19 July, 2024
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Pier Sandro Scano A

Il sindaco di Villamar, Piersandro Scano, è il nuovo presidente di #Anci Sardegna. L’ex consigliere regionale del Partito democratico, è stato eletto pochi minuti fa dall’assemblea dei sindaci, riunita nella sala convegni dell’Hotel Holiday Inn, a Cagliari (172 i voti favorevoli alla sua candidatura, 5 le astensioni, su 177 votanti; i sindaci aventi diritto al voto erano 374). Subentra a Cristiano Erriu, dimessosi da sindaco di Santadi e da presidente di Anci Sardegna dopo la nomina ad assessore regionale dell’Urbanistica e degli Enti locali (anche Erriu era espressione del Partito democratico).

THotel Cagliari copia
La sala congressi del #THotel, in via dei Giudicati 66, a Cagliari, ospiterà domani mattina, alle 9.00, un convegno sulla Carta delle unità delle terre e capacità d’uso dei suoli, organizzato dall’assessorato regionale degli Enti locali, finanze ed urbanistica con le agenzie regionali #Laore ed #Agris e con il contributo dell’#Università degli studi di Cagliari e di Sassari, ha organizzato un convegno per la presentazione dei risultati raggiunti in attuazione dell’Accordo di collaborazione per la predisposizione della cartografia delle unità delle terre e di capacità di uso dei suoli.

Il progetto ha avuto come finalità la realizzazione di nuovi strumenti metodologici e cartografici, per una migliore conoscenza e pianificazione del territorio che, mediante analisi dei dati storici, prospezioni e campionamenti, esame delle coperture vegetali prevalenti, del clima, della geologia e della morfologia, consentano di classificare il territorio secondo l’attitudine agricola e silvo-pastorale e di conseguenza pianificare gli usi più idonei e ottimali.

Gianmario Demuro 2 copia

La #Prima Commissione del Consiglio regionale vigilerà sulla proposta di riforma del #Titolo V della Costituzione all’esame del Parlamento per scongiurare il rischio di uno svuotamento dell’autonomia sarda. E’ quanto emerso dalla seduta del parlamentino presieduto da Francesco Agus che ha sentito in audizione l’assessore regionale agli Affari Generali, Gianmario Demuro. L’organismo consiliare avvierà nei prossimi giorni un confronto con i senatori e deputati sardi per concordare azioni comuni a difesa della specialità della Sardegna.

L’assessore Demuro ha illustrato alla Commissione l’esito delle ultime sedute della Conferenza Stato-Regioni che hanno portato alla stesura di un documento unitario da parte delle Regioni ad autonomia differenziata per la tutela della loro specialità. «L’autonomia è un valore costituzionalmente irrinunciabile – ha detto Demuro – un principio riconosciuto da tutti che non può essere messo in discussione». L’esponente della Giunta Pigliaru ha poi sottolineato l’importante risultato ottenuto grazie alla presentazione di alcuni emendamenti concordati in #Conferenza Stato-Regioni che hanno modificato il primo testo di riforma preso in esame dalla #Commissione Affari Costituzionali del Senato. «Nella prima formulazione le Regioni a Statuto speciale sparivano – ha affermato l’assessore – ora il rischio di una cancellazione della specialità è scongiurato, il risultato non è da buttar via».  Il compromesso raggiunto è un mantenimento della potestà legislativa esclusiva da parte delle Regioni in cambio di maggiori controlli statali sull’esercizio delle competenze in materia di finanza pubblica. «Le prerogative delle Regioni speciali hanno tutta la possibilità di essere mantenute e garantite – ha concluso Demuro – ma molto dipenderà dalla nostra capacità di stipulare le intese con lo Stato centrale. Adesso si aprirà una fase di negoziazione».

Alla seduta della commissione hanno partecipato tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione. Dalla minoranza sono arrivate diverse sollecitazioni per un’azione più forte da parte dell’esecutivo nei confronti del Governo in difesa dell’autonomia. «La questione è di importanza vitale – ha detto il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis – la Regione non può fare da semplice spettatrice». Il vicepresidente della Commissione Autonomia Stefano Tunis (Forza Italia) ha invitato tutte le forze politiche a dare un mandato pieno alla Giunta regionale per un “atto di rottura” nei confronti del Governo. Giorgio Oppi (Udc) ha invece invocato un azione comune di Consiglio, Giunta e parlamentari «per portare a casa il miglior risultato possibile», mentre Michele Cossa (Riformatori sardi) dopo aver sottolineato l’esiguità di margini di trattativa con il governo, ha chiesto «un’azione forte dell’esecutivo regionale per una modifica statutaria che consenta di attuare la riforma degli enti locali, e di risolvere una volta per tutta la questione delle province, cancellate da un referendum ma ancora operative». Attilio Dedoni (Riformatori sardi) ha ribadito la necessità che la questione venga affrontata al più presto dal Consiglio regionale con un’apposita seduta dedicata al tema delle riforme.

Proposte forti anche dalla maggioranza. Gavino Sale (Irs) ha chiesto una convocazione solenne del Consiglio regionale aperta a tutti i parlamentari sardi per individuare un percorso condiviso in difesa delle prerogative statutarie e per il varo «di una nuova Carta Costituzionale per il popolo sardo in cui siano presenti fattivi poteri di sovranità e autogoverno», mentre il consigliere del PD Roberto Deriu ha sottolineato l’importanza del mantenimento, nel testo di riforma in discussione al Senato, della protezione costituzionale del nostro Statuto. «Da questo occorre partire – ha detto Deriu – per riaffermare e ampliare la nostra specialità attraverso l’approvazione di una legge statutaria e una “cauta” revisione dello Statuto». Giudizio condiviso da Salvatore Demontis(PD): «Gli emendamenti alla proposta di riforma del Titolo V presentati dalla Lega (Calderoli) e dal PD (Finocchiaro) mettono in sicurezza la specialità – ha detto Demontis – temo però che non ci sarà un ampliamento dei poteri delle Regioni. L’autonomia può essere rafforzata attraverso la legge statutaria e la revisione dello Statuto. Occorre lavorare su questo terreno e procedere in tempi rapidi» Il capogruppo del Pd Pietro Cocco, infine, ha rivendicato il ruolo centrale dell’Assemblea Sarda e si è detto favorevole a una convocazione solenne del Consiglio con i parlamentari sardi. «Sarebbe un atto simbolico – ha detto Cocco – per individuare un percorso condiviso». 

Al termine della discussione il presidente Francesco Agus ha annunciato che la commissione sentirà entro il mese di luglio tutti i parlamentari sardi. «E’ necessario vigilare perché il principio di specialità venga mantenuto in Costituzione – ha detto Agus . il testo licenziato dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato riserva un’attenzione particolare alle autonomie del Trentino Alto Adige e della Valle d’Aosta, la Sardegna rischia di uscirne penalizzata. Di fronte a questo pericolo non  possiamo rimanere inermi». Della questione si occuperà la prossima settimana anche il Consiglio con l’esame della risoluzione sulle riforme votata all’unanimità dalla Commissione Autonomia.

La birra Made in Sardinia sfida quella continentale ed estera e cerca di allargare la sua produzione. In occasione della tradizionale Sagra delle pesche di San Sperate, si terrà (venerdì 18 luglio, alle ore 17.00) il “#Festival delle birre artigianali” dove 9 birrifici sardi, tra cui quello della cooperativa “Apistica Mediterranea” promotrice dell’Op “Terrantiga”, metteranno a confronto le proprie produzioni con quelle di due birrifici continentali e di alcune aziende estere. La produzione di birra artigianale nell’Isola raccoglie un consenso sempre maggiore, tanto che si contano una ventina di aziende. La birra sarda può rappresentare un prodotto identitario, di qualità che ha ampi spazi di mercato: il consumo medio italiano si attesta sui 30 litri circa pro-capite, i sardi ne bevono il doppio, 60 litri a testa.

Il Festival avrà come teatro la splendida cornice del “Giardino Megalitico” di San Sperate che ospita le sculture di Pinuccio Sciola e sarà un importante momento di incontro tra produttori e consumatori grazie anche al dibattito che sarà organizzato e a cui parteciperanno anche i tecnici delle agenzie regionali #Laore e d#Agris. La giornata sarà l’occasione per evidenziare come sia possibile una diversa valorizzazione della coltura dell’orzo, prodotto primario per la produzione della birra, e per valutare la possibilità di aggregazione dei birrifici sardi al fine di chiudere la filiera con la produzione dell’orzo, la successiva produzione di malto e infine la produzione di birra. Oggi il malto è importato dall’estero mentre un maltificio sardo potrebbe contribuire a ridurre i costi della materia prima. La chiusura della filiera, inoltre, consentirebbe di considerare la produzione di birra come “agricola”, con notevoli benefici fiscali. Esempio illuminante di cosa è possibile fare in tale direzione è rappresentato dal consorzio tra birrifici (Cobi), promosso da #Copagri Marche, che ha realizzato un impianto in provincia di Ancona con una capacità produttiva di 1.500 quintali di malto l’anno, ma vista l’espansione della domanda si è già posto l’obiettivo di arrivare a quota 12mila.

Saranno più di 80 le aziende di Veneto e Sardegna che, rappresentate da oltre 20 imprenditori, domani 17 luglio a Cagliari si incontreranno nel workshop interregionale sulle “#Reti di business per l’edilizia sostenibile”, organizzato per promuovere lo scambio di buone pratiche e creare ambienti favorevoli alla creazione di reti d’impresa nelle due regioni.

Dalle 9.30, la sede di Confartigianato Imprese Sardegna, a Cagliari (via Sarpi 1/via Machiavelli 96/c), si aprirà per diventare la “casa degli artigiani”; in questo modo i produttori di serramenti, materiali edili, impianti, e i laboratori prove e gli studi ingegneria, riunititi in consorzi o meta distretti, e le singole imprese del Veneto (Belluno, Padova, Dolo, Mestre, Thiene o Schio) potranno incontrare fisicamente quelle della Sardegna di Cagliari, Carbonia, Olbia, Oristano e Sassari, per scambiarsi idee e confrontarsi su nuovi materiali, tecnologie innovative, eco design, progettazione integrata e ristrutturazioni.

Nella mattinata le aziende partecipanti verranno divise in gruppi di lavoro secondo le richieste reciproche e cominceranno a operare concretamente sui progetti. Nel pomeriggio verranno sottoscritti gli accordi di collaborazione e avviate le procedure per realizzare le reti imprenditoriali.

L’edilizia ecosostenibile ed innovativa, infatti, apre nuovi mercati, crea lavoro e consolida i rapporti tra imprese. Costruire e ristrutturare con canoni nuovi e compatibili con l’ambiente, produce business, forma aziende più solide e irrobustisce un mercato in crescita.

L’incontro è organizzato dalle Associazioni datorali sarde di #Confartigianato Imprese, Confcooperative e Confindustria, e fa parte delle attività del “Progetto di Cooperazione Interregionale per l’Innovazione Sostenibile”, ideato e finanziato dalle Regioni Sardegna e Veneto.

Nelle due regioni, infatti, sono circa 75mila le imprese edili che competono in un mercato in continua mutazione, che chiede di essere al passo con l’utilizzo di materiali “green” e, soprattutto, con sistemi efficaci di risparmio energetico. Per dare risposte a tali richieste, quindi per crescere e aggredire la crisi, sono necessari l’innovazione, la conoscenza di nuovi materiali e le tecnologie avanzate, ma soprattutto è necessario creare opportunità di aggregazione in filiere o reti d’impresa per conquistare nuovi mercati.

Il seminario si aprirà alle ore 9.15, con l’introduzione ai lavori e alle 10.00 verranno avviati i lavori di gruppo per la creazione di reti di business. Nel pomeriggio, dalle 14.00, gli approfondimenti in plenaria con il dibattito e gli interventi dei partecipanti mentre per le 18.00 sono previste le conclusioni. Durante l’incontro, verranno presentate le opportunità di collaborazione in rete tra le imprese sarde e quelle del Veneto.

Joe Driscoll e Sekou Kouyate

Le alture che dominano Narcao, i vigneti e le campagne illuminate dalle fioca luce della luna piena. Per la XXIV edizione della rassegna internazionale, il “#Narcao Blues Festival” si riprende il suo palcoscenico tradizionale: quelle notti di fine luglio, calde e mai come nessun’altra adatte alla “#Musica del diavolo”. E così, con il nuovo logo che racconta quell’indissolubile legame tra il Sud degli Stati Uniti, terra d’origine del blues, e la Sardegna, da mercoledì 23 a sabato 26 luglio, Narcao, tranquillo centro del Sulcis, si prepara ad ospitare il tradizionale appuntamento con la musica afroamericana e i suoi migliori interpreti.

Il festival, che si avvale della direzione artistica di Gianni Melis, è organizzato dall’Associazione Culturale Progetto Evoluzione, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna Assessorato alla Pubblica Istruzione Sport e Spettacoli e Assessorato al Turismo, della Provincia di Carbonia Iglesias, della Fondazione Banco di Sardegna, della Caras e dell’Associazione Carta Giovani e del patrocinio del comune di Narcao.

Un festival che anche quest’anno, a causa dei dubbi sui fondi a disposizione e sui ritardi nell’erogazione di quelli relativi alla scorsa edizione, parte all’insegna dell’incertezza. «Quest’anno la preoccupazione è doppia perché, non solo non abbiamo, ad oggi, ancora notizie dei contributi per l’attività di quest’anno, ma siamo ancora in attesa del contributo dell’assessorato regionale al Turismo per l’attività svolta nel 2013 e del restante venti per cento sul contributo, sempre relativo al 2013, dell’assessorato regionale alla Pubblica istruzione e Spettacolo. Con queste premesse – sottolinea Gianni Melis, direttore artistico del festival blues – sono certo che si potrà ben comprendere quanto sia stato difficile allestire il cartellone.»

Una serie di difficoltà che però non hanno scalfito la volontà dei soci dell’associazione culturale #Progetto Evoluzione nell’allestimento di un programma degno della fama della tradizionale kermesse musicale, punto di riferimento internazionale per il genere afroamericano. «Ancora una volta, grazie solo alla passione, all’affetto e al rispetto che i ragazzi dell’associazione nutrono per il “nostro” meraviglioso pubblico, siamo riusciti, assumendocene il rischio in prima persona, ad allestire un cartellone di altissimo livello, degno della fama e della serietà che il #Narcao Blues si è guadagnato e ha consolidato nel corso degli anni. Per questo – sottolinea Melis – posso garantire sin d’ora che il pubblico non resterà deluso ma appagato e soddisfatto dell’ottimo blues suonato e cantato dalle band di altissimo livello presenti».

Un programma dove spiccano, in prima assoluta nazionale, mercoledì 23 luglio, il concerto dei Los Lobos, la leggendaria band ispano americana diventata famosa con La Bamba, la colonna sonora dell’omonimo film che raccontava la breve vita di Ricardo Valenzuela, meglio noto come Richie Valens, prima rock star d’origine latina scomparso prematuramente in un incidente aereo. E l’esibizione, giovedì 24, dei Playing for Change, il supergruppo musicale formato da artisti di strada di varie etnie e in cui la musica si fonde con il costante impegno sociale della band nei più disparati e difficili angoli del mondo.

Un piccolo assaggio per un appuntamento imperdibile che, in quattro giorni di concerti, condurrà gli appassionati in un’emozionante “viaggio musicale” nel cuore del Sulcis, terra affascinante e ricca di suggestivi scorci naturalistici e di tesori di archeologia industriale.

A fare da sfondo alla rassegna musicale, come di consueto, sarà Piazza Europa, piccolo anfiteatro al centro del paese. L’arena sarà così scenario per quattro intense serate, a partire dalle 21.30, di 8 concerti con la consueta e ormai collaudata formula dei due gruppi per serata. Band che non mancheranno di animare la comunità di Narcao e, in particolare, di regalare tanta musica ed emozioni a tutti gli appassionati del Blues.

Da non perdere poi, durante l’intera rassegna musicale, l’appuntamento con il “DopoFestival” dove, in località Santa Croce, si potrà continuare ad ascoltare blues di alta qualità con la musica dei “The Blues Queen” (il 23 e il 25 luglio) e l’esibizione dei “Milestones” (24 e 26 luglio) con un omaggio ai “Rolling Stones”, in occasione dei loro 40 anni di attività.

Questo il programma completo.

Mercoledì 23 luglio 2014

• JOE DRISCOLL & SEKOU KOUYATE

• LOS LOBOS

Giovedì 24 luglio 2014

• REVEREND AND THE LADY

• PLAYING FOR CHANGE

Venerdì 25 luglio 2014

• MIKE SEEBER TRIO

• THE STEEPWATER BAND

Sabato 26 luglio 2014

• MARCO PANDOLFI TRIO

• LATVIAN BLUES BAND

Dopo Festival in località Santa Croce Narcao

23 e 25 luglio THE BLUES QUEEN

24 e 26 luglio MILESTONES

Informazioni e prenotazioni:

Associazione Culturale Progetto Evoluzione

Via Carbonia 11, Narcao

tel. 0781 875071

infoblues@narcaoblues.it

Biglietti:

singola serata 23 luglio intero 15,00 euro

singola serata 24/25/26 luglio intero 12,00 euro ridotto 10,00 euro

abbonamento 4 serate 30,00 euro.

Mike Seeber Trio Milestones The Blues Queen The Steepwater Band Los Lobos Marco Pandoldi Trio Latvian Blues Band Playing for change Reverend & The Lady

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L’assessorato della Cultura del comune di Carbonia, titolare della concessione di ricerca, ha presentato questa mattina l’inizio della campagna di scavo del #Nuraghe Sirai. Alla conferenza stampa, organizzata nel sito archeologico, hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti; l’assessore della Cultura, Loriana Pitzalis; la dottoressa Giovanna Pietra, rappresentante della Soprintendenza per i Beni archeologici per le province di Cagliari e Oristano; la dottoressa Carla Perra, #Direttore del Museo Archeologico Villa Sulcis e della campagna di scavo a Nuraghe Sirai; l’archeologo Roberto Sirigu, codirettore della campagna di scavo a Nuraghe Sirai.

Subito dopo la conferenza stampa sono stati avviati i lavori di scavo della parte sud Ovest del Nuraghe, finanziato con un contributo della #Provincia di Carbonia Iglesias. Lo scavo completa le indagini condotte presso la fortezza sardo-fenicia fondata, ai piedi del complesso quadrilobato, alla fine del VII secolo a.C.

La campagna di scavi, della durata di quattro mesi, è un’integrazione dell’attuale concessione di scavo (direzione scientifica di Carla Perra), ed è il frutto di un co-finanziamento dell’Ati Ifras s.p.a. che, da oltre un decennio, garantisce anche un presidio di cantiere nell’intero comprensorio archeologico di #Monte Sirai e della #Provincia di Carbonia Iglesias.

Il sindaco, Giuseppe Casti, ha sottolineato l’importanza del progetto, per la valorizzazione del quale il comune di Carbonia sta cercando di reperire nuovi finanziamenti, anche esterni al bilancio comunale, e della politica culturale, alla quale l’Amministrazione comunale sta dedicando grande attenzione e risorse.

L’assessore, Loriana Pitzalis, ha rimarcato l’emozione per la rimozione della prima pietra e l’attenzione sul progetto, nel quale l’Amministrazione comunale crede molto, insieme alla valorizzazione dell’intero comprensorio nuragico fenicio e dell’archeologia di Carbonia, per la quale sono in corso cinque campagne di scavo contemporaneamente.

La dottoressa Giovanna Pietra ha detto che Monte Sirai e il territorio del comune di Carbonia sono già un enorme parco archeologico, per il quale ci sono le condizioni per creare un sistema funzionante di attrazione culturale, con tutti i soggetti: comune di Carbonia, Soprintendenza, Ati-Ifras (10 lavoratori ex Rockwool sono impiegati nel progetto, n.d.r.) e tutte le singole persone come gli archeologi, Carla Perra e Roberto Sirigu che si alternano nella direzione dei lavori, attori che insieme possono contribuire a fare di questo enorme straordinario patrimonio un qualcosa che ci meritiamo, perché dobbiamo meritarcelo tutto insieme.

Grande soddisfazione per l’avvio del cantiere è stata espressa anche dalla dottoressa Carla Perra, che da 15 anni collabora con il comune di Carbonia per la valorizzazione del patrimonio archeologico di Carbonia. Lo scavo del nuraghe è l’avvio di una fase nuova che ci permetterà di collegare questa importante fase di scavi a quelle precedenti. Carla Perra ha ringraziato, infine, tutti coloro che hanno collaborato all’avvio del progetto.

Il nuovo scavo è stato preceduto da quasi un quindicennio di ricerche presso la fortezza, che è già stata riconosciuta come sito chiave per la conoscenza dell’ultima fase della civiltà nuragica e delle forme della presenza dei Fenici nel Sulcis. L’importanza degli scavi è legata alla prospettiva di mettere in luce il reale sviluppo storico della civiltà nuragica, in particolare il passaggio fra l’età del Bronzo e quella del Ferro, e la relazione storica e funzionale fra il complesso quadrilobato e la fortezza.

Pier Sandro Scano A

Inizia questa mattina alle 10.30, nella sala convegni dell’#Hotel Holiday Inn, a Cagliari, l’assemblea dell’#Anci Sardegna chiamata ad eleggere il nuovo presidente, al posto di Cristiano Erriu, ex sindaco di Santadi, dimessosi da entrambi gli incarichi dopo la nomina ad assessore regionale dell’Urbanistica e degli Enti locali.

Alla vigilia il favorito è l’ex consigliere regionale Piersandro Scano, attuale sindaco di Villamar, del Partito Democratico. I sindaci aventi diritto al voto sono 374, quanti i comuni associati sui 377 complessivi.

L’assemblea, nel corso della riunione convocata per l’elezione del nuovo presidente, discuterà sul tema “I Comuni sardi tra patto di stabilità e nuovo ordinamento degli enti locali”.

Giunta regionale 90
La seduta odierna della Giunta guidata da Francesco Pigliaru, riunita oggi nella sala di viale Trento. Due le delibere portate al tavolo dall’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi. La prima ha riguardato il #Consorzio di Bonifica del Basso Sulcis, che è stato autorizzato all’assegnazione temporanea ai Comuni di 13 unità lavorative, e la seconda il programma relativo a spese per il potenziamento dei Servizi fitosanitari regionali. Si tratta di un importo di circa 176mila euro per far fronte alle varie emergenze fitosanitarie: circa 111 mila euro sono destinati all’implementazione dei procedimenti del Servizio Fitosanitario sul Sistema Informativo Agricolo Regionale, e 65 mila euro sono assegnati all’Agenzia #Agris per il personale con competenze specialistiche diagnostiche dedicato all’attività del laboratorio.
L’assessore dell’Urbanistica ed Enti locali, Cristiano Erriu, ha presentato gli indirizzi per la predisposizione del disegno di legge in materia di governo del territorio, approvati dalla giunta. Secondo le indicazioni della delibera, «nel quadro normativo che si andrà a delineare dovrà assumere un ruolo fondamentale la parte dedicata alla pianificazione paesaggistica, in armonia alla convenzione europea del paesaggio, alle previsioni costituzionali e statutarie, alle disposizioni normative nazionali e regionali nonché, sul piano più strettamente politico, alle strategie tratteggiate nel programma di governo che considera il Paesaggio bene comune su cui si basa l’identità della Sardegna, indicando le finalità che si intendono conseguire nell’azione di governo, ovvero quelle di tutela, promozione e valorizzazione in un quadro di certezze per i cittadini e per gli amministratori locali». 
L’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras ha presentato l’atto di indirizzo sull’#Igea: attraverso la delibera approvata viene dato mandato all’approvazione del bilancio in assemblea e si prevede, in prospettiva, una convenzione triennale che semplifica il rapporto tra la Regione e Igea.
La Giunta ha approvato inoltre la proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru che recepisce l’Accordo tra Governo, Regioni e Province Autonome sulle Linee guida per l’adozione dei piani di controllo e certificazione nei confronti della paratubercolosi bovina, malattia infettiva e trasmissibile in grado di provocare danni ingenti agli allevamenti. Con una modifica al cronoprogramma, è stato inoltre definito il percorso che consentirà la certificabilità dei bilanci delle ASL secondo quanto disposto dal DM 1 marzo 2012.
La delibera presentata dall’Assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, infine, sull’Azienda regionale per l’edilizia abitativa (AREA) individua inadempimenti e criticità tali da condizionare regolarità e tempistica nella normale conduzione dell’Azienda, e dà avvio al procedimento per lo scioglimento anticipato del Consiglio di Amministrazione di AREA, assegnando dieci giorni di tempo per eventuali controdeduzioni. La giunta ha infine approvato alcune delibere di tipo legale.

 

Franco Meloni copiaOspedale Brotzu 1 copia

«Stasera in commissione Sanità è cominciato l’esame del disegno di legge presentato dal PD (primo firmatario Cocco) che vorrebbe rimodellare il servizio sanitario regionale nella nostra isola. Il Ddl comincia bene, con l’istituzione della centrale unica degli acquisti e continua male, con l’istituzione di un’ulteriore azienda, quella dell’emergenza, un altro direttore generale, un altro direttore sanitario , un altro direttore amministrativo, un altro ufficio personale, altro collegio dei revisori. Conclude invece con una parte del tutto inutile, quella sulle case della salute e ospedali di comunità.» Lo dice Franco Meloni, coordinatore del #Centro Studi dei Riformatori sardi, ex consigliere regionale ed ex direttore generale dell’#Azienda Ospedaliera Brotzu.

«Sulla centrale unica di committenza – aggiunge Franco Meloni – siamo tutti d’accordo e inoltre è condivisibile l’idea di darle sistemazione nell’ambito dell’agenzia regionale per i servizi sanitari che così potrebbe da un lato ottimizzare l’uso delle risorse e governare la spesa e dall’altro monitorare in tempo reale l’andamento della stessa e la sua conformità al sistema dei costi standard.»

«L’idea di fondare un’altra azienda, quella dell’emergenza – prosegue ancora Franco Meloni – è invece un errore madornale perché accrescerebbe i costi, amplierebbe la sovrastruttura amministrativa quando invece bisognerebbe ridurle e creerebbe una confusione enorme. Infatti alcune regioni del nord hanno già tentato questa strada e se ne sono amaramente pentite a causa delle inefficienze gestionali verificatesi a seguito delle interferenze gestionali tra le aziende: non si capisce perché seguire gli esempi degli errori delle regioni del nord e non invece i lati positivi. A meno che si voglia pensare male, e a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, sia solo una furbata, un  mezzo per poter dire di aver cambiato la struttura delle aziende e poterle così commissariare: com’è noto l’ansia del centrosinistra di riprendersi le poltrone delle ASL sta crescendo a livelli patologici con il passare dei giorni. E qui ne vogliono aggiungere pure altre tre, ma siamo sicuri che sono dello stesso partito di Renzi?»

«Bene – conclude Franco Meloni – non si illudano Cocco e compagnia bella, è una strada fasulla, farebbe danni alla Sardegna ma anche a loro stessi perché poi i giudici li costringerebbero  a pagare i mancati guadagni ai dirigenti defenestrati illegittimamente, quindi… occhio perché la Corte dei Conti arriva sempre, magari tardi ma arriva!»