24 November, 2024
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C’è grande attesa per l’incontro in programma domani al ministero dello Sviluppo economico, per l’esame della vertenza Alcoa. La riunione è stata sollecitata dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali per fare il punto sulle trattative per la cessione e quindi sul futuro dello stabilimento di Portovesme ed è stata fissata in occasione dell’ultimo incontro svoltosi lo scorso 20 giugno.

Il marocchino Yassine Rachik e l’etiope Limeneh Zerfie Tesema hanno vinto la XXIX edizione della #Gonnesa Corre 6° trofeo Eugenio Poncellini, corsa su strada a carattere internazionale organizzata dalla società Atletica Gonnesa, con la collaborazione della #Fidal regionale e il patrocinio del comune di Gonnesa.

Il marocchino Yassine Rachik, portacolori dell’Atletica Cento Torri Pavia, si è imposto sulla distanza degli 8,2 km, davanti al connazionale Jamel Chatbi, dell’Atletica Riccardi e all’ucraino Roman Romanenko. Alle loro spalle africani fino all’ottava posizione, al nono posto, primo degli italiani, Andrea Gargamelli, della società Sef Stamura Ancona. Primo dei sardi, Giuseppe Mura, dell’ASD Futura Cagliari Soloatletica, 16°.

L’etiope Limeneh Zerfie Tesema, 18 anni, s’è imposta tra le donne, sulla distanza dei 6 km, davanti alla connazionale e coetanea Melkitu Workeneh Geremew e alla keniana Brendah Kamonya Kebeya. Prima delle italiane, Silvia La Barbera, del GS Forestale, classificatasi quinta.

Ottima, come sempre, l’organizzazione dell’Atletica Gonnesa di Mauro Lenzu.

I vincitori nelle categorie giovanili.

Esordienti femminili C Pulcini 200 metri: Anna Barlini (Atletica Cortoghiana)

Esordienti femminili B Miniatletica metri 200: Rebecca Usai (Atletica Cortoghiana)

Esordienti femminili A Promoatletica metri 600: Valentina Corda (GS Atletica Dolianova)

Esordienti maschili C Pulcini metri 200: Andrea Onnis (Atletica Gonnesa)

Esordienti maschili B Miniatletica metri 200: Federico Deiana (GS Atletica Dolianova)

Esordienti maschili A Promoatletica metri 600: Davide Piras (Atletica San Gavino)

Ragazze metri 1.200: Giorgia Lecca (GS Atletica Dolianova)

Ragazzi metri 1.200: Riccardo Zaottini (ASD Atletica Valeria)

Cadette metri 1.800: Carolina Farci (ASD Atletica Valeria)

Cadetti metri 1.800: Enrico Loche (GS Atletica Dolianova)

Allieve metri 1.800: Daniela Marongiu (Atletica Iglesias)

Allievi metri 1.800: Emanuele Carta (Atletica Cortoghiana)

Senior donne SF35 metri 6.000: Claudia Pinna (Cus Cagliari)

Senior donne SF40 metri 6.000: Cinzia Meloni (Atletica San Gavino)

Senior donne SF45 metri 6.000: Claudia Dardini (GS Lammari)

Senior uomini SF35 metri 5.000: Francesco Minerva (Dynamyk Fitness)

Senior uomini SF40 metri 5.000: Massimo Leonardi (GS Valsugana)

Senior uomini SF45 metri 5.000: Alviero Atzeni (Atletica San Gavino)

Senior uomini SF50 metri 5.000: Giuseppe Lai (GS Atletica Dolianova)

Senior uomini SF55 metri 5.000: Sandro Rizzardini (Atletica Cortoghiana)

Senior uomini SF60 metri 5.000: Giovanni Pili (Atletica 4 Mori)

Senior uomini SF65 metri 5.000: Marcello Scandola (CSI)

 

 

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Giovanni Pau, portacolori della Sulcis Atletica Carbonia, si è confermato a Modena campione italiano master SM 35 dei 100 metri piani. L’atleta di Carbonia, già campione italiano e mondiale 2013 sui 100 e 200 metri, si è aggiudicato la gara dei 100 facendo fermare i cronometri sull’11″06 (vento favorevole di 0,6 metri al secondo) distanziando di quattro metri al secondo classificato. In batteria aveva corso in 11″19 (vento -0,4 metri al secondo).

Altri due atleti sardi, Ivan Spini (Amsicora) e Peppina Demartis (Shardana Sassari) hanno conquistato il titolo tricolore. Il primo si è imposto nel salto in alto SM45 con la misura di 1,77 metri; la seconda ha conquistato il titolo italiano sui 5 chilometri SF50, percorsi in 28’45″54.

Nella seconda giornata dei campionati sono arrivate per la Sardegna altre nove medaglie. All’argento sono approdati Donatella Saiu (Futura Cagliari Soloatletica) nei 1.500 metri SF45 (5’06″95), Flavio Casasola (Amsicora) nel lancio del disco SM50 (37,39) e Silvana Vecchiattini (Ichnos Sassari) nel lancio del peso SF55 (9,41). Solo medaglia di bronzo, risultato inferiore alle attese, nei 100 metri SF50 (13″84, vento +0,7 metri al secondo) per Monica Dessì (Futura Cagliari Soloatletica), così come per Gianna Birardi (Shardana Sassari) nei 100 metri SF55 (personale a 15″29, vento +1,4 metri al secondo), Rosanna Serradimigni (Ichnos Sassari) nel lancio del peso SF60 (6,94 metri), Walter Molino (Atletica Olbia) nei 1.500 metri SM40 (4’13″32), Patrizia Spillo (San Giovanni Sassari) nel lancio del peso SF50 (8,68 metri) e per il campione italiano del lancio del peso Marco Giacomini (San Giovanni) che nel lancio del disco SM50 ha scagliato l’attrezzo a 36,39 metri.

Altri risultati di oggi.
Donne. SF45 100: 6ª Paola Serra (Shardana Sassari) 13″85, 11ª Francesca Mariani (Delogu Nuoro) 14’73″40: 11ª Giuliana Carboni (Ichnos Sassari) 1’16″60. Marcia km. 5: 5ª Tiziana Secchi (I Guerrieri del Pavone Sassari) 32’01″98. Salto in lungo: 5ª Francesca Mariani (Delogu Nuoro) 4,02 metri. Lancio del peso: 7ª Cristiana Garofalo (Amsicora) 6,54 metri. Lancio del martello: 5ª Cristiana Garofalo (Amsicora) 18,18 metri. SF50 1.500 metri: 7ª Alba Carboni (Atletica San Giovanni) 5’35″80. Marcia km. 5: 4ª Paola Maglioli (Ichnos Sassari) 33’20″78.
Uomini. SM35 100 metri: 8° Marco Deriu (Atletica Olbia) 12’05″40. 1.500 metri: 17° Massimo Rossi (Sulcis Atletica Carbonia) 4’48″48. 5.000 metri: 11° Massimo Rossi (Sulcis Atletica Carbonia) 17’38″28. SM45 100: 29° Ignazio Melis (Sulcis Atletica Carbonia) 13″68. 400 metri: 20° Roberto Boi (Sulcis Atletica Carbonia) 1’04″99. 3.000 metri siepi: 4° Stefano Mori Ubaldini (Amsicora) 11’13″14. Lancio del disco: 4° Nicola Piga (Gonone Dorgali) 33,00 metri, 6° Daniele Manca (Ichnos Sassari) 22,73 metri. SM50 100 metri: 12° Attilio Baldussu (Atletica Dolianova) 12″82. 400 metri: 11° Franco Zara (Atletica San Giovanni) 1’01″15. Lancio del disco: 4° Sebastiano Renato Sanna (Atletica San Giovanni) 34,93 metri, 9° Fabrizio Carboni (Shardana Sassari) 19,22 metri. Lancio del martello: 4° Flavio Casasola (Amsicora) 35,63 metri, 7° Mario Cabizza (Ichnos Sassari) 20,69 metri. SM55 1.500: 7° Antonello Vargiu (Futura Cagliari Soloatletica) 4’56″51, 10° Sergio Fulgheri (Sulcis Atletica Carbonia) 5’15″18. SM60 100: 7° Gabriele Valle (Shardana Sassari) 13″74. 1.500: 9° Efisio Usai (Sulcis Atletica Carbonia) 5’35″71. SM70 100: 7° Piero Congia (Atletica Selargius) 15″27. SM75 Lancio del disco: 8° Silvio Garofalo (Amsicora) 17,62 metri.

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E’ iniziato il conto alla rovescia per l’inizio dell’attività della #Scuola civica d’arte contemporanea, la prima del suo genere in Italia, progettata dagli artisti del collettivo Giuseppefraugallery, in collaborazione con il comune di Iglesias.

La mission della scuola, non immune da una certa dose d’utopia, è quella di informare, formare e aggiornare la comunità sui linguaggi, i codici, le pratiche, le opere, gli artisti e, più in generale, cercare di rispondere allo stereotipo popolare del perché l’arte contemporanea sembra così facile da fare e difficile da capire.

La Scuola civica d’arte contemporanea sarà completamente autofinanziata, non ricevendo, raccogliendo, utilizzando, finanziamenti in denaro, ricorrendo per la sua sopravvivenza a pratiche di resilienza, della donazione e del baratto.

Sia i corsi che gli incontri sono stati  progettati per permettere a chiunque  di poter conoscere e comprendere le opere, gli artisti, i linguaggi, i codici espressivi dell’arte contemporanea.

La Scuola civica d’arte contemporanea di Iglesias sarà articolata in due azioni formative:

I corsi e percorsi d’arte contemporanea, riservati agli iscritti, sono programmati a cadenza e durata trimestrale e strutturati attraverso in una serie di livelli progressivi, articolati in lezioni,  laboratori didattici e workshop tenuti dagli artisti del collettivo Giuseppefraugallery, nonché da critici, curatori, artisti e altri operatori del settore, significativi nel panorama artistico regionale, nazionale ed internazionale;

Gli incontri d’arte contemporanea sono una serie di conferenze e lezioni pubbliche mensili, aperte a tutti, tenute da artisti, curatori ed altri protagonisti dell’arte contemporanea. Nel primo periodo di attività saranno ospitati prevalentemente artisti e curatori sardi o che hanno  un particolare rapporto con la nostra Isola.

L’attività della scuola civica inizierà il 9 luglio, con una conferenza pubblica sullo stato della pittura contemporanea in Sardegna tenuta da Efisio Carbone, a cui seguiranno nell’ordine quelle di Micaela Deiana, Giorgio Viganò  e Alessandro Biggio; l’11 luglio inizieranno i corsi, o meglio il corso introduttivo 1.0 demo, con  una serie di lezioni sui linguaggi e i codici specifici dell’arte contemporanea, sulla percezione visiva e sull’ antropologia del gusto, con un workshop a cura del collettivo  e la presenza di altri artisti che interverranno come ospiti: Alessandro Biggio, Simeone Crispino (Vedovamazzei), Silvia Hell.

Le iscrizioni ai corsi, completamente gratuiti, sono accettate in ordine cronologico senza alcuna altra selezione e sono rivolte a tutti: artisti, curatori, casalinghe, lavoratori, disoccupati, laureati, studenti, pensionati, ecc.. Proprio questa composizione piuttosto eterogenea degli allievi rappresenta, insieme alle conferenze che si terranno prevalentemente all’aperto e, comunque, in un luogo frequentato dalla popolazione, la particolarità dell’azione didattica che sarà giocoforza rigorosamente open source.

Non è richiesta nessuna preparazione specifica o un particolare curriculum di studi, è sufficiente aver compiuto il 18° anno di età e aver tanta voglia di mettersi in gioco. Per partecipare al corso 1.0 è sufficiente scaricare il modulo di iscrizione dal sito http://scuolacivicaartecontemporanea.blogspot.it/, compilare e inviare alla e-mail scuolacivicaartecontemporanea@gmail.com; fa fede la firma da tastiera con i dati di un documento d’identità. Nel caso non sia possibile scaricarlo, si può richiederlo scrivendo a scuolacivicaartecontemporanea@gmail.com

La Scuola civica d’arte contemporanea sarà caratterizzata anche da un’attività di ricerca, documentazione e d’archivio, sugli sviluppi dell’arte pubblica e sociale in particolare nei territori in crisi e periferici. L’attività sarà resa pubblica anche attraverso l’allestimento di mostre periodiche, di momenti conviviali e di altre iniziative aperte a tutta la popolazione.

Sono inoltre previste una serie di residenze per giovani artisti e curatori.

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Accise e taglio del costo della benzina è il momento della verità: la #Corte Costituzionale ha fissato l’udienza (il 25 gennaio 2015) del ricorso del governo contro la legge Finanziaria regionale che consente alla Sardegna di incamerare le accise sui prodotti petroliferi per poi utilizzarle anche per dimezzare il costo dei carburanti. Ricorso contro cui la Regione, una volta di più serva e prona verso gli interessi del governo nazionale, ha battuto in ritirata, costringendo i #Riformatori sardi a presentare, da soli, opposizione. Parte dunque la grande mobilitazione della Sardegna: sei mesi di mobilitazione che prevedono, tra l’altro, una grande manifestazione a Roma per il 6 ottobre davanti al Palazzo della Consulta e a quello del Quirinale. Non solo: 100mila cartoline inonderanno il Quirinale per chiedere al presidente della Repubblica di valutare lo scioglimento del Consiglio regionale con lo slogan “Inquinamento ai sardi, le tasse altrove”. Ad annunciarlo sono stati – in una manifestazione sotto il Palazzo del Consiglio regionale – i Riformatori sardi guidati dal coordinatore regionale, Michele Cossa, da Gabriele Marini (leader dei Riformatori di Quartu), dal sindaco di Burcei, Pino Caria, dal capogruppo dei Riformatori sardi in Consiglio regionale, Attilio Dedoni e dal presidente della commissione Sanità della Camera, Pierpaolo Vargiu.

«Siamo rimasti noi, gli unici a opporci al governo che vuole cancellare un nostro diritto e noi non ci fermiamo. Certo è vergognoso che la Giunta regionale non si sia posta neppure il minimo problema di difendere una legge della Regione, approvata all’unanimità da tutte le forze politiche e che quindi non rappresenta il volere di una coalizione ma di tutto il popolo sardo. La Giunta Pigliaru batte in ritirata, anzi diserta la battaglia per la Sardegna. E a metterci l’elmetto siamo noi. Sappiamo che non sarà facile, ma non molleremo neanche di un millimetro.»

«La costituzione in giudizio da parte dei consiglieri regionali,  è certamente un fatto eccezionale, così come è eccezionale che la Giunta abbia rifiutato di difendere una legge della Regione approvata da tutti i gruppi e le forze politiche presenti in Consiglio regionale. Del resto i consiglieri – depositari del potere di iniziativa legislativa -– hanno il dovere di fare di tutto per resistere a un attacco del governo alla sovranità del popolo sardo.»

L’opposizione al ricorso del governo sarà sostenuta davanti ai giudici della Consulta dagli avvocati costituzionalisti, Andrea Panzarola e Massimo Proto. «La scelta regionale di non costituirsi – sostiene il coordinamento regionale dei Riformatori – è grave perché senza difesa la legge regionale sarebbe stata certamente respinta. Ecco perché siamo scesi in campo noi. La decisione della Regione di rimanere “contumace” nel giudizio introdotto dal presidente del Consiglio, favorendo un esito di accoglimento del ricorso statale e di annullamento della legge regionale, avrebbe pregiudicato fatalmente gli interessi regionali alla cui tutela la medesima legge era preordinata. Ne avrebbero ricevuto senz’altro un danno la Comunità sarda nella sua globalità. Per questa ragione i Riformatori Sardi hanno deciso di agire in modo concreto costituendosi nel giudizio davanti alla #Corte Costituzionale. Lo hanno fatto con convinzione e, soprattutto, legittimamente».

«L’atteggiamento della Giunta regionale che non difende gli interessi dei sardi è un atto criminoso la Sardegna rivendica solo quanto le spetta e per questo, per difendere gli interessi dei sardi, abbiamo deciso di scendere in campo ricorrendo direttamente alla Corte Costituzionale, con un atto solidamente motivato e decisamente innovativo. Del resto ci saremmo aspettati che la Giunta si schierasse a difesa dei sardi e di una legge che non una coalizione ma tutte le coalizione e tutti i partiti hanno approvato». Ecco perché «siamo noi ad andare davanti alla Consulta e ci dispiace che questa Giunta non capisca quanto sia importante  marciare uniti per difendere i sardi».

Un calendario venatorio che penalizza e danneggia fortemente il mondo dei cacciatori, ma anche un comitato faunistico regionale ormai superato con la cancellazione delle province storiche dell’Isola. E’ la dura critica avanzata da Bonifacio Cuccu – presidente dell’#Unione Cacciatori Sardegna – verso l’organismo che ha deciso l’elaborazione delle stagione venatoria.

«Siamo arrivati davvero all’assurdo – evidenzia il responsabile delle doppiette isolane – La grande fetta delle province sarde è stata eliminata, ma nel #Comitato faunistico siedono ancora i rappresentanti di questi enti che decidono la sorte della caccia in Sardegna. Questo modo di agire non è davvero concepibile. Anche perché la maggior parte dei rappresentanti hanno partecipato in modo arbitrario alla riunione che ha stilato il calendario venatorio, esprimendo un voto solo per sé stessi non certo per una Provincia che non esiste più. Un atto davvero farraginoso, adottato da esponenti autoreferenziali». Da qui la possibilità che il nuovo calendario venatorio venga pure annullato.

«Lo diciamo senza mezzi termini – conclude Cuccu – questa burocrazia non ci piace. E rigettiamo totalmente la decisione adottata da quanti non conoscono il mondo dei cacciatori, un universo fatto da amanti dell’ambiente e del paesaggio isolano. L’assessore Spano dovrebbe adoperarsi da subito per disconoscere questo organismo e nominare un nuovo #Comitato faunistico.»

Scuola musicale Iglesias copia

Barbara Mele

Con le delibere approvate dal Cipe il 30 giugno scorso sono stati destinati complessivamente 510 milioni all’edilizia scolastica riprogrammando #Fondi di sviluppo e coesione.

#scuolesicure. Di questa somma 400 milioni di euro sono stati destinati a interventi di messa in sicurezza ed agibilità delle scuole per un totale di 2.480 interventi del valore medio di circa 160.000 euro: interventi già resi ammissibili e presenti in graduatorie, ma che solo oggi sono finanziati e che potranno partire terminato l’iter di registrazione delle delibere.

Al comune di Iglesias è stato assegnato un finanziamento di 563.367,00 euro destinato alla sistemazione della scuola di Via Isonzo.

#scuolebelle. Gli altri 110 milioni, abbinati a 40 milioni in capo al MIUR, finanzieranno gli interventi di piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale che interesseranno 7.801 plessi scolastici nel corso del 2014.

Al comune di Iglesias è stata assegnata la somma totale di 492.615 euro per 24 interventi di decoro e piccola manutenzione nei plessi scolastici cittadini.

«Si tratta di interventi importantissimi – commenta l’assessore ai Lavori pubblici, Barbara Mele – che saranno cantierati quanto prima. Siamo, inoltre, in attesa dei decreti della Regione per poter avviare anche i procedimenti di gara per altri 5 progetti idonei al finanziamento per la messa in sicurezza di altre 5 strutture scolastiche cittadine per un investimento totale di 640.000 euro. A questi si aggiungono i 141.260 euro del Ministero per i lavori di ristrutturazione della copertura della scuola elementare di via Tenente Cacciarru.»

CLa Sardegna detiene un triste primato, quello di regione italiana più colpita dal diabete e la prima al mondo con 40 casi all’anno ogni 100.000 abitanti nella fascia di età 0/14, con una popolazione di oltre 50.000 diabetici, di cui circa 2.000 fra bambini e adolescenti. L’incidenza nelle regioni italiane  è di 7/9  casi ogni 100mila abitanti nella fascia di età 0/14 anni e si stimano, a livello nazionale, 14mila bambini con diabete. L’associazione per il diabete infantile giovanile sarda, promuovono il #Campo scuola interregionale per bambini con diabete di età compresa 9/13 anni. 25 i bambini partecipanti appartenenti all’associazione della Sardegna e del Molise, accompagnati dall’equipe psico-medico-pedagogica dei rispettivi Servizi di diabetologia pediatrica: ospedale Brotzu di Cagliari responsabile dott.ssa Margherita Chessa, Ospedale Cardarelli di Campobasso,

La località prescelta è Orosei, presso il complesso turistico di Torre Moresca dal 6 al 12 luglio 2014.

Il programma prevede di fornire ai bambini e agli adolescenti la capacità di comprendere e fare proprie le nozioni teorico-pratiche necessarie alla cura ed alla gestione del loro diabete con interventi di verifica in riferimento alle diverse età (esempio: questionari) Saranno importanti  le lezioni teorico pratiche durante le quali i ragazzi possono  discutere e fare proprie le conoscenze apprese. Lezioni teorico pratiche  per insegnare  ai partecipanti ad autogestire il diabete ed allontanare le temibili complicanze, e per convivere con la malattia, presupposti per affrontare la vita con serenità, il tutto in un ambiente di vacanza e svago per i piccoli ospiti

– dare la possibilità di esprimere i propri “vissuti di malattia”. A tale scopo nel campo si promuoveranno incontri di gruppo con lo psicologo durante i quali i bambini e gli adolescenti si confronteranno anche su argomenti che riterranno più  importanti.

 Educazione diabetologica durante il campo scuola:

– Eseguire un’analisi delle urine

– Eseguire una glicemia capillare

– Preparazione e capacità pratica di riempire la siringa e di somministrarsi l’insulina

– Capacità di rotazione cutanea dell’iniezione e riconoscimento delle differenze di assorbimento delle zone di somministrazione

– Capacità di riempire la penna insulinica

– Preparazione della dose ed iniezione mediante penna insulinica

– Lezione – Aspetti teorici della terapia con microinfusore

– Acquisizioni e prese di coscienza delle problematiche legate all’ipoglicemia e iperglicemia

– Nozioni pratiche di alimentazione.

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«Lo stato di crisi in cui versa il #Consorzio di bonifica del Basso Sulcis si fa sempre più preoccupante. Dopo i disservizi oramai tristemente noti, oggi a destare timore è il rischio sempre più concreto che, a causa dell’incertezza sull’irrigazione dei campi, salti la stagione dei carciofi, una delle attività agricole di maggiore importanza per il territorio.»

La denuncia è di Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia.

«Sebbene gli agricoltori abbiano già provveduto ad avviare gli investimenti necessari – aggiunge Ignazio Locci – alla vigilia dell’inizio della stagione non è dato sapere se si potrà puntualmente disporre dell’acqua. L’agricoltura del Sulcis, così, rischia un altro duro colpo, se mai ce ne fosse bisogno. Non si può accettare che i servizi per l’agricoltura siano nelle mani di persone irresponsabili che evidentemente non hanno a cuore il futuro delle famiglie degli agricoltori.»

«Il nuovo commissario del Consorzio rassicuri le aziende sull’inizio della stagione dei carciofi. Diversamente, mi rivolgerò al governatore e, qualora necessario, non esiterò a presentare l’istanza al Prefetto. È doveroso – conclude il consigliere regionale di Forza Italia – che la dirigenza dell’Ente irriguo del Basso Sulcis garantisca chiarezza e certezza sui programmi del Consorzio.»

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Preoccupata per le voci di un possibile piano di stoccaggio dell’amianto in miniera, l’#Unione sindacale di base ha diffuso una nota con la quale esprime una netta contrarietà a qualsiasi ipotesi di questo genere.

«Speriamo che queste voci non siano vere – si legge in una nota – ma ci rifiutiamo di pensare che le miniere possano diventare un cimitero di eternit, occorre lottare per il diritto del Popolo sardo alla difesa del proprio territorio e dell’ambiente.»

«Continuiamo a credere che uno sviluppo del territorio del Sulcis – si legge ancora nella nota dell’Usb Sardegna -. Uno sviluppo che deve partire dalle bonifiche ambientali e che si imperni su due voci: turismo e sviluppo del settore agro-pastorale con relativa industria di trasformazione e conservazione dei prodotti. Continuiamo a ripetere che non crediamo sia frutto del destino il fatto che il Sulcis sia costretto ad importare l’80% dei prodotti alimentari che consuma, che sia il fanalino di coda dell’industria turistica.»

«E poiché pensiamo questo, poiché continuiamo a credere in un tipo di turismo “modello Ruhr” (là dove le miniere sono state soppiantate da parchi, scuole, ospedali musei e industria d’avanguardia) – conclude la nota – ci rifiutiamo di pensare che le miniere possano diventare un cimitero di eternit.»