24 November, 2024
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Modesto Fenu copia

Al termine di un breve dibattito, il consigliere regionale Modesto Fenu (Gruppo Sardegna) ha ritirato la mozione n. 50 sulla “richiesta di aggiornamento dell’articolo 10 della legge costituzionale n. 3 del 26 febbraio 1948, Statuto autonomistico della Sardegna”.

Modesto Fenu illustrando il testo ha evidenziato la necessità di istituire un tavolo tecnico su una modifica dello Statuto che ha notevoli potenzialità, «come eliminare addirittura la fiscalità». Secondo Fenu il nuovo articolo 10 deve «essere attuato e deve essere data una corretta informazione a tutti i cittadini» ed ha aggiunto che «non è un argomento che riguarda una sola parte politica, ma tutti i partiti e tutti i sardi».

Il presidente Ganau ha dato la parola all’assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci, il quale si è detto perplesso in merito alle richieste enunciate nella mozione.  Il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, e Anna Maria Busia (Cd), intervenuti sull’ordine dei lavori, hanno evidenziato che mancavano i presupposti per discutere la mozione, visto che il novellato articolo 10 è già applicato. Il presidente ha dato la parola al proponente della mozione che ha chiesto cinque minuti di sospensione. Alla ripresa dei lavori, Fenu ha annunciato il ritiro della mozione.

Porticciolo e Municipio di Portoscuso

Prendono il via sabato 12 luglio gli eventi estivi del comune di Portoscuso. Sabato sera, alle 19.00, sul #Lungomare Cristoforo Colombo, è in programma una manifestazione sportiva denominata “Maratona spinning 300 minuti”; alle 20.00 la Sagra del frutto misto e alle 21.30, alla Tonnara Su Pranu, il debutto “Chavela Vargas” Officina Acustica.

Gli eventi riprenderanno il 15 luglio e proseguiranno a cadenza quasi quotidiana per i mesi di luglio ed agosto ma il programma prevede sei appuntamenti anche nella prima metà di settembre ed uno anche fuori stagione, il 19 ottobre, il 1° Trofeo Duathlon Città di Portoscuso.

 

Franco Sabatini 2 copia

«Desidero esprimere plauso e soddisfazione per il voto unanime del Consiglio che ha permesso l’approvazione del documento di programmazione dei fondi Ue 2014-2020 in tempi ragionevolmente brevi, ma il lavoro più duro comincia adesso.»

Lo ha dichiarato il presidente della commissione Franco Sabatini (Pd) annunciando che, «fin dalle prossime settimane la commissione sarà impegnata in un confronto serrato con tutte le autorità di gestione dei fondi europei, con gli assessorati di riferimento e la Giunta regionale nella sua interezza per monitorare ogni singolo passaggio dei piani operativi».

«In questa fase storica difficilissima – ha concluso Sabatini – la Sardegna non può permettersi di sbagliare. Abbiamo circa 5,5 miliardi di euro che dobbiamo concentrare nel modo migliore su programmi e misure per il rilancio e la crescita economico-sociale della nostra terra.»

Pietro Cocco 6 copia

«Come annunciato e mantenendo fede agli impegni assunti, il gruppo del PD all’unanimità, ha elaborato una proposta contenente degli obiettivi che saranno alla base della proposta di legge, già definita, da proporre alla commissione consiliare competente sulla modifica e revisione del trattamento pensionistico dei consiglieri regionali, i cosiddetti “vitalizi” in vigore sino alla passata legislatura.»

Il capogruppo del PD in Consiglio regionale, Pietro Cocco, annuncia con una nota l’iniziativa del suo gruppo (gli altri proponenti sono i consiglieri Collu, Demontis, Ruggeri, Comandini, Cozzolino, Deriu, Forma, Lotto, Manca G., Moriconi, Meloni G., Pinna R., Piscedda, Sabatini, Solinas A. e Tendas).

Di seguito, sinteticamente gli obiettivi che saranno alla base della proposta di legge, già definita, da proporre nella commissione consiliare competente.

Art. 1 Soggetti che non abbiano ancora percepito il vitalizio

Il vitalizio potrà essere erogato solo a consiglieri cessati dal mandato e che abbiano compiuto 65 anni.

La misura del vitalizio da erogarsi sarà calcolato secondo le regole generali della previdenza.

Art. 2 Rideterminazione dei vitalizi consiliari in corso di erogazione 

L’importo dei vitalizi già in erogazione a beneficiari che non abbiano compiuto i 65 anni di età, dovrà essere ricalcolato e ridistribuito sull’intera vita pensionistica. In alternativa il beneficiario può rinunciarvi sino all’età di 65 anni.

Art. 3 Incompatibilità 

Incompatibilità con altri vitalizi o indennità da incarichi pubblici e/o da attività lavorativa.

Art. 4 Contributo di solidarietà 

Introduzione di un contributo di solidarietà, per tutti i vitalizi in corso di erogazione, atto a garantire la sostenibilità delle prestazioni nel tempo.

Articolo 5. Corresponsione dell’assegno vitalizio da erogarsi in caso di inabilità o decesso.

In caso di decesso del consigliere, l’importo dell’assegno vitalizio di reversibilità, sarà da calcolarsi con riferimento alle norme generali.

Piero Comandini 6

L’on. Piero Comandini (PD) ha presentato un’interrogazione urgente sul progetto per la presunta riqualificazione del porto turistico di Calaverde a #Santa Margherita di Pula, nella quale critica le posizioni assunte dalla precedente amministrazione regionale che, senza alcuna dichiarazione di pubblica utilità,  ha avviato con deliberazione del giugno scorso «un procedimento volto alla “riqualificazione” di un porto il cui progetto per ben due volte – nel 2002 e nello scorso mese di marzo – è stato valutato negativamente».

Piero Comandini sollecita «una risposta urgente da parte della Regione prima della Conferenza di servizio convocata per il 15 luglio prossimo, nella quale deve essere espresso parere sul progetto presentato dalla società Calaverde S.r.l. in data 20.o3.2013. Oggi, che ci troviamo troppo spesso davanti a gravi conseguenze per danni dovuti a rischi non valutati di natura idrogeologica, ci si chiede se sia il caso di procedere in questo progetto che sconvolgerebbe l’equilibrio del sistema naturale che finora ha garantito il mantenimento della spiaggia di Santa Margherita e di quelle limitrofe, senza dimenticare che Calaverde si trova alla foce del Rio Perdosu e che tale area è a rischio idrogeologico elevato».

«Infatti – sottolinea Piero Comandini – questa “riqualificazione” dell’opera esistente determinerebbe non solo un grave inquinamento sulle spiagge adiacenti, ma soprattutto la rapida scomparsa della spiaggia antistante i villaggi Calverde, Is Morus, Stella Marina e gli Hotel Forte Village, Is Morus, Abamar, dichiarata di notevole interesse pubblico con decreto ministeriale 19 luglio 1963 e di notevole interesse naturalistico, paesaggistico e turistico».

«Chiediamo – conclude Piero Comandini – la revoca della deliberazione della Giunta regionale n. 24/22 del 2013 per aver modo di verificare l’effetto impattante di una tale opera, dare udienza alle comunità̀ interessate ed offrire ad esse e a tutti i sardi le necessarie garanzie per prevenire forti e negativi impatti ambientali e paesaggistici sui siti interessati e su quelli limitrofi, al fine di prevenire situazioni di instabilità da cui possano scaturire gravi danni alle persone e all’ambiente.» 

Consiglio regionale 3 copia

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la risoluzione sugli indirizzi del Consiglio regionale sulla programmazione unitaria 2014-2020.

La seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau. Primo punto all’ordine del giorno il documento n. 1/A della Giunta regionale sulla”Programmazione unitaria 2014-2020. Aggiornamento  e definizione della strategia regionale”. Sul documento la Terza Commissione ha approvato ieri all’unanimità una risoluzione di indirizzi, ai sensi dell’art. 16 della legge regionale 13.

Il presidente Ganau prima di avviare la discussione sul primo punto dell’ordine del giorno ha concesso la parola al capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni sull’ordine dei lavori. Dedoni, a nome della minoranza, ha segnalato al presidente la necessità di inserire al più presto nella programmazione dei lavori dell’Aula una risoluzione sul riordino degli enti locali. «E’ grave – ha detto Dedoni – che non sia stato ancora portato a compimento l’iter per il superamento delle province così successivo ai referendum». Il presidente Ganau ha preso atto della richiesta e invitato il capogruppo dei Riformatori a presentare una richiesta ufficiale nella prossima seduta della Conferenza dei capigruppo convocata per martedì 15 luglio.

Ha quindi preso la parola il presidente della Commissione “Bilancio” Franco Sabatini per illustrare la risoluzione sugli indirizzi di programmazione. «La Commissione – ha esordito Sabatini – ha fatto un lavoro attento e meticoloso grazie anche al lavoro degli uffici. Uno dei punti emersi dalla discussione è la necessità di procedere a una verifica puntuale dell’impatto avuto dalla precedente programmazione nel tessuto economico e sociale dell’Isola per evitare di replicare errori e storture». Sabatini ha ricordato che nel prossimo settennio la Sardegna avrà a disposizione circa 5 miliardi e mezzo di euro «risorse importanti da utilizzare per il rilancio dell’Isola». «La Commissione Bilancio – ha proseguito il presidente – dopo aver sentito gli assessori, le autorità di gestione e tutto il partenariato sociale “ritiene per questo urgente  verificare i piani operativi e la loro applicazione, dalla spendita dei fondi alla pubblicazione dei bandi. Oggi andiamo a pianificare un nuovo settennio, occorre avere un quadro preciso dell’impatto avuto in passato dalla programmazione dei fondi». Sabatini ha ricordato le criticità del passato: «Dei fondi del Fesr – ha sottolineato Sabatini – molti sono stati destinati ad altro: 243 milioni di euro per il Fondo di garanzia a favore delle imprese, 70 al Fondi Jessica, 30 per la reindustrializzazione delle aree in crisi. Ciò ha consentito la rendicontazione immediata delle risorse all’Unione europea, scongiurando la perdita dei finanziamenti, ma, allo stesso tempo, ha distolto un grande quantitativo di denaro per gli altri interventi dei Programmi operativi. Solo 139 milioni sono stati realmente impegnati. Divisi per un settennio il budget è di 27 milioni annui. Tolta la quota di finanziamento a carico della Regione arriviamo a 14 milioni all’anno. Un risultato negativo che mette in risalto una incapacità di spendita delle risorse». Secondo Sabatini, per rimediare a queste criticità serve un miglior coordinamento dei soggetti interessati. «Il rallentamento nella programmazione è dipeso anche dagli enti locali spesso non attrezzati per la predisposizione dei documenti. Ai comuni, ai Gal e alle province, la Regione deve mettere a disposizione l’assistenza tecnica. Si deve agire tutti insieme per riuscire a ottenere i risultati sperati. Nel prossimo settennio  – ha concluso il presidente della commissione Bilancio – i 5 miliardi e mezzo devono farci fare un salto di qualità».

Il presidente del Consiglio ha dato la parola al consigliere di Forza Italia, Alessandra Zedda, la quale ha riconosciuto il lavoro fatto in Commissione con un confronto aperto e leale tra maggioranza e opposizione. L’esponente della minoranza ha garantito che la volontà del partito è di schierarsi unito per il bene della Sardegna per dare il proprio contributo a una programmazione efficace che consenta di spendere i 5 miliardi e mezzo nei prossimi 7 anni. «Ricordo – ha poi affermato – che grazie all’azione della Giunta Cappellacci la nostra regione è stata ammessa tra le regioni di transizione e questo ha fatto sì che avessimo questi fondi in più da spendere per il rilancio del territorio che vive una terribile crisi». Zedda ha ricordato che la commissione, con la risoluzione, ha voluto dare delle indicazioni e aprire una nuova era della programmazione dei fondi europei: «Avremmo anche il piacere di partecipare attivamente alla programmazione come Consiglio regionale». E ha aggiunto: «È una materia che non ha un colore politico, è una materia della Sardegna». Zedda ha spiegato che, per essere in linea con le indicazioni dell’Unione europea, bisogna puntare su progetti specifici e mirati e non su una programmazione generale.  Il vice capogruppo di Forza Italia ha proposto ai colleghi di monitorare con più frequenza l’andamento dei programmi e di avere il coraggio di sospendere quegli obiettivi che non danno risultati.

Il presidente ha, poi, dato la parola al capogruppo di Sel, Daniele Secondo Cocco: «In commissione sono state recepite le modifiche e le proposte di tutte le parti politiche ed è tutto presente nella risoluzione. Più di cinque miliardi da spendere che dobbiamo mettere a frutto per la Sardegna». Cocco ha poi concluso: «E’ un momento importante per il Consiglio regionale che deve lavorare bene anche facendo tesoro degli errori fatti precedentemente. Ringrazio i colleghi dell’opposizione che hanno dimostrato un grande senso di responsabilità e hanno consentito di arrivare in aula in tempi brevissimi».

Il capogruppo dei Riformatori sardi Attilio Dedoni ha invitato l’Aula a non minimizzare la portata dell’argomento in discussione che, anzi, va esaltato. Ha poi sottolineato l’atteggiamento costruttivo e propositivo dell’opposizione aggiungendo che, con l’approvazione unanime del documento, «abbiamo voluto lasciare un segnale molto preciso: il blocco della programmazione regionale, intendendo con questo una pluralità di soggetti anche amministrativi e tecnici, deve cambiare passo». Va chiarito inoltre, ha proseguito Dedoni, «che il Consiglio non accetterà mai di essere un semplice passacarte; ha espresso piuttosto la volontà comune di essere un soggetto veramente attivo della nuova programmazione regionale». Bisogna poi avere le idee molto chiare, ha concluso il capogruppo dei Riformatori, «sulla Sardegna che vogliamo per il domani e in questo senso va ribadita l’importanza di alcuni passaggi cruciali della programmazione regionale nei quali il Consiglio deve essere sempre coinvolto».

Il capogruppo del Pd Pietro Cocco ha sottolineato positivamente la condivisione dei contenuti del documento. Le politiche di sviluppo, ha poi osservato, «non hanno dimostrato sempre di essere efficaci, per responsabilità per certi aspetti di tipo generale; le risorse disponibili, pari a circa 5 miliardi di euro, devono essere un punto di partenza per cambiare il volto della Sardegna, evitando di ripetere gli errori del passato». Come quelli compiuti in materia di sostegno al lavoro, ha citato Cocco a titolo di esempio, «che, nonostante una dotazione complessiva di 1 miliardo e mezzo di euro, non hanno prodotto i risultati sperati come hanno certificato tutte le analisi di settore: ci sono state dispersioni, non si è inciso in profondità». Adesso, ha sottolineato il capogruppo del Pd, «abbiamo l’occasione di fare un salto di qualità, non giocando al ribasso ma al rialzo, per spendere queste risorse elaborando progetti di qualità». Fra questi, ha concluso, «va dedicata una particolare attenzione al nuovo assetto istituzionale della Sardegna, dove probabilmente nasceranno due grandi aree metropolitane, ma dobbiamo darci un indirizzo preciso su tutti i territori utilizzando le esperienze migliori, a cominciare dalla fiscalità di sviluppo sulla base del modello Sulcis».

Ha quindi preso la parola l’assessore alla Programmazione Raffaele Paci. «Le osservazioni e i suggerimenti della Commissione sono condivisi dalla Giunta – ha detto l’assessore -. La risoluzione approvata mette in luce le stesse criticità che noi abbiamo individuato nella precedente programmazione:  dispersione, mancanza di coordinamento, difficoltà di spendita dei fondi, incapacità istituzionale di Regione ed enti locali. Tutti questi elementi ci devono servire per migliorare nell’attuale fase di programmazione».

Raffaele Paci ha poi sottolineato la difficoltà a cui devono far fronte gli uffici: «Non è facile predisporre i documenti nei tempi dovuti. A tutt’oggi l’Italia non ha ancora ricevuto dall’Unione Europea l’accordo di partenariato con le osservazioni fatte. Nonostante manchi il documento dell’Ue siamo obbligati ad andare avanti nella programmazione senza sapere che cosa contengono i Piani operativi nazionali». Secondo l’assessore, però, non bisogna scoraggiarsi:  una volta licenziata la proposta della Regione (entro il 22 luglio) nei sei mesi successivi si aprirà una fase di concertazione nella quale saranno definiti i POR.

«Durante i prossimi mesi l’interlocuzione con il Consiglio sarà continua – ha assicurato Paci – vogliamo arrivare a una programmazione degli interventi quanto più condivisa. Sui temi strategici non esistono distinzioni tra maggioranza e opposizione. Le ricadute vanno in tutti i territori. Auspico per questo un ampio coinvolgimento del partenariato e dei portatori di interesse. La partita vera si gioca quando vengono scritti i bandi: da questi dipenderà l’effettiva efficacia degli interventi. Sono risorse importanti: faremo lo sforzo per mettere a sistema tutte le risorse in modo che siano un’occasione di crescita per tutta la Sardegna. Lo vogliamo fare in piena sintonia con il Consiglio.»

Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione il documento che è stato approvato all’unanimità dall’Aula.

Teatro lirico di Cagliari copia

E’ stato presentato questa mattina, al teatro Lirico di Cagliari, il progetto di promozione turistica nato attorno alla canzone “Sardinia Sardinia”, che l’autore musicale Mogol ha ideato e regalato alla Regione. Il brano, interpretato da Pago e dalle Balentes, è firmato dal paroliere milanese sulla melodia di Gino Marielli dei Tazenda.

«Il mondo, anche quello dell’arte e della musica – ha commentato l’assessore regionale del Turismo, Francesco Morandi – guarda con attenzione alla Sardegna e restituisce l’affetto che merita a una terra che ha offerto e offre tanto sotto vari punti di vista. Un’Isola, definita da Mogol la più bella del mondo, che rimane impressa nelle emozioni e nei sentimenti e crea legami indissolubili con i suoi visitatori. Si tratta di una grande opportunità colta dalla Regione. In tempi di ristrettezze di risorse, l’omaggio musicale diventa un progetto promozionale che potrebbe restituire un’immagine della Sardegna viva, allegra, estiva, da diffondere negli spazi fisici (aeroporti, porti, stazioni, strutture ricettive, villaggi vacanze, ristoranti, locali, spiagge, ecc.) e virtuali, in forma virale su web e social media.»

«La canzone – ha spiegato Mogol, al secolo Giulio Rapetti, che ha voluto Massimo Satta per produzione e arrangiamenti – nasce dal dispiacere di vedere una forte crisi nell’Isola e l’alto numero di disoccupati. Ho pensato, allora, a una canzone di accoglienza, che si sentisse all’arrivo in Sardegna e che trasmettesse un’emozione di gioia.»

Ha ringraziato l’autore anche l’assessore della Cultura Claudia Firino: «Un dono spontaneo e disinteressato che viene dall’amore di un artista per la nostra terra e che mi rende orgogliosa come rappresentante di una Istituzione». Sulla stessa linea l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana, che ha aggiunto: «Ho molto apprezzato l’intenzione di proporre questa canzone sui mezzi di trasporto verso la Sardegna, nei porti, negli aeroporti e nelle stazioni, perché potrebbe diventare un elemento distintivo. Ascoltando il brano, infatti, non ho motivo di dubitare che entrerà nella testa di tutti». 

Sono sardi i musicisti che hanno contribuito gratuitamente alla realizzazione della canzone: Andrea Cocco (launeddas), Alessio Povolo (basso), Daniele Russo (batteria), Alessio Sanna (piano e tastiere), Massimo Satta (chitarre acustiche e ukulele) e Raffaele Simoni (programmazioni). Durante la presentazione è stato proiettato il video del backstage del momento creativo, della registrazione e dell’esecuzione in un video della stessa durata di Sardinia Sardinia, realizzato da “Ex Design” di Roberto Patti e Michea Savino.

Larboi, comune di Domus De Maria.

Larboi, comune di Domus De Maria.

 Il Poetto di Cagliari.
#Goletta Verde promuove il mare sardo, solo 3 dei 29 punti campionati sono risultati inquinati. Il quadro emerso dall’esito del monitoraggio scientifico effettuato nelle acque della Sardegna premia gli sforzi messi in campo negli ultimi anni sul fronte della depurazione. Due siti sono giudicati “fortemente inquinati”, il primo a Valledoria, alla foce del rio Cuggiani, in località San Pietro a mare, il secondo alla foce del fiume Silis a Sorso. Inquinato, invece, il prelievo effettuato a Tresnuraghes allo sbocco del canale sulla spiaggia di Porto Alabe.
In tema di mare, anche quest’anno la Sardegna si conferma al top anche nella #Guida Blu di Legambiente e #Touring Club, dove svetta ancora sul podio il comune di #Posada, premiato questa mattina con la consegna delle “5 vele”, un riconoscimento assegnato anche ad altri tre comuni sardi: #Bosa, #Baunei e #Domus De Maria. Addirittura imbattibile la regione nella classifica dei comprensori turistici con ben cinque distretti nella top ten: al primo posto il #Golfo di Orosei, #Ogliastra e #Baronia.

La campagna di #Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, è stata realizzata anche grazie al contributo del COOU, #Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, che in questi giorni ha fatto tappa in Sardegna, oltre che per verificare lo stato di salute del mare, anche per ribadire l’importanza di accrescere la rete di aree marine protette, del rafforzamento della salvaguardia degli ecosistemi costieri e della necessità di  avviare al più presto una riduzione delle servitù militari con la contestuale bonifica delle zone interessate. L’istantanea regionale sulle acque costiere dell’equipe tecnica della Goletta Verde è stata presentata questa mattina a #Cagliari, nel corso di una conferenza stampa, da Serena Carpentieri, portavoce di #Goletta Verde e Marta Battaglia, direzione Legambiente Sardegna. Nel corso dell’incontro è stata consegnata al sindaco di #Posada, Roberto Tola, la bandiera con le “5 vele”, simbolo d’eccellenza della #Guida Blu.

«Così come capita da anni, il nostro monitoraggio in Sardegna ci consegna una fotografia quasi perfetta, a testimonianza che la regione gode complessivamente di un adeguato sistema di depurazione – spiega Serena Carpentieri, portavoce di Goletta Verde -. Questo non significa che sia tutto perfetto e che quindi ci si può fermare, come dimostra il caso del sequestro del depuratore de #La Maddalena. Occorre risolvere le criticità che abbiamo individuato e capire al più presto le cause del carico batterico rilevato. Tra l’altro, proprio alla vigilia della stagione balneare, anche l’Unione Europea ha nuovamente avviato una procedura di infrazione ai danni dell’Italia per il mancato rispetto della direttiva comunitaria sul trattamento delle acque reflue urbane, dopo già due condanne a carico del nostro Paese. La procedura coinvolge anche 64 agglomerati urbani sardi, per i quali secondo l’Ue non è stato dimostrato che tutto il carico generato riceve un adeguato trattamento secondario. Questa Regione ha già fatto più volte da apripista in Italia sul tema della depurazione e della difesa del proprio paesaggio, proprio per questo confidiamo che si prosegua su questa strada e si possa far sempre meglio. Le magnifiche coste dell’isola fanno gola a molti ed è bene mantenere alta la guardia.»

L’obiettivo del monitoraggio di Goletta Verde è individuare i punti critici di una regione, analizzando il carico batterico che arriva in mare. #Legambiente, è bene ribadirlo effettua un’istantanea che non vuole sostituirsi ai monitoraggi ufficiali e non assegna patenti di balneabilità. È evidente, però, che i punti critici evidenziati dai monitoraggi – che nel caso della foce del Rio Cuggiani si è ripetuto anche lo scorso anno – meritano un approfondimento da parte degli enti competenti.

I prelievi e le analisi di Goletta Verde sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente nei giorni 27, 28, 30 giugno e 1 luglio. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori.

Sono sei, in totale, i punti analizzati in provincia di Cagliari, tre dei quali nel capoluogo (al #Poetto, di fronte ospedale marino, alla spiaggia #Calamosca e allo sbocco canale stagno di Cagliari, in località #Giorgino). Gli altri punti monitorati sono stati quelli nei comuni di #Pula (sia alla spiaggia nei pressi della foce che alla foce del Rio Pula) e #Villaputzu (spiaggia nei pressi della foce del fiume #Flumendosa, in località #Porto Corallo). Entro i limiti di legge anche i tre campionamenti in provincia dell’Ogliastra: a Lotzorai (alla spiaggia nei pressi della foce del #Rio Girasole in località #Iscrixedda) a #Tortolì (spiaggia nei pressi della foce del Rio Foddeddu) e a #Tertenia (spiaggia di #Serralla). Tre i punti analizzati anche in provincia di #Oristano. Tranne quello a Tresnuraghes già citato, sono risultati nella norma le acque prelevate nel capoluogo (#Foce Tirso a #Torre Grande e #Marina di Torre Grande, allo sbocco del canale #stagni di Cabras). Sette i punti in provincia di Olbia Tempio, anche qui tutti nella norma: a #San Teodoro (spiaggia Isuledda a Puntaldia, spiaggia fronte sbocco canale a #Cala D’Ambra e alla spiaggia #La Cinta di Puntaldia); a Olbia (spiaggia nei pressi della foce #Pittulongu e alla foce del Rio Bados) e a Trinità D’Agultu (in località #Costa Paradiso, alla spiaggia e alla foce del fiume #Li Cossi). Dei sei punti monitorati in provincia di Sassari, oltre i due fortemente inquinati di #Valledoria e #Sorso, gli quattro sono risultati nella norma: sempre a #Valledoria (foce fiume #Coghinas, località #San Pietro a Mare); a #Sassari (spiaggia di #Platamona, fronte stabilimento diroccato); ad #Alghero (sbocco porto canale a #Fertilia e alla #spiaggia di Maria Pia). Entro i limiti di legge, infine, i prelievi effettuati a #Bosa, in provincia di Oristano (alla foce del #fiume Temo ed alla spiaggia di #Bosa Marina).

La tappa di Goletta Verde in Sardegna è stata anche l’occasione per ribadire la necessità di proseguire nella tutela delle coste della regione che si avvale già di un piano paesaggistico tra i più avanzati in Italia. Di esempi virtuosi ve ne sono tanti, a partire proprio dai comuni premiati da #Legambiente e #Touring Club nell’annuale “Guida blu – Il mare più bello” con le “5 vele” e che vede da anni primeggiare la Sardegna. #Posada (Nu) si piazza al terzo posto in Italia, sul podio della classifica delle località peninsulari e delle isole maggiori. “5 vele” sventolano però anche a #Baunei, a #Bosa e a #Domus de Maria, new entry del 2014. La Sardegna è addirittura imbattibile nella classifica dei comprensori turistici con ben 5 distretti nella top ten. Al primo posto c’è il #Golfo di Orosei, #Ogliastra e #Baronia e a seguire #Sinis e Arburese; #Golfo degli angeli; #Sulcis Iglesiente e #Costa Nord Occidentale e #Parco dell’Asinara. Questa mattina, come già sottolineato, Legambiente ha consegnato questa mattina l’ambito vessillo delle “5 vele” al sindaco di Posada, mentre ieri era stato consegnato al primo cittadino di #Domus de Maria.

«La riconferma delle tante “5 vele” che sventolano in questa regione sono la dimostrazione che le battaglie avviate negli anni passati ormai hanno portato i frutti sperati – dice Marta Battaglia, del direttivo di Legambiente Sardegna -. Un risultato che però non deve assolutamente far abbassare la guardia. Gli splendidi panorami di quest’isola, il suo mare cristallino e i tanti esempi di buone pratiche nel campo della sostenibilità ambientale rischiano sempre di subire gli attacchi  di speculazioni e cemento. È quindi fondamentale mantenere alta l’attenzione e convogliare le esperienze raccolte e dare inizio ad una nuova fase che possa fungere da volano per l’economia turistica oltre che per la protezione della biodiversità. Durante la tappa di Goletta Verde in Sardegna abbiamo chiesto proprio questo: la necessità di estendere sempre più le aree marine protette, difendere, correggere e rafforzare ulteriormente le misure di tutele del Piano Paesaggistico Regionale del 2006 che è ancora un esempio a livello nazionale. Lo abbiamo chiesto alla Regione proprio durante la sosta di Goletta Verde a Cagliari e le dichiarazioni dell’assessore regionale all’Urbanistica #Cristiano Erriu di ieri circa l’impegno a rafforzare ancora di più il #Piano Paesaggistico regionale ci rassicurano. Speriamo che la politica riparta anche dagli insegnamenti che ancora dobbiamo trarre in tema di difesa del territorio, anche alla luce delle ultime alluvioni che hanno messo in ginocchio diversi centri dell’isola.»

Anche quest’anno il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, che da 30 anni si occupa della raccolta e del riciclo dell’olio lubrificante usato su tutto il territorio nazionale, è main partner della storica campagna estiva di Legambiente. «La difesa dell’ambiente, e del mare in particolare, rappresenta uno dei capisaldi della nostra azione», spiega Antonio Mastrostefano, direttore della Comunicazione del COOU. L’olio usato si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli di ciascun cittadino. «Se eliminato in modo scorretto questo rifiuto pericoloso può danneggiare l’ambiente in modo gravissimo: 4 chili di olio usato, il cambio di un’auto, se versati in mare inquinano una superficie grande come sei piscine olimpiche». A contatto con l’acqua, l’olio lubrificante usato crea una patina sottile che impedisce alla flora e alla fauna sottostante di respirare. Lo scorso anno in Sardegna il COOU ha raccolto 3.143 tonnellate di olio usato – 1.585 in provincia di Cagliari, 1.079 a Sassari, 272 a Oristano e 207 a Nuoro – evitandone così lo sversamento nell’ambiente.

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Arena Mirastelle copia

Martedì 15 luglio 2014, alle ore 21.00, presso l’Arena Mirastelle di Carbonia (ingresso dal Teatro Centrale), si terrà la presentazione del libro “Nessuno può toglierti il sorriso”, di #Valentina Pitzalis.

Valentina ha ventisette anni quando, la notte del 17 aprile del 2011, suo marito la cosparge di liquido infiammabile e le dà fuoco (suo marito muore nel rogo).

Valentina, coraggiosa ragazza di Carbonia, dopo le gravi ustioni subite, prosegue giorno dopo giorno il cammino per riappropriarsi della sua vita.

Diventata simbolo della lotta alla violenza sulle donne per la forza con cui ha reagito alla tragedia racconta ed analizza in questo libro la sua esperienza con grande sensibilità e coraggio.

Durante la serata verranno letti alcuni brani del libro, accompagnati da un sottofondo musicale.

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