22 November, 2024
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Nottinsieme 2014 _ Flyer Mont _ web

Mercoledì 2 luglio partirà la quinta edizione di “#Nottinsieme: shopping e spettacolo a Carbonia” che si protrarrà sino al 27 agosto, per 9 mercoledì consecutivi. Dopo il grande successo registrato nelle edizioni precedenti, anche quest’anno i commercianti del centro cittadino terranno aperte le rispettive attività commerciali sino a mezzanotte, mentre le strade e le piazze del centro città faranno da cornice a un susseguirsi di iniziative che vivacizzeranno le notti carboniesi.

La manifestazione estiva di svago, intrattenimento e shopping sotto le stelle, organizzata in collaborazione con la #Pro Loco di Carbonia, interesserà via Gramsci, piazza Matteotti, via Fosse Ardeatine, Piazza Roma, parte di via Nuoro, via San Ponziano e di Piazza Ciusa.

Nei nove mercoledì dedicati all’iniziativa le zone interessate saranno animate da una moltitudine di iniziative: varie postazioni musicali distribuite per le vie e le piazze del centro (alcune delle quali organizzate da Bar e Pizzerie); esposizione di un centinaio hobbisti e produttori agroalimentari del territorio (tra i quali il laboratorio didattico di produzione, lavorazione e degustazione del miele prodotto nel Sulcis) ci sarà inoltre una serata multietnica (prevista per il 16 luglio) con distribuzione gratuita del cuscus. Ci saranno poi giocolieri, trampolieri e altri artisti di strada; due postazioni saranno dedicate ai bambini lungo via Gramsci.

L’animazione sarà a tema e varierà ogni mercoledì. Nel corso dell’evento sono previste anche sfilate in maschera e varie degustazioni, in particolare quella del vino Carignano (13 agosto).

Le vie del centro cittadino, interessate dalla manifestazione, saranno chiuse al traffico secondo le disposizioni dell’Ordinanza n. 153/2014. Per conoscere il dettaglio dell’Ordinanza, consultare il sito istituzionale (www.comune.carbonia.ci.it), nella sezione Ordinanze – Ordinanze Codice delle Strada.

«Siamo felici anche quest’anno – ha detto l’assessore dello Spettacolo Fabio Desogus – di proporre alla cittadinanza e ai turisti la manifestazione #Nottinsieme, che si è affermata negli anni come importante momento di aggregazione sociale e iniziativa commerciale. Ringrazio tutti i commercianti del centro cittadino che aderiscono all’iniziativa, tutte le associazioni che collaborano con il Comune e in particolar modo la Pro Loco di Carbonia.»

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La 2ª commissione (Lavoro-informazione), presieduta dall’on. Gavino Manca (Pd) ha sentito in audizione i rappresentanti del Corecom Sardegna (Comitato regionale delle comunicazioni) sull’attività svolta nel 2013 ed i programmi per l’anno in corso.

Nella sua relazione il presidente Giorgio Atzori ha fornito alcune cifre molto significative sull’attività svolta dall’organo di consulenza del Consiglio regionale che, su alcune materie, opera sulla base di deleghe specifiche assegnategli dall’Agcom, Autorità nazionale delle comunicazioni.

In particolare, Atzori ha sottolineato positivamente i risultati delle conciliazioni relative alle controversie fra utenti e (prevalentemente) gestori della telefonia mobile e fissa, che il Corecom ha attivato per la prima volta l’anno scorso. In Sardegna sono state presentate ad oggi 600 istanze ed una buona parte di esse è stata definita in senso favorevole al consumatore, per un controvalore di circa 350.000 euro. A fronte del dato nazionale del 2013 di 75.000 istanze col riconoscimento di 25 milioni di euro agli utenti, quello dell’Isola non è certo trascurabile.

Da segnalare inoltre le attività di indagine avviate dal Corecom, sul sistema radio televisivo regionale, il rapporto fra minori e nuove tecnologie, la presenza sui media del mondo dell’immigrazione, quest’ultima in collaborazione con la Caritas e lo Iales-Acli.

Ma la parte più interessante, anche in prospettiva, del lavoro del Comitato, ha riguardato il rapporto con la Rai regionale e nazionale alla luce dell’impianto normativo a tutela delle minoranze linguistiche e della riforma del Titolo V° della Costituzione.

Di queste attività, dopo che il presidente Giorgio Atzori ha fornito alla commissione un inquadramento generale dei problemi più attuali, ha riferito Mario Carboni.

Carboni ha osservato in apertura che «a fronte dello spazio assegnato dalla Rai alle minoranze nel campo delle comunicazioni, quello riservato alla Sardegna era assolutamente marginale se paragonato ad esperienze di altre Regioni autonome come Trentino Aldo Adige, Val d’Aosta e Friuli Venezia Giulia. Grazie ad un costante confronto istituzionale sia con la commissione parlamentare di Vigilanza il Corecom Sardegna – ha spiegato Carboni – ha ottenuto l’inserimento della lingua sarda nel prossimo contratto di servizio fra lo Stato e la Rai, che entrerà in vigore non appena sarà firmato dal ministro per le Infrastrutture e le Comunicazioni Maurizio Lupi».

Nello stesso tempo, nella prospettiva prevista dalla legge di un contratto di servizio “regionale” fra Rai e Regione, i componenti del Corecom hanno incontrato il direttore generale della Rai Giuseppe Gubitosi al quale hanno prospettato la necessità di assegnare alla Sardegna spazi adeguati a rappresentare l’identità culturale e linguistica sarda sia nei palinsesti della terza rete che nelle produzioni e nelle trasmissioni giornalistiche, ottenendo ampia disponibilità purchè nell’ambito di una adeguata programmazione.

Si pone, a questo punto, un problema di copertura finanziaria; per avere un riferimento generale la Regione Friuli Venezia Giulia contribuisce per 11 milioni di euro annui e la val D’Aosta per 2,2 milioni (entrambe sono Regioni più piccole della Sardegna). L’Isola, con uno stanziamento di 300.000 euro nella finanziaria 2014, è ancora ai primi passi. «Ma la partita – secondo Carboni – è ancora tutta da giocare».

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La 6ª commissione del Consiglio regionale ha dato il via libera all’unanimità al progetto per l’ospedale #San Raffaele di Olbia presentato dalla @Qatar Foundation. Ottenuto il parere positivo parlamentino, la Giunta potrà adesso procedere al perfezionamento dell’accordo con gli investitori stranieri.

Il voto è arrivato dopo una lunga discussione che ha visto maggioranza e opposizione confrontarsi su alcuni punti dirimenti: l’ottenimento delle deroghe da parte del governo sul numero dei posti letto e sul tetto della spesa sanitaria, le procedure per l’accreditamento di una nuova struttura in assenza di un piano sanitario regionale, la verifica della reale acquisizione delle strutture dell’ex San Raffaele da parte dei nuovi investitori.

Soddisfatto il presidente della Regione Francesco Pigliaru. «Oggi la politica ha dato una grande risposta – ha detto al termine della seduta dell’organismo consiliare – si è colta la necessità di essere rapidi e credibili nelle risposte da dare ad un’importante proposta di investimento». Pigliaru ha poi sottolineato il clima di collaborazione tra maggioranza e opposizione «che hanno agito per l’interesse generale lasciando da parte le visioni localistiche». «Nei prossimi giorni – ha annunciato il presidente – arriverà la delibera definitiva da parte della Giunta».

Grande soddisfazione anche da parte del presidente della commissione Sanità Raimondo Perra (Psi): «In meno di 8 ore, tra ieri e oggi, in un clima sereno e collaborativo, siamo riusciti ad esprimere un voto unanime su un argomento così complesso. Ringrazio tutti i componenti per il lavoro svolto. Sono sicuro che la Sardegna intera avrà grossi vantaggi da un investimento di queste dimensioni».

Giudizio positivo anche da parte del vicepresidente della commissione Marcello Orrù (Psd’Az): «Noi dell’opposizione abbiamo espresso un parere favorevole da subito ma avevamo necessità di alcuni chiarimenti da parte della Giunta. Le nostre osservazioni sono state accolte e il via libera al provvedimento è finalmente arrivato».

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A metà maggio il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha delegato le sue funzioni di coordinamento del #Piano Sulcis a Tore Cherchi, ex presidente della #provincia di Carbonia Iglesias, con l’obiettivo di dare impulso all’attuazione dello stesso. La delega non modifica il modello di governance indicato nel protocollo.

Tore Cherchi ha riassunto lo stato di attuazione del Piano Sulcis al 30 giugno 2014 come definito nel protocollo d’intesa concernente gli “obiettivi e le condizioni generali di sviluppo e la attuazione dei relativi programmi nel Sulcis Iglesiente”, sottoscritto a Carbonia il 13 novembre 2013, dai ministri per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, e della Coesione territoriale e del Lavoro, Fabrizio Barca, da lui stesso nella veste di presidente della provincia di Carbonia Iglesias e dai sindaci dei 23 comuni del territorio, che ha trasmesso ai sindaci, che riportiamo integralmente.

OBIETTIVI, RISORSE E GOVERNANCE DEL PIANO

Il Protocollo d’Intesa sul Piano, fissa sette linee guida:

• salvaguardia del tessuto produttivo attraverso iniziative industrialmente sostenibili;

• realizzazione di un Centro di eccellenza per ricerca e produzione di energia eco-compatibile (cd Polo tecnologico energia). E’ compreso il progetto sulla cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica (CCS);

• individuazione di nuove prospettive di sviluppo con particolare attenzione alle macro aree delle: 1) filiera dell’energia pulita e dell’agro-energia eco-compatibile, compresa la realizzazione a Portovesme della base logistica del progetto GALSI per il metano; 2) filiera per il risanamento ambientale; 3) filiera agro-alimentare peculiare del territorio; 4) filiera del turismo, compreso il rilancio del Parco Geominerario.

• definizione di adeguati piani di formazione e riqualificazione professionale compresa la sperimentazione di flex security per i lavoratori espulsi dal ciclo di produzione industriale;

• sviluppo dei Centri di ricerca già esistenti sul territorio e realizzazione di un nuovo polo specializzato nelle tecnologie del risanamento ambientale dei suoli e delle acque;

• definizione di un’adeguata governance anche con il ricorso a misure straordinarie. Si stabilisce che entro 60 giorni, cioè entro il 13 gennaio 2013, i soggetti sottoscrittori del Protocollo, definiscono l’Intesa attuativa.

Le risorse assegnate al Piano con il Protocollo d’Intesa ammontano a 451 mln/€. Con successivi provvedimenti, le risorse sono state integrate sino a 623,8 mln/€. Sono da sommare ulteriori 7,5 mln € assegnati al Comune di Sant’Antioco per interventi ambientali in aree adiacenti a quella della ex Sardamag. Questa cifra è approssimata per difetto poiché non comprende risorse per investimenti di amministrazioni pubbliche, correlati a obiettivi del Piano Sulcis. Le risorse pubbliche sono una leva per investimenti privati che iniziano a prendere consistenza, come nei casi di Eurallumina (188 mln €), Biofuel (230 mln €), 38 piccole imprese dell’agroalimentare e del turismo (… €).

Le risorse sono ripartite per macro-programmi: 1 – Infrastrutture, 167,6 mln/€. Interventi principali: infrastrutturazione energetica Portovesme, 20 mln/€; Polo tecnologico energia, 8,3 mln/€; recupero approdi minerari ed approdi minori, 5,6 mln/€; sistema portuale turistico (Sant’Antioco compreso istmo, Carloforte, Calasetta, Buggerru), 37,9 mln/€; integrazione fabbisogno finanziario per porto industriale Portovesme, 7 mln/€ (da sommare a 8,4 mln/€ già disponibili e non compresi nel prospetto finanziario del Piano); collegamento idrico sistema Flumendosa – Sulcis 50 mln/€ (con successiva deliberazione di GR il fabbisogno finanziario è stato definito in 60 mln/€); adeguamento SS Carbonia – San Giovanni Suergiu – Giba, 30 mln/€; delimitazione zona franca Portovesme 1mln/€; altri interventi 7,8 mln/€. 2 – Ambiente e Bonifiche, 177,7 mln/€, compresi gli interventi nel Guspinese connesso all’Iglesiente. Per interventi ambientali contigui all’area ex Sardamag, erano già disponibili 7,5 mln€. 3 – Interventi a sostegno delle filiere produttive, 100 mln/€, di cui 10 mln/€ sono fondi regionali per bandi per pmi e 90 mln/€ sono fondi statali liberati dal PON SIl 2000/2006, finalizzati a Contratti di sviluppo. 4 – Call for Proposal, cioè il bando internazionale per idee innovative per il Sulcis Iglesiente, 55,7 mln/€. Come detto precedentemente, le risorse assegnate alla data della sottoscrizione del Protocollo sono state successivamente integrate con: 124,4 mln/€ per la fiscalità di vantaggio (2) delle piccole imprese (zona franca urbana); 10 mln/€ per copertura maggiore fabbisogno finanziario del collegamento del sistema idrico del Sulcis a quello del Flumendosa (3); 30 mln/€ dal Pianopluriennale di Ricerca per i programmi del polo tecnologico energia cui si dovrebbero sommare altri 30 milioni di reperimento ancora imprecisato.

Tenuto conto della preesistente disponibilità per il porto industriale di Portovesme (8,4 mln/€), le risorse pubbliche confluenti sul Piano Sulcis valgono 630,3 mln/€. Governance e Modalità operative. Il Protocollo, oltre la già richiamata Intesa attuativa, precisa che:

• la definizione dei tempi di attuazione è fatta con cronoprogramma fissato dalla Regione e dal Governo;

• la gestione avviene attraverso Accordi di Programma, con il supporto di Invitalia;

• si costituisce un Coordinamento rappresentativo di tutte le Istituzioni nazionali, regionale e territoriali;

• per l’attuazione, si ricorre alle risorse professionali interne alle Amministrazioni interessate;

• Il monitoraggio pubblico avviene attraverso il portale Open coesione.gov.it. Il Protocollo contiene una parte relativa ai problemi occupazionali con impegni concernenti: 1) tutela del reddito e ammortizzatori sociali; 2) politiche attive del lavoro e flexsecurity; 3) cabina di regia affidata a persona con “capacità manageriale superiore” per la gestione di “formazione, riqualificazione e avviamento al lavoro” del personale espulso dai cicli produttivi.

SINTESI DELLO STATO DI ATTUAZIONE

Il piano Sulcis per effetto del Protocollo d’Intesa sottoscritto il 13 novembre 2012 fra Stato, Regione ed Enti locali, e di successivi provvedimenti collegati allo stesso Protocollo, ha una dotazione finanziaria di risorse pubbliche di 623,8 milioni di euro. Considerando 7,5 milioni di euro assegnati al Comune di Sant’Antioco per interventi ambientali nell’area contigua con quella ex Sardamag. Il totale è pari a 631,3 milioni di euro. L’attuazione del Piano registra al 30 giugno 2014: fisco per le piccole e micro imprese. L’applicazione del regime fiscale e contributivo di #Zona Franca Urbana (unico caso in Italia) a 4.359 piccole e micro imprese del territorio provinciale per un equivalente di 124,4 milioni di euro, è pienamente operativa. La Regione accantonerà le quote fiscali di competenza (Irap e 70% di Irpef e Ires) per costituire una prima dote finanziaria per l’applicazione del regime di ZFU secondo la modulazione prevista in legge per 14 anni. Sarà valutata la selettività della misura verso in favore delle imprese a maggior prospettiva di sviluppo.

Grande impresa.

• E’ in approvazione in data odierna, il Contratto di Sviluppo (CS) per Eurallumina che investirà 188 milioni di euro. Il CS è agevolato con risorse del Piano Sulcis per circa 8 milioni di euro a fondo perduto e con un finanziamento di 67 milioni di euro da rimborsare in otto anni dal riavvio della produzione. E’ in formulazione un Accordo di Programma per l’ampliamento e la gestione del bacino dei fanghi rossi. Tale accordo è rilevante per avere il dissequestro dello stesso bacino. Si prevede che l’investimento Eurallumina possa dare luogo all’apertura del cantiere a partire dalla fine del primo semestre 2015 (250 occupati in cantiere per 2 anni).

• E’ in via di definizione il Contratto di Sviluppo per la realizzazione di un impianto a Portovesme, per la produzione di biofuel. L’azienda Mossi e Ghisolfi dichiara di voler essere in cantiere all’inizio del 2015. L’occupazione di cantiere è di 600 unità medie per 2 anni, con una punta di 800 unità. L’investimento è stimato in circa 230 milioni di euro, con un’occupazione diretta e indotta di circa 300 unità.

• Alcoa. La Regione è impegnata per la ripresa produttiva. La Regione, preso atto dello stato critico della trattative con Klesch, ha avviato contatti con altri primari produttori. Con uno è in corso una verifica dell’acquisizione degli impianti. D’intesa con il Governo sono offerte condizioni europee di fornitura dell’energia elettrica, ammodernamento in tempi certi delle infrastrutture, il Contratto di Sviluppo per il revamping degli impianti, l’eventuale compartecipazione della finanziaria regionale all’investimento.

Energia
– il rinnovo a fine 2015 del regime di superinterrompibilità per le aziende energivore sarde, per quanto richiesto dal Governo alla UE, è molto incerto. Le aziende metallurgiche dovranno organizzarsi per usare le più favorevoli condizioni del prezzo base dell’energia elettrica in Italia, l’interrompibilità semplice e l’ Interconnector in analogia a quanto accade per l’elettrosiderurgia.

• la Regione ha aperto un confronto con Enel per l’ammodernamento della CTE Grazia Deledda di cui la precedente direzione ha ventilato la dismissione nel 2020.

– nel secondo semestre dell’anno in corso sarà dato impulso accelerato alla preparazione del bando per la centrale da 250 MWe dotata dei dispositivi di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica di cui alla legge 21/02/2014 n.9.

• è in corso l’attività per portare a regime i programmi previsti nel cd Polo Tecnologico dell’energia che impegnano oltre 68 milioni di euro. Il programma è oggetto d’Intesa fra Regione e Governo. Si prevede di avere nel mese di luglio l’intesa nel mese di luglio.

• la miniera Carbosulcis è avviata a chiusura come da delibera della Giunta regionale del 20/12/2013 che ha preso atto di una situazione incompatibile con il regime di aiuto ammesso dalla UE. Il piano all’esame della Commissione UE prevede la chiusura della miniera entro il 2018 con una successiva fase al 2026 di messa in sicurezza. La Regione si riserva di valutare concrete alternative che diano occupazione stabile nel tempo reimpiegandovi i lavoratori più giovani e così usando in modo più produttivo una parte delle risorse destinate alla chiusura della miniera. In ogni caso le misure saranno attuate in modo da prevenire gli impatti sociali negativi.

• Metano. La Regione ha dovuto prendere atto dello stallo pluriennale e delle prospettive negative del programma Galsi, decidendo la fuoriuscita dal Consorzio. E’ in valutazione l’approvvigionamento del metano via terminale di rigassificazione. Portovesme, già individuato come sede logistica del programma Galsi, potrebbe essere, previa valutazione, la sede del rigassificatore.

La Regione intende sbloccare il programma di realizzazione delle reti urbane per il gas, già concesse. Bando di idee per il Sulcis (call for ideas, finanziamento pubblico 55,7 milioni di euro). L’attuazione delle conclusioni del bando ha cumulato notevole ritardo e ha anche imboccato una strada che non offre a tutti i vincitori del bando, l’opportunità di poter realizzare la propria idea attraverso procedure ovviamente concorsuali ad evidenza pubblica. Conseguentemente la Regione ha deciso di a) utilizzare il lavoro fatto nei casi comunque rilevanti, nei quali si ravvisa coerenza solida fra esiti del bando e misure applicative e di modificare queste ultime in alcuni casi di precaria coerenza; b) chiudere in proposito l’intesa con il Governo entro metà luglio; c) convocare i sei soggetti vincitori e i dieci segnalati il giorno 15 luglio 2014, per l’avvio del lavoro; d) aprire nel Sulcis Iglesientela uno sportello dotato di personale qualificato per invitare singolarmente i 158 proponenti idee ed offrire assistenza per la traduzione dell’idea in progetto imprenditoriale, ove interessati.
Bonifiche (177,7 milioni di euro di fonte pubblica, consistenti risorse private). La situazione di Igea Spa, ha comportato la decisione di liquidare l’azienda e di costituire un’Agenzia di cui è stata censurata dalle Autorità competenti la possibilità di assunzione diretta del personale alle dipendenze di Igea. Questo fatto vanifica lo scopo dell’Agenzia. Il paradosso del passato è che l’Igea non ha fatto le bonifiche ( ingenti finanziamenti sono fermi) occupando oltre 250 unità. Ritardi notevoli si registrano nei programmi di bonifica delle aree minerarie e industriali. Fra queste ultime si segnala il caso dell’area ex Sardamag. Di norma questi ritardi condizionano anche lo sviluppo di altri programmi di investimento per turismo e porti e di infrastrutture funzionali agli obiettivi del Piano. La Regione ha l’obiettivo complesso sul piano giuridico (bisogna evitare censure sugli aiuti di Stato) di rimettere l’azienda in condizioni di piena operatività per custodire i siti dismessi e fare le bonifiche. Filiera agroalimentare peculiare del territorio e filiera del turismo. Si attribuisce particolare rilevanza a queste filiere per le potenzialità di crescita. E’ stato effettuato un primo bando per le due filiere. Sono pervenute complessive 38 richieste (20 turismo e 18 agroalimentare) con una richiesta di incentivi di 6,1 milioni di euro a fronte di 10 milioni di euro di dotazione del bando. L’esito del bando (richieste notevolmente inferiori alle disponibilità) indica che sono cruciali le azioni per aiutare l’impresa locale a crescere e attrarre imprese dall’esterno. Su queste filiere impattano una parte significativa degli investimenti in infrastrutture (acqua, porti, strade). Anche le idee emerse nella apposita Call for Proposal (vedi più navanti) in parte cospicua riguardano questi settori.

Relativamente agli investimenti di imprese nel turismo, è necessario riflettere sui seguenti dati di fatto:

• negli anni 2006/2007 è stato effettuato il Bando internazionale LUXI, per la cessione di Masua, Monti Aguxau (base 32,5 miloni €) e di Ingurtosu (11 milioni €). Nonostante l’iniziale interesse di qualificati gruppi, le gare sono andate deserte per incertezze legate alle bonifiche, vincoli, costi etc.

• nel 2008 è stato effettuato il Bando internazionale MINAS concernente Buggerru, laveria e villaggio Pranu Sartu, Sant’Antioco, ex Sardamag e Palmas Cave, Gonnesa, Villaggio Norman e Seruci. Il bando è andato deserto per identiche ragioni, dopo la due diligente di taluni gruppi imprenditoriali.

• non hanno avuto sviluppi concreti gli studi avviati per riconversione per finalità turistiche e produttive dei siti di Monteponi, San Giovanni, Campo Pisano.

• sono state censite proposte di investimento privato su aree non minerarie nei Comuni di Arbus, Buggerru, Gonnesa, Sant’Antioco, Masainas. Questi investimenti sono in stallo per ragioni di autorizzazione o si incompatibilità con i vincoli ambientali.

• La Regione esaminerà il problema in raccordo con i Comuni per darvi soluzione. Parco geominerario. L’Amministrazione regionale intende rendere pienamente operativo il Parco. Al riguardo delibera entro la prima decade di luglio che il PGM assuma compiti diretti e preminenti nella gestione del complesso dei beni e dei siti di archeologia mineraria, d’intesa con i Comuni e con Igea. La Regione incarica inoltre il PGM di avviare gli studi e la procedura per il riconoscimento Unesco del patrimonio minerari sardo. E’ favorevole a una perimetrazione dei siti che riduca al minimo la necessità di acquisizione del preventivo parere del PGM sull’edilizia.
Porti del Sulcis.
– Sant’Antioco, Carloforte, Calasetta (34 milioni di euro, compreso l’attraversamento del’istmo). L’istruttoria preliminare ha portato alla condivisione fra Regione, Comuni di Sant’Antioco e Calasetta e Direzione marittima dei piani come emergono dalla studio di fattibilità effettuato dalla Provincia e validato dal Nucleo di Valutazione degli Investimenti Pubblici della Regione. Deve essere effettuata la riunione congiunta con il Comune di Carloforte. L’istruttoria in corso porta verso la progettazione e la presentazione al mercato delle opportunità di investimento con apporto di capitale privato.

• Buggerru. L’escavo già finanziato, è bloccato dal ministero dell’mbiente che richiede una preliminare Valutazione d’Impatto ambientale. E’ altresì necessario definire una soluzione strutturale per prevenire e/o mitigare futuri insabbiamenti. Al riguardo possono intervenire un insieme di misure consistenti nell’organizzazione di un servizio di dragaggio cadenzato nel tempo e nella realizzazione di nuove infrastrutture di protezione. Uno studio funzionale anche a dare maggiore sicurezza al porto, quantifica in 15 milioni di euro il costo delle nuove infrastrutture. Dalla revisione del quadro finanziario del Piano possono essere ricavati 5 milioni di euro da destinare al porto di Buggerru. Questa somma consente di azioni di raccordo fra l’attuale programma di escavo e la situazione di regime.

• Approdi minerari e approdi del basso Sulcis (circa 7 milioni di euro).

Il programma in corso è stato finanziato dalla Provincia e in parte è delegato ai Comuni per l’attuazione.

Infrastrutture.

• porto industriale di Portovesme. L’obiettivo principale è realizzare l’escavo per rendere disponibile la grande banchina ovest completata da anni. Sono disponibili 15,4 mln/€. La Giunta regionale ha adottato in data 26/11/2013 la delibera di attribuzione al Consorzio industriale di Portovesme dell’attuazione del programma. A tal fine è stata sottoscritta (metà aprile, circa 16 mesi dopo la disponibilità delle risorse) una convenzione fra Consorzio ed assessorato dell’Industria. Quest’ultimo ha il compito di approvare il progetto. In una riunione fra Regione, Comune, Consorzio e Direzione marittima è stata condivisa la proposta del Consorzio del ricorso all’appalto integrato che, senza imprevisti, porterebbe alla realizzazione del’opera in trenta mesi. Il giorno 8 luglio si svolgerà a Roma una riunione con il i Ministeri dell’Ambiente e dei Trasporti per la condivisione del programma.

• Strade, 30 milioni. direttrice Carbonia, Giba, Nuxis. La delibera della GR del 11/02/2014 individua come soggetti attuatori, il comune di San Giovanni (3 mln/€ per allargamento strada provinciale (progetto preliminare preparato dalla Provincia) e all’ANAS per quanto insiste su strade statali. L’istruttoria dell’assessorato dei LLPP e dell’Anas ha perfezionato il programma che risulta così articolato: adeguamento della SP 75, 3 milioni euro, attuatore Comune di San Giovanni Suergiu; adeguamento della SS. 195 e 293, 18 milioni di euro, attuatore ANAS; messa in sicurezza della SP 73, 1 milione euro, soggetto attuatore comune Santa Anna Arresi, a completamento dell’intervento già avviato dalla Provincia, circonvallazione Sant’Antioco, 8 milioni di euro.

• Collegamento del bacino idrico del Sulcis con quello regionale del Flumendosa,60 mln/€, programma in capo all’assessorato dei LLPP. Una delibera regionale individua l’ENAS come soggetto attuatore. Si noti che ENAS ha a disposizione i fondi per la progettazione. Le risorse già assegnate sono state reindirizzate dalla precedente amministrazione regionale verso altri interventi. L’opera ha l’obiettivo di affrancare il Sulcis dalle periodiche crisi idriche, e ha carattere strategico riconosciuto. L’impegno di questa amministrazione è di ripristinare gli stanziamenti necessari. Politiche attive del lavoro e sostegno al reddito. Per la sperimentazione delle politiche attive del lavoro è stata costituita cabina di regia presieduta da Paolo Reboani, presidente di Italia Lavoro. L’applicazione delle misure di sostegno del reddito è regolare per i lavoratori diretti delle aziende in crisi mentre incontra ritardi inaccettabili per i lavoratori indiretti delle manutenzioni.

Questi i punti in via di definizione o da definire:

• Governo e Regione devono definire una soluzione per la copertura dei lavoratori dell’indotto Alcoa, come previsto nel Protocollo e negli atti successivi.

• Per i lavoratori Eurallumina la Cig in deroga cessa a fine agosto. Per i successivi 4 mesi è da valutare la possibilità di una nuova copertura per crisi aziendale o il ricorso alla Cig per ristrutturazione.

• In via generale il Decreto del Governo sugli ammortizzatori sociali pone notevoli problemi in tutta la Sardegna ed eccezionalmente rilevanti nel Sulcis dove si concentrano 4.932 lavoratori assistiti da ammortizzatori sociali in deroga su un totale sardo di circa 14.000 lavoratori nella stessa situazione. Occorre definire come fronteggiare la situazione.

• Le politiche attive del lavoro hanno segnato il passo per l’incertezza sugli sbocchi occupazionali verso cui indirizzarle. Gli sviluppi più recenti riguardano le decisioni sugli investimenti Eurallumina e Biofuel. A questi dovrebbero aggiungersi quelli delle reti metanifere già concesse. Il piano giovani è un’altra opportunità. La cabina di regia ha temi concreti su cui impostare le politiche attive del lavoro. Lo sviluppo del Piano Sulcis è stato condizionato è stato condizionato dalla Governance.

A metà maggio il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha delegato le sue funzioni di coordinamento con l’obiettivo di dare impulso all’attuazione del Piano. La delega non modifica il modello di governance indicato nel protocollo.

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E’ slittato a oggi il parere vincolante della #Sesta Commissione del Consiglio regionale sul progetto per l’ospedale #San Raffaele di Olbia. Maggioranza ed opposizione hanno trovato un sostanziale accordo per il via libera all’investimento della #Qatar Foundation ma prima sarà necessario definire meglio alcuni aspetti sulle deroghe governative per superare i limiti dei posti letto e dei tetti di spesa imposti dalla spending review e sull’interpretazione della norma regionale (legge n. 12 del 2011) che affida alla Giunta la possibilità di accreditare una nuova struttura ospedaliera in assenza del Piano Sanitario. Aspetti che saranno chiariti entro domani mattina dai funzionari della Regione e sottoposti a una nuova valutazione della Commissione convocata per le ore 12.00.

A questa conclusione si è arrivati dopo un dibattito andati avanti per quasi quattro ore. Il parlamentino, presieduto da Raimondo Perra, aperto oggi alla partecipazione di tutti i capigruppo di maggioranza ed opposizione, ha sentito in audizione il presidente della Regione Francesco Pigliaru, l’assessore alla Sanità Luigi Arru e il direttore generale dell’assessorato Giuseppe Maria Sechi.

Il presidente Pigliaru ha illustrato nel dettaglio la delibera n.24 adottata dalla Giunta il 26 giugno scorso per l’attivazione dell’ospedale e del polo di ricerca nell’area territoriale della Gallura. Pigliaru, in apertura del suo intervento, ha ricordato i vari passaggi della vicenda cominciata con la firma, nel dicembre del 2013, del Memorandum tra gli investitori della Qatar Foundation e la Giunta  Cappellacci.

«Si tratta di un investimento di grosse dimensioni – ha detto Pigliaru – per il quale occorre dare risposte credibili e in tempi rapidi.»

«La Giunta – ha proseguito il presidente – ha immediatamente avviato un’interlocuzione con il Governo per chiedere le deroghe necessarie alle normative nazionali che impongono vincoli rigidi sul numero dei posti letto e della spesa ammissibile per le convenzioni con i privati. Il progetto San Raffaele – ha ricordato Pigliaru – prevede 178 posti letto nella fase di avvio (108 per acuti e 70 post acuti), per arrivare poi a 242 a regime (142 acuti e 100 post acuti). Dal Governo è arrivato l’impegno formale a sostenere il progetto con una lettera di intenti firmata dal Ministro della Salute Lorenzin e dal sottosegretario Del Rio. Si tratta adesso di formalizzare il via libera con una deroga ufficiale”. L’obiettivo dell’intervento è duplice – ha sottolineato Pigliaru – integrare il sistema sanitario regionale e creare un polo di eccellenza nella ricerca. La struttura, oltre a fornire una risposta a un territorio finora penalizzato, avrà un grosso impatto per abbattere i costi dei viaggi della speranza (circa 60 milioni all’anno) effettuati dai sardi per curare alcune patologie e, allo stesso tempo, farà da attrattore per i pazienti che vorranno venirsi a curare in Sardegna. Alcuni lo faranno con le coperture finanziarie garantite dai loro sistemi sanitari, altri pagheranno di tasca propria il costo delle cure (per questi utenti il progetto prevede appositamente 50 posti letto in solvenza erogati senza oneri a carico del servizio sanitario regionale).»  

«Una parte importante – ha precisato il capo dell’esecutivo regionale – sarà poi dedicata alla ricerca: l’ospedale punterà ad ottenere in 5 anni le certificazioni IRCCS con le quali potrà accedere ad importanti finanziamenti nazionali. La Qatar Foundation ha inoltre assicurato una dotazione di 10 milioni di euro all’anno, a disposizione delle università sarde e di altri soggetti come il Crs4 o il Cnr, per le attività di ricerca. L’investimento iniziale sarà di circa 163 milioni di euro per gli interventi strutturali, l’ammodernamento e l’acquisto di attrezzature, i costi di gestione annuali ammonteranno invece a circa 70 milioni di euro. Il costo a carico della Regione per la convenzione si aggira sui 55 milioni di euro.

L’assessore alla Sanità Luigi Arru è entrato invece nel dettaglio del progetto spiegando ai componenti della Sesta Commissione che l’obiettivo della Giunta sarà quello di coprire le specialità assenti nel sistema della sanità gallurese e dell’intera Isola: «Si punterà su settori come la pediatria, la riabilitazione intensiva in campo sportivo, la chirurgia vascolare e oncologica, la cardiologia e la neurologia. Per andare avanti – ha confermato Arru – sarà però necessario ottenere dal Governo le deroghe necessarie. L’ambizione dell’ospedale – ha proseguito Arru – dovrà essere quella di diventare un centro di riferimento a livello internazionale».

Nel dibattito sono intervenuti diversi commissari. Daniela Forma (Pd) ha rivolto un plauso all’approccio della Giunta Pigliaru: «Pro e contro sono stati valutati attentamente – ha detto Forma – il progetto San Raffaele darà risposte a chi ha necessità di curarsi, integrerà il sistema sardo e darà spazio alla ricerca».

Pietro Pittalis (capogruppo di Forza Italia) ha posto alcune questioni pregiudiziali: «Siamo d’accordo con questo progetto – ha esordito – ma c’è la necessità di chiarire meglio tutti gli aspetti giuridici per evitare che la delibera della Giunta si areni nelle secche di qualche tribunale amministrativo». Secondo Pittalis, che ha parlato a nome di tutta l’opposizione, «prima di arrivare al parere vincolante della Commissione occorre precisare meglio le procedure di accreditamento delle nuove strutture sanitarie e le vicende legate alla curatela fallimentare dell’ospedale». Per Pittalis, inoltre, «la lettera di intenti firmata dal Ministro della Salute non è sufficiente. Serve una intervento ad hoc per superare i limiti imposti dalla spending review nazionale e dalla legge regionale n.21 del 2012  sui posti letto e sui tetti di spesa».

L’ex assessore della Sanità Giorgio Oppi (Udc) ha ricordato che «del progetto San Raffaele si parla ormai da oltre 20 anni. Il progetto presentato nel 1991 da Don Verzè non decollò perché mancavano le coperture finanziarie. Anche oggi – ha proseguito Oppi – uno dei partner del progetto, il Bambin Gesù, “non naviga nell’oro”. Da più parti arrivano forti critiche sui progetti avviati in altri parti d’Italia, soprattutto nel Sud. Per questo occorre vigilare sull’affidabilità di tutti i soggetti coinvolti”. Oppi ha poi concluso il suo intervento suggerendo alla Giunta di puntare su specialità effettivamente utili ad un’integrazione del sistema sanitario regionale come l’urologia pediatrica».

Per il capogruppo del Psd’Az Christian Solinas nella delibera «non si individuano con precisione i soggetti che manderanno avanti il progetto di cui farà parte la Qatar Foundation né c’è un’attenta valutazione e quantificazione dell’investimento». Solinas ha poi ricordato che il costo della struttura, certificato dal concordato preventivo, è di circa 11 milioni di euro. Mancano però le valutazioni sull’adeguamento dell’ospedale e di quanto si spenderà a fronte di un finanziamento regionale di circa 55 milioni di euro. «Questa operazione – ha detto Solinas – potrebbe farsi senza rischio di impresa. Di solito, prima si fanno gli investimenti e poi si chiede l’accreditamento». L’esponente sardista, infine, ha chiarito che non c’è nessuna ostilità al progetto ma, al contrario, una forte volontà di andare avanti evitando all’iter amministrativo un percorso accidentato.

Attilio Dedoni (capogruppo dei Riformatori) ha espresso parere favorevole all’investimento ma – ha detto – «senza creare traumi che rischino di vanificare l’operazione». E’ necessario – secondo Dedoni – un passaggio in Consiglio per sanare eventuali profili di illegittimità della delibera».

Su questo ed altri punti posti dalla minoranza è intervenuto il direttore generale dell’assessorato della Sanità, Giuseppe Maria Sech, che ha difeso la scelta di ricorrere alla previsione dell’art 24, comma 6, della legge regionale 12 del 2011 che consente alla Giunta, in assenza del Piano sanitario regionale, di disporre, sentita la commissione competente, l’accreditamento per una sola volta di una struttura ospedaliera. «Si tratta però di un percorso amministrativo puro – ha detto Sechi – la delibera della Giunta non accredita nessun ospedale. La norma è l’unico appiglio in mancanza del Psr. In ogni caso occorrerà ottenere le necessarie deroghe dal Governo e successivamente procedere ad ulteriori atti di programmazione».

Gigi Ruggeri(Pd) ha chiesto espressamente di inserire nel parere della commissione alcuni punti: «Questo progetto – ha detto – dovrà fungere da traino e gratificare l’intero sistema regionale. Nostro dovere sarà vincolare la presenza degli investitori del Qatar nei termini previsti dal progetto, creare una struttura di riferimento per la ricerca e una garanzia perché l’occupazione nella struttura, nell’indotto, nelle forniture e nei piccoli appalti premino i lavoratori sardi». Da Ruggeri, infine, la richiesta che la società di cui faranno parte la #Qatar Foundation e i suoi partner abbia sede in Sardegna e paghi le tasse nell’Isola.

Luca Pizzuto(Sel) ha annunciato il parere favorevole del suo gruppo alla proposta della Giunta. «Questo progetto – ha detto Pizzuto – è la garanzia che la sanità pubblica non sarà smantellata, non saranno ridimensionati i presidi periferici, né ci saranno conseguenze per il personale. Tutto questo, insieme al richiamo ad un’integrazione armonica del sistema sanitario e l’importanza data alla ricerca ci convincono della bontà dell’iniziativa».

Marcello Orrù (Psd’Az) ha invece chiesto espressamente che il progetto non penalizzi altre eccellenze presenti in Sardegna, in particolare a Sassari dove i centri per la sclerosi multipla, la cardiochirurgia e la neurochirurgia rappresentano dei veri fiori all’occhiello. «L’apertura del San Raffaele – ha detto ancora Orrù – non deve causare tagli ai danni delle altre strutture».

Su questi ultimi punti, l’assessore Arru ha dato ampie garanzie, assicurando anche grandi opportunità formative per gli studenti e i medici sardi.

Al termine degli interventi, il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, a nome di tutta la minoranza, ha avanzato la proposta di sospendere i lavori per arrivare a un accordo unanime. Proposta accolta dalla maggioranza e dalla Giunta. La commissione si riunirà domani, alle 12.00, per la votazione finale del documento che accoglierà alcuni suggerimenti scaturiti dalla discussione.

La Provincia del Sulcis Iglesiente on line compie 1 anno. Il 1 luglio 2013 nasceva questa nuova iniziativa editoriale, con l’obiettivo di completare, con un’informazione in tempo reale, il servizio offerto da 19 anni dalla versione cartacea, nata a cadenza quindicinale e da qualche anno stampata e distribuita gratuitamente a cadenza mensile.
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Giampaolo Cirronis

Bacu Abis 2 copia

Si terrà mercoledì 2 luglio, alle ore 18.00, presso la sede dell’ex circoscrizione di Bacu Abis, il quinto appuntamento con la “Campagna d’Ascolto” del comune di Carbonia, per coinvolgere i cittadini e le associazioni nella predisposizione del nuovo bando relativo al Servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e assimilati. Durante gli incontri il sindaco e la Giunta comunale discuteranno con i cittadini per individuare criticità e proposte migliorative da valutare nella stesura del bando.

Il successivo incontro si terrà giovedì 3 luglio, alle ore 18.00, presso la sede dell’ex circoscrizione di Is Gannaus.

Attraverso queste iniziative, l’Amministrazione comunale di Carbonia intende proseguire il dialogo e il confronto continuo con i cittadini per dare risposte e cercare insieme soluzioni.

La “Campagna d’ascolto” è stata pensata come incontro diretto con i cittadini. Per coloro che non potessero partecipare agli incontri è possibile inviare suggerimenti, segnalazioni e consigli anche via e-mail, agli indirizzi di posta elettronica: sportelloinformazioni@comune.carbonia.ca.itfmanca@comune.carbonia.ca.it

L’assessorato regionale del Lavoro ha approvato il diciassettesimo elenco di domande ammesse ad accedere al “Fondo Microcredito Fse“.
La Sifrs S.p.A., soggetto gestore dell’intervento, notificherà ai 53 nuovi beneficiari l’ammissione all’agevolazione, l’importo concesso (in ogni caso non superiore ai 25mila euro) e le relative condizioni contrattuali. Il mutuo è rimborsabile a tasso zero in massimo 60 rate mensili ed è riservato a persone con difficoltà di accesso ai canali tradizionali del credito che intendano avviare una nuova iniziativa imprenditoriale in Sardegna o realizzare un nuovo investimento nell’ambito di iniziative esistenti. 

Michele Cossa 718 copia

«Intervenga il prefetto per impedire che il reparto di ematologia dell’Oncologico Businco di Cagliari chiuda per la mancanza di infermieri». Lo chiede il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, che qualche giorno fa ha lanciato l’allarme sul rischio-chiusura di un servizio a cui si rivolgono tanti malati di leucemia.

«L’appello è caduto nel vuoto – dice ancora Cossa – la Asl 8 e la Regione non hanno fatto nulla e il rischio che l’ematologia chiusa a causa della mancanza del numero minimo di infermieri è sempre più forte. Per questo motivo chiedo al Prefetto di Cagliari di intervenire con urgenza e prendere in mano una situazione gravissima. Lo ricordo, stiamo parlando di un reparto dove vengono somministrate cure vitali per malati di leucemia che hanno diritto a essere accuditi e curati al meglio.»

«La leucemia – spiega ancora Cossa – è una forma tumorale che colpisce il midollo osseo: improvvisamente il meccanismo di produzione dei globuli bianchi impazzisce, producendo una quantità abnorme di cellule atipiche e immature, che finiscono per soffocare globuli rossi e piastrine. Il progredire della malattia determina un’anemia sempre più grave, dovuta alla diminuzione dei globuli rossi, una notevole facilità alle emorragie dovuta alla scarsità delle piastrine ed una grande vulnerabilità alle infezioni a causa della incapacità dei globuli bianchi immaturi di aggredire gli agenti infettivi e della distruzione dei globuli bianchi normali.»

«Per questo motivo – conclude Cossa – visto che Regione e Asl non intervengono sia il prefetto a risolvere una situazione grave che rischia di danneggiare irreparabilmente chi soffre di un male così terribile».

Conferenza stampa Estiamoinsieme 2014

È stato presentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, il programma di “Estiamoinsieme 2014”, pensato dall’Amministrazione comunale di Carbonia per offrire nei mesi estivi (da luglio a settembre) una vasta scelta di iniziative culturali, sportive e di spettacolo.

Tante le date che compongono il cartellone e che coinvolgono il centro città ma anche le frazioni e altre aree urbane. L’edizione 2014 partirà mercoledì 2 luglio con la prima data della manifestazione “Nottinsieme 2014: shopping e spettacolo a Carbonia”.  La Pro Loco, che collabora con il comune di Carbonia, ha presentato le iniziative per i 9 mercoledì che ospiteranno “Nottinsieme”.

Nel corso della conferenza stampa, il sindaco Giuseppe Casti, l’assessore dello Spettacolo Fabio Desogus e l’assessore della Cultura Loriana Pitzalis, hanno presentato i vari aspetti della rassegna.

Il sindaco ha sottolineato che, nonostante i tagli alle risorse e l’attesa di nuovi finanziamenti, l’Amministrazione, avvalendosi della preziosissima collaborazione delle associazioni culturali e degli artisti cittadini, è riuscita a proporre un cartellone variegato in grado di attrarre cittadini e turisti.

L’assessore Fabio Desogus, nell’esporre alcune delle iniziative in programma, ha indicato come chiave di lettura della nuova stagione estiva di quest’anno il coinvolgimento delle associazioni e degli artisti locali. In questo contesto si inseriscono gli spettacoli dei Golaseca (4 agosto), di Carla Cocco (agosto) e la seconda edizione della rassegna di musica indipendente e alternativa “Summer is Mine” (16-17 agosto) che ha già ottenuto una certa notorietà nel panorama delle rassegne del settore.

La collaborazione con le associazioni locali è stata importantissima anche per le manifestazioni organizzate nelle frazioni, tra le quali segnaliamo l’esibizione di Jacopo Cullin a Barbusi (5 luglio, nell’ambito dei festeggiamenti per la patrona Santa Maria delle Grazie), il Teresa Garau Show a Bacu Abis (7 agosto, nell’ambito dei festeggiamenti per Santa Barbara), i Janas a Serbariu (il 20 agosto, in occasione della festa patronale) e la manifestazione “Lunga note a Corte”, a Cortoghiana. L’ultima domenica di agosto si terrà presso la Grande Miniera di Serbariu una tappa del #Carignano Music Experience. Parte importante del cartellone è rappresentata da “Nottinsieme 2014”, anch’essa frutto della collaborazione tra Amministrazione comunale ed associazioni (in particolar modo con la Pro Loco), giunta quest’anno alla sua quinta edizione. Numerose le novità con serate a tema, degustazioni, musica, animazione e spettacoli sotto le stelle.

All’interno di “Estiamoinsieme 2014”, anche diverse manifestazioni sportive, come la manifestazione pugilistica che si terrà in Piazza Marmilla (12 luglio), il meeting Città di Carbonia “Memorial Mirko Masala” (19 luglio) e diverse esibizioni di danza.

Anche l’assessore della Cultura Loriana Pitzalis si è soffermata sull’importanza delle sinergie tra Comune e associazioni. Grazie a questa collaborazione il 3 luglio prenderà avvio, presso l’Arena Mirastelle, l’edizione 2014 di “Cinema sotto le Stelle”. Il programma comprende diversi generi cinematografici e offrirà titoli che possono essere apprezzati da un vasto pubblico, per interessi ed età. La proposta, nello specifico, si articola in 6 proiezioni cinematografiche (3-10-17-24-31 luglio e 7 agosto): quattro commedie, un film drammatico e uno d’animazione.

Prosegue la valorizzazione dei siti archeologici della città. Oltre al già citato appuntamento previsto alla Grande Serbariu, si terranno tre serate nel Parco archeologico Urbano “Sa Grutta”, (Cannas di Sotto), con la partecipazione di gruppi provenienti da Torino (12 luglio, musica medioevale e campane tibetane), Brescia (19 luglio, musica medioevale e rinascimentale) e una serata (26 luglio) dedicata alla musica tradizionale della Sardegna, con cena conclusiva. Il 2 agosto, sarà la volta del parco Archeologico di Monte Sirai, che ospiterà i musicisti del #Conservatorio Pierluigi da Palestrina di Cagliari. Di grosso rilievo anche l’appuntamento (agosto) rientrante nel più ampio progetto Archeomedsites, (coordinato dal Mibac – ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, che coinvolge le città di Firenze, Siena e Carbonia, la Tunisia e il Libano) e che prevede l’esibizione di Enzo Favata e Marcello Peghin accompagnati dal gruppo capitanato dall’artista dello Zimbabwe Dudu Manhenge.

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