#Confartigianato rinnova l’appello alla Giunta ed al Consiglio regionale per la proroga del #Piano Casa, in scadenza tra 87 giorni.
#Confartigianato rinnova l’appello alla Giunta ed al Consiglio regionale per la proroga del #Piano Casa, in scadenza tra 87 giorni (il 29 novembre 2014 è la data ultima).
Ancora poche settimane, dunque, per usufruire dell’opportunità di ampliare la propria abitazione, o un qualsiasi altro immobile, presentando la #DIA o richiedendo la concessione edilizia al relativo Comune di appartenenza.
«Ribadiamo la richiesta degli artigiani all’Assemblea regionale, all’Assessore all’Urbanistica e alla Giunta – afferma il presidente di #Confartigianato Gallura, Giacomo Meloni – affinché ci possa essere un una proroga del “Piano” così come è avvenuto in molte altre regioni italiane. E’ un provvedimento a costo zero che, anzi, porterebbe importanti fondi nelle asfittiche casse dei Comuni e lavoro alle imprese dell’edilizia.»
«Il #Piano Casa è, al momento, e in assenza del #Piano Paesaggistico, l’unica certezza normativa che ci sta permettendo di lavorare – sottolinea il presidente di Confartigianato Gallura – e siamo preoccupati perché dal 29 novembre gli edili potrebbero essere messi nelle condizioni di sospendere la propria attività che, visti i tempi di crisi, si basa principalmente su questi piccoli interventi.»
Da qui la richiesta/messaggio alla Regione: «Gli artigiani potrebbero essere d’accordo sulla chiusura, o sulla modifica, del Piano Casa ma a condizione che ci siano strumenti normativi certi e chiari che permettano alle aziende di continuare a operare e alle famiglie di programmare gli interventi nel tempo, viste le attuali condizioni economiche. Ribadiamo: non toglieteci l’opportunità di lavorare».
I dati relativi al giugno 2013, parlavano di 21.853 istanze relative al #Piano Casa nei comuni direttamente censiti mentre si arriverebbe a 35.180 pratiche con una distribuzione proporzionale anche nei Comuni non direttamente censiti. Da notare che tra dicembre 2012 e giugno 2013, le istanze sono cresciute di 2.553 unità.
Nel contempo, Confartigianato Imprese Sardegna evidenzia il boom che nel 2012 (ultimi dati disponibili) ha portato quasi 100mila sardi a usufruire delle detrazioni per recupero del patrimonio edilizio e risparmio energetico, generando per il settore un valore aggiunto del 3,7% e per i contribuenti un risparmio di 54 milioni di euro.
I dati sulla Sardegna emergono dal dossier dell’#Ufficio Studi di Confartigianato (rielaborazione statistiche #MEF e ISTAT su detrazioni #IRPEF 2013-anno di imposta 2012) relativi al giro d’affari su ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico. Nel 2011, le detrazioni superarono i 42 milioni, i contribuenti furono 82.600 e l’incidenza sul valore aggiunto sulle costruzioni arrivò al 2,4%.
Scendendo nel particolare, sono stati 77.559 i contribuenti sardi (il 7,2% dei residenti) che nel 2012 hanno portato in detrazione circa 34 milioni di euro per il recupero del patrimonio edilizio, contribuendo così a generare un valore aggiunto sulle costruzioni del 2,3% (nel 2011 furono 67mila per oltre 29 milioni).
Per gli interventi per il risparmio energetico, sempre nel 2012, sono stati 20.012 i contribuenti sardi (l’1,8% dei residenti) che hanno richiesto sgravi per 20 milioni di euro, incidendo per lo 1,4% sul valore aggiunto del settore (nel 2011 furono oltre 15mila, per oltre 12 milioni di euro di detrazioni).
Gli artigiani ricordano anche come occorra «una terapia d’urto a base di semplificazioni e taglio della burocrazia, di sgravi fiscali strutturali e di incentivi mirati, di pagamenti da parte delle Pubbliche Amministrazioni, di credito bancario. Soprattutto bisogna ridare serenità e potere d’acquisto alle famiglie».
«In ogni caso – conclude l’Associazione Artigiana – ribadiamo la necessità di rendere stabili e permanenti gli incentivi e le detrazioni per raggiungere più obiettivi: rilancio delle imprese, riqualificazione del patrimonio immobiliare, risparmio energetico e difesa dell’ambiente, emersione di attività irregolari.»
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