un aumento degli introiti e alla rateizzazione del debito. Non meno importante è stato il ruolo dei sindacati che hanno garantito pieno sostegno all’azione di risanamento portata avanti dalla Regione.»
«Ora – ha concluso Paolo Maninchedda – si potranno liberare risorse finanziarie decisive per il miglioramento del servizio idrico e lo sviluppo della società.»

Portopaglietto 6 agosto 2013 Cucinando sul mare

E’ in programma questa sera, a partire dalle 18.30, sul lungomare Cristoforo Colombo di Portoscuso, la serata conclusiva di “#Cucinando sul mare – La cucina portoscusese incontra il mondo”, progetto per la promozione della formazione professionale culinaria e la valorizzazione della tradizione e della cucina locale che si avvale della presenza dello chef di fama internazionale #Antonino Cannavacciuolo, in arrivo direttamente da “#Cucine da incubo”. Il progetto è stato realizzato dalla società cooperativa sociale “Stella dei Mari” con la collaborazione del comune di Portoscuso ed il sostegno finanziario di Alcoa Foundation.

Il #1° Meeting Gastronomico vedrà protagonisti 10 ristoranti locali e verrà trasmesso in diretta streaming su www.comune.portoscuso.ci.it ; avrà una giuria di grande prestigio, presieduta da Antonino Cannavacciuolo e composta dagli chef Achille Pinna, Luigi Pomata, Roberto Petza e Stefano Deidda, ed una giuria popolare composta dal pubblico con libera degustazione.

Il programma della serata prevede un’introduzione sulle antiche tradizioni locali legate alla pesca del tonno e alla sua cucina; l’esibizione dei bambini della scuola media che canteranno l’Inno di Portoscuso; la proiezione del video del progetto “Cucinando sul mare”; l’esibizione della scuola studio danze sportive Omar & Sonia; l’esibizione degli allievi di canto moderno, vocal coach Nadia Fois; uno spettacolo musicale della band “Non Soul Funky”; uno spettacolo pirotecnico e vari stand espositivi artigianali, birrifici e cantine sociali.

Verrà presentato, inoltre, il libro “Cucinando sul mare – Assaggi di Portoscuso”.

Il progetto nasce dalla convinzione che, vista la situazione industriale ormai compromessa, sia il momento di trovare nuovi sviluppi occupazionali proponendo la possibilità a giovani e meno giovani, di imparare una nuova professione, cercando attraverso piccoli passi, di rilanciare l’economia locale con appunto nuovi sviluppi occupazionali e rilanciare il nome del paese di Portoscuso, con un’iniziativa legata ai prodotti culinari locali.

La società cooperativa sociale Stella dei mari ha come finalità, tra le altre, lo studio e la realizzazione di eventi o manifestazioni ludico-ricreative con appunto, fini sociali.

La sfida consiste nel cercar di “trasformare” Portoscuso da una zona dominata da comparti industriali a località turistica, con particolare attenzione alla valorizzazione della cultura gastronomica locale e regionale.

Lo scopo principale è stato quello di coinvolgere i giovani locali e gli operatori commerciali del settore della ristorazione, in un progetto culinario che culminerà nella manifestazione pubblica di questa sera.

Obiettivo ancor più ambizioso, cercare una “reazione collettiva” al difficile periodo socio-economico che stiamo attraversando in tutti i settori commerciali e di conseguenza occupazionali.

Il fulcro di tutto il progetto è la formazione professionale. Il percorso si è sviluppato attraverso dei corsi, passando dalla creazione di un libro di cucina della città di Portoscuso, sino alla realizzazione di una ricetta condivisa dai vari ristoratori locali per arrivare a depositare un marchio (brand) che identifichi Portoscuso per i suoi prodotti culinari. I corsi sono stati seguiti da insegnanti del settore turistico alberghiero e da chef regionali e nazionali.

L’obiettivo è quindi quello di costruire una “cultura del turismo”, al fine di migliorare la zona con un marchio (brand) specifico del settore, considerato come un mix di cibi, tradizioni, stili di vita, attraverso corsi di cucina per giovani che vogliano conoscere ed imparare un nuovo mestiere, coadiuvati da ristoratori già presenti nel nostro Paese.

Attraverso questa formazione, sia gli operatori sia gli studenti hanno avuto occasione di crescere professionalmente e di arricchire la cultura culinaria di Portoscuso, in modo tale da poter accogliere i turisti con la massima competenza e professionalità.

 

Joe Driscoll e Sekou Kouyate

Le alture che dominano Narcao, i vigneti e le campagne illuminate dalle fioca luce della luna piena. Per la XXIV edizione della rassegna internazionale, il “#Narcao Blues Festival” si riprende il suo palcoscenico tradizionale: quelle notti di fine luglio, calde e mai come nessun’altra adatte alla “#Musica del diavolo”. E così, con il nuovo logo che racconta quell’indissolubile legame tra il Sud degli Stati Uniti, terra d’origine del blues, e la Sardegna, da domani, mercoledì 23 luglio, a sabato 26 luglio, Narcao, tranquillo centro del Sulcis, si prepara ad ospitare il tradizionale appuntamento con la musica afroamericana e i suoi migliori interpreti.

Il festival, che si avvale della direzione artistica di Gianni Melis, è organizzato dall’Associazione Culturale Progetto Evoluzione, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna Assessorato alla Pubblica Istruzione Sport e Spettacoli e Assessorato al Turismo, della Provincia di Carbonia Iglesias, della Fondazione Banco di Sardegna, della Caras e dell’Associazione Carta Giovani e del patrocinio del comune di Narcao.

Un festival che anche quest’anno, a causa dei dubbi sui fondi a disposizione e sui ritardi nell’erogazione di quelli relativi alla scorsa edizione, parte all’insegna dell’incertezza. «Quest’anno la preoccupazione è doppia perché, non solo non abbiamo, ad oggi, ancora notizie dei contributi per l’attività di quest’anno, ma siamo ancora in attesa del contributo dell’assessorato regionale al Turismo per l’attività svolta nel 2013 e del restante venti per cento sul contributo, sempre relativo al 2013, dell’assessorato regionale alla Pubblica istruzione e Spettacolo. Con queste premesse – sottolinea Gianni Melis, direttore artistico del festival blues – sono certo che si potrà ben comprendere quanto sia stato difficile allestire il cartellone.»

Una serie di difficoltà che però non hanno scalfito la volontà dei soci dell’associazione culturale #Progetto Evoluzione nell’allestimento di un programma degno della fama della tradizionale kermesse musicale, punto di riferimento internazionale per il genere afroamericano. «Ancora una volta, grazie solo alla passione, all’affetto e al rispetto che i ragazzi dell’associazione nutrono per il “nostro” meraviglioso pubblico, siamo riusciti, assumendocene il rischio in prima persona, ad allestire un cartellone di altissimo livello, degno della fama e della serietà che il #Narcao Blues si è guadagnato e ha consolidato nel corso degli anni. Per questo – sottolinea Melis – posso garantire sin d’ora che il pubblico non resterà deluso ma appagato e soddisfatto dell’ottimo blues suonato e cantato dalle band di altissimo livello presenti».

Un programma dove spiccano, in prima assoluta nazionale, mercoledì 23 luglio, il concerto dei Los Lobos, la leggendaria band ispano americana diventata famosa con La Bamba, la colonna sonora dell’omonimo film che raccontava la breve vita di Ricardo Valenzuela, meglio noto come Richie Valens, prima rock star d’origine latina scomparso prematuramente in un incidente aereo. E l’esibizione, giovedì 24, dei Playing for Change, il supergruppo musicale formato da artisti di strada di varie etnie e in cui la musica si fonde con il costante impegno sociale della band nei più disparati e difficili angoli del mondo.

Un piccolo assaggio per un appuntamento imperdibile che, in quattro giorni di concerti, condurrà gli appassionati in un’emozionante “viaggio musicale” nel cuore del Sulcis, terra affascinante e ricca di suggestivi scorci naturalistici e di tesori di archeologia industriale.

A fare da sfondo alla rassegna musicale, come di consueto, sarà Piazza Europa, piccolo anfiteatro al centro del paese. L’arena sarà così scenario per quattro intense serate, a partire dalle 21.30, di 8 concerti con la consueta e ormai collaudata formula dei due gruppi per serata. Band che non mancheranno di animare la comunità di Narcao e, in particolare, di regalare tanta musica ed emozioni a tutti gli appassionati del Blues.

Da non perdere poi, durante l’intera rassegna musicale, l’appuntamento con il “DopoFestival” dove, in località Santa Croce, si potrà continuare ad ascoltare blues di alta qualità con la musica dei “The Blues Queen” (il 23 e il 25 luglio) e l’esibizione dei “Milestones” (24 e 26 luglio) con un omaggio ai “Rolling Stones”, in occasione dei loro 40 anni di attività.

Questo il programma completo.

Mercoledì 23 luglio 2014

• JOE DRISCOLL & SEKOU KOUYATE

• LOS LOBOS

Giovedì 24 luglio 2014

• REVEREND AND THE LADY

• PLAYING FOR CHANGE

Venerdì 25 luglio 2014

• MIKE SEEBER TRIO

• THE STEEPWATER BAND

Sabato 26 luglio 2014

• MARCO PANDOLFI TRIO

• LATVIAN BLUES BAND

Dopo Festival in località Santa Croce Narcao

23 e 25 luglio THE BLUES QUEEN

24 e 26 luglio MILESTONES

Informazioni e prenotazioni:

Associazione Culturale Progetto Evoluzione

Via Carbonia 11, Narcao

tel. 0781 875071

infoblues@narcaoblues.it

Biglietti:

singola serata 23 luglio intero 15,00 euro

singola serata 24/25/26 luglio intero 12,00 euro ridotto 10,00 euro

abbonamento 4 serate 30,00 euro.

Mike Seeber Trio Milestones The Blues Queen The Steepwater Band Los Lobos Marco Pandoldi Trio Latvian Blues Band Playing for change Reverend & The Lady

Michele Cossa

«Altro che #patto di stabilità, siamo allo strozzinaggio bello e buono: la Giunta Pigliaru ha firmato un accordo capestro che, se applicato, danneggerà solo e soltanto la Sardegna. A guadagnarci sarà come sempre lo Stato.»

E’ questo il primo commento del coordinatore regionale dei #Riformatori sardi, Michele Cossa, all’annuncio fatto dal governatore Francesco Pigliaru.

«Non capiamo l’esultanza del presidente della Regione – dice ancora Michele Cossa -, nella situazione attuale con l’accordo siglato da Pigliaru, la Sardegna dovrà raggiungere un pareggio di bilancio spendendo soltanto ciò che incassa: cosa più che giusta se lo Stato ci desse quanto ci spetta in base all’articolo 8 dello Statuto. Invece, lo Stato non dà alla Regione i soldi dei sardi, come le accise che colpevolmente la Giunta non vuole, e pretende che noi copriamo le spese senza sforare.»

«Per di più – aggiunge il coordinatore dei Riformatori sardi – per il 2014 lo Stato ci consente di spendere 364 milioni in più invece degli oltre 800 richiesti, dunque meno della metà: una misera mancia per ottenere la non belligeranza della Sardegna».

«A subirne le conseguenze – conclude Michele Cossa – saranno i sardi. Per i Comuni sarà un salasso senza precedenti, per non  parlare dei fondi e dei contributi che la Regione eroga a privati ed imprese per tentare di tamponare una crisi devastante. Si sta ripetendo il clamoroso errore che fece Soru nel 2006: la Regione caricò allora sulle sue spalle sanità, continuità territoriale e trasporto pubblico locale ma in cambio non ricevette nulla.»

Francesco Pigliaru e Raffaele Paci.

Francesco Pigliaru e Raffaele Paci.

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha annunciato questo pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa, la firma dell’accordo per il #Patto di stabilità 2015, controfirmato dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.
«Questa mattina a Roma – ha detto Pigliaru – abbiamo firmato un accordo di fondamentale importanza per la Sardegna, che potrà finalmente utilizzare tutte le proprie entrate per finanziare le politiche di sviluppo e dare risposte ai gravi problemi della disoccupazione.»
L’accordo sottoscritto oggi – che formalizza l’intesa politica raggiunta lo scorso 29 maggio a #Palazzo Chigi – prevede che la Regione, a partire dal 1 gennaio 2015, non sia più soggetta al vincolo del patto di stabilità ma possa spendere tutte le proprie entrate impegnandosi a garantire il pareggio di bilancio.
«Dopo quattro mesi di governo – ha sottolineato il presidente Pigliaru – abbiamo ottenuto l’adozione della regola del pareggio di bilancio, che definisce finalmente un quadro di buon senso attribuendo piena responsabilità nella gestione efficiente delle nostre risorse e incentivandoci a utilizzarle con la massima attenzione. Con questo risultato la giunta regionale ha dimostrato di essere credibile, di operare in una logica di leale collaborazione con lo Stato e, all’interno di una ritrovata unità di intenti, è stato possibile un accordo che ha rafforzato la nostra sovranità e la nostra responsabilità.»
«La Sardegna contribuirà, come tutte le altre regioni e comuni – ha sottolineato l’assessore della Programmazione, Raffaele Paci – al risanamento finanziario e alla riduzione del debito pubblico dell’Italia attraverso gli accantonamenti previsti dalle manovre finanziarie vigenti ma non subiamo ulteriori vincoli.»
«L’accordo odierno prevede il riconoscimento alla Sardegna di spazi finanziari aggiuntivi per il 2014 pari a 364 milioni, 44 dei quali destinati a coprire il contratto di servizio con le Ferrovie dello Stato passato sotto la responsabilità regionale. È stato chiuso, inoltre, il contenzioso per il 2013 con il riconoscimento da parte dello Stato del rispetto del patto da parte della Regione, che aveva deliberato di portare fuori dallo stesso i 500 milioni del fondo unico per gli Enti Locali. Un contenzioso – ha concluso Raffaele Paci – che abbiamo risolto senza sanzioni per l’Isola.»