22 November, 2024
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I Riformatori sardi tornano alla carica sulle Province: «I commissari delle ex nuove Province stanno violando la legge».

Sede Provincia via MazziniSede Provincia Medio Campidano 1 copiaPalazzo Vice Regio 17 copia

I Riformatori sardi tornano alla carica sulle Province, commissariate da oltre un anno, dopo che il referendum ha cancellato le quattro nuove Province di Carbonia Iglesias, Olbia Tempio, Ogliastra e Medio Campidano.

«I commissari delle ex nuove Province stanno violando la legge e l’atto di indirizzo che la Giunta Pigliaru ha varato – tuona Michele Cossa, coordinatore regionale dei Riformatori sardi -, non si stanno comportando come commissari liquidatori ma spendono con totale discrezionalità i fondi, non hanno fatto alcuna ricognizione dei beni e non hanno preparato alcunché per il passaggio dei beni e del personale. Uno scandalo in piena regola – aggiunge Cossa – su cui brilla la totale assenza di controllo da parte della Giunta regionale. Una Giunta che nulla sta facendo per varare la riforma, senza la quale tra sette mesi diventeremo la barzelletta d’Italia: i primi ad abrogare le Province grazie ai referendum e gli unici a votare per il rinnovo di enti che dovevano essere morti e sepolti: rischiamo di avere presidenti, assessori e consiglieri provinciali sino al 2020.» 

«Il 25 giugno del 2013 – sottolinea Cossa – la Giunta, su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, ha varato gli atti di indirizzo per i commissari delle cosiddette ex nuove Province, soppresse dai referendum. Una circolare restrittiva che elencava cosa avrebbero dovuto fare i commissari: a iniziare dallo stop a consulenze, alla recisione degli incarichi di direttore generale, al blocco delle utenze e così via. I commissari, invece, se ne sono infischiati ed hanno continuato ad agire come se nulla fosse. In totale disprezzo della legge regionale che ha commissariato le Province e della direttiva.»

«Ma ancora più sorprendente – prosegue il coordinatore regionale dei Riformatori sardi – è l’assenza totale da parte della Giunta regionale che non ha neppure avviato il controllo sull’attività dei commissari. E come se non bastasse, continua a non presentare nessuna riforma di riordino degli enti locali per il passaggio delle competenze delle ex Province. Senza questa legge, in primavera i sardi saranno chiamati votare per il rinnovo di presidenti e consigli provinciali: oltre al danno la beffa. Saremo gli unici in Italia ad avere sino al 2020 enti che i sardi hanno abolito. Uno scandalo – conclude Michele Cossa – che non potrà restare impunito.»  

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