25 November, 2024
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Una nota pubblicata dall’assessorato dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale autorizza i comuni ad avviare dal 1 luglio, in relazione al fabbisogno finanziario comunicato nel 2014 rapportato al semestre luglio-dicembre, i piani personalizzati di sostegno a favore di persone con grave disabilità 2013, da attuarsi nel 2014.

Il fabbisogno è stato ricalcolato considerando il valore dei piani in essere al 31 dicembre 2013, e il valore dei piani come aggiornato dai comuni nel 2014. Sarà cura di ciascun Comune stabilire l’importo esatto da riconoscere ai singoli piani in base ai dati in loro possesso.

L’assessorato, inoltre, precisa per quanto riguarda i trasferimenti, che ha provveduto a liquidare a titolo di anticipazione per il 2014, il 50% di quanto trasferito nel 2013 per tutti i piani in essere al 31 dicembre 2013 e che il saldo 2014 potrà essere assegnato solo nel rispetto delle disposizioni attuative della legge finanziaria 2014 e al netto delle economie maturate alla data del 31 dicembre 2013.

L’assessorato, infine, ha reso disponibili gli importi del totale degli impegni 2013 su cui si è calcolato il 50% trasferito, gli importi aggiornati del fabbisogno scaturito dall’invio delle schede informatizzate, gli importi del fabbisogno ricalcolato, le economie dichiarate al 31 dicembre 2013, la differenza da riconoscere e gli importi relativi a maggiori trasferimenti già effettuati rispetto al fabbisogno e le economie dichiarate.

 

 

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Missione sarda della #XII commissione “Affari sociali” della Camera per conoscere i dettagli del progetto presentato dalla Qatar Foundation sull’ospedale San Raffaele di Olbia. Il parlamentino, presieduto dal deputato sardo Pierpaolo Vargiu, ha incontrato il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, l’assessore alla Sanità Luigi Arru e il presidente della “Commissione Sanità” Raimondo Perra.

All’incontro hanno partecipato i componenti della Commissione Affari sociali Paola Binetti (PI), Roberto Capelli (CD), Massimo Baroni (M5S), Donata Lenzi (PD) e Settimo Nizzi (Forza Italia) oltre ai parlamentari sardi Silvio Lai (Pd), Emanuela Serra  (M5S), Siro Marroccu (Pd) e Marco Meloni (Pd).

Il presidente della Commissione parlamentare ha introdotto i lavori chiarendo i motivi della visita: «La vicenda San Raffaele – ha detto Vargiu – assume una valenza di carattere nazionale. Per la prima volta viene adottata una procedura straordinaria con il Governo disponibile a concedere delle deroghe per la programmazione sanitaria e l’allentamento dei vincoli di spesa. Un modello che potrebbe essere replicato in altre parti d’Italia».

Subito dopo. è intervenuto il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau, che ha ringraziato la Commissione parlamentare per l’attenzione riservata alla vicenda ed espresso soddisfazione per i modi e i tempi con i quali si è mossa la politica sarda sul progetto #San Raffaele. «Grazie al lavoro della Giunta e agli impegni del Governo – ha detto Ganau – si apre l’iter per la realizzazione di un intervento che porterà nell’Isola investimenti straordinari e favorirà una riorganizzazione complessiva del sistema sanitario fondata sull’integrazione e l’esaltazione delle eccellenze».

Ha quindi preso la parola il presidente della Regione Francesco Pigliaru che ha subito rivendicato il ruolo autonomo della Regione nella interlocuzione con gli investitori della #Qatar Foundation.

«Il Governo – ha detto Pigliaru – è intervenuto su nostra richiesta. Noi abbiamo seguito un percorso molto semplice: garantire un investitore serio dal punto di vista della certezza giuridica e dei tempi. Per questo servivano precise rassicurazioni da parte del Governo sulle deroghe per la programmazione dei posti letto e l’incremento della spesa sanitaria oggi vincolati dalla spending review. In questa vicenda c’è un forte protagonismo locale che ha trovato il sostegno del livello centrale.»

Francesco Pigliaru ha poi chiarito le caratteristiche principali dell’operazione “San Raffaele”. «E’ un progetto che punta all’integrazione del sistema sanitario e allo sviluppo della ricerca – ha sottolineato Pigliaru – non ci sarà una sovrapposizione delle specialità. Il nuovo ospedale farà da complemento alle realtà già esistenti. Si punterà su quei settori che oggi generano la migrazione sanitaria. I sardi che oggi si curano altrove spendono circa 60 milioni di euro all’anno. Il nostro obiettivo è di abbattere la spesa del 50%. Allo stesso tempo con la creazione servizi di qualità puntiamo ad accogliere in Sardegna pazienti che arrivano da fuori».

«Questo progetto offre grandi opportunità anche per la ricerca – ha detto ancora il presidente -. La #Qatar Foundation ha accettato di riservare una quota di 10 milioni di euro alla Sardegna per programmi di studio ai quali potranno collaborare le Università sarde, il Crs4 e il Cnr. Ci auguriamo che questo ospedale faccia fare un salto internazionale alla ricerca, ci aspettiamo che l’investimento faccia da volano ad altre importanti iniziative».

L’assessore della Sanità Luigi Arru è entrato invece nei dettagli del progetto. «L’ospedale – ha  detto – svilupperà  un piano d’azione in due fasi: la prima, a partire dal 2015, prevede 178 posti letto nella fase di avvio (108 per acuti e 70 post acuti), per arrivare poi a 242 a regime (142 acuti e 100 post acuti) con 50 posti per “solventi”.»

Arru ha poi fatto l’elenco delle specialità individuate. «Abbiamo puntato soprattutto sulla pediatria e la chirurgia pediatrica – ha detto l’assessore – non solo per il brand del Bambin Gesù (partner scientifico della Qatar Foundation)  ma soprattutto perché è il settore che genera più mobilità sanitaria passiva: tanti piccoli sardi vanno oggi a curarsi a Roma e al Gaslini di Genova. Per il resto, si è cercato di sviluppare le specialità carenti nel territorio come l’oncologia, la chirurgia, l’oculistica, l’ortopedia, la neurologia». L’assessore ha chiarito, infine, il finanziamento che la Regione metterà a disposizione: circa 56 milioni di euro all’anno.

Raimondo Perra presidente Commissione Sanità del Consiglio regionale ha sottolineato la rapidità del lavoro svolto dal parlamentino da lui presieduto.«C’è stata grande responsabilità da parte di tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione. La politica ha capito che si trattava di un provvedimento importante per la Sardegna. Questo investimento potrà fare da stimolo a tutta la sanità sarda».

Chiusi gli interventi, il presidente e i componenti della Commissione parlamentare hanno rivolto alcune domande al presidente Pigliaru e all’assesore Arru in ordine alla effettiva concessione delle deroghe da parte del Governo, all’ammontare reale dell’investimento e ai costi di gestione della struttura.

Su questi punti, Pigliaru e Arru hanno ribadito le cifre fornite alla stampa nei giorni scorsi: l’investimento sarà di circa un miliardo di euro in 10 anni. Il costo fisso è di 163 milioni di euro, la stima di quello operativo è di 70 milioni. La ricerca avrà invece un budget di 10 milioni.

Sulle deroghe attese dal Governo, Francesco Pigliaru si è detto sicuro: «C’è l’impegno dell’esecutivo, quando arriverà la disposizione normativa, probabilmente entro luglio, potremo partire». Pigliaru ha precisato, infine, le ulteriori azioni pensate dalla Giunta: «Il San Raffaele – ha concluso il presidente della Regione – ci darà la possibilità di orientare la formazione professionale in Sardegna e di far tornare nell’Isola alcuni dei tanti studenti sardi che sono andati fuori a studiare grazie al Master and Back».

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Facilitare i processi di cambiamento della classe dirigente riavvicinando i cittadini, soprattutto i giovani, alla politica ed alle istituzioni. Sono gli obiettivi di una proposta di legge sottoscritta da 11 consiglieri regionali, di Irs-Sinistra sarda, Centro democratico, Partito dei sardi, Soberania e Indipendentzia, Sel e Misto, illustrati questa mattina in una conferenza stampa.

«La nostra è una proposta semplice – ha affermato fra l’altro l’on. Pier Mario Manca, del Partito dei sardi – che vuole spingere le istituzioni ad aprirsi al cambiamento, anche generazionale, dettando due nuove regole per il futuro: divieto di ricoprire incarichi nell’amministrazione regionale per chi ha superato i 65 anni e divieto di cumulo dei compensi percepiti con un eventuale vitalizio.»

«Non pensiamo di risolvere tutti i grandi problemi della Sardegna con questa proposta – ha concluso Manca «ma è un segnale importante che speriamo arrivi da tutto il Consiglio assegnando una corsia preferenziale al provvedimento perché sia convertito in legge al più presto possibile».

Per l’on. Roberto Desini, del Centro democratico, «è significativo che la proposta arrivi da 11 consiglieri alla prima esperienza, particolarmente sensibili ed attenti ai processi di cambiamento che attraversano la società sarda, dove esistono oggettivamente troppe diseguaglianze. Per noi cambiare vuole dire anche voltare pagina rispetto a certe regole non scritte che negli anni sono diventate consuetudine».

La proposta, ha osservato l’on. Gavino Sale a nome di Irs-Sinistra sarda, «è coerente con quella che abbiamo presentato la scorsa settimana per l’abolizione del Crel, vogliamo mettere mano ai privilegi e smetterla di privilegiare i privilegiati. La Sardegna ed il Consiglio regionale hanno bisogno di apporti nuovi per formare una nuova classe dirigente, meglio se composta da giovani, dotata di esperienze e conoscenze».

L’on. Paolo Zedda (Soberania e indipendentzia) ha invece messo l’accento sullo stretto legame fra istituzioni e società che la nuova legge può realizzare. «Norme simili a quelle contenute nella nostra proposta – ha spiegato – sono già patrimonio del mondo delle professioni e riteniamo che anche la pubblica amministrazione regionale debba orientarsi verso il cambiamento ed una maggiore efficienza. Come partiti minori ma fino ad un certo punto, continueremo su questa strada perché c’è ancora molto da fare».

«Non vogliamo rottamare ma rinnovare – ha esordito il capogruppo di Sel Daniele Cocco – ed anche fare presto. In conferenza dei capigruppo chiederò, in base all’art. 102 del regolamento, che alla nostra proposta sia assegnata una corsia preferenziale: a breve la Regione dovrà procedere ad una serie di nomine e per noi sarebbe giusto ed opportuno che lo facesse seguendo le nuove regole.»

Per l’on. Anna Maria Busia, del Centro democratico, «cambiamento significa non solo ricambio generazionale ma soprattutto ricambio di competenze e capacità, per migliorare il sistema della pubblica amministrazione regionale invertendo la tendenza consolidata alla conservazione: siamo convinti insomma che il Palazzo abbia bisogno di una bella rinfrescata».

Ignazio Locci 7 copia

«Le Agenzie regionali? Giardini privati di vecchi cacicchi a disposizione di certa politica, non soggette a controlli di alcun tipo, per niente trasparenti e utili soltanto alla conservazione del potere. Il commissariamento e l’avvio della soppressione della Conservatoria delle coste devono assolutamente rappresentare il primo passo per una cancellazione totale delle Agenzie, costose e dai dubbi risultati.»

Lo sostiene Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia.

«Personalmente – aggiunge Locci – non mi sento di partecipare al coro di difesa dei dirigenti delle Agenzie commissariate (a tratti stucchevole piagnisteo), ma anzi credo sia necessario andare avanti nella svolta riformatrice, eliminando questi enti inulti e trasferendone le competenze agli assessorati regionali, affinché si evitino i doppioni e si impedisca al dirigente di turno di fare il bello e il cattivo tempo al riparo da qualsivoglia controllo. Nella tanto discussa vicenda della Conservatoria, ciò che lascia di stucco è l’atteggiamento di coloro che in questi giorni si sono sperticati in critiche nei confronti del commissariamento, mal celando un certo interesse verso la poltrona del direttore. Se il commissariamento dell’Agenzia regionale delle coste ha prodotto un danno, quello è aver sottratto il dottor Giorgio Cicalò e la sua indiscussa professionalità alla Protezione Civile.»

«La priorità adesso è dare ascolto ai cittadini che chiedono riforme, meno burocrazia, semplificazione e, soprattutto, che la riduzione dei costi della politica passi anche attraverso la soppressione delle Agenzie, l’accorpamento degli enti regionali e la revisione delle competenze. Bisogna smetterla – conclude Ignazio Locci – di essere ipocriti: è ora di dire basta alle rendite di posizione e ai carrierismi costruiti sui contributi dei sardi.»

Piazza Roma Carbonia 2

L’Ufficio Urbanistica Tecnici (ospitato dal Front Office comunale in Piazza Roma, sotto il portico), nel mese di luglio 2014, effettuerà l’apertura al pubblico il mercoledì e il venerdì dalle ore 9.00 alle ore 11. 00.

Nel mese di agosto, l’Ufficio Urbanistica Tecnici effettuerà l’apertura nei giorni martedì, mercoledì e venerdì, sempre dalle ore 9.00 alle 11.00.

Modesto Fenu copia

«Questo calendario venatorio è da annullare immediatamente, in quanto irrazionale, privo di un fondamento logico, dannoso per i sardi. Una proposta davvero senza senso, che rischia di produrre solo disastri per lo svolgimento sereno dell’attività venatoria». Non utilizza giri di parole il capogruppo del Movimento Zona franca, Modesto Fenu, per contestare il programma per la nuova stagione della caccia emerso stamattina nel corso della riunione del Comitato faunistico regionale.

«Si tratta – aggiunge il leader del Gruppo Sardegna nell’assemblea di via Roma – di un provvedimento che contrasta con la logica e la specificità e la biodiversità dell’ambiente isolano, con gli usi ed i costumi della tradizione sarda.» Un calendario che propone diversi aspetti anacronistici, come la chiusura alla caccia del tordo – una delle attività principali – all’8 gennaio.

«Mentre – osserva Fenu – in Corsica, con delle peculiarità del tutto identiche alla Sardegna rispetto ai flussi migratori, si chiude il 20 febbraio.» Oppure, un limite esagerato posto a 40 cinghiali per ogni squadra a giornata di caccia. «Una mostruosità al di fuori della logica, che potrebbe innescare meccanismi di rivalità futile e pericolosa. Non si comprende il senso della scelta, con un limite che passa da 5 a 40. Si affronta in modo superficiale e non esaustivo il problema del governo delle specie nocive e dei risarcimenti doverosi a chi da queste subisce i danni, senza garantire le adeguate coperture finanziarie che comportano per giunta un esoso onere a carico del bilancio regionale».

L’attuale calendario venatorio appare quasi un regalo alla vicina isola francese. «In tanti partiranno verso la #Corsica, che non solo continua a ringraziare l’ex governatore Soru, oggi avrà lo stesso ringraziamento per l’attuale assessore all’ambiente Spano». Ecco perché si contesta il calendario. «E’ ora di smetterla – tuona Fenu – con questi pregiudizi nei confronti di chi pratica l’attività venatoria, visto che solo grazie alla caccia si è consentito di evitare l’estinzione dell’uomo». Non solo. L’organismo è da rivedere. «Proprio così – aggiunge l’esponente di Zona Franca – occorre nominare il Comitato faunistico regionale, nominare un nuovo gruppo e, soprattutto, espellere dall’attuale istituto chi ha addirittura gioito per le occasioni in cui i cacciatori hanno perso la vita, auspicando che altri facciano la stessa fine. Queste persone non meritano alcuna considerazione all’interno del Comitato faunistico né tantomeno di un organismo regionale». Altra nota dolente emersa dalla riunione di stamattina. «Non si è mai visto un assessore tecnico, non eletto dai cittadini, che vota durante la commissione». Fenu annuncia una grande mobilitazione dell’universo venatorio isolano. «Non si può continuare su questa strada – dice l’esponente di Zona Franca – i cacciatori sono i custodi primari della fauna e contribuiscono a salvaguardare l’ambiente. Prendiamo atto che l’attuale maggioranza non vuole valorizzare un patrimonio di risorse umane immenso, disconoscendo un ruolo attivo alle sentinelle del paesaggio come i cacciatori». C’è poi un progetto. «Proporremo un disegno di legge di iniziativa popolare per cancellare l’attuale legge venatoria regionale, inadeguata rispetto alla specificità della biodiversità della Sardegna. E’ inoltre insensato che il calendario sia elaborato in base alle direttive dell’#Ispra, che nulla ha da spartire con la Sardegna. Per questo sollecitiamo l’immediata attivazione dell’istituto regionale per lo studio della fauna sarda».

Gianluigi Rubiu 5 copia

«Illogico ed irrazionale». Così il capogruppo Udc in Consiglio regionale, Gian Luigi Rubiu, bolla la proposta del nuovo calendario venatorio emersa stamattina nel corso della riunione del Comitato faunistico regionale. «E’ un programma che va contro le istanze provenienti dal territorio, con migliaia di cacciatori che rischiano di essere penalizzati dalle contraddizioni di questa maggioranza». Non solo. «Il progetto appare essere incoerente con la tutela dell’ambiente isolano, disconoscendo un ruolo di primo piano ai veri custodi del paesaggio».

L’esponente dello scudocrociato promette battaglia nell’aula di via Roma per arrivare a modificare il calendario. «E’ una proposta che danneggia l’esercito di cacciatori presenti in Sardegna e che rischia di incrementare la pratica abusiva di una disciplina, portando solo disastri all’ecosistema naturalistico isolano».

Gian Luigi Rubiu contesta anche il ruolo dell’assessore all’Ambiente, Donatella Spano. «Contrariamente alla consuetudine ha partecipato alla votazione del Comitato faunistico regionale, ispirandosi così ad una interpretazione integralista contro la caccia nei territori della Sardegna e sostenendo di fatto chi va contro la salvaguardia dell’ambiente. Per questo non esiteremo a portare le istanze del mondo venatorio in consiglio regionale.»

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La #Giunta comunale di Carbonia ha approvato le linee di indirizzo per individuare  un soggetto esterno a cui affidare i lavori di ammodernamento tecnologico, efficientamento energetico, la fornitura di energia elettrica e il servizio di gestione e manutenzione dell’impianto di illuminazione pubblica di Carbonia.

L’attuale parco impiantistico del comune di Carbonia presenta un livello di efficienza ed uno standard qualitativo molto elevato. Gli interventi compiuti nel corso della convenzione, in fase di conclusione, hanno restituito un impianto di illuminazione pubblica: catalogato in maniera informatizzata e censito nella sua consistenza, telegestito da remoto, sicuro da un punto di vista elettrico, con un ridotto livello di inquinamento luminoso, rispettoso delle norme illuminotecniche, mantenuto in condizioni di efficienza e funzionalità, moderno da un punto di vista tecnologico, a moderato consumo energetico (quasi tutti i corpi illuminanti, infatti, sono regolati, buona parte degli apparecchi hanno lampade al sodio alta pressione e una parte vantano una tecnologia a LED).

Per la nuova gestione il principale elemento di ulteriore efficientamento, può essere individuato in un più spinto ammodernamento tecnologico finalizzato al raggiungimento di una maggiore efficienza (maggiore continuità di funzionamento, minore probabilità di guasto e minore esigenza manutentiva). A questo si aggiunge l’obiettivo di minori costi dati da un minor consumo di energia elettrica e da una riduzione delle emissioni clima-alteranti.

L’attuale contesto economico in cui versano gli Enti locali e i vincoli di finanza pubblica, rendono estremamente complesso sia il reperimento delle risorse finalizzate alla copertura finanziaria degli interventi, sia la possibilità di spendere le risorse già acquisite. Appare, quindi, opportuno individuare degli strumenti che, coerentemente con i vincoli di bilancio, consentano all’Amministrazione comunale di migliorare ulteriormente l’efficienza dell’impianto e ridurre i costi di gestione.

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Un’analisi della spesa pubblica e delle sue ricadute nel settore Cultura e Servizi ricreativi è al centro di una tavola rotonda in programma lunedì 7 luglio, dalle 9.30 al Centro d’arte e cultura #Lazzaretto di Cagliari. Durante l’iniziativa, alla quale parteciperanno tra gli altri gli assessori regionali di Programmazione e Cultura, Raffaele Paci e Claudia Firino, la presentazione della monografia “L’Italia secondo i Conti Pubblici Territoriali – I flussi finanziari pubblici nel settore Cultura e Servizi Ricreativi”. 

La monografia fa parte del progetto Monografie Regionali Conti Pubblici Territoriali che propongono, con cadenza biennale, l’analisi dei flussi di spesa e entrata di finanza di tutto il Settore Pubblico Allargato per ciascuna regione, utilizzando le informazioni contenute nella Banca dati CPT. Nell’edizione 2013, sia con dati CPT sia con dati Istat e Mibac, viene analizzata la spesa dei diversi soggetti che operano sul territorio regionale nel periodo 2000-2011 con l’intento di costruire un quadro dettagliato della domanda e dell’offerta culturale in Sardegna.

Inoltre, la monografia propone approfondimenti su progetti con valenza regionale per i quali sono state utilizzate risorse comunitarie: la Mediateca del Mediterraneo di Cagliari, il Sistema museale integrato di Alghero, il Centro di ricerca e conservazione dei beni culturali Mont’e Prama di Cabras e il Museo della Miniera dell’Argentiera per attrezzature di servizio nella borgata dell’Argentiera.

I risultati del progetto nazionale e i principali punti della monografia introdurranno lunedì la tavola rotonda moderata da Franco Sardi, direttore generale dell’assessorato regionale della Programmazione e bilancio. Sono previsti interventi di Enrica Puggioni, assessore comunale della Cultura, del direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna Maria Assunta Lorrai, del sindaco di Mamoiada Graziano Deiana e del ricercatore del CRS4 Enrico Gobbetti. Agli assessori Paci e Firino verranno riservati gli interventi di apertura e chiusura dell’iniziativa.

Sono anche in scaletta le testimonianza di Max Sirena, skipper di Luna Rossa Challenge, il regista Giovanni Coda, lo scrittore Flavio Soriga. È atteso anche un saluto in videoconferenza da parte di Paolo Fresu.

Il Municipio di Iglesias copia

Dopo il successo di pubblico della serata inaugurale, è tutto pronto per il secondo appuntamento con #Notteggiando, manifestazione estiva organizzata dal Centro Commerciale Naturale “Centro Città”. Venerdì 4 luglio il centro storico diventerà un grande palcoscenico all’aperto che avrà come filo conduttore l’Oriente. Musica, arte, sport, mercatini e degustazioni faranno da cornice ai negozi che rimarranno aperti fino alle 24.00.

Sabato 5 luglio alle ore 19.00 sarà restituito alla città il Giardino della Biblioteca di Via Diana insieme ai locali adiacenti, nuovamente fruibili dopo la recente riqualificazione. Al termine dell’inaugurazione, appuntamento con il #Festival Internazionale dell’Arpa.

Il Festival Internazionale dell’Arpa è in programma dal 5 all’8 luglio nel Giardino della Biblioteca di Via Diana. Il 5 luglio si esibiranno all’arpa Cristina Greco (Oristano) e al flauto Vincenzo Francesco Lai (Nuoro). Domenica 6 luglio appuntamento con Anna-Livia Walzer (Stati Uniti) all’arpa. Lunedì sarà la volta di Silvia Vicario (Bolzano) all’arpa e Veronica Sirocchi (Cagliari) al violino.
Il festival si concluderà martedì 8 luglio con Anna-Livia Walzer (Stati Uniti) e Silvia Vicario (Bolzano). Dal 6 luglio all’8 luglio inizio previsto degli spettacoli ore 20.30. Organizzazione a cura dell’Ente Concerti “Città di Iglesias”.
DANZA. Nel fine settimana sono in programma anche due serate dedicate alla danza. Si comincia sabato 5 luglio con “Vogue”, primo saggio spettacolo di danza della Palestra Free Dance. Domenica 6 luglio è programma “Un Sogno da favola”, spettacolo di danza moderna a cura della palestra DNA Fitness. Entrambi gli spettacoli sono in programma nel Piazzale della Palestra di Via Toti con inizio alle ore 21.00.

I festeggiamenti iniziano questa sera con la terza Rassegna di Cori Polifonici “Armonie d’incontri” in programma alle ore 20.30 nella Chiesa di Valverde.

Il programma prosegue venerdì 4 luglio con “Valverde’s got Talent”, gara canora di dilettanti. Sabato 5 luglio si svolgerà il “Valverdino d’oro”, festival canoro per ragazzi. Domenica 6 luglio è in programma la manifestazione”Dance e Fitness”. Le manifestazioni si svolgeranno con inizio alle ore 20.30 nella piazza della Chiesa di Valverde.

Sabato 5 luglio è in programma la rievocazione storica “Armati delle Vigne” a cura del Gremio dei Vignaioli. Appuntamento alle ore 11.00 nel Parco di Villa Boldetti.

Sempre sabato, alle ore 17.30, in Via Cappuccini si svolgeranno delle prove di abilità in bicicletta dedicate ai bambini a cura del Team Metalla.