L’assessore regionale Claudia Firino ha annunciato oggi che presto ci sarà una nuova legge per il settore degli spettacoli.
La settimana prima di Ferragosto l’assessorato regionale della Pubblica istruzione, Beni culturali e Spettacolo ha annunciato l’assegnazione agli organismi di spettacolo di 6.233.575,00 euro per la realizzazione, nel 2014, di spettacoli dal vivo in Sardegna. Ben 109 in totale gli organismi ammissibili al contributo, di cui 53 appartenenti al comparto musica, 48 al comparto teatro e 8 al comparto danza. L’annuncio è arrivato con grave ritardo, in un settore che da anni chiede maggiore attenzione, tempi rapidi nella predisposizione dei programmi di spesa e nella liquidazione delle risorse che quest’anno, peraltro, sono state tagliate di circa il 30%, mettendo in serio pericolo il futuro di molti festival, tra i quali “Narcao Blues“, svoltosi ugualmente nell’ultimi fine settimana di luglio, dopo aver subito lo slittamento ad agosto nel 2013, nonostante la grave incertezza, solo grazie agli sforzi ed ai rischi affrontati dall’associazione Progetto Evoluzione che lo organizza da quasi un quarto di secolo.
La situazione è precipitata quest’anno con l’annullamento, dopo 29 anni, del #Festival “AI confini tra Sardegna e Jazz” in edizione estiva, ed il suo slittamento al mese di dicembre, deciso dall’associazione culturale Punta Giara, guidata dal presidente Basilio Sulis.
Un’intervista rilasciata su questi temi dallo stesso Basilio Sulis alla giornalista dell’Unione Sarda Stefania Piredda, ha provocato un acceso dibattito, nel quale s’è inserita oggi Claudia Firino, assassore regionale della Pubblica Istruzione, Beni culturali e Spettacolo.
«Esprimo il suo apprezzamento – ha dichiarato oggi Claudia Firino, assessore regionale della Pubblica Istruzione, Beni culturali e Spettacolo – nei confronti degli operatori culturali che, pur davanti alle innegabili difficoltà di questo momento, non si arrendono ma portano avanti il loro progetto anche trovando modalità o tempi differenti.»
«Nessuna distrazione, né a proposito del festival jazz di Sant’Anna Arresi né per ciò che concerne i centri culturali che hanno lanciato in questi giorni il loro grido d’allarme – ha aggiunto Claudia Firino -. Piuttosto, una grave ed innegabile mancanza di liquidità a cui abbiamo posto rimedio alla prima occasione utile. Un festival, un museo, un polo culturale sono beni preziosi, da tutelare e aiutare a crescere, se possibile. Ma sono gocce nel più vasto mare dell’emergenza che da anni attanaglia, in Sardegna ed in Italia, il settore culturale. Come sanno bene gli operatori, con cui ci siamo dati appuntamento subito dopo questo periodo estivo per condividere il percorso, urge guardare oltre l’emergenza e definire il quadro e l’impostazione generale della politica culturale regionale. In tal senso, abbiamo iniziato a lavorare con gli uffici per elaborare linee di riferimento di ampio respiro; per trovare nuove modalità di utilizzo e gestione degli spazi; per riattivare l’osservatorio dello spettacolo; per stabilire criteri di accesso ai contributi più opportuni e aderenti alla realtà e per affrontare tutte le questioni che da anni attendono una risposta, affinché la Sardegna possa valorizzare e fare tesoro della creatività dei suoi artisti.»
«A breve, dunque, daremo attuazione alla legge del settore e proporremo l’aggiornamento delle parti non corrispondenti alla situazione attuale, anche alla luce delle più recenti modifiche del quadro nazionale. Inoltre, ci stiamo muovendo per valutare la fattibilità di circuiti di eventi locali, promuovere nuove forme di gestione degli spazi, agevolare l’esportabilità delle esperienze nostrane e, unitamente all’assessore del turismo – ha concluso l’assessore regionale della Pubblica istruzione, Beni culturali e spettacolo – individuare proposte di turismo culturale che facilitino la destagionalizzazione.»
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