Verrà inaugurata il 3 agosto a Sorgono, una mostra sugli antichi riti del Carnevale tra il Veneto e la Sardegna.
Gli antichi riti dei carnevali rurali del Veneto incontrano quelli sardi in una mostra che allarga i suoi confini a ciò che accade nel resto del mondo e che accomuna culture lontane e in apparenza diversissime. È il senso di Intersecare. Considerazioni sui riti arcaici della Mostra “Maschere e riti dei Carnevali del Veneto e delle Dolomiti e delle pari liturgie della Sardegna e in altre aree di cultura europea”. L’esposizione, itinerante dal 1988, verrà inaugurata il prossimo 3 agosto a Sorgono, alle 17.00, negli spazi comunali dell’ex mercato di via Amsicora, dove rimarrà fino a marzo 2015. Nel corso di oltre venticinque anni Intersecare, con diverse intitolazioni (a partire da MEM, Museo errante delle maschere) è approdata in Germania, Ungheria, Romania, Croazia, mentre sono già in corso altri contatti per riproporla nell’Isola prima del viaggio verso il Messico, il Brasile e l’Argentina.
L’iniziativa è possibile grazie a una proficua collaborazione tra l’associazione internazionale Soraimar, presieduta da Gian Luigi Secco, ideatore della mostra, con sede a Belluno e Asolo, la Mandra Olisai di Sorgono (presidente Luciana Poddi) e Lobas, presieduta da Gianni Mereu e impegnata da tempo nel recupero delle tradizioni popolari. A questo si aggiungono i patrocini del Comune di Sorgono, dell’assessorato regionale al Turismo, della Provincia di Nuoro, della Regione Veneto e della Fondazione Banco di Sardegna. Collaborano, infine, la Pro Loco e alte associazioni del territorio.
L’allestimento Il materiale esposto è ricchissimo: consta infatti di quaranta personaggi a grandezza naturale a cui si aggiungono oltre duecento volti originali realizzati con materiali disparati che comprendono il legno, il pelo e la lana cotta. A questo si aggiungono venti quadri d’autore, dipinti olio e rappresentanti maschere venete e cinquanta pannelli descrittivi su riti e personaggi .
Si tratta di un viaggio nella memoria collettiva che punta a scorgere nelle specificità e nelle particolarità locali un filo conduttore comune, rappresentato dal legame tra il carnevale e il mito dei “morti che ritornano”.
Oltre all’allestimento, corredato da supporti multimediali (10 postazioni con musiche e filmati che permettono una serie di approfondimenti), il progetto prevede una serie di iniziative con convegni, confronti con esperti locali ed esibizioni, sulla scia di quello che è stato fatto a Treviso nella suggestiva cornice del Museo Etnografico, ultima sede della Mostra prima di quella sorgonese.
I gruppi rappresentati: sono rappresentati i carnevali cadorini di Lozzo, Zoppè, Selva, del Comelico e di Sappada; i carnevali agordini di Rivamonte e La Valle e Alto Agordini di Canale d’Agordo e Falcade, di Sottoguda, Laste di Rocca Pietore e Colle Santa Lucia, i carnevali di Valbelluna, Alpago e Feltrino, della Pedemontana Trevigiana, i carnevali del Rodigino e di Faedo Vicentino. A questo si aggiungono naturalmente i personaggi del carnevale arcaico provenienti da Sorgono (Is’Arestes e s’Urtzu Pretistu) e dalle comunità della Sardegna centrale.
La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00 con possibilità di visite guidate previo accordo tramite i seguenti contatti: 340 2970448 – 349 1449633 – 340 4020462.
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