22 December, 2024
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Ferragosto da record di presenze in Sardegna, ma il ritorno in termini economici deve crescere ancora tanto.

Lu Bagnu Castelsardo 6
Quello appena trascorso è stato un #Ferragosto da record di presenze in Sardegna. «L’Isola rimane la destinazione preferita per i vacanzieri di tutto il mondo, prova che stiamo andando nella direzione giusta – ha commentato l’assessore del Turismo Francesco Morandi -. Stiamo lavorando con determinazione sui mercati internazionali, attraverso campagne mirate di web marketing, per sostenere flussi dall’estero ed aprire nuovi spazi pensando ad una stagione lunga, che può offrire ancora molte opportunità ad una Sardegna sempre più competitiva.»
L’assessore del Turismo, ha spiegato inoltre che «in un mercato in profonda trasformazione nel quale prevalgono prenotazioni ‘last minute’ e soggiorni brevi, la Regione punta moltissimo alla stretta collaborazione tra gli assessorati del Turismo e dei Trasporti: dunque al flusso di rotte aeree e marittime che ‘avvicina’ l’Isola al mondo è associata un’ampia gamma di proposte turistiche rivolte e adatte a tutti i target di visitatori. Perciò il sistema turistico regionale deve ora esprimere il meglio di sé, dimostrandosi in grado di garantire la qualità dei servizi e di offrire una grande accoglienza.»
Già nei primi sei mesi il traffico nei cieli sardi era stato superiore allo scorso anno: da gennaio a giugno 2014 hanno volato da e per la Sardegna, negli scali di Alghero, Cagliari e Olbia, due milioni e novecentomila passeggeri (+1,1% rispetto al 2013 e andando a ritroso +10,1% rispetto al 2010), dei quali poco più di due milioni di viaggiatori nazionali (+1,9% rispetto al 2013) e 790 mila internazionali (+0,9%). A luglio il trend si è confermato (per esempio a Cagliari si è registrato un +2,7% rispetto a luglio 2013) e nelle prime due settimane di agosto la crescita si è impennata, specie per Ferragosto.
Il traffico dei passeggeri nei primi dieci giorni del mese in corso nell’aeroporto di #Elmas è stato di 166.958, con un incremento percentuale di arrivi e partenze del 9,77% (rispetto allo stesso periodo del 2013). La previsione della Sogaer, società di gestione dello scalo, per il periodo 11-17 agosto, indica 851 movimenti (rispetto ai 778 dello stesso periodo dell’anno scorso), per un totale di 111 mila passeggeri (contro i 105 mila di Ferragosto 2013). In deciso aumento anche il traffico aereo a Olbia: dal primo al 13 agosto, ci sono stati 1.747 movimenti (+8% contro il 2013) per un totale di 205.514 passeggeri (+9% rispetto al 2013). Ha contribuito all’incremento il potenziamento dei flussi turistici del nord Europa, non a caso il traffico internazionale ha registrato un +18,4% rispetto all’anno passato. Alla cifra delle prime settimane si aggiungono, a cavallo di Ferragosto, altri 90mila transiti, così che l’aeroporto #Costa Smeralda risulta essere il terzo scalo nazionale per volumi di attività.
Sono stati buoni gli arrivi anche nel porto di Olbia, nei giorni di Ferragosto circa 80mila persone che si sommano alle 40mila in partenza. Un traffico in continuo forte rialzo: la compagnia marittima #Sardinia Ferries ha già ricevuto, dal 17 agosto al 30 settembre, 100 mila prenotazioni. 
I numeri delle presenze sono decisamente buoni, come si può apprezzare anche a vista d’occhio frequentando le principali località turistiche in tutte le province dell’Isola, ma il ritorno in termini economici deve crescere ancora tanto. Il turismo può e deve diventare realmente la prima industria dell’Isola, come lo è già a livello nazionale, ma per centrare l’obiettivo la strada da percorrere è ancora lunga, per diverse ragioni, ad iniziare dalle tariffe marittime, ancora troppo elevate e lontane da quella che dovrebbe essere una vera continuità territoriale, per proseguire con l’infrastrutturazione del territorio.
Quello che sta diventando una vera e propria emergenza, soprattutto lungo le strade e nei pressi delle spiagge più o meno frequentate e dei vari siti meta di escursioni dei villeggianti, è inoltre il problema ambientale. Le discariche selvagge proliferano con una velocità molto preoccupante e non emergono concreti piani di prevenzione e repressione, indispensabili per frenare il fenomeno.
Le responsabilità sono certamente da ricercare in una non adeguata culturale ambientale di molti residenti, che spesso anziché portarsi dietro il sacchetto dei rifiuti (ma spesso anche il vecchio materasso o il wc o il lavabo sostituito) per smaltirlo nei loro centri abitati, preferiscono abbandonarlo tra i cespugli di macchia mediterranea o ai bordi delle strade, ma non sono rari i casi di turisti che, dopo aver soggiornato sulle nostre spiagge esaltandone la bellezza, poi le deturpano, abbandonando i rifiuti prodotti un po’ ovunque.
Se con il decollo della raccolta differenziata, in quasi tutti i centri urbani è cresciuta la sensibilità ambientale con unnotevole miglioramento dal punto di vista igienico sanitario, per contro è andato via via allargandosi il fenomeno dell’abusivismo nelle aree extraurbane e lungo le strade, come possiamo verificare tutti ogni giorno. Il problema, ormai una vera e propria emergenza, va affrontato subito, con un programma di interventi di prevenzione e repressione dei reati.
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