18 July, 2024
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Gianluca Medas e Andrea Congia - Foto di Valentino Congia 2014-07-28+29 Quartu Festival della Storia Locandina

“Dal Racconto dell’Amore all’Amore per il Racconto”: è questo il titolo del “#Festival della Storia 2014”, la manifestazione organizzata dall’Associazione Figli d’Arte che si terrà lunedì 28 e martedì 29 luglio nel cortile dell’Ex Caserma dei Carabinieri di via Roma 30, a Quartu Sant’Elena. Giunta all’ottava edizione, il Festival quest’anno ripercorrerà cambiamenti ed evoluzioni che hanno trasformato il concetto di Amore nei secoli: dall’età antica a quella contemporanea, un viaggio tra archeologia e mitologia, tra norme e comportamenti di epoche ormai lontane ed il fugace e frammentario turbinio comunicativo dei frettolosi giorni nostri. L’evento è inserito all’interno nella programmazione di Quartu colora l’Estate 2014.

Secondo l’ormai consueto format, caratterizzato da conferenze e spettacoli teatrali, il programma è articolato in due giornate. Si parte lunedì 28 luglio alle 19.30 con l’incontro dal titolo “L’Amore nell’Antichità”: il dibattito, tenuto dall’archeologa Simonetta Angiolillo e dal giornalista Giacomo Serreli, sarà impreziosito dalle letture di Noemi Medas, attrice e figlia d’arte; a seguire, alle 21.00 lo spettacolo La Grande Madre – Contus e Cantus dall’Isola, narrazione con canti e musiche scritta e interpretata dall’attore Gianluca Medas con l’accompagnamento della Grande Madre Band, ensemble guidato da Andrea Congia (chitarra classica) che si avvale dei contributi di Jonathan Della Marianna (strumenti tradizionali sardi), Marco Loddo (basso elettrico) e Roberto Matzuzzi (batteria/percussioni). Prevista inoltre la partecipazione straordinaria del gruppo Cuncordia a Launeddas. L’“Amore Oggi” sarà invece il tema di martedì 29 luglio, seconda e ultima giornata del Festival: alle 19.30 la conferenza con l’antropologa Alessandra Guigoni, la giornalista Manuela Vacca e le letture di Gianluca Medas; alle 21.00 spazio al teatro con la pièce “Il Disertore“, tratta dal romanzo di Giuseppe Dessì. In scena Gianluca Medas, Andrea Congia e la formazione etnofolk Su Cuntzertu Antigu composta da Myriam Costeri (organetto diatonico/pipiolu), Martina Chillotti (triangolo) e Silvia Mascia (tumbarinu).

Ideato e diretto da Gianluca Medas, prodotto e organizzato dall’Associazione Figli d’Arte Medas, il #Festival della Storia nasce con la volontà di avvicinare il pubblico alle tematiche storiche e scientifiche, senza banalizzare i contenuti ma veicolando quest’ultimi anche attraverso le attività di spettacolo. Tante le tematiche affrontate nelle precedenti edizioni: dalla figura della donna al triennio rivoluzionario sardo, giungendo fino alle riflessioni sulla fine del mondo e sull’identità. Denominatore comune l’obiettivo di divulgare la conoscenza con una programmazione originale capace di coniugare informazione e spettacolo in una prospettiva interdisciplinare.

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Grande partecipazione ed interesse, venerdì 18 luglio, nel Salone Velio Spano, a Carbonia, all’incontro “Non bruciamo il futuro”, sul tema “#Rifiuti Zero”, con le sue implicazioni dal punto di vista della salute e dell’ambiente, delle finanze locali e dell’imposizione fiscale, organizzato dall’#Associazione Carbonia a Cinque Stelle in collaborazione con #Zero Waste Italy. Protagonista dell’incontro è stato Rossano Ercolini, presidente di #Zero Waste Europe e vincitore, nel 2003, del #Premio Nobel Alternativo per l’Ambiente Goldman Enviroment Prize. «In un’Italia dove contro discariche e inceneritori ci sono state tante barricate e pochissime proposte – ha scritto il quotidiano La Repubblica – la storia di Capannori e di Rossano Ercolini dovrebbe essere studiata a scuola».

La storia, in sintesi, è questa. Rossano Ercolini è un maestro elementare di Capannori, un piccolo comune della Toscana, in provincia di Lucca. Nel 1994, quando viene a conoscenza dei piani della Regione Toscana per la costruzione di due inceneritori, uno dei quali a pochi chilometri dalla sua scuola, per il bene del territorio e la salute dei suoi giovani alunni, decide di intervenire. Fonda così l’associazione #Ambiente e Futuro, con l’obiettivo di informare la comunità dei rischi ambientali dell’incenerimento e di proporre strategie alternative per la gestione dei rifiuti. Sono seguiti anni di battaglie durissime, durante i quali Rossano Ercolini ha sfidato apertamente gli apparati politici e i poteri economici locali e nazionali. Alla fine le sue ragioni hanno però avuto la meglio e nel 2007 il comune di Capannori è arrivato ad essere il primo in Italia ad adottare la strategia “Rifiuti Zero”, diventando in poco tempo il centro di un movimento straordinariamente vitale che, da Napoli a Milano, coinvolge ora sempre più cittadini e tanti amministratori. Nell’aprile del 2013, per questo suo impegno come attivista ed educatore, Rossano Ercolini ha ricevuto, come già sottolineato, il #Goldman Environmental Prize ed è stato invitato alla Casa Bianca, dal presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama.

Rossano Ercolini è oggi il simbolo di un ambientalismo capace di incidere in maniera efficace nello sviluppo di un territorio, andando oltre le ideologie e gli schieramenti. Perché è convinto che, solo con l’impegno di tutti a prendere parte al cambiamento, la democrazia respira e, con essa, prende vita la speranza di un futuro migliore.

Nell’incontro di Carbonia, Rossano Ercolini ha sottolineato l’eccellente risultato raggiunto dal comune di Carbonia nella raccolta differenziata, il 70%, ma allo stesso tempo ha rimarcato che, a fronte di questo risultato, le tariffe applicate sono troppo elevate, perché i cittadini virtuosi dovrebbero essere premiati e le tariffe dovrebbero essere legate strettamente all’applicazione dei cittadini nello smaltimento dei rifiuti: quanto più si riduce la percentuale di rifiuto indifferenziato, quanto più dovrebbe ridursi la tariffa a carico dei cittadini.

Rossano Ercolini ha spiegato, nel dettaglio, tutte le iniziative intraprese per la riduzione dei rifiuti ed i risultati raggiunti nel suo comune, dove la raccolta differenziata è arrivata a superare l’80%. L’obiettivo del progetto «Zero Waste», rifiuti zero, quasi un’utopia, non è ovviamente orientato ad un risultato immediato o a breve scadenza, ma ha una scadenza di medio lungo termine: 2020-2025. Non produrre spazzatura, riciclare, riparare, “compostare” tutto quello che viene prodotto. Il maestro elementare di Capannori ha spiegato che inizialmente lui e i suoi amici e collaboratori venivano considerati quasi dei pazzi, mentre ora «tanti comuni ci copiano: prima eravamo gli unici, nel 2010 i comuni italiani che avevano adottato il progetto “Rifiuti zero” erano 10, oggi sono 214. La strada è quella giusta.»

Rossano Ercolini ha raccolto la sua esperienza in un libro «Non bruciamo il futuro» (editore Garzanti), presentato anche a Carbonia, dove ha spiegato tutte le iniziative adottate e possibili per ridurre i rifiuti riciclando praticamente tutto, e produrre anche posti di lavoro, perché «”Rifiuti zero” è un’opportunità ed il riciclo una miniera che può dare più posti di lavoro dell’industria automobilistica».

«Dal recupero dei telefonini si possono ricavare consistenti quantità d’oro e dai fondi di caffè che abitualmente vengono gettati via, si possono coltivare funghi di ottima qualità, con i quali creare un business che in Italia potrebbe arrivare a 480 milioni di euro.»

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Inizia questa sera, a Carloforte, la rassegna Fiabe in piazza “Dai Baruffi”, organizzata dall’associazione culturale saphyrina e dall’Amministrazione comunale di Carloforte.

Alle 20.30 verrà rappresentata la fiaba U pulin e l’omaia, la fiaba di Susanoodles per la danza del Buongustaio.

I prossimi appuntamenti, sempre alle 20.30, sono previsti martedì 22 luglio, con Bertoldo re del campo; giovedì 24 luglio, con U cuniggiu e l’uga, la meravigliosa scoperta fatta da Meneer de Vis (signor Pesce); venerdì 25 luglio, infine, con Greta Oto e l’isola verde lontana.

Tutti gli appuntamenti si svolgeranno in Piazza Repubblica.

Valentina Pitzalis

Grande emozione, venerdì sera, a #Sant’Antioco, presso la sala I Sufeti, nell’ascoltare le parole di Valentina, la ragazza rimasta deturpata in seguito ad un attentato messo in atto dal marito. Un unico desiderio il suo, «la speranza di poter aiutare tutte le donne che vivono, magari ancora senza essersene rese veramente conto, situazioni di coppia come quella che ho vissuto io». 

Una forza incredibile la sua, accompagnata e sostenuta da una voglia di vivere senza pari, la voglia di riprendersi la sua vita, di reagire ad un qualcosa che nessuno merita perché davanti a situazioni di angoscia e terrore come quella che ha vissuto lei, l’errore più grande è cedere alla depressione, mentre l’unica ancora di salvezza è reagire e risorgere «come una fenice che rinasce dalle proprie ceneri».

“#Nessuno può toglierti il sorriso” è il titolo del libro scritto da #Valentina Pitzalis, ed è proprio con questa frase che ha voluto chiudere la serata organizzata dalle associazioni Agorà e Il Calderone, a cui numerose persone hanno partecipato stringendosi a lei con sincero affetto.

Forza Valentina.

Nadia Pische

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Si è conclusa venerdì sera, presso la Saletta del Portico adiacente il Teatro Centrale, sarà inaugurata la Mostra personale di pittura “Sognolucido”, dell’artista Daniela Matta, decimo appuntamento della rassegna “12×12”, organizzata dall’assessorato della Cultura del comune di Carbonia, in collaborazione con gli artisti cittadini.

«Nel sogno le percezioni non sono legate ai fenomeni e per questo possono anche non presentare alcune linearità – racconta la pittrice Daniela Matta -. Il sogno è l’amplificatore delle sensazioni, delle emozioni, dell’angoscia, dei luoghi e non luoghi, dello spazio senza tempo.»

L’autrice ha sognato a colori, quelli dell’energia, del vigore per poter volare verso mondi dove tutto si risolve in forme indefinite, segni, paesaggi che hanno come comune denominatore il colore.

La rassegna ora si fermerà per la seconda metà di luglio e il mese di agosto, e riprenderà nel mese di settembre con gli ultimi due appuntamenti: dal 6 al 12 con la mostra di Paola Matta, dal 20 al 26, infine, con la mostra di Derita.

Masua.

Da un piccolo gioco di parole, nasce l’idea di armare delle bianche vele latine nella sabbia di uno dei più suggestivi paesaggi del sud Sardegna e pensarle come originali cavalletti d’artista en plein air. L’iniziativa è in programma dal 21 al 23 luglio nella splendida spiaggia di Masua.

#OLIOSUVELA 2014 è un progetto nato così: come una seduzione, un sapore, una sfida, che porta con sé il gusto dell’avventura e del gioco.

«Come naviganti della fantasia – commenta il direttore artistico dell’iniziativa, prof. Massimo Lumini -, proveremo a tracciare una rotta inesplorata tra Arte e Natura, spinti dal vento di nuove idee e possibilità, per valorizzare un angolo speciale di questo nostro meraviglioso territorio insulare. Goderne a piene mani le potenti e arcaiche energie elementali.»

E’ stato quindi imbarcato un coraggioso ed avventuroso equipaggio di sedici artisti, sardi e tedeschi, provenienti da Berlino e da Oberhausen, città gemella di Iglesias, nota a livello mondiale per la sua riuscita riconversione territoriale realizzata attraverso l’offerta di importanti installazioni di arte contemporanea e servizi di intrattenimento legati al turismo minerario.

Questi artisti, sono stati chiamati a formare un equipaggio speciale per navigare insieme, tra cime, bozzelli e pennelli, forme e colori, sabbia e bagnanti curiosi, e proporre allo sguardo, i differenti linguaggi e visioni del loro credo artistico.

«Lavoreranno – continua Massimo Lumini – per tre giorni al cospetto di acque cristalline o forse di impetuose onde, tra rocce selvagge e metafisiche costruzioni di archeologia industriale, il tutto avvolto da incessanti venti e brezze marine, che tutto consumano e modellano in un inesorabile alito salmastro.

L’immagine imponente ed evocativa, partorita dalla visionaria mente di un grande filosofo e matematico greco, di una umanità che abita non tanto la cima della Terra, ma il fondo di un immenso oceano d’aria, ha suggerito in seguito il punto nautico. La direzione verso la quale sciogliere il fiocco dell’ ispirazione creativa, per veleggiare lungo gli orizzonti indefinibili di questa prima edizione, dedicata per questo all’elemento naturale Aria, il Pneuma che tutto permea.»

Non è stata data agli uomini, da parte della Natura, la facoltà fisica di volare con le proprie ali.

Ed è per questa sorta di menomazione, di mutilazione evolutiva, che giace profondamente radicata nell’inconscio collettivo umano, che l’antico mito della caduta di Icaro, ci ammonisce da millenni, circa la presunzione di invadere e conquistare ambiti elementali a noi proibiti.

«Le immagini – conclude Massimo Lumini – che gli artisti affideranno alle vibranti tele tese in spiaggia, forse potranno sganciarci per un attimo dal fondale di questo immenso oceano di aria, dove viviamo relegati con il naso all’insù, prigionieri del nostro stesso peso fisico. Attraverso questa insolita performance, nello straordinario Genius Loci di Masua così denso di tracce dell’ingegno ma anche di pesi e fatiche umane che ormai lentamente si dissolvono per ritornare Natura, i nostri corpi e le nostra menti, sospinti dagli imprevedibili venti del mare e dell’ispirazione artistica, saranno invitati ad un volo speciale: quello possibile solamente attraverso le ali della fantasia e dell’immaginazione.

I nostri artisti-marinai ci guideranno ad attraversare l’abisso sottile e impalpabile dell’oceano Aria, per poter risalire in alto, nuotando nel vento e tra le nuvole, superare confini imposti, per vincere l’inesorabile forza che ci rammenta costantemente la nostra natura, fisica e spirituale, terrestre e  gravitazionale. Noi ci muoviamo attraverso queste nuove esplorazioni, nella convinzione che i segni dell’arte, quando ispirati dalla bellezza e dalla Natura, posseggano ancora, nei confronti della materia umana, una sorta di potere alchemico.

Essi scavano in profondità; sminuzzano, lavano e alleggeriscono dalle scorie tossiche la sostanza greve e ottusa del minerale umano, per liberare uno spirito più sottile, potente e alto che ci spinge a superarci e conquistare nuovi continenti emozionali e spirituali.»

In questo speciale viaggio artistico, saranno compagni di navigazione: STEFAN BACKER-SCHMITZ, PASCAL BRUNS, CRISTINA COLLU, SARA CAMBONI, ANDREA DURANTE, DAVID JANZEN, SIMON MELLINCH, CARLA ORRU’, LIDIA PACCHIAROTTI, FEDERICA PINNA, MARILENA PITTURRU, MARIALUISA SALIU, CHRISTOPH STARK, SABRINA TACCONI, FRANCESCO VACCA, AGNIESKZA WNUCZAK.

#ACQUARIO – ABECEDARIO è l’ iniziativa gemella di OLIOSUVELA, proposta all’intrattenimento di piccoli e grandi bagnanti, che frequentano l’ impagabile caletta di Portu Cauli, sorta di incantato teatrino di mare, aperto sulla scena di uno degli scorci più suggestivi delle coste sud-occidentali sarde.

«Ho immaginato – commenta il direttore artistico Massimo Lumini – Portu Cauli, il luogo privilegiato e perfetto, per inscenare un’azione laboratoriale artistica tra Arte e Natura. Non è la prima volta che utilizzo spiagge e scenari naturali per sviluppare laboratori con bambini e adulti sui linguaggi delle forme e del colore. Sul palcoscenico delle sue sabbie, nei tre giorni dedicati alla manifestazione OLIOSUVELA, daremo vita insieme agli studenti del Liceo Artistico Remo Branca di Iglesias, ad una fauna fantasiosa, fatta di pesci, pesciolini e pescioloni. Sagome di leggero compensato, saranno dipinte e trattate con materiali di recupero in un gioco di colori ed esperienze tattili, dedicate al pubblico dei più piccoli. E in ricordo degli ingenui abecedari che decoravano le aule delle classi di un tempo, anche i caratteri alfabetici daranno spazio alla fantasia, in un rimando di parole, forme e colori.»

Quale bambino non vorrebbe come scuola per apprendere i rudimenti della propria lingua un’aula come la spiaggia di Portu Cauli?

Ed ecco quindi che #ACQUARIO – ABECEDARIO, dal 21 al 23 luglio, si sovrapporrà all’ozio e al gioco dei bagnanti, provocando un’azione ludica e creativa collettiva.

Un gioco come un altro, una lezione en plein air, da affiancare all’album splendente delle nostre estati, sempre troppo corte e desiderate, nei lunghi inverni che sembrano non finire mai.

La realizzazione di #OLIOSUVELA 2014 è stata possibile grazie al sostegno e alla collaborazione dell’assessorato della Cultura del comune di Iglesias, lo staff del Progetto NAT14 – I.I.S. “GIORGIO ASPRONI”, Liceo Scientifico e Liceo Artistico “Remo Branca” – Iglesias, l’Ufficio relazioni internazionali della città di Oberhausen, lo staff Warung e Mitza di Masua Beach – Portu Cauli, Free Sail, Cagliari, OIKOS.

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Il capogruppo del Partito Democratico, Pietro Cocco, ha presentato un’interrogazione per conoscere quali iniziative intenda intraprendere il presidente della Giunta regionale, presso gli organismi competenti per chiedere la sospensione  dell’efficacia del provvedimento che il Ministro in maniera unilaterale, senza un confronto con le Istituzioni rappresentative della Sardegna, ha posto in essere per sopprimere gli istituti penitenziari di Iglesias e Macomer; e, ancora, perché vigili affinché nel processo di riordino giudiziario  non ci si limiti ad effettuare tagli lineari che non sempre sono garanzia di risparmio e di efficienza, ma che si tenga conto della specificità degli istituti penitenziari e più complessivamente, si valutino le ricadute nel tessuto sociale interessato.

Nell’interrogazione, Pietro Cocco sottolinea che in Sardegna, «un territorio già stremato dalla piaga della disoccupazione, una realtà funzionante quale l’istituto penitenziario rappresenta con il suo indotto una risorsa economica importante e la rimodulazione prevista dal Ministero non tiene conto del tessuto sociale in cui ricade ed infligge in questo modo un altro duro colpo all’economia dei territori; la specificità dei detenuti del carcere di Iglesias (cosiddetti “protetti”) che scontano pene per reati sessuali e che, proprio a causa della particolare tipologia dei reati commessi non possono trovare accoglienza nelle normali strutture penitenziarie; anche gli agenti penitenziari hanno seguito particolari corsi di formazione perché la loro professionalità consentisse il recupero dei condannati per reati di questo tipo; gli stessi lavoratori saranno costretti a trasferire la propria sede lavorativa a decine di chilometri di distanza dalla propria residenza con conseguente disagio familiare e ulteriore aggravio dei costi»; e, infine, che «le misure di contenimento della spesa non possono tradursi in un taglio generalizzato, e l’attuazione delle stesse non devono impoverire i territori già deboli economicamente, privandoli anche di parti importanti della propria storia».

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Si è conclusa ieri la visita in Sardegna della delegazione interministeriale guidata dall’ex ministro della Coesione territoriale, Fabrizio Barca, che affiancata da uno staff tecnico della #Regione Sardegna sta valutando un territorio da inserire nella Strategia nazionale delle aree interne (#Programmazione 2014-2020). Alla fine la decisione spetterà alla Regione, che integrerà il finanziamento di circa 3,8 milioni di euro. I fondi saranno investiti contro lo spopolamento, promuovendo lo sviluppo economico e dei servizi sanitari, dell’istruzione e formazione professionale, della mobilità.
Dopo la visita ad Ales, nell’#Unione dei Comuni dell’Alta Marmilla, la delegazione si è spostata ieri a Teti, nella Comunità montana del Gennargentu – Mandrolisai.
Undici comuni sparsi fra un’area montana e collinare con ricchezze ambientali e archeologiche preziosissime.
Si va dall’ovicaprino, con la trasformazione dei prodotti nel caseificio di Meana Sardo, alla viticoltura, al settore del sughero, dei legnami, frutta secca e carni. Per il sindaco di Tonara, Pier Paolo Sau, è molto importante l’agroalimentare con la produzione del torrone, dove viene lavorato tutto il miele e la frutta secca della Sardegna.
«I dati sulle imprese, ogni mille abitanti – ha aggiunto il delegato ministeriale di Invitalia, Giovanni Carrosio – sono molto più alti rispetto alla media regionale sarda e rispetto alla media delle zone interne nazionali.»
La mobilità e i trasporti sono una forte criticità del territorio, che amministratori e imprenditori chiedono di rivedere e migliorare con urgenza.
«I nostri punti deboli – ha detto il sindaco di Tonara – sono l’enorme distanza dai servizi primari: scuole, ospedali, tribunali».
Sabrina Lucatelli, coordinatrice della missione ministeriale e in rappresentanza del #dipartimento dello Sviluppo economico, ha detto che è necessario anche «investire in servizi di trasporto pubblico ad hoc, con chiamata diretta come avviene già a Perugia. Sarebbe auspicabile poi cambiare il parco macchine con l’utilizzo di bus più piccoli». 
Sparsi nei paesi della Comunità montana esistono 6 musei, mentre rimane ancora sotto la media l’offerta dei posti letto nelle strutture di accoglienza.
Il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Atzara, Luca Tedde, ha descritto le pluriclassi presenti in alcuni Comuni come «un luogo impossibile dove fare una buona scuola». In questa zona non è poi presente un centro educativo per i bambini da zero a tre anni.
«Non vogliamo tanti soldi – ha precisato Tedde – ma vogliamo spendere bene i soldi con un unico progetto che aiuti le scuole a sfruttare tutte le tecniche che la didattica mette in campo, per esempio le nuove tecnologie.»
Particolarmente interessanti sono stati gli interventi di Giobbe Lahouioui, studente e rappresentante della Rete della conoscenza, e dell’insegnante dell’Istituto agrario di Sorgono, Maurizio Fadda. Sul piano tecnico si è rilevato che l’abbandono scolastico è nella media rispetto alle altre zone interne, mentre «l’offerta formativa – ha detto Gerardo Cardillo, di #Invitalia – è coerente con le esigenze economiche del territorio».
Sul settore sanitario a Sorgono è presente il secondo ospedale della provincia dopo quello di Nuoro e la telemedicina non esiste. Diversi amministratori hanno fatto notare che «se un cittadino dovesse far visionare una radiografia fatta a Sorgono, in un altro centro sanitario, dovrebbe portarla personalmente anziché poter contare in un invio di posta elettronica fra le strutture». 
Fabrizio Barca, nella sua relazione finale, ha sottolineato che il tratto caratterizzante emerso dai dati di studio e dal confronto di oggi è legato alla specificità del fare impresa in queste aree: «Qui siete stati capaci di tradurre la specificità, il lavoro, prestando attenzione alla domanda del mercato globale».
Sul campo agroalimentare l’ex ministro ha poi suggerito di valorizzare la «tracciabilità e la comunicatività sui prodotti che nella vendita andrebbero più legati al territorio di provenienza». Sulla scuola e su un’istruzione da migliorare ha invece spiegato che l’accorpamento degli istituti deve essere una strada da prendere in considerazione per convogliare le risorse su un unico punto. Un modo per avere scuole migliori, con strumenti all’avanguardia che permettano una formazione qualitativamente più elevata.
La prossima mossa tocca alla Regione che a breve dovrà individuare uno dei due territori esaminati. La partenza del progetto pilota è prevista per gennaio 2015.

 

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I consiglieri regionali del Partito Democratico Cesare Moriconi, Lorenzo Cozzolino e Piero Comandini, hanno presentato un’interpellanza sui ritardi accumulati dal Servizio di sostenibilità ambientale dell’#assessorato regionale dell’Ambiente.

La necessità di promuovere, sostenere e incentivare ogni possibile iniziativa volta a creare reali e durature condizioni di sviluppo economico deve essere suffragata da una efficace e incisiva azione dell’amministrazione regionale tesa a velocizzare le procedure al fine di fornire risposte in tempi certi e brevi alle istanze inoltrate dagli operatori economici dell’isola.

Per questo motivo gli estensori dell’interpellanza hanno ritenuto opportuno richiamare l’attenzione del presidente della Regione e dell’assessore competente su di un particolare aspetto dell’azione amministrativa legato al rilascio dei pareri da parte del Servizio di sostenibilità ambientale dell’assessorato dell’Ambiente.

E’ stato posto l’accento sulle problematiche ricadenti sulle politiche di sviluppo legate al rilancio economico della Sardegna. Da un esame compiuto, infatti, emerge un coinvolgimento vasto che riguarda importati iniziative imprenditoriali nei diversi settori produttivi dell’Isola.

L’ampiezza e la portata delle problematiche segnalate è tale che si riverbera in tutto il sistema economico producendo un forte ritardo nello sviluppo e favorendo la desertificazione delle iniziative produttive.

I tre consiglieri regionali sollecitano un’azione tempestiva in grado di allineare urgentemente i tempi medi dei singoli procedimenti autorizzativi, in capo al Servizio di sostenibilità ambientale dell’assessorato dell’Ambiente, almeno agli standard nazionali.