Paolo Truzzu (Fdi-An): «La recente stabilizzazione di 51 precari della Regione è avvenuta con regole contraddittorie».
«La recente stabilizzazione di 51 precari della Regione è avvenuta con regole contraddittorie e senza una visione complessiva dei problemi del precariato all’interno dell’amministrazione regionale.»
Lo ha detto in una conferenza stampa il consigliere regionale di Fdi-An Paolo Truzzu, che sull’argomento ha presentato da tempo un’interpellanza rimasta senza risposta, aggiungendo che «pur attribuendo un grandissimo valore ad ogni posto di lavoro, l’incertezza delle procedure, l’eccesso di discrezionalità, gli interventi parziali e la poca chiarezza sui requisiti richiesti non sono certo la strada giusta per risolvere l’annosa questione del precariato né rappresentano la prospettiva corretta per i concorsi che dovranno essere banditi dalla Regione in futuro».
Quella del concorso, secondo Truzzu, «è l’unica strada percorribile: garantirebbe i precari, che potrebbero essere ammessi direttamente alle prove scritte ed orali saltando la fase della pre-selezione, aprirebbe la strada alle progressioni interne del personale che vuole crescere dal punto di vista professionale e faciliterebbe l’accesso nella pubblica amministrazione delle giovani generazioni (in Italia, solo il 9% dei dipendenti pubblici ha meno di 40 anni)».
«Manca un quadro complessivo del precariato all’interno della Regione – ha concluso Paolo truzzu – e non si sa quanti e quali posti potranno essere messi a concorso nel futuro. Ma soprattutto, a causa del comportamento della Giunta e dell’Assessore, si è messo in moto attraverso la recente stabilizzazione di 51 unità un meccanismo perverso che potrebbe portare da un lato a nuove assunzioni prive dei requisiti minimi di legittimità ed equità e dall’altro ad un contenzioso giudiziario che finirebbe per bloccare tutto.»
NO COMMENTS