5 November, 2024
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Arrivano i primi commenti all’annuncio di Alcoa sulla chiusura dello stabilimento di Portovesme.

Ignazio Locci 7 copiaAlcoa ingresso

Arrivano i primi commenti all’annuncio di Alcoa sulla chiusura dello stabilimento di Portovesme.

«Esattamente un mese fa – scrive in una nota Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia – invitai il presidente della Regione Francesco Pigliaru a non lasciarsi andare ai facili entusiasmi con cui commentava l’incontro sulla vertenza Alcoa tenutosi presso il ministero dello Sviluppo economico il 23 luglio scorso. E oggi, a testimonianza di quanto fossero incaute e premature le parole del Governatore, il quale auspicava “un clima di fiducia”, la multinazionale statunitense annuncia la chiusura definitiva dell’impianto di Portovesme. Una doccia gelata per gli operai della ex Alcoa, soprattutto per quelli appartenenti all’indotto degli appalti, che da oggi vedono sempre più vicina la fine della cassa integrazione e all’orizzonte lo spettro della disoccupazione.»

«Per Alcoa – aggiunge Locci – le condizioni strutturali che l’avevano indotta alla fermata degli impianti oltre due anni fa (tra prezzo dell’energia e carenza infrastrutturale), non sono mutate. È evidente che non ha intenzione di aspettare i tempi della politica, sia del governo nazionale che di quello regionale. E certo poco importa agli statunitensi se Francesco Pigliaru, a conclusione dell’ultimo vertice presso il Mise, aveva annunciato un “Memorandum of Understanding” da sottoscrivere entro il mese di agosto tra potenziale investitore (Glencore) e istituzioni, necessario per passare alla manifestazione di interesse. Ma inutile precisarlo, del documento non si sa nulla. Esistono solo delle timide rassicurazioni dell’assessore regionale dell’Industria rilasciate nel giorno di Ferragosto, con le quali comunicava ai lavoratori, in presidio dinanzi allo stabilimento da 100 giorni, che la regione era al lavoro per la risoluzione della vertenza. Ed i frutti di quel lavoro sono quelli, amari, che oggi gli operai sulcitani sono costretti a cogliere.»

«Ancora una volta – conclude Ignazio Locci – sollecito la Giunta regionale ad assumersi le sue responsabilità e la invito a far sentire la propria voce al governo di Matteo Renzi, che tutto sembra meno che interessato ai problemi del Sulcis. E al premier, invece, reitero l’appello a farsi vivo nel nostro territorio, per toccare con mano una realtà sempre più drammatica.»

I Riformatori sardi
La Giunta comunale d

giampaolo.cirronis@gmail.com

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