Nella seduta del 1 luglio il #Consiglio comunale di Iglesias ha approvato il Bilancio consuntivo e il Bilancio consolidato per l’anno 2013.
«I documenti approvati – ha detto il sindaco, Emilio Gariazzo – sono il risultato di un encomiabile lavoro degli uffici comunali in un contesto di grande difficoltà di carattere tecnico-contabile dovuta alla gestione della sperimentazione dei nuovi principi di contabilità pubblica. Come il termine sperimentazione efficacemente suggerisce, l’Amministrazione comunale si trova in una fase in cui tutte le procedure contabili stanno subendo dei cambiamenti che investono tutti i settori dell’ente, non solo la ragioneria.»
In una nota, il sindaco spiega che all’atto dell’insediamento della sua Giunta, alla fine del mese di giugno, «risultava approvato il bilancio consuntivo al 31 dicembre 2012, mentre il bilancio di previsione per l’esercizio 2013 era solo una bozza di lavoro che presentava uno squilibrio tra entrate e uscite correnti di 8,1 milioni euro. Tale dato manifestava delle criticità nel bilancio, che erano legate principalmente a tre ordini di motivi:
1) Il bilancio di previsione 2013 è stato il primo bilancio nel quale si sono manifestati tutti gli effetti della sperimentazione legati all’adozione del nuovo metodo di contabilità per gli enti locali alla quale il nostro comune ha aderito nel 2011. Ricordo che i nuovi principi contabili impongono di tenere conto della effettiva capacità di incasso dell’ente e lo strumento fondamentale per il raggiungimento di tale scopo è la costituzione del fondo svalutazione crediti dove devono essere accantonate quelle entrate che non sono certe e che nel 2013 ha sottratto risorse spendibili per oltre 3.600.000,00 euro.
2) Riduzione di trasferimenti dallo stato per oltre 1,5 milione con conseguente introduzione della TARES che ha fatto crescere il prelievo per il servizio della raccolta dei rifiuti, indipendentemente dalla volontà di questa amministrazione.
3) Le previsioni di spesa non tenevano conto delle conseguenze legate ai due punti precedenti. Era completamente mancata l’attività di programmazione».
«I tagli alla spesa – aggiunge Emilio Gariazzo – sono stati resi molto complicati anche dal fatto che ci si trovava ormai a fine luglio e gran parte delle somme erano già state spese o impegnate (peraltro si lavorava in dodicesimi sulla base di un bilancio più ricco). La filosofia dell’azione dell’esecutivo è stata quindi quella di rivisitare nel suo complesso la spesa corrente, senza operare tagli indiscriminati e salvaguardando anche le spese per le manifestazioni culturali che consideriamo delle vere e proprie spese d’investimento nell’ottica di uno sviluppo turistico della nostra città, ad oggi ancora allo stato embrionale e pertanto necessitante di risorse ed investimenti, oltre che di lavoro e di capacità progettuali. »
«Vista la mole dell’intervento a cui siamo stati chiamati, assolutamente senza precedenti per il comune di Iglesias – commenta l’assessore del Bilancio, Gianfranco Montis – e in considerazione della situazione trovata e del poco tempo a disposizione, valuto positivamente la modalità con cui si è chiuso l’esercizio 2013».
La nota del sindaco di Iglesias sottolinea che i servizi sociali, nonostante la crisi abbia fatto conoscere al territorio nel 2013 il suo periodo peggiore, non hanno manifestato particolari criticità, riuscendo a far fronte alle innumerevoli richieste. Nel corso del 2013 la Giunta ha impostato una politica fiscale che contraddistinguerà tutto il mandato: incremento della lotta all’evasione fiscale e miglioramento della capacità di riscossione dell’ente, attenzione per le imprese e attività produttive locali per le quali sono state mantenute le aliquote Imu sui livelli minimi (e quest’anno sono state esentate dalla Tasi). Utilizzo selettivo della leva fiscale (è stata incrementata l’Imu sulle seconde case formalmente sfitte con il duplice obiettivo di spingere i proprietari a collocare le loro case sul mercato degli affitti, con un effetto calmierante degli stessi e con quello di far emergere quelli in nero che, oltre a costituire una censurabile evasione fiscale, comportano anche minori garanzie e tutele per gli inquilini).
La Giunta Gariazzo ha rivisto anche alcune tariffe dei servizi a domanda individuale (erogati su richiesta dei cittadini), rimodulate in funzione delle criticità del bilancio, il maggior gettito complessivo previsto derivante dagli incrementi delle mense scolastiche, asili nido e casa serena non ha superato i 50.000 euro, ma sono state ispirate al principio della proporzionalità contributiva.
«Noi siamo stati chiamati – commenta ancora l’assessore del Bilancio, Gianfranco Montis – ad amministrare correttamente le risorse di questo Comune e sicuramente non corrisponde ad un principio di corretta amministrazione ed efficiente utilizzo delle risorse fornire dei pasti che costano al Comune oltre 6 euro ciascuno (sulla base di bandi non gestiti da questo esecutivo) ad 1,30 euro ai figli di famiglie benestanti, che non necessitano di alcun sostegno del loro reddito da parte del Comune. In questo modo si sottraggono di fatto risorse alle persone che realmente ne hanno bisogno. Questo è un lusso che con la realtà attuale che accomuna tutte le amministrazioni comunali e che gli effetti della sperimentazione contabile ingigantiscono a dismisura, non è più giusto e possibile concedersi, soprattutto per una questione di equità sociale e per il rispetto del dettato costituzionale.»
La Giunta Gariazzo, infine, è intervenuta sui trasferimenti alla società In House Iglesias servizi SRL, sui quali ha operato una riduzione di 160.000 euro, garantendo comunque la chiusura dell’esercizio per la società partecipata con un utile di ed operando in questo modo un risparmio fiscale (tra minore Iva, Ires e Irap) di oltre 80.000 euro che sono rimasti nelle casse del Comune e della società partecipata. «L’obiettivo – conclude Emilio Gariazzo – è considerare la società partecipata come una risorsa strategica ed un tutt’uno con l’Amministrazione comunale, preservando e non intaccando la sua attuale solidità patrimoniale. Allo stesso modo, visto il periodo che stiamo attraversando, appariva quantomeno illogico continuare a garantirne grossi utili, con l’aggravio fiscale che ne derivava. Per il futuro si intende proseguire su questa strada, ponendo sempre maggiore attenzione all’attività di programmazione di Iglesias Servizi, gestendone oculatamente il budget d’esercizio e programmando le attività future che dovranno essere incrementate, anche per far fronte alla riduzione dei trasferimenti che si avranno dalla Regione a partire dal 2015».