17 November, 2024
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#Giuseppe Casti: «Ciò che sta avvenendo in questi giorni nel #Sulcis Iglesiente sul fronte della sanità pubblica è fonte di grande preoccupazione e sconcerto».

Maurizio Calamida e Giuseppe Casti 2

Ciò che sta avvenendo in questi giorni nel #Sulcis Iglesiente sul fronte della sanità pubblica è fonte di grande preoccupazione e sconcerto: in un territorio in cui gli abitanti anziani, e quindi verosimilmente più bisognosi di cure, rappresentano una fetta importante, ancorché in  aumento, della popolazione, la #Dirigenza della ASL7 decide di chiudere i punti periferici di prenotazione e prelievo, seppure temporaneamente, creando innumerevoli disagi. La stessa dirigenza, inoltre, comunica il mancato rinnovo dei contratti agli specialisti che hanno garantito in questi ultimi anni una riduzione consistente dei tempi di attesa per prestazioni di fondamentale importanza anche nel campo della prevenzione di gravi patologie tumorali. È dovere ricordare che per la cura di queste patologie il tempo di intervento fa veramente la differenza sulle possibilità di guarigione e sulla qualità della vita delle persone.

Sebbene inserite nel calderone ferragostano dei provvedimenti restrittivi messi in atto dall’attuale dirigenza sanitaria, le questioni andrebbero trattate separatamente, anche perché diverse sono le motivazioni da loro addotte: il primo provvedimento sarebbe determinato dal rifiuto da parte della Regione Sardegna di autorizzare, e quindi finanziare, un progetto di esternalizzazione del servizio di prenotazione, ricorrendo a personale esterno e con costi ingenti; per quanto riguarda l’abbattimento delle liste di attesa, si afferma di aver esaurito i fondi destinati alle realizzazione  del progetto triennale.

È l’ennesima dimostrazione della volontà di compromettere la sanità pubblica nel territorio, alla quale ci opponiamo con forza e determinazione!

Viene da chiedersi se la dotazione di personale amministrativo della nostra ASL possa o meno essere in grado di garantire l’espletamento anche del servizio di prenotazione, il che dovrebbe essere possibile, visto che il numero di impiegati amministrativi in servizio è maggiore rispetto ad altre ASL con un numero di abitanti circa uguale o superiore (vedi Oristano e Olbia). Desta anche meraviglia il fatto che le risorse assegnate per il triennio 2012-2014 siano esaurite ad Agosto e non a Dicembre, come sarebbe stato a seguito di una efficace programmazione.

Al di là del fatto che con una più oculata gestione del personale e delle risorse da parte di chi è chiamato a gestire l’Azienda Sanitaria, e quindi a risolvere le criticità piuttosto che a crearle, questi problemi non sarebbero probabilmente sorti, preoccupa soprattutto la convinzione che  tali decisioni di fatto limitano per  molti cittadini del nostro territorio l’esercizio del  diritto primario alla salute che,  stante la situazione di povertà diffusa, a molti viene praticamente addirittura negato.

Invitiamo la #Dirigenza ASL 7 ad individuare celermente soluzioni idonee che scongiurino un ritorno al passato, con un territorio privo dei più elementari servizi e tempi di attesa biblici per prestazioni specialistiche riguardanti patologie che si collocano ai primi posti tra le cause di morte nel nostro territorio.

Ci aspettiamo che anche la Regione faccia la sua parte, intervenendo con prontezza e decisione: urge una dimostrazione concreta della volontà e della capacità di rispondere concretamente ai bisogni delle persone, e la salute è un bisogno primario!

Giuseppe Casti

Sindaco di Carbonia

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