19 July, 2024
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Il Canadair in azione a CarboniaGiuseppe Casti 44 copia

Dopo i gravissimi incendi che si sono verificati nei giorni scorsi nel territorio di Carbonia, il sindaco Giuseppe Casti, rivolge un invito a tutti i cittadini ed alle altre istituzioni, affinché siano osservate alcune importanti precauzioni, raccomandate dal #Piano di Protezione Civile, per evitare nuovi incendi.

È molto importante: 

• eliminare stoppie, paglie ed erba a 100-200 metri dalle zone boschive, in un’area circoscritta da una fascia arata di almeno 3 metri, ricordando che, dal 1 luglio al 14 settembre è vietato bruciare le sterpaglie (salvo per i terreni irrigui), mentre è sempre necessario chiedere l’autorizzazione alla Stazione forestale almeno 10 giorni prima della data in cui si intende bruciare le sterpaglie.

• non accendere fuochi, o comunque accenderli soltanto in zone autorizzate e attrezzate, lontano dagli alberi e dall’erba alta, controllarli e accertarsi che siano completamente spenti prima di lasciare l’area;

• non abbandonare cumuli di rifiuti, cicche di sigaretta, bottiglie o frammenti di vetro nei boschi, in quanto possono facilmente essere causa di combustione;

• ricordare che la marmitta catalitica delle automobili incendia facilmente l’erba secca.

In caso di avvistamento di un incendio chiamare subito il numero del #Corpo Forestale dello Stato (1515) o dei #Vigili del fuoco (115).

Se si tratta di un principio di incendio, tentare di spegnerlo soltanto se si è certi di avere una via di fuga sicura. Non sostare e non attraversare la zona invasa dal fumo o dalle fiamme, mettere a disposizione riserve d’acqua ed eventuali attrezzature, agevolare l’intervento dei mezzi di soccorso, indicando strade o sentieri conosciuti.

Se si è circondati dal fuoco, invece, è necessario cercare una via di fuga, attraversare il fronte del fuoco nel punto in cui è meno intenso, raggiungere la parte già bruciata e stendersi in terra in un punto sicuro, posizionando, se possibile, un panno bagnato sulla bocca. Non abbandonare una casa se non si è certi della via di fuga, sigillare porte e finestre con carta adesiva e panni bagnati per evitare che penetrino all’interno fumo e fiamme e cercare di segnalare la propria presenza.

Nel caso in cui ci si trovasse all’interno dell’automobile, in mancanza di vie di fuga, chiudere i finestrini e il sistema di ventilazione segnalando la propria presenza con il clacson e con i fari.

Sabato 12 luglio, alle ore 19.30, presso la #necropoli Medau sa Grutta di Cannas di Sotto, si terrà il concerto multisensoriale “Energheia” (risonanze siderali nello spazio interiore) con Gabriella Perugini al liuto e tiorba e Federica Dallolio alle campane tibetane.

L’evento, che rientra nella più ampia rassegna di #Estiamoinsieme 2014, è organizzato dall’assessorato della Cultura del comune di Carbonia e dalla Cooperativa Mediterranea.

La location del concerto è stata scelta con la finalità di valorizzare i siti archeologici della nostra città. L’appuntamento è il primo  di 3 eventi che saranno ospitati nella #necropoli di Medau Sa Grutta.

Il secondo appuntamento si terrà sabato 19 luglio con “Viatores” e sarà dedicato  alle musiche medievali e rinascimentali, con abiti tradizionali del tempo.

Il terzo appuntamento, infine, si terrà sabato 26 luglio e sarà dedicato alla festa Campestre Sarda, con la partecipazione di vari artisti.

Teatro Centrale Carbonia copia

Con la rappresentazione della commedia “Il Miracolo di Marcellino”, si è conclusa domenica 29 giugno al Teatro Centrale la rassegna “Tutti in scena 2014”, organizzata dalla Clessidra Teatro di Anna Pina Buttiglieri, con il patrocinio del comune di Carbonia.

La manifestazione, giunta alla sua quarta edizione, si è articolata in quattro serate in cui sono stati proposti altrettanti lavori teatrali, con l’esibizione di tutti gli allievi dei vari corsi dei laboratori di teatro.

L’appuntamento conclusivo, che come i precedenti ha fatto registrare un importante successo di pubblico, è stato preceduto dagli interventi del sindaco Giuseppe Casti e dell’Assessore alla Cultura Loriana Pitzalis, che hanno ricevuto, dalla co-ideatrice dell’iniziativa Anna Pina Buttiglieri, l’assegno dei fondi raccolti, durante la manifestazione “Tutti in scena per solidarietà”, per la popolazione della Gallura, duramente colpita dall’alluvione dello scorso novembre. I fondi saranno devoluti al comune di Torpè.

Mario Floris 4 copia

Nuova dura critica di Mario Floris (Uds) alla maggioranza di centrosinistra che sostiene la Giunta Pigliaru. L’ex presidente della Regione questa volta ha messo l’accento su due problemi, entrambi oggetto di specifiche mozioni sottoscritte da tutta la minoranza, a suo giudizio emblematici di un modo di procedere privo di logica e razionalità.

«La maggioranza – ha detto Floris -, al di là degli annunci e degli impegni elettorali, sta dimostrando nei fatti di non avere una visione precisa e chiara del modello di Regione che ritiene più utile per la Sardegna, limitandosi a smontare alcune parti della struttura senza motivazioni reali e soprattutto senza indicare nessuna prospettiva per il futuro.»

Il primo riguarda la soppressione dell’Agenzia regionale di promozione turistica “#Sardegna Promozione”. «Quell’Agenzia – ricorda Floris – fu creata dall’on. Soru nella XIII legislatura al termine di una drastica ristrutturazione della precedente organizzazione della Regione in campo turistico, che cancellò con un colpo di spugna una serie di enti (Esit, Isola, Ept, Aziende di Soggiorno) che avevano ben operato e finì per incagliarsi in complesse problematiche gestionali interne ed esterne meritevoli di essere analizzate e riconsiderate, anche oggi, alla luce degli errori contenuti in quella esperienza». «Tutto si potrebbe fare insomma – secondo Floris – tranne che riportare nell’incertezza un settore strategico per lo sviluppo della Sardegna che, oltre al turismo, comprende l’agroalimentare, l’artigianato artistico e tradizionale e l’attrazione di investimenti esterni».

La seconda questione è quella del progetto della cosiddetta “cittadella regionale” che doveva sorgere nell’area Viale Trento-Viale Trieste-San Paolo a Cagliari, attraverso articolate operazioni immobiliari su una parte importante della Regione. «Quel progetto è tuttora valido – sostiene ancora Mario Floris – e non si capisce per quali ragioni debba essere smontato e ridotto a spezzatino, come pare l’assessore voglia fare, saltando a piè pari il confronto con le forze politiche presenti in Consiglio regionale e addirittura delegando ad altri Enti locali e singole Amministrazioni comunali valutazioni e scelte sul mantenimento, la dismissione o il cambio d destinazione degli immobili della Regione».

«Non solo il piano della “cittadella regionale” deve essere completato e portato all’attenzione del Consiglio – conclude Floris – ma assieme a questo il Consiglio deve poter decidere quali immobili mantenere per i propri fini istituzionali e quali, eventualmente, trasferire ad altri Enti locali.»

Labrador

Sabato notte ha ingerito una sostanza tossica ed è morta dopo atroci sofferenze domenica mattina. E’ la tragica fine alla quale è andata incontro, a San Giovanni Suergiu, una splendida femmina di razza labrador di due anni e tre mesi, che ha avuto anche la sfortuna di avere bisogno di soccorso in piena notte, quando nel Sulcis, purtroppo, non esiste un servizio coordinato di assistenza medica veterinaria per le emergenze.

«Forse non ci sarebbe stato niente da fare – spiega Stefania Puddu, la sua giovane padroncina che non sa darsi pace per la perdita dell’amata bestiola – ma i rifiuti dei medici contattati per venire a casa per visitarla ed i rimedi sommari dati al telefono, ci hanno fatto perdere ulteriore tempo e da lì a portarla alla clinica veterinaria di Pirri, dove è stata assistita prontamente ed efficacemente, era ormai troppo tardi.»

«La mia non vuole essere un’accusa a nessuno – conclude Stefania Puddu – ma i nostri amati amici animali nella nostra zona, non possono trovare assistenza durante le ore di non ambulatorio e così sono abbandonati a loro stessi e i “familiari” pure.»

«Il problema esiste – conferma Gian Nicola Sanna, responsabile del Servizio di Sanità animale della Asl 7 di Carbonia -. Nella nostra Asl non esiste un servizio 118 veterinario. Il nostro servizio pubblico si occupa della sorveglianza epidemiologica e profilassi delle malattie infettive e diffusive degli animali e delle zoonosi, quindi di prevenzione e non di terapia. La cura degli animali è affidata ai veterinari privati che nel territorio non mi risulta siano organizzati per garantire un servizio coordinato anche nelle ore notturne.»

Il Canadair in azione a Carbonia

E’ stata ufficializzata ieri, nella fase più difficile della lotta agli incendi che stanno distruggendo vaste aree della Sardegna, la collaborazione tra #Protezione Civile, #Corpo Forestale e #Vigili del Fuoco per la campagna estiva antincendi 2014. E’ stata firmata la convenzione tra ministero dell’Interno, rappresentato dal viceprefetto di Cagliari Maria Paola Pani, Vigili del Fuoco, rappresentati dal direttore regionale Silvio Saffioti, Protezione civile, rappresentata dal direttore generale Graziano Nudda e Corpo Forestale, rappresentato dal comandante regionale Gavino Diana. 
La convenzione disciplina le modalità tecnico organizzative della campagna antincendi dei diversi corpi, nazionali e regionali, impegnati nella lotta contro i roghi che devastano la nostra isola. Per far questo vengono definiti con precisione competenze ed obblighi di tutti. 
L’obiettivo complessivo è riassunto in quattro punti: sinergie nella prevenzione e nella lotta attiva agli incendi, armonizzazione delle attività di spegnimento, sostegno reciproco dell’immagine delle strutture di appartenenza, scambio di dati e informazioni. 
La Regione concorrerà ai maggiori costi che graveranno sul corpo dei Vigili del Fuoco (che naturalmente alla fine della stagione rendiconteranno tutte le spese sostenute) con un contributo di 600mila euro.

L’assessorato regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale ha pubblicato l’avviso per l’ammissione in soprannumero di 3 medici al corso per la formazione specifica in medicina generale valido per il triennio 2014/2017.
Possono richiedere l’ammissione in soprannumero, che comporta la frequenza del corso senza borsa di studio, i laureati in medicina e chirurgia in possesso dei seguenti requisiti:
– essere cittadini italiani o di uno degli stati membri dell’Unione europea;
– aver effettuato l’iscrizione al corso di laurea entro il 31 dicembre 1991;
– essere abilitati all’esercizio professionale;
– essere iscritti all’albo professionale dei medici di un ordine provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Repubblica italiana o di uno degli stati membri dell’Unione europea. In quest’ultimo caso, l’interessato dovrà comunque iscriversi all’albo di un ordine provinciale entro la data di inizio del corso.
La domanda di ammissione al corso in soprannumero potrà essere inviata da oggi venerdì 11 luglio fino all’11 agosto tramite raccomandata con avviso di ricevimento, al seguente indirizzo: 
Assessorato dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale
Via Roma, 223 – 09123 Cagliari

Gianmario Demuro 2 copia

L’assessore degli Affari Generali Gianmario Demuro, su delega del presidente Francesco Pigliaru, ha partecipato al vertice delle autonomie per definire la strategia comune in tema di riforma costituzionale, in vista dell’audizione in commissione parlamentare del prossimo 16 luglio. È la Sardegna ad avere il coordinamento della sezione Autonomie speciali all’interno della #Commissione Affari costituzionali.

«La #Regione Sardegna – ha detto l’assessore Demuro – assieme alle altre regioni e province autonome, non si sposta di un centimetro nell’azione di difesa del valore della specialità.»

«Gli emendamenti presentati al Governo sulla riforma del Titolo V, che difendono il valore costituzionale della specialità e il principio pattizio con lo Stato, sono stati definiti dalla nostra Amministrazione già due mesi fa», ha sottolineato l’esponente della Giunta. Ieri i rappresentanti politici hanno fissato il punto sull’iter delle riforme costituzionali, in particolare su quella relativa al Titolo V, il quale disciplina il rapporto tra Stato e Regioni.

«Oggi abbiamo chiesto la condivisione del documento approvato ieri dalla specifica commissione sulle autonomie regionali, in base a cui le Regioni a Statuto speciale e le province autonome ribadiscono autonomia legislativa, autonomia finanziaria e responsabilità quali elementi fondanti delle specialità e la centralità dello strumento pattizio nelle relazioni tra i due livelli di governo. La conferenza Stato-Regioni – conclude Demuro – ha fatto proprio questo documento.»

Elisabetta Giuseppina Falchi 3 copia

L’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha presentato al partenariato regionale le bozze guida del nuovo #Programma di sviluppo rurale (Psr) per le annualità 2014-2020. Aumentano le disponibilità economiche stanziate dall’Unione europea, che passano da un miliardo e 284 milioni di euro (Psr 2007-2013) a un miliardo e 308, con un incremento di 100 milioni sulla quota spettante alla Regione Sardegna.

«L’elemento caratterizzante, che come nuova giunta intendiamo inserire in questo nuovo Psr, è la programmazione – ha spiegato Elisabetta Falchi – un requisito fondamentale, che negli anni scorsi è mancato, poiché si è puntato su interventi spot che seguivano di volta in volta le emergenze di carattere sanitario o ambientale, come le alluvioni e gli incendi.»

L’assessore ha poi invocato una maggiore responsabilità nella spesa e nella gestione di questi fondi: «Visto che la Regione investe risorse maggiori sullo sviluppo rurale, dobbiamo ancor di più essere coscienti che tali stanziamenti devono essere ben finalizzati e devono portare a degli obiettivi precisi e identificabili». 

«Il Piano di sviluppo rurale – ha aggiunto l’assessore dell’Agricoltura – è uno degli strumenti, ma non il solo, a disposizione della politica agricola per poter programmare. E come tale deve essere inquadrato all’interno di un progetto che permetta ai vari attori di muoversi congiuntamente per raggiungere gli obiettivi.» 

La titolare dell’agricoltura ha ribadito che la scorsa programmazione non ha raggiunto i risultati sperati e ha citato come esempio il finanziamento del “Benessere animale”, sostenuto con notevoli risorse, ma di cui non è stato mai comunicato niente ai consumatori. «Non è stato mai fatto nulla per dire che i nostri prodotti lattiero-caseari venivano da produzioni in regime di Benessere animale. Vanno invece considerati valore aggiunto per i nostri prodotti e per il loro posizionamento nel mercato». 

Il nuovo Psr si occuperà anche dei crediti per le aziende agricole: oggi in forte sofferenza di liquidità e limitate quindi nella possibilità di investire per migliorare le produzioni. Ci sarà un cambio di rotta anche sul campo della promozione dei prodotti e dei territori con un Psr che dovrà camminare al fianco di una nuova politica non solo agricola, ma soprattutto regionale. Sulla base di ciò è nata la delibera 19/09 del 27 maggio 2014, che detta le linee guida sulla programmazione unitaria seguendo otto tematiche strategiche: 

Investimenti sulle persone con formazione e cultura 

Competitività/Internazionalizzazione delle filiere e dei sistemi produttivi 

Promozione di una società inclusiva 

Un ambiente sostenibile 

Interventi sugli attrattori naturali e culturali e sullo sviluppo delle aree interne 

Potenziamento dello sviluppo dell’agro urbano 

Infrastrutture 

Migliore qualità istituzionale, puntando su sburocratizzazione e sullo snellimento della pubblica amministrazione. 

Luca Pizzuto 2 copia

L’esame della mozione “sulla difesa delle biodiversità sarde” presentata dal consigliere regionale Luca Pizzuto (Sel), è stato sospeso. Il #Consiglio regionale, al termine di un lungo dibattito, ha deciso di lavorare su un ordine del giorno unitario.

Illustrando la mozione, il primo firmatario Luca Pizzuto ha citato in apertura numerosi esempi dell’attività di poche grandi multinazionali che stanno acquistando una grande quantità di semenze per brevettarle e monopolizzarle l’uso ed il commercio a livello mondiale. «E’un problema di enorme portata – ha commentato il segretario regionale di Sel –perché la maggioranza della popolazione del pianeta vive di agricoltura ed il comportamento aggressivo delle multinazionali sta saccheggiando il patrimonio naturale della tradizione, soprattutto a danno delle popolazioni più povere». «Questo attacco alle biodiversità – ha aggiunto Luca Pizzuto – che si è tradotto in un aumento del 30% dei prezzi delle sementi di tutto il mondo è arrivato anche in Sardegna dove una multinazionale  olandese chiede di poter acquisire una trentina di sementi sardi: a questa richiesta bisogna rispondere di no, abbiamo diritto di scegliere cosa fare della nostra terra». Dopo aver espresso apprezzamento per le dichiarazioni dell’assessore e per la #commissione Agricoltura che ha votato all’unanimità una proposta di legge in materia, Luca Pizzuto ha sottolineato che «dire no oggi significa dire no anche domani difendendo la nostra specificità, le nostre tradizioni e la nostra biodiversità», auspicando il voto unanime del Consiglio sulla mozione.

Il consigliere Pier Mario Manca (Sardegna Vera) ha messo l’accento sul fatto che «occorre un forte impegno comune per salvare una parte importante del nostro patrimonio di cui spesso non riusciamo a comprendere il grandissimo valore». «Proprio la sottovalutazione di questo problema – secondo Manca – ha lasciato campo libero alle multinazionali che usano le sementi per trasformarle in composti da utilizzare in altri campi». «Sementi e piante sono apparentemente selvatiche – ha detto ancora Manca – ma in realtà qualsiasi pianta e qualsiasi animale può darci qualche cose ed anche la biodiversità può darci molto: del resto la gran parte delle molecole usate in sanità vengono dalle foreste pluviali, dove c’è una grande biodiversità». «Che è presente in modo significativo anche in Sardegna – ha affermato il consigliere di Sardegna Vera – con caratteristiche uniche rispetto alle altre Regioni». Manda, infine, ha manifestato apprezzamento per le posizioni espresse dall’assessore, auspicando l’aggregazione di un largo consenso attorno alla mozione.

Gavino Sale (Irs), in apertura del suo intervento, ha sottolineato l’importanza del tema in discussione. «Questa multinazionale non è venuta in Sardegna per fare beneficenza. Se ha deciso di brevettare i semi non è per regalare ricchezza ma per produrla. La Sardegna non è povera perché non ha risorse ma perché le ha regalate. Se non invertiamo la rotta, continueremo ad essere poveri». Il leader indipendentista ha ricordato che nell’Isola esiste già la #Banca del Germoplasma, riconosciuta dal 2005 dall’assessorato dell’Ambiente. «Il ministero dello Sviluppo agricolo – ha proseguito Sale – ha affidato alla Sardegna un ruolo da protagonista per l’individuazione  delle linee guida che consentano di conservare la biodiversità sarda, italiana, mediterranea ed europea». «Il prossimo 15 luglio – ha annunciato il consigliere di iRS – ci sarà un convegno ad Abbasanta con i responsabili dell’università di Cagliari e Sassari da cui nascerà una proposta di legge. Il Pd ne ha presentato un’altra sulle specie coltivabili, manca un proposta per la tutela totale di tutte le biodiversità». Sale, dopo aver annunciato il suo voto a favore della mozione, ha invitato l’Aula ad esprimersi in modo unanime per respingere, una volta per tutte, «le logiche del saccheggio e favorire, finalmente, la valorizzazione delle nostre risorse».

Marco Tedde (Forza Italia) ha invece espresso perplessità sulla mozione. «I contenuti – ha detto Tedde – sono gli stessi di una proposta di legge di iniziativa popolare e di altre tre proposte presentate nei mesi scorsi in Consiglio. Stiamo andando a discutere un documento che tratta un tema già elaborato dalla Commissione che ha prodotto un testo unificato». L’esponente di Forza Italia ha quindi concluso il suo intervento invitando i proponenti a ritirare la mozione.

Luigi Lotto (Pd) ha ricordato che di biodiversità si è iniziato a parlare dal 2007 con un Dl della Giunta Soru. «Finora abbiamo fatto la scelta di occuparci di agrobiodiversità perché di più forte impatto. Oggi si affronta il tema in modo complessivo con un occhio di riguardo anche alle specie spontanee. C’è un Testo Unico che nelle prossime settimane sarà votato dalla  Commissione Agricoltura». Secondo Lotto, La Regione dovrà non solo difendere ciò che è in via d’estinzione ma favorire l’iniziativa degli operatori agricoli e dei produttori di sementi. «Occorre dare un segnale – ha concluso Lotto – c’è la possibilità di produrre ma lo si deve fare in Sardegna. Questo è un settore che può creare economiaۚ».

Il capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni ha sottolineato l’importanza della mozione presentata da Pizzuto con una critica all’operato dell’#Agris: «Credo che si debba fare una riflessione più ampia all’interno del Consiglio. Se c’è una pecca nella nostra istituzione e quella di non fare ricerca seria». Dedoni ha poi invitato l’assessore dell’Agricoltura a porre una maggiore attenzione sull’aspetto della ricerca che va implementata e che deve vedere la Sardegna, con le agenzie e le Università, soggetto principale.

Modesto Fenu (Sardegna) si è detto favorevole agli argomenti trattati, che «sono stati sviscerati in tutti i loro aspetti in #commissione Agricoltura».

Il presidente ha dato la parola alla Giunta per la replica. E’ intervenuto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, che ha ringraziato la Quinta Commissione e il presidente Luigi Lotto  per la proposta di legge approvata sulle biodiversità che darà un quadro normativo per tutelare le diverse specie. «In carenza di norma ci siamo mossi nei confronti della multinazionale olandese e abbiamo comunicato – ha affermato l’assessore – anche al ministero che non siamo disponibili a svolgere il lavoro per cui ci eravamo impegnati in assenza della norma e che quindi non era possibile la raccolta delle erbe prevista per luglio». L’assessore ha poi spiegato che è arrivata la risposta della multinazionale, che ha dichiarato di non voler procedere se non ci fosse stato accordo con le parti per continuare l’attività e ha quindi sospeso la raccolta delle erbe. Falchi ha confermato anche il suo impegno per favorire la ricerca potenziando le agenzie per valorizzare un importante patrimonio della nostra Isola e ha annunciato l’accoglimento della mozione.

Luca Pizzuto, nella replica, ha chiarito che la mozione «non è un atto di contrapposizione  a ciò sta facendo il Consiglio. E’ stata presentata alcune settimane fa per scongiurare il rischio che una multinazionale venisse in Sardegna a brevettare sementi». Pizzuto ha poi annunciato all’Aula la propria disponibilità ad eliminare una parte della mozione ma non a ritirarla. «Stiamo chiedendo un atto politico al Consiglio – ha concluso Pizzuto – bisogna dire con chiarezza che ci prendiamo in carico la tutela della nostra biodiversità».

Modesto Fenu (Zona Franca) ha espresso contrarietà a un’eventuale modifica della mozione. «E’ la stessa richiesta che ho fatto prima per la mia mozione ma questa possibilità mi è stata negata. Non può esserci in quest’Aula disparità di trattamento. Non vogliamo essere presi in giro».

Su questo punto è intervenuto il presidente Ganau per chiarire alcuni aspetti regolamentari. «Luca Pizzuto – ha detto Ganau rivolgendosi a Modesto Fenu – ha chiesto di eliminare un punto della mozione e non di rivederla genericamente. Su questa richiesta deciderà l’Assemblea».

Ha quindi preso la parola il capogruppo del PD Pietro Cocco che ha chiesto cinque minuti di sospensione. Alla ripresa dei lavori è intervenuto il consigliere di Sel Luca Pizzuto che ha chiesto di sospendere la discussione della mozione per poter concordare un ordine del giorno unitario da presentare nella prossima riunione del Consiglio.

Il presidente Ganau ha accolto la richiesta e ha dichiarato chiusa la seduta.