Ci saranno anche Giancarlo Labate, Ottavio Caredda ed Alessandro Corgiolu nella missione “Ammentos” di Furio Tripicchio.
Ci saranno anche Giancarlo Labate, Ottavio Caredda ed Alessandro Corgiolu nella missione “Ammentos. Dalla Sardegna all’Europa, dal passato al futuro” di Furio Tripicchio.
Furio Tripicchio partirà dalla Sardegna per arrivare a Strasburgo, la metropoli che ospita il Parlamento europeo, con le spalle avvolte dalla bandiera dei quattro mori che sarà donata dal presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, il prossimo 1° settembre.
Furio Tripicchio – ischitano trapiantato nell’Isola da ormai cinque anni affronta una vera e propria impresa, portando gli skiroll, diventando così precursore del nordic skate che si pone tra lo sci di fondo ed il pattinaggio. Un giro dell’Isola che si estenderà per quattro giorni, dal palazzo dell’assemblea regionale di via Roma a Monastir, passando per Sedilo e Orotelli, poi Nuoro e Olbia.
La partenza è fissata per lunedì: appuntamento alle 10.00 sotto il palazzo dell’assemblea regionale di via Roma, con una conferenza stampa per la presentazione dell’evento presieduta da Gianfranco Ganau. Quindi il viaggio verso la terraferma, con una tappa speciale a Monterosso al Mare, cuore della Cinque Terre nell’hinterland di La Spezia, in Liguria, dove a seguito dell’alluvione del 2011 perse la vita Alessandro Usai – medaglia d’oro al valor civile – emigrato di Arbus impegnato nei soccorsi alla popolazione dell’entroterra ligure.
Una cerimonia con le autorità locali segnerà il messaggio da tramandare mediante questo progetto: «Un viaggio che intraprenderò – racconta Tripicchio, residente a Monastir – con il tentativo di riannodare un filo che si è spezzato proprio quando Usai è diventato un eroe, dando la sua vita per salvare i suoi concittadini, per poi rientrare ad Arbus avvolto da una mescolanza di culture proprie dell’Italia, la Sardegna e le Cinque Terre». Il percorso continuerà sino a Strasburgo. Arrivo previsto per il 16 settembre. «Qui donerò la nostra bandiera con i quattro mori ai parlamentari europei della Sardegna, con un grido all’Europa». Eccolo. «La verità è che dobbiamo considerarci un unione di popoli, non certo di Stati – aggiunge Tripicchio, presidente dell’Associazione free time -. Le divisioni territoriali sono delle convenzioni che tendono a dividere mentre le differenze culturali sono delle peculiarità che ci possono unire». Per questo durante l’itinerario – patrocinato dalla Presidenza del Consiglio regionale, dall’Anci isolana e dal comune di Monastir, con il supporto del consigliere Modesto Fenu – raccoglierà aneddoti, fiabe, poesie, canzoni, storie e personaggi del popolo sardo per poi portarli nella capitale della politica europea. E nel corso del tour si incroceranno le esperienze dei circoli sardi sparsi per il mondo, un pezzo dell’Isola che porta la cultura sarda per tutti gli angoli dei continenti. «Nessuna battaglia politica – prosegue Tripicchio -. Solo la volontà di mettere insieme le singolarità storico-culturali delle diverse aree della Sardegna, esaltare le unicità dei popoli che da sempre coabitano in questa terra, trasferire e trasmettere le tradizioni di queste genti». Una vera riscoperta delle identità che poi si traducono in una mescolanza di culture, interagendo tra di loro. Uno degli esempi è lo stesso Tripicchio, ischitano ormai affezionato all’Isola. «Per essendo legato alla mia terra d’origine, mi sono appropriato della cultura sarda».
Altra parola chiave del progetto – sponsorizzato da aziende private come Eva Arredamenti, Skirollo, Grafiche Ghiani, Edilwood e Pinna Trasporti – è il turismo.
«Non è una frase fatta. La Sardegna è davvero uno scrigno a cielo aperto. Un tesoro tutto da scoprire, con luoghi incontaminati e bellezze mozzafiato dal punto di vista ambientale e naturalistico. Senza tralasciare l’identità e le tradizioni popolari, che possono portare ad un turismo attivo che riparta dal mondo agropastorale, dall’eno-gastronomia per poi arrivare alle differenti culture contaminate tra loro. Solo col turismo potremo far crescere l’economia.»
Da non tralasciare l’aspetto sportivo. «Anche qui – conclude Tripicchio – c’è una giungla inesplorata anche per catturare i vacanzieri in Sardegna. Si pensi che nel mondo ci sono 5 milioni di persone che si muovono per lo sport, sull’isola confluisce appena l’1% di questa galassia. C’è da fare un salto di qualità, dalla costruzione di piste ciclabili che poi possano servire anche per il trekking attorno alla nostre bellezze paesaggistiche sino alla scoperta di discipline di nicchia come il kayak, la canoa e la vela.»
Nell’avventura ci sarà anche uno staff composto dallo psicologo Giancarlo Labate, Ottavio Caredda (responsabile logistica) ed il cameraman Alessandro Corgiolu che riprenderà tutte le tappe del viaggio per proiettarle in streaming.
Il rientro? «Una grande festa. Poi un po’ di riposo. Adesso c’è però da raggiungere il traguardo di Strasburgo e da compiere la missione, per una Sardegna che valorizzi di più le sue identità per agganciare il treno del turismo».
NO COMMENTS