23 December, 2024
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Tutelare e rilanciare il settore della panificazione e garantire la giusta informazione sulla qualità dei prodotti ai consumatori. Sono alcuni dei punti fondamentali della proposta di legge presentata dal consigliere regionale, Daniela Forma (Pd), “Disposizioni in materia di tutela della panificazione e dei pani tipici della Sardegna”, sottoscritta anche da altri 12 consiglieri del Partito democratico. Sono 1.050 le aziende di panificazione, con 4500 dipendenti e un fatturato di circa 900 milioni di euro. Un settore in continua crescita che non ha però una legge che normi l’attività e tuteli la tradizione e i prodotti locali. E’ questo il motivo che ha spinto i consiglieri del Pd a proporre un testo legislativo.

La proposta di legge ha l’obiettivo di «regolare e disciplinare l’attività di produzione e vendita del pane, sostenendo e valorizzando le peculiarità dei pani tradizionali, la tutela del consumatore, l’informazione nutrizionale e la sicurezza igienico sanitaria dei prodotti».  Il testo, composto da undici articoli, si inserisce nella strategia della tutela dei prodotti tipici locali anche attraverso l’adesione al marchio collettivo di qualità agro-alimentare garantito dalla Regione Sardegna.

«La tutela del consumatore è tra le priorità della legge. Tra le novità – ha affermato il consigliere Daniela Forma – sicuramente la definizione della modalità di “pane fresco”,  “pane conservato” e “pane precotto”, ma anche l’individuazione della figura di “responsabile dell’attività” al quale sarà rilasciata la qualifica professionale soltanto dopo aver seguito un corso di formazione e aver svolto l’attività di tirocinio in un’impresa di panificazione. Con la tutela del settore – ha concluso Daniela Forma – vogliamo valorizzare il settore della panificazione regionale e l’intera filiera del pane coinvolgendo tutti i soggetti interessati: agricoltore, produttore, panificatore e rivenditore finale.»

«Con queste norme eviteremo l’improvvisazione – ha spiegato Giampiero Secchi, presidente dell’Associazione regionale dei panificatori – e l’abusivismo e sarà tutelata la nostra tradizione. In Sardegna vengono prodotte 400 qualità di pane, anche se il più importante per quanto riguarda le esportazioni è il carasau, che in provincia di Nuoro viene prodotto in 167 forni, che danno lavoro a 660 addetti». Un legge similare è stata approvata di recente in Lombardia e in Veneto, con buoni sviluppi per il settore.

Il testo prevede, inoltre, sanzioni amministrative per chi non rispetta quanto disposto dalla legge: da mille a 4mila euro per i trasgressori.

Per i consiglieri Alessandro Collu (Pd), Piero Comandini (Pd) e Mario Tendas (Pd) questa legge è soltanto l’inizio di un percorso che ha l’obiettivo di puntare sullo sviluppo economico della Sardegna passando per le produzioni locali. «Ci sono regioni che hanno aumentato il loro Pil del 200 per cento grazie al settore agro-alimentare – ha spiegato Collu – noi possiamo ottenere importanti risultati se seguiamo questa strada». Tendas ha anche sottolineato che il grano duro sardo è allo studio dei ricercatori perché potrebbe essere utilizzato per chi è affetto dalla celiachia per le bassissime quantità di glutine.

Il ministero dell’Economia e delle finanze ha chiesto ad #Unioncamere di attivare la rete  delle Camere di commercio sul territorio per informare e sensibilizzare i cittadini sulle opportunità oggi disponibili in materia di pagamenti dei debiti della #Pubblica Amministrazione.

Al riguardo, è operativa una Piattaforma per la certificazione dei crediti (o sistema PCC), disponibile al sito http://certificazionecrediti.mef.gov.it/CertificazioneCredito/home.xhtml mediante la quale i creditori della pubblica amministrazione possono chiedere il riconoscimento del proprio credito commerciale (c.d. certificazione). In caso di inerzia della Pubblica amministrazione, il creditore, mediante la stessa Piattaforma, potrà chiedere la nomina di un commissario ad acta che si sostituirà all’amministrazione inadempiente.

Il cittadino che ha un credito nei confronti di una Pubblica amministrazione diversa dallo Stato, maturato al 31 dicembre 2013 e già certificato, ha il suo credito assistito da garanzia dello Stato e le condizioni praticate dalle banche alle quali può cederlo per ottenere immediata liquidità sono particolarmente vantaggiose (la percentuale di sconto, comprensiva di ogni onere e commissione, è dell’1,90% in ragione d’anno per importi di ammontare del credito o dei crediti ceduti sino a 50.000 euro, ovvero dell’1,60% in ragione d’anno per importi eccedenti i 50.000 euro).

Se poi il cittadino ha un credito maturato sempre entro il 31 dicembre 2013 e non ha ancora presentato istanza di certificazione tramite la Piattaforma deve affrettarsi: la garanzia dello Stato e le condizioni vantaggiose di cui sopra gli saranno concesse solo se presenterà istanza di certificazione entro il 23 agosto 2014.

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Nove consiglieri regionali del Partito Democratico hanno presentato un progetto di legge, primi firmatario Cesare Moriconi, in materia di “Disciplina della normativa regionale in materia di riforme e di semplificazione”.

Il progetto di legge si prefigge di fornire la Regione di uno strumento legislativo in linea con l’esigenza di dotare gli organi esecutivo e parlamentare di una maggiore capacità per incidere sui fenomeni che regolano l’economia e la società moderna, in tempi certi e rapidi, attraverso un processo di riforma e semplificazione normativa che adegui la Sardegna ai sistemi ordinamentali più evoluti.

Il perdurare dello stato di crisi richiede l’adozione di misure normative straordinarie per affrontare con successo le difficoltà economiche e rafforzare il sistema sociale verso una società più giusta ed equa in difesa dei diritti dei cittadini.

«Si va affermando in questi anni – si legge nella relazione – una legislatura, cosiddetta di crisi, con provvedimenti tesi a tamponare le drammatiche emergenze sociali ed economiche ma, molti di questi provvedimenti, sono inficiati da lungaggini parlamentari e da un eccessivo e talvolta disinvolto ricorso all’uso strumentale di emendamenti frutto di visioni personalistiche o non inerenti la ratio della legge. Il risultato è che molte proposte di riforma vengono snaturare nei loro intenti riformistici ed i tempi delle riforme stesse non coincidono con quelli richiesti dalle dinamiche sociale ed economiche.»

Il principio che vuole introdurre il progetto di legge dei consiglieri PD, tende a dare certezza sui tempi degli interventi normativi destinati a riformare materie e settori omogenei e, soprattutto, a far sì che dopo ampio e approfondito confronto e dibattito sia stabiliti con legge i principi ispiratori dall’organo legislativo. Successivamente, nel tempo prescritto dalla legge, sia adottato un apposito disegno di legge dall’organo esecutivo in modo da rendere omogenea tutta la materia fondendola in un testo unico che, previo parere della Commissione competente, sarà sottoposto all’esame definitivo dell’Aula, la quale si esprimerà con unico voto.

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Da domenica 10 a lunedì 18 agosto 2014, presso l’Auditorium della #Grande Miniera di Serbariu, sarà visitabile la Mostra di pittura dal titolo “Rettabule”. 

La mostra, patrocinata dal comune di Carbonia, è organizzata da Mauro Dessi, cittadino di Carbonia appassionato d’arte.

Nella mostra si potranno ammirare le opere di: Mariarosaria Spina, ricercatrice delle opere del popolo #Shardana e appassionata della cultura della #Dea Madre e alle leggende sarde, nel suo studio è riuscita a creare visioni metafisiche sulle tele; Klimklina Svetlana, russa di origini, ma residente alla Maddalena, con il suo stile di pittura libero, a olio; Francesco Murroni che ha ereditato la passione per la  pittura dal padre e Alba Piras  che crea oggetti in ceramica, con una particolare passione per la riproduzione di reperti archeologici.

La manifestazione prende il nome da un’opera di Mariarosa Spina, che rappresenta un intreccio di grandi dimensioni composto da più quadri. L’opera è esposta all’interno della mostra.

La mostra sarà inaugurata domenica 10 agosto 2014 alle ore 11.00 e sarà visitabile sino a lunedì 18 agosto, tutti i giorni, dalle ore 10.00 alle ore 19.00.

All’insegna del numero 10, va in scena domani a #Carloforte la decima festa del turista, come sempre a cura della parrocchia di San Pietro e di Radio San Pietro, in occasione anche del decennale dell’inaugurazione della nuova chiesa parrocchiale, il tutto per il 10 agosto (notte delle stelle)… Visto il momento celebrativo, l’organizzazione ha pensato di regalare un’ulteriore serata, lunedì 11 agosto, in Piazza Pegli, con l’orchestra “Gli amanti del Liscio”.

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Ci sono buone notizie per i 15mila lavoratori sardi in regime di mobilità in deroga per i quali la Regione ha già anticipato, sotto forma di sussidio, una quota pari a 52 milioni di euro, relativa al 2013. Il ministero del Lavoro, infatti, ha autorizzato l’INPS al pagamento della quota restante, il conguaglio dello scorso anno.
“È una notizia importante – ha commentato l’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura – attesa da migliaia di persone che usufruiscono degli ammortizzatori sociali in deroga nell’isola”.
Nulla trapela, invece, sulle risorse destinate a CIG e mobilità in deroga che il ministero e l’INPS devono ancora erogare per il 2014. L’esponente della Giunta Pigliaru sottolinea che la situazione dei lavoratori ed il futuro della cassa integrazione e della mobilità saranno i temi al centro di un incontro convocato lunedì prossimo alle 16 presso la sede dell’assessorato del Lavoro, in piazza Giovanni XXIII a Cagliari, al quale parteciperanno tutte le parti sociali e i rappresentanti delle associazioni datoriali.

Le operazioni di chiusura delle carceri di Iglesias e di Macomer verranno per il momento rallentate e il ministro della Giustizia Andrea Orlando potrebbe decidere anche di bloccarle definitivamente, lasciando aperti i due istituti di pena sardi. E’ il risultato ottenuto da una delegazione guidata dal presidente della Regione Francesco Pigliaru che ha incontrato stamani il ministro insieme ai deputati Francesco Sanna e Roberto Capelli e ai senatori Luigi Manconi, Silvio Lai e Gian Luigi Cucca.
Il presidente Pigliaru e i parlamentari sardi hanno illustrato al ministro le reali condizioni delle due carceri, oggettivamente diverse da quelle in base alle quali il ministero è giunto alla decisione di chiuderle. Si tratta di differenze che riguardano elementi di fatto come capienza, utilizzazione, necessità di interventi, idoneità. Tutti questi elementi esposti stamani a voce, verranno formalmente sottoposti al ministro che si è impegnato a riconsiderare la decisione di chiusura, tenendo conto delle nuove informazioni ricevute ma anche dell’importanza di mantenere in quelle città la presenza dello Stato. Con il ministro è stato avviato anche un confronto su temi più generali relativi al sistema carcerario sardo.

Centrale Enel 1
«E’ necessario garantire alle centrali elettriche sarde l’essenzialità energetica. La Regione Sardegna auspica che il Governo nazionale prenda in considerazione in tempi rapidi il ripristino dell’essenzialità delle nostre centrali, almeno sino alla messa a regime della metanizzazione.»
Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria Maria Grazia Piras, riferendosi al dl competitività che al Senato, con un articolo, ha escluso la Sardegna e le sue centrali dal regime di essenzialità, salvando invece la Sicilia.
«Lo scorso 13 maggio, con la delibera n. 17/14, la Giunta regionale ha dato mandato al gruppo di lavoro di monitorare e accelerare i progetti di intervento di realizzazione delle reti di distribuzione del gas – ha spiegato l’esponente della Giunta Pigliaru – e di avviare un confronto immediato con il Governo per il mantenimento del regime di essenzialità energetica vigente in Sardegna, proprio in vista del processo di metanizzazione dell’isola.»  L’esclusione delle centrali della Sardegna dal regime di essenzialità incide negativamente sul sistema socio economico. «Non essendoci ancora fonti energetiche alternative come il metano – ha detto l’assessore dell’Industria – la Sardegna paga un costo complessivo, tra imprese e famiglie, eccessivo rispetto ai costi del resto della penisola. E’ evidente, dunque, che servano sforzi da parte del Governo nazionale per colmare questo ritardo ed evitare maggiori e ulteriori costi per la Sardegna». «La prima occasione per ribadire con decisione l’importanza di questa condizione per le centrali dell’isola – ha concluso l’assessore Piras – sarà l’incontro convocato per l’8 settembre prossimo a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, per affrontare il tema di Ottana Energia.»

 

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La giunta regionale ha autorizzato ieri, su proposta dell’assessore Claudia Firino, gli impegni di spesa per il settore dello spettacolo dal vivo e dei festival letterari.
«Abbiamo confermato la sensibilità per un settore penalizzato negli anni scorsi da gravi tagli e relegato a fanalino di coda della politica regionale e nazionale – ha detto l’assessore Firino -. Premesso che dobbiamo fare i conti con la crudezza della realtà economico e finanziaria, ci interessa comunque sviscerare le grosse potenzialità del settore culturale, certi che investire sulla creatività abbia ripercussioni positive anche sulla crescita occupazionale, sull’integrazione sociale e sul benessere delle nostre comunità. Pertanto, abbiamo ritenuto di dover procedere autorizzando la programmazione delle risorse, in deroga alle strette maglie delle priorità già riconosciute.»
Si tratta di 6milioni e 300mila euro per gli organismi di spettacolo e 500mila euro per la promozione della lettura e i festival letterari. Per questi ultimi, già la prossima settimana, dovrebbe essere pubblicata la graduatoria degli aventi diritto. L’atto segue alla prima delibera con cui vennero ripristinati i fondi revocati dalla precedente amministrazione. 
«È indubbio che alcuni festival siano diventati punti di riferimento del settore a livello nazionale e internazionale – ha aggiunto l’assessore – dunque è chiara la volontà di mantenere queste esperienze. Le diverse iniziative dovrebbero però interagire tra loro, prevedere azioni in comune. Penso ad esempio alla partecipazione a bandi europei, su cui a breve istituiremo, tramite il sito, un servizio informativo dettagliato. La capacità di fare rete sarà uno dei criteri che verrà introdotto nei prossimi bandi. Altri requisiti saranno il legame con il territorio, nel senso che non dovranno limitarsi all’evento del festival, ma dovranno prevedere azioni di più lunga durata che vadano incontro anche alla formazione del pubblico, come auspicato anche a livello europeo. La collaborazione con le scuole e la destagionalizzazione dei festival sono altri due punti su cui stiamo lavorando.»
Per quel che riguarda il settore dello spettacolo, la Giunta lavorerà non solo della ridefinizione dei criteri di attribuzione dei contributi, ma ad un’ampia rivisitazione della disciplina e della legge regionale 18 che dovrà essere armonizzata con le nuove direttive del Fondo Unico dello Spettacolo. 
«Gli attuali criteri mettono insieme esperienze molto diverse che non trovo giusto siano trattate allo stesso modo. Vogliamo inoltre un’offerta culturale meglio distribuita nel territorio, che sia premiata la sostenibilità ambientale ed energetica e la fruibilità per tutti. Altro aspetto che mi sta a cuore è quello della pianificazione. Sto lavorando per riuscire a garantire tempi certi agli operatori in modo da metterli nelle condizioni di poter programmare almeno con una anno di anticipo liberarsi dalla spada di Damocle della sopravvivenza e si trovino in condizione di lavorare al meglio. Per questo, tra le altre cose – ha concluso Claudia Firino – sto vagliando la possibilità di creare un incubatore di imprese culturali, anche per l’accrescimento delle competenze gestionali, di marketing e promozione.»

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Fare impresa, stare sul mercato, garantire occupazione: non sempre è necessario pensare in grande per contrastare l’emergenza lavoro, spesso è la piccola dimensione imprenditoriale a essere vincente. La conferma arriva dai risultati ottenuti dai progetti di microcredito finanziati in Sardegna con le risorse comunitarie del #Fondo Sociale Europeo (dotazione complessiva 65 milioni e mezzo di euro) gestito dalla #Sfirs, la finanziaria regionale. Negli ultimi quattro anni, grazie al microcredito, oltre cinquemila sardi (età media 38-39 anni) hanno ricevuto prestiti a tasso zero per un massimo di 25 mila euro e hanno avviato un’attività imprenditoriale in grado di creare reddito e occupazione (i negozi di quartiere, l’artigianato e i servizi al turismo sono i settori maggiormente interessati). Le cifre e i contenuti dei progetti sono stati illustrati oggi, in una conferenza stampa, dall’assessore del Lavoro, Virginia Mura, dal presidente della #Sfirs, Antonio Tilocca, e dal vice direttore della finanziaria regionale, Gabor Pinna. 

«Lo strumento del microcredito – ha detto l’assessore Mura – può essere definito un esempio virtuoso di finanza etica. Una misura che la Regione intende estendere anche a chi ha meno di 29 anni, incrementando di ulteriori 3 milioni e 230 mila euro il bando “Garanzia Giovani”, per il quale è già prevista una dotazione di 54 milioni di euro.»

«La Regione – ha aggiunto Virginia Mura – intende trasformare il microcredito in uno strumento strutturale, che diventerà “a sportello” nella prossima programmazione del Fondo Sociale Europeo 2014-2020.»

Il nuovo bando del microcredito è finanziato con 10 milioni di euro, somme derivanti dal fondo di rotazione. L’assessorato del Lavoro lo pubblicherà il prossimo 25 agosto. Le domande, invece, potranno essere presentate a partire dal 15 settembre.